30 Ago, 2023 | Comunicare il sociale
Sensibilizzare la comunità sul tema delle disuguaglianze sociali stimolando un confronto costruttivo e promuovendo un impegno attivo per ridurre le disparità. E’ l’obiettivo di “Disuguali”, evento organizzato dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Narni, dal Cesvol Umbria e dal Crisu, il centro di ricerca in sicurezza umana con sede presso il corso di laurea in scienze per l’investigazione e la sicurezza.
Il 15 e 16 settembre a Narni illustri relatori si confronteranno per immaginare un futuro oltre le disuguaglianze.Sotto la lente d’ingrandimento dei seminari le disuguaglianze economiche e sociali, le disuguaglianze educative, di genere, delle crisi e delle emergenze.
“In un contesto globale in cui le disuguaglianze economiche e sociali continuano ad aumentare, è cruciale che ciascuno di noi, individuo o ente, contribuisca a un cambiamento positivo. Affrontare le disuguaglianze richiede un impegno costante da parte di tutte le istituzioni, compresi i comuni, unitamente a un coinvolgimento attivo di cittadini, organizzazioni della società civile e il settore privato – dice Silvia Tiberti, assessora alle politiche sociali del Comune di Narni.
Il motivo di questo seminario è radicato nella profonda consapevolezza delle sfide che le disuguaglianze pongono alla nostra comunità. Riconosciamo che ogni cittadino ha il diritto di accedere a opportunità e risorse in modo equo, indipendentemente dalle proprie circostanze. Siamo guidati dalla volontà di creare un futuro in cui ogni individuo possa sviluppare il proprio potenziale e raggiungere traguardi senza barriere ingiuste. Le istituzioni – aggiunge Silvia Tiberti – hanno il compito di promuovere e incoraggiare la partecipazione della comunità nella formulazione e nell’attuazione delle politiche. È essenziale ascoltare le esigenze, le preoccupazioni e le prospettive dei cittadini, poiché solo così possiamo sviluppare soluzioni che riflettano veramente le loro necessità”.
Nella due giorni alla Casa del Popolo, si studieranno tutte quelle misure che possono contribuire a garantire che nessuno venga lasciato indietro.
L’articolo Ecco “Disuguali”, la due giorni per promuovere l’impegno attivo e ridurre le disparità proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2023 | Comunicare il sociale
Continuano gli appuntamenti di “Estate a Napoli”, la manifestazione di eventi e attività di spettacolo promossa dal Comune di Napoli, giunta alla sua 44ª edizione. Un format che, a partire dal 1979, si rinnova e si attualizza, con l’obiettivo di dare spazio ai tanti talenti del territorio e animare la città nei mesi estivi. Il 31 agosto 2023, con inizio alle ore 17, l’associazione di promozione sociale “Assieme”, in collaborazione con altre realtà dell’associazionismo e del Terzo settore, darà vita all’evento “Saluto d’estate”: sport, musica, giochi e laboratori per tutti, senza limiti d’età e senza barriere. A seguire, dalle 21, musica e spettacolo. L’evento si terrà al Parco Villa Capriccio, via Lieti, Capodimonte.
Per info e biglietti: 338 5263006 – fioccodilana@live.it
L’articolo “Estate a Napoli”, serata di inclusione e giochi proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2023 | Comunicare il sociale
“È nostra responsabilità, come cittadini italiani e membri della comunità scientifica, avvertire chiaramente di ogni minaccia alla salute pubblica. Ed è dovere dei giornalisti difendere il diritto all’informazione e diffondere notizie scientifiche verificate.” Così inizia la lettera aperta ai media, firmata da 100 scienziati italiani, che mette in guardia dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla errata narrazione di questi.
“Nel suo ultimo rapporto, il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC) è chiarissimo su quali siano le cause principali del cambiamento climatico: le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili. Ed è altrettanto chiaro su quali siano le soluzioni prioritarie: la rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione, attraverso le energie rinnovabili. È questa la strategia giusta per fermare l’aumento delle temperature, ed è tecnologicamente ed economicamente attuabile già oggi. A questo devono aggiungersi politiche di adattamento per proteggere persone e territori da quegli effetti del cambiamento climatico, divenuti ormai irreparabili.”
