29 Mag, 2023 | Comunicare il sociale
Un progetto di recupero urbano per valorizzare ‘A Ruana, l’area adiacente il Mav. E’ l’iniziativa promossa dal Rotary Club Ercolano Centenario, in collaborazione con Variabile K, un team di architetti e tecnici che lavora con l’obiettivo di creare spazi di aggregazione dove la comunità partecipi alla rigenerazione.
Il progetto ha come obiettivo quello di recuperare l’area situata tra area mercatale, via IV Novembre e Mav e non del tutto valorizzata. Un’azione di recupero che è partita dal basso, dopo una fase d’ascolto della popolazione residente.
“Prima di qualsiasi azione – spiega Carmela Saulino – presidente del Rotary Club Ercolano Centenario – abbiamo avviato una campagna d’ascolto confrontandoci con chi vive e opera in questo territorio. Attraverso moduli, tabelloni e incontri in strada abbiamo raccolto centinaia di opinioni grazie al lavoro svolto dal team di Variabile K”.
Finalità del progetto è quello di far diventare non soltanto partecipi ma protagonisti gli abitanti del quartiere. “Per diverse settimane – spiegano Luigi Vangone e Ottavia Semerari di Variabile K, l’impresa sociale che materialmente realizzerà il progetto – ci siamo confrontati con gli abitanti, i commercianti della zona. Abbiamo realizzato dei questionari e con l’ausilio di tabelloni posizionati in strada abbiamo dato carta bianca ai cittadini. Dalle opinioni raccolte, l’idea è quella di migliorare l’area mantenendone e valorizzandone la funzione aggregativa grazie all’inserimento di giochi e panchine”.
Il progetto ha avuto il sostegno del MAV, la cui collaborazione è stata fondamentale, del Distetto Rotary 2101, della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, del Rotaract Club Ercolano e del Distretto 2101 e dei Rotary Club Nola Pomigliano, Pompei Villa dei Misteri, Torre del Greco Comuni Vesuviani e Torre Annunziata Oplonti.
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29 Mag, 2023 | Comunicare il sociale
Si sta svolgendo la nona missione di aiuti umanitari in Ucraina di MEDITERRANEA Saving Humans, nell’ambito del progetto “Med Care for Ukraine”. Le attività di supporto e aiuto ai profughi di guerra promosse dall’associazione italiana garantiscono anche l’assistenza sanitaria di base nei campi profughi di Leopoli, grazie ai medici e infermieri volontari che si avvicendano da agosto dello scorso anno.
La nuova missione è arrivata a Leopoli dove ha iniziato a distribuire gli aiuti umanitari. “Abbiamo iniziato dal campo profughi informale di Striskjpark, dove nelle palestre del Politecnico di Leopoli vivono oltre 200 persone in condizioni molto dure” spiegano Laura Marmorale e Denny Castiglione, coordinatori dei progetti di Mediterranea in Ucraina. “Abbiamo portato oltre al cibo, vestiti e prodotti per l’igiene, anche palloni da calcio e le magliette del Napoli campione d’Italia – raccontano gli attivisti italiani – grazie a una donazione della scuola calcio popolare Spartak San Gennaro di Napoli, abbiamo portato un sorriso alle decine di bambini che vivono in questo campo. Il calcio è uno sport che unisce e regala sprazzi di felicità, e questi bambini ne hanno tanto bisogno. Le loro famiglie sono scappate dalle città occupate dall’esercito russo, molti loro familiari sono morti, qui vivono tutti insieme su brande separate solo da lenzuola e teli”.
Altri giochi sono stati donati a tutti i bambini e le bambine del campo profughi. Altri palloni da calcio sono stati consegnati, insieme a cibo e prodotti per l’igiene, al campo profughi informale presso la parrocchia S.Giovanni Paolo II nel quartiere di Solonka, sempre a Leopoli.
Le attività di MEDITERRANEA in Ucraina hanno un bacino di utenza di migliaia di persone e diversi partner territoriali. L’associazione italiana è stata tra le prime a intervenire in Ucraina dal marzo del 2022 e non ha mai interrotto i suoi progetti.
