09 Dic, 2024 | Comunicare il sociale
Il Comune di Ercolano e il Parco Archeologico di Ercolano hanno sottoscritto, questa mattina presso il Palazzo di Città, una convenzione per l’utilizzo temporaneo delle aree demaniali censite al catasto. La convenzione nasce dalla necessità del Parco Archeologico di individuare le aree idonee a realizzare, grazie a fondi PNRR, un laboratorio da campo mobile e un’isola tecnologica. Il Comune ha dato quindi la possibilità al Parco di realizzare queste nuove strutture presso aree demaniali, per una durata di cinque anni, prorogabili per altri cinque. Le aree oggetto di convenzione verranno adibite a deposito e primo ricovero dei reperti appena rinvenuti dalla fase di scavo, così da avviarne lo stoccaggio e il restauro.
“Il Parco Archeologico di Ercolano si sta affermando con forza come sito di rilevanza internazionale – ha dichiarato Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano – Nell’ultima domenica gratuita dei musei del 2024 sono stati ben 1.400 i visitatori che hanno apprezzato le bellezze del Parco, nonostante il maltempo. Questa convenzione si inserisce in un quadro di lavoro che stiamo portando avanti da tempo, in piena sinergia con tutte le istituzioni e gli enti coinvolti. Concedere le aree demaniali al Parco significa credere nel proprio territorio, investire in cultura e bellezza, con l’obiettivo di creare anche nuovi posti di lavoro. Un passo ulteriore che si aggiunge all’inaugurazione della spiaggia della città antica, avvenuta il 19 giugno scorso, e il protocollo d’intesa per l’ampliamento e la riqualificazione del Parco Archeologico siglato presso il Ministero della Cultura lo scorso luglio”. Ha concluso il sindaco Buonajuto.
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06 Dic, 2024 | Comunicare il sociale
Anche quest’anno, il Pink Christmas Party di Casa Caldarelli è stato un successo. In collaborazione con l’associazione “United for Life” di Nola, la seconda edizione del party benefico dal titolo “Ricordati di te”, è oramai un appuntamento atteso per dare inizio alle festività natalizie, senza dimenticare l’importanza della prevenzione e della ricerca.
Il ricavato dell’evento, sosterrà, anche questa volta, il presidio sanitario “Breast Unit” dell’ospedale Cardarelli di Napoli per progetti di prevenzione e cura del tumore al seno.
Un patto di amicizia tra il mondo imprenditoriale e l’associazionismo, necessario per continuare il percorso avviato dal sodalizio nolano nel 2019 in favore del presidio ospedaliero napoletano, polo di eccellenza del Sud d’Italia per la cura del tumore al seno.
Durante la serata, molteplici sono stati i momenti emozionanti. I medici più anziani del presidio sanitario, hanno idealmente passato il testimone ai più giovani.
Sax e cori gospel hanno intrattenuto gli ospiti, mentre uno spettacolo di giochi di sabbia ha inscenato con vari fotogrammi, tutte le varie fasi della malattia di una giovane donna sino al momento della guarigione e della rinascita.
L’occasione è stata fondamentale anche per presentare il panettone rosa, il prodotto natalizio che il pastry chef e patron della serata Raffaele Caldarelli, ha pensato per poter continuare a sostenere la nobile causa sposata, durante tutto il periodo di festa.
22 euro interamente devoluti al progetto, per aiutare chi è in difficoltà ricordando quanto è preziosa la vita.
Un impegno che si rinnova ogni anno con il sostegno degli sponsor e di tutti coloro i quali garantiscono partecipazione.
di Annatina Franzese
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06 Dic, 2024 | Comunicare il sociale
Autogrill, leader nella ristorazione per chi viaggia e parte di Avolta, prosegue il proprio percorso di sostenibilità e rinnova il proprio impegno attraverso la pubblicazione del Sustainability Performance Report.
Il Report mette in luce iniziative, impatto e attività di sostenibilità intraprese tra il 2023 e i primi 5 mesi del 2024 da Autogrill che, in linea con il framework ESG di Avolta, Journey Sustainably On, e con la più ampia strategia Destination 2027, si impegna a integrare sempre più la sostenibilità nel proprio modello di business, in tutti i canali in cui opera e in tutti i territori in cui è presente.
