NAPOLI- «In attesa che si accertino le cause dell’incendio del capannone – si legge in una nota di Mariateresa Imparato , presidente Legambiente Campania, sul rogo che ha colpito stamattina una fabbrica di alluminio a Casoria – la priorità è dare in tempi brevi risposte certe e rassicurazioni per la salute dei cittadini di quel territorio e garantire la messa in sicurezza dell’area. L’incendio della fabbrica di alluminio di quelle dimensioni lascia tappeti di cenere e rifiuti non più riciclabili con un rischio inquinamento non solo atmosferico ma anche del suolo: quando si spengono le fiamme, le sostanze inquinanti rischiano di trasferirsi nelle falde acquifere. Stiamo parlando di una città, quella di Casoria, già esposta all’inquinamento da polveri sottili e che ha visto nel 2018 ben 50 superamenti dei limiti giornalieri previsti per il Pm10 mentre sono già 10 quelli dall’inizio dell’anno». 

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