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29 Mag, 2023 | Comunicare il sociale, Scuola e Volontariato
Si terrà martedì 30 e mercoledì 31 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 14.00, nel Teatro Gelsomino di Afragola (Via Don Bosco, 25) l’ evento conclusivo del progetto “Scuola e Volontariato”, giunto quest’anno alla sedicesima edizione.
Si tratta di un momento di grande condivisione che mostra l’impegno di CSV Napoli per avvicinare le giovani generazioni alla solidarietà, coinvolgendo attivamente gli Istituti Scolastici e le organizzazioni di volontariato del territorio. Obiettivo del progetto è, infatti, quello di sensibilizzare i giovani alle problematiche sociali e promuovere l’impegno civico e la responsabilità sociale, favorendo la connessione tra scuole, associazioni e comunità.
46 Istituti Scolastici della città metropolitana di Napoli, tra medie e superiori, prenderanno parte alla manifestazione e oltre 1000 studenti animeranno il teatro raccontando la loro personale esperienza nel mondo del volontariato, affiancati dalle associazioni partner del progetto che li hanno accolti e coinvolti nelle loro attività di sostegno al territorio e alla comunità.
La manifestazione si aprirà con lo spettacolo “L’opera dei due Fratelli” realizzato dell’Associazione Nakote nell’ambito del progetto di teatro che coinvolge gli utenti del Centro Diurno di Riabilitazione Psichiatrica FIERA DELL’EST – Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL NA 1 CENTRO. Seguirà la visione di un lungometraggio realizzato dagli studenti di tutte le scuole partner del progetto, con la supervisione di Salvatore Manzoeto, attore e regista. L’evento sarà condotto da Francesco Mastandrea, speaker di Radio Marte e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di CSV Napoli.
Interverranno alla manifestazione nel corso delle due giornate: Giuseppe Cirillo Vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli; Antonio Pannone Sindaco di Afragola; Roberta Gaeta Consigliere Regionale della Campania; Gennaro Saiello Consigliere Regionale della Campania; Giovanni Porcelli Consigliere Regionale della Campania; Vittoria Lettieri Vicepresidente Commissione Anticamorra e Beni Confiscati Regione Campania; Bruna Fiola Presidente Commissione Politiche Sociali Regione Campania; Federico Battaglia Segretario del Vescovo di Napoli Domenico Battaglia; Domenico Credendino presidente dell’OTC Campania-Molise; Chiara Tommasini Presidente di CSVnet; Stefano Tabò Presidente dell’Istituto Italiano della Donazione; Melicia Comberiati Segretario CISL Napoli e Responsabile Welfare.
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29 Mag, 2023 | Comunicare il sociale
Nell’ultimo anno, solo in Europa, le emissioni prodotte da voli privati sono raddoppiate: il numero di tratte di jet privati in Europa è aumentato del 64% in un solo anno. Una tendenza già vista negli ultimi tre anni: infatti sono passati da quasi 119.000 nel 2020 a 573.000 nel 2022. Secondo Greenpeace, nel 2022, i voli privati hanno emesso un totale di 5,3 milioni di tonnellate di CO2, ovvero l’equivalente della CO2 emessa da un Paese di 46 milioni di persone come l’Uganda. Un jet privato inquina da 5 a 14 volte più di un volo di linea e ha un’impronta di carbonio 10 volte maggiore per rapporto passeggero/km; se paragonato ad un viaggio in treno inquina anche 50 volte di più. In quattro ore di volo, Milano-Londra e ritorno, ad esempio, un jet privato emette tanta CO2 quanta un cittadino medio in un anno. Se si calcolano i 55.624 voli effettuati nel 2022, sono 266.100 le tonnellate di CO2 emesse in atmosfera, pari alle emissioni medie prodotte da più di 50.000 italiani nello stesso lasso di tempo.