“Il nostro percorso di sostenibilità è iniziato oltre vent’anni fa con la pubblicazione nel 2005 del primo Bilancio di Sostenibilità, che ha qualificato Autogrill come prima azienda del settore travel food & beverage a prestare attenzione alla tematica e a impegnarsi concretamente”, ha commentato Massimiliano Santoro CEO Italy F&B di Avolta. “Oggi il nostro percorso continua e il nostro impegno si rafforza nell’ambito del framework ESG di Avolta, in linea con la più ampia strategia Destination 2027. Guidati da un approccio customer-centric, promuoviamo un modello operativo e di business capace di coniugare crescita economica, sviluppo sociale e tutela dell’ambiente attraverso impegni concreti e iniziative tangibili con impatti misurabili, al passo con le crescenti trasformazioni in ambito ESG”.
“Il nostro approccio alla sostenibilità ci guida ogni giorno nella creazione di esperienze di qualità per i consumatori, rispondendo alle esigenze di tutti grazie a uno sviluppo continuo e innovativo del portafoglio di concept”, ha commentato Camillo Rossotto, Chief Public Affairs & Esg Officer di Avolta. “Per questo, lavoriamo per ridurre l’impronta ambientale delle attività di business, agendo su più fronti con progetti e investimenti significativi, puntando sulle persone, favorendo iniziative di recruiting e talent attraction attraverso opportunità di formazione e sviluppo delle competenze professionali. Inoltre, dedichiamo una specifica attenzione alle comunità locali, nel segno del miglioramento dello sviluppo sociale ed economico dei territori in cui operiamo. Con questa visione, portiamo avanti un approccio olistico alla sostenibilità, focalizzandoci su impegni chiari e iniziative concrete”.
Il nuovo Sustainability Performance Report vuole essere un documento che, con trasparenza, rendiconta progetti, numeri e attività di Autogrill in ambito sostenibilità attraverso quattro aree tematiche: Creare Esperienze di Viaggio Sostenibili, Rispettare il Pianeta, Valorizzare le Nostre Persone e Sostenere le Comunità Locali.
Con l’obiettivo di creare esperienze di viaggio sempre più sostenibili e mettere il cliente al centro di ogni decisione di business, Autogrill ha raggiunto importanti risultati, tra cui: un volume di prodotti retail “responsabili” (vegani, senza glutine, proteici e BIO) di oltre 4,2 milioni, l’approvvigionamento da zucchero 100% italiano grazie all’accordo siglato con Italia Zuccheri e il lancio di Wow Bun, panino totalmente plant based sviluppato in collaborazione con Garden Gourmet, oltre che la continua sperimentazione all’interno della Factory Food Designers, il centro di eccellenza per l’innovazione alimentare a livello EMEA di Avolta e casa dell’innovazione di concept e di prodotto.
Sul fronte della riduzione del proprio impatto ambientale, Autogrill non solo ha conseguito le certificazioni di sostenibilità per sette edifici, ottenute sulla base di standard internazionali LEED e BREEAM, ma ha anche avviato diverse partnership, tra cui quella con Too Good To Go, tramite la quale sono state recuperate più di 20.000 confezioni di alimenti, e con Treedom, piattaforma che consente a persone e aziende di piantare alberi e di seguire il loro sviluppo, grazie alla quale Autogrill ha creato una foresta che ha assorbito 247 tonnellate complessive di CO2 in 7 paesi, oltre al continuo utilizzo e sviluppo dei WAS Materials, una serie di materiali riciclati frutto di azioni di economia circolare.
Guidata dai valori di diversità, equità e inclusione e nell’ottica di valorizzare le proprie persone, Autogrill, che conta la presenza di 68,6% di donne tra i suoi 7.162 collaboratori, ha erogato oltre 65.000 mila ore di formazione solo nel 2023, e ha coinvolto 2.000 studenti del settore alberghiero nel progetto di employer branding “Assapora il futuro”, oltre ad aver assunto 9 detenuti presso alcuni punti vendita, grazie al progetto “Riparto da me” con il carcere di Bollate.
