ROMA – «Questo è il resoconto di un’esperienza straordinaria durata sette mesi, quanti sono i colori dell’arcobaleno». Un’esperienza che può definirsi “progetto” e che ha portato Andrea Caschetto – autore di “Dove nasce l’arcobaleno” (Giunti editore) – a donare sorrisi in giro per il mondo. Il racconto che ne fa in questo romanzo conduce il lettore di orfanotrofio in orfanotrofio, dove ogni bambino, che ricorderà Andrea come Mister Smile Sicily, ritrova l’allegria grazie alla magia di un pallone, un naso rosso da clown, una pompa per gonfiare i palloncini in forme diverse o una macchina per fare le bolle di sapone.

MEMORIA GUASTA – Il viaggio di Andrea, giovane siciliano di ventisei anni, nasce da una memoria guasta: la sua. Quando è ancora adolescente viene operato di un tumore al cervello che lo ha privato di buona parte dei ricordi, anche quelli nuovi che, pur generandosi, scivolano via come il vento a meno che non vengano impressi dall’esperienza emotiva. È per questo che ha deciso di partire, di intraprendere, nel 2015, un grande viaggio delle emozioni. Meta dopo meta la capacità mnemonica di Andrea viene costellata dal sorriso degli orfani dell’India, del Nepal, della Cambogia, del Vietnam, dell’Uganda e di luoghi tanto secondari da non essere identificati nemmeno dall’uso della carta geografica. È una memoria che vede finalmente colmata la sua materia vergine, perché «il loro sorriso», quello dei piccoli che incontra di volta in volta, «parla di speranza, è adrenalina pura, è carica. È un inno alla vita».

ESPERIENZE – Non segue programmi Andrea, e ha pochi soldi in tasca. Non si ferma mai per più di due giorni nella stessa località e si sposta con mezzi di fortuna, mangia quando e laddove se ne presenti la possibilità e sebbene sia difficile, si è ripromesso di non affezionarsi a nessuno dei propri bambini, quelli con cui balla, gioca, ride e si diverte. Andrea vuole attraversare le loro vite come un fuoco caldo, una missione che semina gioia e raccoglie scintille: quelle che miracolosamente fanno capolino da una cenere spenta, che a causa della povertà e dell’abbandono ha seppellito lo spirito e la fantasia di numerose e piccole anime. È così che, nell’arco di sette mesi, viene a contatto con i bimbi sordomuti del Campus Challenge di Calcutta e di tanti altri di diversa provenienza fino a superare gli 8000, fino a essere invitato a parlare alle Nazioni Unite in occasione della Giornata Mondiale della Felicità, per raccontare delle sue attività umanitarie e dove è stato premiato per l’impegno sociale.

RESILIENZA – Una storia di resilienza, quella di “Dove nasce l’arcobaleno”, un tour interiore oltre che esteriore, un pellegrinaggio solidale raccontato con naturalezza, con il ricordo di chi si affida al sentimento e a nient’altro, perché non ha scelta.  I proventi derivanti dalla vendita del libro andranno devoluti in beneficenza. Una parte di essa è già stata destinata ad Africa Miele Onlus per la costruzione della “Ludoteca nella Savana” a Chakama, in Kenya.

di Francesca Coppola

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