Firmate da Anci e Garante nazionale le linee guida su nomina e metodi di lavoro dei Garante dei detenuti

’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale hanno adottato oggi le “Linee guida” volte a favorire l’omogeneità nella nomina dei Garanti e delle Garanti comunali delle persone private della libertà, l’effettivo supporto da parte delle Amministrazioni comunali nonché metodi di lavoro condivisi.

Redatte attraverso un Gruppo di lavoro composto da alcuni Garanti comunali e coordinato congiuntamente, sono state oggi firmate a Bari da Antonio Decaro e da Mauro Palma, rispettivi Presidenti dell’Anci e del Garante nazionale.

Le Linee guida vogliono essere uno strumento di orientamento per i Consigli comunali deputati alla nomina dei rispettivi Garanti e per le Amministrazioni incaricate di sostenerne le attività, individuando una serie di criteri necessari ad assicurare il giusto equilibrio tra la dimensione istituzionale e l’autonomia di azione dei singoli Garanti. Un aspetto fondamentale è l’inserimento dell’Autorità di garanzia nello Statuto dell’Ente designante, come figura effettivamente indipendente e autonomia. Per l’efficacia della loro azione, è sottolineata l’importanza dell’estensione della competenza in tutti i luoghi ove una persona possa trovarsi privata della libertà: oltre agli Istituti detentivi, le strutture di responsabilità delle Forze di polizia, i luoghi di trattenimento dei migranti irregolari, i servizi psichiatrici ospedalieri, le comunità chiuse, anche di tipo socio-sanitario o assistenziale.

Le “Linee guida” indicano anche requisiti, incompatibilità e procedure per la revoca o la scadenza anticipata del mandato.

Dichiara Mauro Palma, Presidente del Collegio del Garante nazionale: “La firma odierna di queste ‘Linee guida’ rappresenta un riconoscimento dell’azione del lavoro dei garanti che operano a livello comunale e offre uno strumento di coordinamento per la loro azione al fine di rendere omogenea l’effettività della tutela dei diritti delle persone private della libertà. Ringrazio l’ANCI, il suo Presidente Antonio Decaro e il Gruppo di lavoro che ha positivamente operato per la stesura delle Linee guida”

Il Presidente dell’Anci Antonio Decaro ha spiegato: “Il garante comunale delle persone private della libertà è una figura che assicura la presenza delle istituzioni e il rispetto dei diritti e delle tutele, lì dove ci sono persone private della propria libertà. Per questo è importante che questa figura abbia requisiti e competenze di altissimo profilo così da offrire ai cittadini che ne hanno bisogno la massima garanzia di tutele. Con Anci e il Garante nazionale abbiamo portato avanti questo ampio lavoro così che tutti i comuni abbiano chiari i criteri uniformi e definiti per le nomine così da assicurare le funzioni di questa figura chiamata ad operare spesso in contesti di fragilità e marginalità”.

L’articolo Firmate da Anci e Garante nazionale le linee guida su nomina e metodi di lavoro dei Garante dei detenuti proviene da Comunicare il sociale.

Gli attivisti di Ultima Generazione incontrano Pichetto Fratin

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, incontrerà martedì prossimo una delegazione di attivisti per il clima di Ultima Generazione, che avevano chiesto ripetutamente un’apertura al dialogo con il governo Meloni, per discutere l’annoso tema della lotta ai cambiamenti climatici.

Ci siamo immediatamente attivati per organizzare un appuntamento, e il prossimo 8 agosto si terrà un primo incontro per aprire un dialogo con le forze di Governo”, così riporta una nota pubblicata dagli attivisti di Ultima Generazione, movimento per la lotta alla crisi climatica, che ha avuto gli onori della cronaca per le numerose eclatanti azioni di protesta non violenta.

Il ministro Pichetto Fratin, in occasione di un’intervista datata 30 giugno scorso, si era detto favorevole ad un incontro con gli attivisti, ma solo dopo il moltiplicarsi degli appelli giunti al ministero, è stata fissata una data, l’8 agosto. “Essere nella sua posizione non è cosa da poco e di sicuro richiede un gran bagaglio di competenze, oltre che una visione a lungo termine, imprescindibile per chi voglia fare politica. Sarà interessante sentire quelle che immagina siano le prospettive del nostro Paese nei prossimi anni.”, si legge in un comunicato sulle pagine social di Ultima Generazione, “abbiamo apprezzato la sua recente risposta in cui si dice disposto ad incontrarci per ascoltare le nostre richieste. Anche noi saremmo interessati a capire come il Ministero da lei diretto intenda rispettare, e magari superare, gli insufficienti obiettivi europei del Fit for 55, oppure come intende procedere per eliminare i sussidi ambientalmente dannosi entro il 2025. Confidiamo nella sua volontà di mettere in atto quanto annunciato“.