Infine, per sostenere le comunità locali e contribuire alla crescita dei territori in cui opera, Autogrill ha rinnovato il proprio impegno nella lotta alla povertà e all’insicurezza alimentare supportando, ancora una volta, Banco Alimentare e Pane Quotidiano tramite la donazione delle eccedenze alimentari e dei beni del proprio magazzino, così da contribuire in modo concreto ad aiutare le fasce più fragili della comunità. Inoltre, nel 2023 Autogrill, guidata dai valori di diversità e inclusione, ha portato avanti progetti di inclusione lavorativa attraverso la collaborazione con Associazione Cometa, assumendo 10 rifugiati e 4 donne ucraine in fuga dalla guerra, oltre ad aver avviato un importante progetto con PizzAut e a sostenere vari centri di Ricerca Medica, tra cui Fondazione Humanitas e Fondazione Umberto Veronesi.
A questo link è disponibile la versione integrale del Sustainability Performance Report.
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06 Dic, 2024 | Comunicare il sociale
Laboratori socio-educativi nei plessi scolastici cittadini, sia pubblici che paritari, capaci di non tralasciare l’aspetto ludico e, dato il periodo dell’anno, il tema natalizio. Lunedì 9 dicembre l’Amministrazione comunale di Pollena Trocchia ha infatti programmato attività per il supporto psicofisico dei minori nelle scuole del territorio: alle scuole dell’Infanzia delle Suore degli Angeli e delle Suore Compassioniste nonché al plesso di scuola dell’Infanzia “Giocamondo” dell’I.C. Gaetano Donizetti, ai plessi di scuola primaria Fusco, San Gennariello e Tartaglia dello stesso istituto e al plesso “Viviani” di scuola secondaria di I grado dell’I.C. Donizetti. «Lunedì le scuole del territorio – non solo i plessi pubblici, ma anche le sedi paritarie, in un’ottica di inclusione e condivisione – accoglieranno laboratori all’interno dei quali gli alunni potranno calarsi in un contesto di gioia e allegria tipico del Natale dato il periodo dell’anno, che li predisponga favorevolmente all’esercizio delle attività laboratoriali che sono programmate e hanno come obiettivo il potenziamento psicofisico dei minori e l’offerta di un ausilio di fronte ad eventuali difficoltà» ha annunciato l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Pollena Trocchia, Arturo Cianniello. «Ancora una volta abbiamo voluto portare le attività laboratoriali socio-educative nei plessi scolastici cittadini perché in questo modo si ha la certezza che tutti i bambini e i ragazzi potenzialmente destinatari delle stesse possano partecipare ad esse concretamente e attivamente, garantendo in questo modo pari opportunità a tutti e sgravando i genitori da incombenze organizzative in orari extrascolastici. Insomma, le famiglie e le loro esigenze ancora una volta al centro del nostro agire amministrativo» ha detto l’assessore alle politiche sociali Carmen Filosa. «Manteniamo alta l’attenzione sui minori, sulla loro crescita sana e sul superamento di criticità e disagi che gravano su di loro, in un’epoca sempre più complessa per loro come quella che stiamo vivendo. In quest’ottica abbiamo predisposto l’allestimento di aree socio-educative e laboratoriali nelle nostre scuole, capaci però di non tralasciare l’aspetto ludico e tematico, particolarmente sentiti in questo momento dell’anno: sarà la giusta occasione anche per scambiarsi gli auguri di Natale con i nostri più piccoli concittadini» ha concluso il sindaco del comune vesuviano, Carlo Esposito.
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06 Dic, 2024 | Comunicare il sociale
Per attività laboratoriali presso la sede di Bacoli, AIMA ricerca risorse umane con i seguenti titoli di studio:
– Operatore OSS o altra figura esperta in tema di assistenza socioassistenziale e di assistenza alla persona (di sesso maschile da affiancare alla OSS di sesso femminile già presente)
– Animatore Sociale esperto in attività laboratoriali, ricreative o di animazione socioculturali (di sesso femminile da affiancare all’ OSS di sesso maschile già presente)
Le figure dovranno frequentare un percorso formativo sulla conoscenza del Modello AIMA e sulle attività previste; si dovranno occupare della gestione dei laboratori (Musica Arte, canto, ballo e tante altre attività socializzanti) in base alle attività preventivamente individuate e calendarizzate, rapportarsi con gli utenti secondo un approccio olistico basato sui principi del Modello AIMA. Dovranno, inoltre, fornire report di attività giornaliera.