Tra i firmatari della lettera vi sono i nomi più illustri della comunità scientifica italiana e i massimi esperti di clima, tra i quali, Antonello Pasini, Primo ricercatore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR; Giorgio Vacchiano, Professore associato in Gestione e pianificazione forestale presso l’Università degli Studi di Milano, e Presidente del Climate Media Center Italia; Cristina Facchini, Presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), e, non ultimo, Giorgio Parisi, Professore emerito in Fisica teorica dell’Università Sapienza di Roma e Premio Nobel per la Fisica 2021.
“Non parlare delle cause dei sempre più frequenti e intensi eventi estremi che interessano il nostro pianeta e non spiegare le soluzioni per una risposta efficace, rischia di alimentare l’inazione, la rassegnazione o la negazione della realtà, traducendosi in un aumento dei rischi per le nostre famiglie e le nostre comunità, specialmente quelle più svantaggiate. Per queste ragioni, invitiamo tutti i media italiani a spiegare chiaramente quali sono le cause della crisi climatica e le sue soluzioni, per dare a tutti e a tutte gli strumenti per comprendere profondamente i fenomeni in corso, sentirsi parte della soluzione e costruire una maggiore fiducia nel futuro.”
Così, l’ambigua confusione e il pressappochismo attorno alla narrazione della crisi climatica possono essere annoverate di fatto, secondo i firmatari, tra le cause della mancata risoluzione politica del problema. Da uno studio condotto da Greenpeace sullo stato della narrazione climatica in Italia, su 522 servizi di telegiornale, che rendono conto di alluvioni, frane, ondate di caldo anomalo, perdurante siccità e conseguente crisi idrica, solo il 24% cita la crisi climatica come background entro il quale è possibile comprendere il sempre più numeroso susseguirsi di eventi estremi. Nei TG, le cause della crisi climatica sono raramente menzionate (8,8%), al contrario delle conseguenze, citate nel 58,8% dei casi. Il trend dei media, confrontando i dati, non fa che rispecchiare fedelmente lo storytelling climatico della politica. Analizzando gli spazi di comunicazione autodiretta dai politici stessi, ovvero i contenuti condivisi attraverso gli account ufficiali Facebook, si può evincere che solo nel 10,1% dei casi la comunicazione è focalizzata su temi ambientali. Ancora più bassa è l’attenzione per la crisi climatica, presente in appena lo 0,2% dei post. Dati simili riguardano anche l’informazione eterodiretta dei TG, dove a scegliere le dichiarazioni da trasmettere sono le varie redazioni. Anche in questo caso, la percentuale di dichiarazioni su temi ambientali sul totale delle dichiarazioni rilasciate è bassa, pari all’11, 9%, mentre la crisi climatica è presente in appena lo 0,5% delle dichiarazioni.
Se si parla poco delle cause e delle responsabilità della crisi climatica, ancor meno si parla delle strategie di contrasto. La decarbonizzazione, ovvero la riduzione delle emissioni e dei combustibili fossili, è un argomento presente nell’informazione che menziona esplicitamente la crisi climatica, tuttavia con una frequenza mediamente bassa, pari all’11,4%. Inoltre, sebbene le emissioni e i combustibili fossili siano le cause della crisi climatica più menzionate nei canali d’informazione, come abbiamo visto, quest’ultimi, prestano generalmente poca attenzione alle cause del cambiamento climatico (mediamente il 19,6%), focalizzandosi di più sulle conseguenze (mediamente il 43,6%).
Difficile comprendere le motivazioni alla base dell’inappropriatezza della narrazione del problema climatico dei media italiani. Vantare il 41° posto nella classifica mondiale della trasparenza dell’informazione, anche se in risalita dopo il triste 58° posto dello scorso anno, certamente non aiuta una libera narrazione di un problema di difficile comprensione e di difficile soluzione, antieconomico e liberticida, come quello climatico. Ancor meno sapere che le inserzioni pubblicitarie di aziende inquinanti sui 5 quotidiani nazionali analizzati dallo studio di Greenpeace (Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, la Stampa e L’Avvenire) sono molto numerose, 795 in totale, con variazioni rilevanti fra il valore massimo de Il Sole 24 Ore (230) e il valore minimo di Avvenire (54).
Si evince, quindi, che i cinque principali quotidiani nazionali nel loro complesso pubblicano più di 2 pubblicità di aziende inquinanti al giorno.
