NAPOLI – A seguito dell’ultimo terremoto politico – giudiziario che ha sconvolto la Campania si annuncia una svolta nella gestione del sistema idrico in Campania. Ad annunciarlo è in prima persona il neo Presidente delle Regione Vincenzo De Luca, che all’indomani dell’indagine della Dda di Napoli che ha portato tra l’altro alla richiesta di autorizzazione all’arresto per l’onorevole Carlo Sarro, commissario dell’Ato 3, mostra l’intenzione di cambiare decisamente rotta, ed inserisce anche il sistema idrico tra gli obiettivi del cambiamento della Regione: «L’acqua è uno dei grandi temi. Faremo un rinnovamento radicale, uno sbaraccamento delle posizioni radicate. Siamo pertanto per un governo pubblico delle acque, che garantisca un ciclo industriale virtuoso per Ambiti territoriali ottimali, dimensionati per ridurre i costi ed avere una gestione vicina alle esigenze dei territori e dei cittadini»; così detta alle agenzie, e poi per essere ancora più chiaro : «Noi siamo per avere un governo pubblico delle acque». Governo pubblico. Chiaro.

La associazioni dei consumatori da anni hanno contestato la gestione del servizio, e quindi non possono che esprimere un’apertura sulle intenzioni manifestate: «Sulla gestione del servizio idrico in Campania si sono fatti troppi giochi», commenta il segretario regionale di Codici Campania Giuseppe Ambrosio, «finalmente le parole chiare di De Luca indicano un cambiamento netto di rotta. Aspettiamo che alle parole seguano i fatti, e che il neo Presidente della Regione mantenga il decisionismo che lo ha caratterizzato finora».

L’Ato 3, quello amministrato da Sarro, è  l’ambito territoriale più grande che abbraccia le province di Napoli e Salerno, e ricomprende i comuni del comprensorio nolano, vesuviano e nocerino – sarnese, e su cui la gestione del servizio è affidata alla contestatissima Gori, nell’ultimo periodo Gori nella bufera anche per il problema delle cosiddette ‘partite pregresse’.

Ma se quel che annuncia De Luca è vero questa sarà l’estate del cambiamento.

 

di Danila Navarra