– e/o psicologo/a da affiancare alle figure già presenti
La figura dovrà frequentare un percorso formativo sulla conoscenza del Modello AIMA e sulle attività previste e si occuperà dei laboratori di stimolazione cognitiva e delle altre tecniche di riattivazione globale
– sociologo/a da affiancare alle figure già presenti
La figura dovrà frequentare un percorso formativo sulla conoscenza del Modello AIMA e sulle attività previste e si occuperà di organizzare e coordinare le attività giornaliere ed il personale coinvolto, della calendarizzazione delle attività preventivamente concordate e condivise con lo staff di Direzione, di far rispettare gli orari delle attività secondo un calendario stabilito, del monitoraggio delle presenze e dell’utenza alle attività, del monitoraggio e valutazione delle stesse in base ad indicatori quantitativi e qualitativi, nonché della gestione del Centro Ascolto. Stilare report di attività giornaliera. Il lavoro è su turni ed è previsto un periodo di prova di almeno un mese
Competenze richieste:
conoscenze in tema di integrazione sociosanitaria, buona capacità di lavorare in team, di organizzare il lavoro, alta capacità di problem solving, buone capacità comunicative e di interazione verso la comunità, precisione ed affidabilità.
Buona comunicazione tra i colleghi e verso il superiore.
AIMA NAPOLI APS persegue azioni a favore di tutte le Persone vittime della Malattia di Alzheimer e/o altre Demenze, e dei loro Caregiver, ponendosi come punto di riferimento sul territorio campano per tante famiglie.
AIMA caratterizza il suo intervento con l’attenzione massima ai problemi dei cittadini affetti da Alzheimer (e demenze correlate) e dei loro familiari, traducendo in risposte concrete, linee guida, progetti e servizi, i bisogni e le necessità assistenziali
Svolge le sue attività nell’ambito di un percorso di umanizzazione e di continuità assistenziale e favorendo rapporti intergenerazionali con altre realtà associative o del mondo scolastico
Area di lavoro: Bacoli
Scadenza presentazione Candidature
entro 5 gennaio 2025
La candidatura dovrà essere inviata con una mail, alla quale si allega curriculum vitae.
Il tutto inviato alla mail info@aimanapoli.it
La mail deve avere come oggetto “CANDIDATURA CENTRO AIMA BACOLI Nome Cognome Qualifica”
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06 Dic, 2024 | Comunicare il sociale
Un evento tragico, ancora oggi spesso relegato nell’oblio. Una strage che provocò 16 morti e 267 feriti pensata e messa in atto da un intreccio tra Mafia, apparati deviati dei servizi segreti, destra eversiva, massoneria. Il 23 dicembre 1984, alle ore 19.08 nella Grande Galleria dell’Appennino, nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro, una terribile esplosione causata da una carica di esplosivo radiocomandata distrusse il treno rapido 904 partito da Napoli e diretto a Milano. A bordo, tantissimi passeggeri in procinto di ricongiungersi con i familiari al Nord per trascorrere le imminenti festività natalizie. Nel marzo del 1990, dopo vari processi, la Corte d’Appello di Firenze confermò le condanne all’ergastolo come quella del mafioso Pippo Calò e per il suo braccio destro a Roma Guido Cercola. Nonostante la verità processuale, le ragioni alla base della tragedia del Rapido 904 sono ancora da decifrare nella sua interezza. Per tenere viva la memoria, la Fondazione Polis ha organizzato presso la chiesa dei S.S. Marcellino e Festo della Federico II, a largo San Marcellino, il convegno “Quarant’anni dalla strage sul treno rapido 904 tra mafie, terrorismo eversivo e poteri deviati’’ con docenti universitari ed esponenti istituzionali con il dibattito moderato dal giornalista Marco Damilano alla presenza di diversi alunni delle scuole di Napoli.