La richiesta di Ultima Generazione, diretta al ministro dell’Ambiente, è rendere l’incontro quanto più trasparente possibile: “Vorremmo che l’incontro con Pichetto, come quello con Cingolani, fosse pubblico e aperto a domande della stampa e del pubblico“. Infatti, anche il precedente ministro dell’Ambiente del governo Draghi, Cingolani, nel marzo del 2022, aveva accettato l’invito di Ultima Generazione al dibattito pubblico. Incontro, che come ben sappiamo, si concluse con un nulla di fatto, con le parti nettamente distanti sulle strategie e sulle soluzioni da adottare. In vista dell’8 agosto, gli attivisti per il clima non possono far altro che far appello alla speranza che, almeno questa volta, il dialogo possa essere foriero di un vero cambiamento, magari suggellato dal buon senso che quel grande orologio climatico, che cinge proprio l’ingresso del ministero, non fa che invitarci ad usare ogni secondo; e che oggi segna 5 anni e 353 giorni.

di Valerio Orfeo

 

 

 

L’articolo Gli attivisti di Ultima Generazione incontrano Pichetto Fratin proviene da Comunicare il sociale.

Desideri e pulsioni nascoste nel, sempre attuale, libro di McGrath

Lo scrittore Patrick McGrath, inizia il suo percorso lavorando con il padre, psichiatra nel
manicomio criminale dei Broadmoor, va, poi, in Canada nell’ospedale di OaKridge. Dopo tale esperienza , trasferisce la sua irrequietezza e la straordinaria fascinazione per il mondo
immaginifico di taluni suoi pazienti, nella scrittura.
Straordinariamente attuale il suo libro “ Follia” ( edizioni Adelphi, pag 294, prezzo 12,35).
Nell’Inghilterra del 1959, da un grigio manicomio criminale vittoriano uno psichiatra, Peter
Cleave, descrive la passione fatale tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell’ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio.

Tra i due scoppia una passione selvaggia che manda in pezzi la vita noiosa ma rispettabile di Stella, la quale cade vittima delle manipolazioni di Edgar, che avendo intuito la sua natura fragile, la usa con lo scopo di evadere dal carcere. In seguito, Stella accecata dall’amore per Edgar lo raggiungerà a Londra e vivrà per un breve periodo con lui. Ma ben presto la vera natura del detenuto emergerà e costringerà Stella a scappare. L’interesse di Peter si sofferma, in particolare, sulla ossessione di Stella che, nonostante la violenza e le minacce, difende l’immagine idealizzata del partner, lontana dal quale la vita sembra perdere senso. Stella non scorge un pericoloso assassino ma un uomo affascinante, un fragile ribelle da compatire, che in preda alla passione ha commesso un atto di violenza efferata.

Man mano che ci si addentra nella lettura si scopre l’amore di Peter per Stella. Sorgeranno,
pertanto, dubbi sull’oggettività del suo punto di vista e, contemporaneamente, ci si troverà a riflettere se “ la follia” è solo della coppia o anche del clinico che racconta .
Tutti siamo un po’ folli. Lo si è per amore, per la voglia di scoprire, per un’insicurezza personale, per personali fragilità.

Nessuna interpretazione della realtà soggettiva potrà mai essere totalmente rappresentativa del sentire collettivo e ciascuno di noi reca una parte di “ follia”.
In una società complessa ed articolata come la nostra , sempre più flebile il filo tra equilibrio e pazzia, razionalità ed idealizzazione, essere ed apparire.
Vivo in ciascuno di noi il conflitto tra desideri e pulsioni, spesso inespressi, e realtà.

di Maria Rosaria Ciotola

L’articolo Desideri e pulsioni nascoste nel, sempre attuale, libro di McGrath proviene da Comunicare il sociale.

I capolavori di Mario Schifano in mostra a Napoli

Fino al 29 ottobre 2023 , presso le Gallerie d’Italia a Napoli,  sono in mostra alcuni dei maggiori capolavori del maestro Mario Schifano. L’artista, distante dal formalismo borghese della sua epoca, è uno dei più significativi esponenti di pop art degli anni Settanta dalla quale risultò affascinato per il potere capace di esercitare sulle persone e sulla società

Goffredo Parise lo definì “pittore puma”: “Un piccolo puma di cui non si sospetta la muscolatura e lo scatto, che lascia dietro di sé l’impronta nitida e misteriosa dell’eleganza”. Il visitatore della Mostra, la cui organizzazione è affidata a  Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte moderna e contemporanea di Intesa San Paolo,  potrà ammirare, attraversando sale diverse, oltre cinquanta delle sue opere, suddivise per tema, anche  se gli spazi espositivi di più ampio respiro sono quelli del salone centrale. Qui, infatti, sono poste le grandi tele che rappresentano il ritorno alla pittura negli anni Ottanta

Dai monocromi, al tema delle insegne sino a godere dei suoi lavori di rivisitazione della pittura classica e dell’ opera “Futurismo rivisitato”, che si rifà ai maestri Giacomo Balla, Gino Severini e Carlo Carrà, introducendo il tema del movimento della figura umana.

Nell’affollata via Toledo l’evento, che si caratterizza per l’ originalità espositiva e la presenza di molte opere inedite dai tratti variabili e multiformi espressione della coerenza e della forza espressiva dell’artista, è un invito alla città ad esserci.

di Maria Rosaria Ciotola

L’articolo I capolavori di Mario Schifano in mostra a Napoli proviene da Comunicare il sociale.