Secondo un report pubblicato da Transport & Environment, la Federazione Europea per il Trasporto e l’Ambiente, i jet privati sono utilizzati più per esigenze personali e di piacere dei proprietari che per reali urgenze di affari. Non è un caso che il picco dei voli privati si verifichi puntualmente il giorno di San Valentino, e che nei mesi esistivi un aeroporto come quello di Olbia-Costa Smeralda arrivi ad occupare il terzo posto tra i più trafficati d’Europa, preceduto da quello di Nizza, in Costa Azzurra. Lo studio riferisce anche che il 41% delle volte i jet privati volano senza passeggeri a bordo. I proprietari di questi aerei, oltretutto, non pagano le tasse sul cherosene e, anche se una parte dei loro jet rientra nello schema europeo ETS, Emission Trading System, il meccanismo di mercato per la limitazione delle emissioni, la spesa risulta per loro comunque irrisoria. Secondo il parere di Gianluca Grimalda, economista e attivista di Scientist Rebellion, «Introdurre una tassa sul cherosene sarebbe un passo avanti per togliere un privilegio scandaloso che ci portiamo dietro da un secolo, fin dalla nascita dell’aviazione militare, considerata un settore strategico e quindi non soggetta a tassazione. Noi però ci battiamo affinché i voli dei jet privati vengano vietati. Queste persone hanno stili di vita inconcepibili in un momento in cui la frequenza degli eventi climatici estremi si sta intensificando, e proporre carburanti sintetici è solo greenwashing».
Mentre in Svizzera esiste già una tassa pari a 3000€ per tratta aerea, il cui ricavato è destinato allo sviluppo di nuove tecnologie pulite, nel solo anno 2019, in Italia, il quarto Paese europeo per numero di voli di jet privati, sono stati sottratti alla fiscalità pubblica, per le esenzioni dalle accise per i carburanti degli aerei, 2 miliardi di euro. Un contributo che ogni cittadino italiano paga mediamente con 35€ l’anno.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e per chiedere al governo di eliminare, più in generale, tutte le sovvenzioni pubbliche al fossile, gli attivisti di Ultima Generazione, lunedì 15 maggio, hanno bloccato l’autostrada A90, che porta all’aeroporto di Fiumicino. “Delle decine di miliardi delle tasse degli italiani che lo Stato spreca ogni anno in sovvenzioni ai combustibili fossili, milioni vanno anche nel cherosene degli aerei. È assurdo il modo in cui stiamo andando al collasso per colpa dei combustibili fossili e della politica che continua a incentivarli. Stanno morendo delle persone, delle famiglie vengono distrutte dalle alluvioni, lo abbiamo visto in Emilia Romagna pochi giorni fa. Cosa facciamo, ci adeguiamo al resto del mondo, ci adeguiamo a quello che è il futuro? O continuiamo a remare indietro verso scelte che ci uccidono?”, ha spiegato Simone, attivista di Ultima Generazione.
“Il governo potrebbe impedire tutto questo. Basterebbe iniziare una seria discussione sulla maniera in cui impieghiamo gli oltre 40 miliardi che ogni anno regaliamo alle imprese del fossile e ai loro manager. Quello che siamo cercando di fare è di aprire questa discussione e trovare i soldi per mettere in sicurezza il Paese”, ha aggiunto Tommaso, un altro giovane attivista che ha preso parte alla campagna “Non Paghiamo il Fossile”.
L’inquinamento del lusso, secondo gli addetti ai lavori, dovrebbe essere il primo fattore inquinante ad essere eliminato. Secondo l’Oxfam, i miliardari sono responsabili per un milione di volte in più delle emissioni di gas serra rispetto a una persona con reddito medio. “L’inquinamento per il lusso dispendioso deve essere il primo a scomparire, abbiamo bisogno di vietare i jet privati. È estremamente ingiusto che i ricchi possano rovinare il clima in questo modo”, ha affermato Thomas Gelin, attivista per i trasporti dell’Ue di Greenpeace. Secondo Gelin, le persone vulnerabili sono vittime della povertà a causa dell’aumento dei prezzi del carburante, ma “hanno fatto il minimo per causare queste crisi”. La maggior parte dei voli privati è stata effettuata in Francia, Regno Unito e Germania, le nazioni più grandi e ricche d’Europa, e su distanze inferiori a 750 km. Secondo il rapporto di Greenpeace, lo scorso anno, la rotta dei jet privati più trafficata in Europa è stata Parigi-Londra, con una media giornaliera di nove voli. Questo percorso però ha un collegamento ferroviario diretto e regolare che impiega poco meno di due ore per unire le due capitali. Un sacrificio tutto sommato accettabile.
