MILANO- 45580 è il numero solidale che si può comporre dal proprio cellulare dal 1° al 28 aprile per aiutare l’associazione OBM -Ospedale dei Bambini Milano Buzzi Onlus ad acquistare una culla termoregolata di ultima generazione, destinata ad accogliere i piccoli neonati prematuri, che pesano meno di un chilo, durante le prime settimane di cura e di sopravvivenza. 40.000 è il numero dei nati pretermine ogni anno in Italia, cioè venuti alla luce tra la 22ª e la 37ª settimana, che costituiscono il 10% di tutti in nati vivi in Italia.

A Milano, all’ospedale dei Bambini Vittore Buzzi – centro di riferimento da oltre un secolo per l’assistenza specialistica in campo materno infantile – ogni anno vengono ricoverati 500 neonati prematuri nel reparto di Terapia Intensiva e Patologia Neonatale, dove sono disponibili attualmente 24 postazioni in cui i piccolissimi trascorrono le prime settimane, spesso mesi, di vita. Per questi bambini speciali, infatti, sono necessarie cure speciali. Ed è OBM Onlus che, ogni giorno a fianco del personale medico dell’ospedale, supporta i piccoli insieme alle loro famiglie, integrandoli in un ambiente fatto su misura per loro, con strumentazioni e attenzioni specifiche, per poter affrontare la cura il più serenamente possibile.

È questa mission che spinge OBM Onlus a lanciare la campagna “Accendi gli occhi di un bambino” – con sms solidale al 45580 nel periodo 1-28 aprile – con l’obiettivo preciso di dotare l’ospedale di una speciale culla incubatrice termoregolata di ultima generazione, capace di ricreare – per quanto possibile – la situazione in cui il piccolo si trova nel grembo materno.

“La culla permette una termoregolazione ideale per il neonato gravemente prematuro e sottopeso in tutte le sue fasi di crescita”, commenta il pediatra Gianluca Lista, direttore dei reparti di Neonatologia, Patologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi. “Abbinato alla culla c’è inoltre un sistema di monitoraggio multiparametrico centralizzato che consente il costante controllo dei parametri vitali del neonato”. Un reparto dotato di tale strumentazione innovativa ha la capacità di favorire sia le operazioni del personale medico sia la vicinanza dei genitori che, senza rischi per il piccolo, hanno la possibilità di stargli vicino e accarezzarlo. “Oltre all’acquisto della culla, abbiamo organizzato in parallelo un’attività di marsupioterapia e di sostegno alle famiglie”, spiega Antonella Conti, responsabile di OBM Onlus. “Il nostro obiettivo è infatti quello di creare un ambiente rilassato dove il bambino la sua mamma siano al centro delle cure”.

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