Gli interventi
Il professor Alexander Hobel, docente di Storia Contemporanea all’università di Sassari e autore del libro “La Strage del Rapido 904, un contributo alla Ricostruzione Storica’’, parla di «strage anomala, particolare a metà strada tra le vecchie stragi della strategia della tensione che ha utilizzato anche le bombe sui treni e le nuove stragi di mafia degli anni ’90 che hanno insanguinato il Paese. È giusto parlarne, anche in virtù delle nuove inchieste della magistratura della Procura di Firenze per andare più a fondo sulla vicenda che ha posto le basi per la trasformazione del Paese, che si accingeva a passare dalla prima alla Seconda Repubblica». Il professor Hobel ricorda cosa accadeva a metà degli anni ’80 per cercare di trovare una spiegazione alla strage del Rapido 904. «Era un periodo in cui il mafioso Tommaso Buscetta stava facendo delle rivelazioni clamorose, quindi gli arresti si contavano a centinaia e nel frattempo il giudice Felice Casson stava facendo indagini che lo porteranno a scoprire Gladio, la rete italiana di “Stay Behind’’ e nel frattempo era venuto fuori lo scandalo della loggia massonica P2. C’entra la Mafia certamente – conclude il professore – ma c’è anche l’intreccio tra settori della destra eversiva, settori deviati dei nostri Servizi Segreti, apparati poco trasparenti: questo stava cominciare a emergere e questa strage forse era un segnale per tentare di mettere uno stop a questo processo e percorso». Anche il giornalista Marco Damilano si sofferma sulle «16 vittime che sono state dimenticate. Nel 1984 la strategia della tensione degli anni ’70, quella partita da piazza Fontana del dicembre del 1969, proseguita con Brescia e con l’Italicus del 1974 e alla stazione di Bologna del 1980 sembrava finita e invece questa strage è l’ultima di questa serie e la prima di un’altra serie – questa l’abbiamo saputo dopo – delle stragi del 1992-93 di eversione mafiosa, di terrorismo mafioso-politico». Damilano va indietro con la memoria a quei giorni: «Io avevo 15 anni ma ricordo la mia angoscia dopo l’esplosione della bomba e ricordo gli anni successivi quando i treni su cui viaggiavo passavano nella frazione di San Benedetto Val di Sambro, dove poi il relitto del treno fu portato sotto la neve e fare quel percorso e significava farlo in un percorso di memoria. Le nuove generazioni non lo ricordano perché non l’hanno vissuto e noi dobbiamo tramandare l’impegno di giornalisti, magistrati, politici, insegnanti, preti che si sono battuti in questi quarant’anni affinché la memoria non fosse cancellata. E lo devono fare le istituzioni, giornalisti, il Comune, la Regione e a maggior ragione lo Stato». Damilano racconta un particolare per porre l’attenzione sulla matrice delle stragi come quelle del Rapido 904. «Mi hanno colpito le immagini dei feriti che avanzavano nella galleria al buio, con fumo, le schegge, i vetri, il sangue. Sono testimonianze simili a quelle che ci hanno riportato i sopravvissuti degli attacchi terroristici in Europa degli anni scorsi di matrice jihadista. Ma noi abbiamo avuto un terrorismo interno. Erano tutti italiani quelli che hanno programmato, pianificato e realizzato queste stragi».
L’importanza della memoria
Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis ravvisa come vi sia «la tentazione e il pericolo dell’oblio, dietro l’angolo. Abbiamo una peculiarità come Fondazione: tenere unite le vittime come comunità in modo che il dolore dell’uno possa essere condiviso dagli altri e sostenere il cammino della ricerca della verità, di giustizia e il riconoscimento per tutte le vittime la dignità che meritano di avere. La nostra fondazione non può non incrociare e non può non sostenere le ragioni della memoria». In proposito Rosaria Manzo, presidente dell’Associazione tra i familiari delle Vittime della Strage sul Treno Rapido 904 e vicepresidente Fondazione Polis ribadisce: «La memoria non può esserci se non c’è conoscenza e quindi le giornate di incontro servono a preparare gli studenti e la società civile a conoscere la storia, che non è semplicemente solo quella dei familiari delle vittime e dei superstiti ma è un pezzo di storia del nostro Paese. C’è ancora tantissimo da dire. Sappiamo cosa sia successo, ossia una bomba fatta esplodere all’interno del treno per colpire le persone normali, comuni con la volontà di distogliere l’attenzione dal Maxiprocesso di Mafia. È il punto base da cui si parte ma chi ha davvero voluto questa strage, chi sono i mandanti? È impossibile che una manciata di persone abbia deciso la sorte di un Paese intero». Infine l’assessore regionale alla Formazione, Armida Filippelli. «È un momento che noi non possiamo permetterci di dimenticare i morti del Rapido 904. La legalità e la memoria sono fondamentali per la nostra democrazia, soprattutto per i ragazzi. Questi valori non devono mai essere persi per fare anticorpi sociali e politici».
di Antonio Sabbatino
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