NAPOLI- Nato dalle esperienze di accoglienza di alcune associazioni il programma nazionale di asilo per i rifugiati è stato istituzionalizzato nel 2002. Da allora ad oggi molte cose sono cambiate. A partire dal numero di posti, quest’anno ad oltre 26mila, soprattutto nelle regioni del sud. L’Atlante Sprar presentato qualche giorno fa a Roma racconta che nel 2015 sono stati realizzati 674 progetti, dei quali 109 dedicati a minori non accompagnati e 45 a disabili. I comuni coinvolti sono circa 1200, oltre a 29 province. Il 62,9 per cento dei posti si concentra in Sicilia, Calabria, Campania, Lazio.

Non solo braccianti agricoli. I progetti di inserimento lavorativo ai quali prendono parte i rifugiati sono tra ipiù disparati. Dalla riqualificazione urbana ad Arnesano e Copertino al laboratorio di giornalismo a Bologna. Il progetto più interessante e anche avanguardistico arriva dalla Puglia. A Martina Franca, in provincia di Taranto, il progetto prevede la promozione del turismo attraverso la valorizzazione delle bellezze locali. Tutto attraverso una ap realizzata interante dai rifugiati e richiedenti asilo. Dalla raccolta all’eleborazione dei dati. Dalla realizzazione dei file audio, alle immagini, ai video. Delle guide interattive sui luoghi ed i percorsi da visitare. Dall’archeologia industriale all’ingegnieria idraulica. Un lavoro disponibile anche online (https://izi.travel/it/27e1-sulle-vene-della-puglia/it).

di Ciro Oliviero

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