Contributo energia per gli ETS, ecco la piattaforma per richiedere l’incentivo

Ha preso il via il 20 luglio 2023 il “Contributo energia”, l’incentivo rivolto agli enti del Terzo Settore (Ets) e agli enti religiosi riconosciuti che svolgono attività di assistenza per disabili e anziani.

La misura mette a disposizione contributi a fondo perduto per l’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale registrati nel terzo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.

L’incentivo è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità – ed è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 175 milioni di euro, così suddivisa:

120 milioni per gli Ets e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di assistenza socio-sanitaria (in forma residenziale o semi-residenziale) alle persone con disabilità
50 milioni per gli Ets e agli enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di assistenza socio-sanitaria (in forma residenziale o semi-residenziale) alle persone anziane
5 milioni per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani (Ipab)

Il contributo può coprire fino all’80% dell’aumento dei costi registrati tra il 2021 e il 2022, e comunque con un massimo di 50.000 euro per ogni soggetto. Il contributo non è riconosciuto per incrementi di costo inferiori al 20%.

Le domande possono essere presentate on line dalle ore 12.00 del 20 luglio 2023 alle ore 12.00 del 21 agosto 2023. Per inviare la richiesta è necessario collegarsi ai siti www.disabilita.governo.it e www.invitalia.it e accedere alla piattaforma informatica dedicata.

Il contributo è erogato in un’unica soluzione, entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle domande, in base alla posizione in un elenco redatto secondo un ordine decrescente, a partire dalla maggiore percentuale di incremento dei costi, e dando priorità, nel caso di percentuale identica, al maggiore importo del costo sostenuto”.

Si ricorda che il provvedimento contro il caro-energia prevede anche un beneficio per tutti gli altri Ets non ricompresi nella categoria di enti che svolgono attività di assistenza per disabili e anziani, che sarà oggetto di un prossimo avviso.

L’articolo Contributo energia per gli ETS, ecco la piattaforma per richiedere l’incentivo proviene da Comunicare il sociale.

Giffoni 53: vince “Loop”, storia contro il bullismo all’ombra del Vesuvio

Ciro è il bullo della scuola, ma nella sua vita accadrà un evento sconvolgente: si ritroverà a rivivere sempre lo stesso giorno come un girone infernale. Per uscirne sarà costretto a rivalutare le sue azioni che fanno soffrire gli altri, ma anche lui stesso. È la storia di “Loop”, cortometraggio diretto da Luigi Russo con protagonisti Gabriele D’Aquino, Tonia De Micco e la partecipazione di Antonio Buonanno, che ha convinto i giurati degli Elements +10 di Giffoni 53.

L’opera, prodotta da Giovanni De Micco e Giovanni Luciano per TNM Produzioni, e distribuita da Tersite Film, racconta di un adolescente con uno spiccato talento nel disegno ma che utilizza la sua creatività per vandalizzare il muro della scuola con insulti e attacchi verso un suo compagno di scuola che diventa vittima di violenze fisiche e psicologiche.

«Questo loop di violenza non è solo dannoso per le sue vittime, ma anche per sé stesso – racconta Luigi Russo che ha scritto “Loop” con Gabriele Marino – Si diventa schiavi di sé stessi, dei propri drammi e frustrazioni, che sfociano nella ripetizione sistemica di azioni ostili nei confronti dei più deboli. La storia vuole puntare la luce sulla banalità di questo fenomeno, sul tempo sprecato a seminare terrore e sofferenza nelle persone, quando ci si dovrebbe invece concentrare su nobili obiettivi. Ciro dovrebbe sfruttare il suo talento artistico per diventare uno dei writer più rispettati della città, ottenendo l’ammirazione delle persone attraverso la sua creatività, piuttosto che attraverso l’uso della violenza e della paura».

«Vincere il Festival di Giffoni per una giovane casa di produzione indipendente nata nel 2018 è un traguardo importantissimo – spiega il fondatore Giovanni De Micco – questo progetto ci ha subito colpiti per la sua tematica infatti siamo uniti dalla passione per la cultura e il sociale.  Felicemente condivido questo premio con tutti in particolare con Luigi Russo un giovane campano a cui auguro tutte le fortune. Speriamo che questa vittoria sia un trampolino di lancio per la nostra realtà e anche per tutto il resto del giovane team che ci ha lavorato».

Le musiche dei 24 Grana scandiscono i 26 minuti circa di racconto. Completano il cast Francesco Petit-Bon, Antonio Adaggio, Daniele Cacciatore, Nino Russo, Angelo Imperatore, Eduardo Bellotta. “Loop” è stato girato in tre istituti di Acerra, ossia nel liceo “Alfonso Maria de’ Liguori”, nella scuola media “Gaetano Caporale” e il comprensivo Don “Milani-Capasso”.

L’articolo Giffoni 53: vince “Loop”, storia contro il bullismo all’ombra del Vesuvio proviene da Comunicare il sociale.