di Valerio Orfeo
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29 Mag, 2023 | Comunicare il sociale
Dal 1 giugno disponibile in distribuzione gratuita, presso la sede della Pastorale Carceraria dell’Arcidiocesi di Napoli, alla via Buonomo 38-41 il periodico Liberi di Informare, fuori ma dentro il carcere – Scudetto Napoli, numero celebrativo dedicato interamente allo scudetto della squadra partenopea. Con una tiratura di 800 copie, realizzato grazie al contributo volontario della Fondazione San Gennaro onlus, il primo numero è stato pubblicato il 1° gennaio 2019 e viene distribuito gratuitamente ai detenuti dei penitenziari napoletani, alla curia partenopea, alle parrocchie e alle associazioni che si occupano del mondo del carcere. Edito dall’associazione Liberi di Volare onlus, diretta da don Franco Esposito, a dirigere il periodico è la giornalista Emanuela Scotti.
Miglior attacco, distacco enorme dalla seconda, il Napoli di Luciano Spalletti e del presidente Aurelio De Laurentiis ha compiuto un’autentica impresa, trascinata dal suo uomo simbolo, Victor Osimhen, lanciato verso il titolo di capocannoniere. Un traguardo, quello del successo in Serie A, che giunge a 33 anni dal secondo trionfo dell’era Maradona e che merita di essere riassaporato in tutti i suoi dettagli. Ecco quindi l’idea di portare anche all’interno delle sbarre delle carceri napoletane il momento storico che Napoli e il Napoli stanno vivendo. “È un momento indimenticabile per i napoletani, l’amore per la nostra squadra ci unisce tutti, la squadra e la città vivono in perfetta simbiosi, con un fascino unico al mondo, perché espresso da un popolo creativo e generoso. Liberi di informare – fuori ma dentro il carcere , quindi, ha voglia di trasmettere questo clima di festa anche a chi non può festeggiare insieme agli altri, portare il cuore azzurro a chi oggi non può dipingere muri e scale, aiutare a cantare Un giorno all’improvviso a chi non può urlare nello stadio, con la speranza che tutto questo potrà essere fatto per il prossimo scudetto”, come dichiarato da Emanuela Scotti, direttrice della testata giornalistica carceraria.
Il periodico celebrativo, con la veste grafica curata da Antonella Amato, si compone, oltre che dell’editoriale di don Franco Esposito, degli scritti e disegni dei detenuti raccolti da Paola Romano, volontaria carceraria e degli scritti degli studenti del carcere di Poggioreale; degli articoli della redazione, composta dai teologi Carmine Matarazzo, docente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e Aniello Clemente, la storica d’arte Giuliana Albano, la scrittrice Stefania Guarracino e la giurista Chiara Ferrara, che offrono, in volontariato gratuito, la loro collaborazione al periodico.
“E’ una sensazione non semplice da descrivere…una simile gioia era solo un sogno che ci accompagna da 33 anni, dall’ultimo sussulto di vita, ed ora quel sogno si è avverato di nuovo… La città sta aspettando questo evento perché tutti sono baciati da questa vittoria”, dagli scritti dei detenuti del carcere di Poggioreale.
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29 Mag, 2023 | Comunicare il sociale
L’organizzazione di volontariato We Can in collaborazione con l’associazione la Nuova Era, l’associazione la Fenice, l’associazione Pensando al nostro futuro, la fondazione Felice Rumma, l’associazione di Legalità odv Ultimi, il comitato No al forno crematorio e l’associazione di protezione civile Salamandra nucleo operativo emergenza – invita tutti i cittadini a firmare la petizione:
no all’installazione (antenne e/o impianti radioelettrici destinati alla rete di telefonia mobile) in prossimità della scuola virgilio di camposano in via Rispoli .
“Si crede- c’è scritto in una nota diffusa da WeCan- che un’antenna posta vicino ad un centro storico, ad abitazioni, ad attività alimentari e ad una scuola non deve esserci! Anche se al momento il comune di Camposano ha sospeso l’installazione per inadempienza, si ritiene che debba essere trovata un’area isolata dove installare la suddetta antenna ed evitare danni permanenti in primis ai bambini e anche a tutti i cittadini interessati da tale installazione.Tutti coloro ai quali sta a cuore la propria salute possono firmare la petizione online
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