“Siamo ancora in tempo per scegliere il nostro futuro climatico” concludono i firmatari della lettera. “Siamo ancora in tempo per scegliere un futuro sostenibile che metta al primo posto la sicurezza, la salute e il benessere delle persone, come previsto dagli obiettivi europei di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 e di neutralità climatica al 2050. Possiamo farlo anche grazie a una corretta comunicazione e alla cooperazione tra noi tutti.”
di Valerio Orfeo
L’articolo Responsabilità nella narrazione climatica, l’appello del premio Nobel proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2023 | Comunicare il sociale
Il 16 settembre si celebra il World Cleanup Day, la più grande azione civica di pulizia al mondo. 193 Paesi che, contemporaneamente, si rimboccheranno le mani armate di guanti per ripulire una spiaggia, un parco, una strada, una discarica illegale. Giunge alla sesta edizione l’attività coordinata in Italia da Let’s do It! Italy, con l’obiettivo di coinvolgere il 5 per cento della popolazione. Un’onda verde che nel 2021 ha coinvolto 8,6 milioni di persone, mentre nel 2022 14,8 milioni. La scorsa edizione, solo in Italia, sono stati oltre 450 mila i volontari che hanno partecipato alle azioni di pulizia.
Le associazioni sono il cuore pulsante del World Cleanup Day. Da Retake Italia a Cleanap. Da Venice Lagoon Plastic Free a Mottola Attiva. Da N’Sea Yet a Marevivo Veneto. Ed altre decine. A sostenere il World Cleanup Day anche molte amministrazioni comunali. Anche quest’anno il World Cleanup Day ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Crescono il contributo del volontariato aziendale e la sensibilità delle imprese alla sostenibilità ambientale. Tra quelle che aderiscono al World Cleanup Day figurano Decathlon, Leroy Merlin, Spontex, AWorld. L’appuntamento è sostenuto anche da partner internazionali quali UNESCO, UN-Habitat, Earth Day, Act4DSGs. Questa edizione è inoltre in collaborazione con la campagna #EUBeachCleanup.
Per ogni organizzazione che organizzerà un’attività di pulizia durante il World Cleanup Day, la startup Vaia pianterà un albero a Folgaria, sulle Dolomiti.
“La tutela dell’ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici, alle plastiche e microplastiche nelle acque. Queste sono alcune delle battaglie che mettono assieme migliaia di persone. Il World Cleanup Day è un’occasione importante per fare squadra a difesa dell’ambiente. Per stare assieme dalla giusta parte. Per raccontare i nostri territori e lo scempio ambientale che li devasta ogni giorno. Dobbiamo fermare questo processo. Per farlo è necessario il contributo di quanti più cittadini vogliamo fare la propria parte. Il 16 settembre combattiamo assieme questa battaglia. Una risposta importante può dare una scossa anche ai decisori politici”.
A dichiararlo è il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso.
L’articolo IL 16 SETTEMBRE SI CELEBRA IL WORLD CLEANUP DAY proviene da Comunicare il sociale.
29 Ago, 2023 | Comunicare il sociale
Paola Da Ros, Presidente Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, ha lanciato un appello sulla questione del Reddito di Cittadinanza e dell’intervento del Governo:
“169.000 famiglie hanno ricevuto via sms la comunicazione della fine del reddito di cittadinanza, una misura introdotta il 1/4/2019 con la finalità di accompagnare al lavoro (finalità mai decollata veramente), che ha sostenuto in pieno periodo COVID l’Italia. I destinatari che ne hanno usufruito facevano fatica ad arrivare alla fine del mese o dovendo ricorrere a forme di lavoro irregolare, non avevano la possibilità di avvalersi di quelle agevolazioni statali pensate per chi un lavoro ufficiale lo aveva, una misura che ha attecchito più nelle regioni del sud che del nord.
Ma giusta o sbagliata che fosse, temiamo che il taglio netto del reddito di cittadinanza, adottato su base statistica (chi ha meno di 60 anni, chi non ha minori, chi non ha disabili, e comunque fino al 31/12/2023 quando anche a coloro che lo hanno ricevuto verrà tolto e verrà dato l’assegno di inclusione) e in un mese dove notoriamente la macchina amministrativa italiana si ferma, possa esporre le categorie di persone fragili, borderline, malate, alla povertà assoluta, all’emarginazione, al conflitto sociale più o meno fomentato.
Ed è per questo che invitiamo, prima di tutto noi vincenziani, poi tutti coloro che a vario titolo operano negli enti del terzo settore e infine la pubblica amministrazione ad entrare veramente dentro la povertà, perché non crediamo nell’assistenzialismo ma pensiamo che per rimuovere le cause del bisogno sia necessario conoscerle nel dettaglio, individualmente, e quindi farsi prossimi al fine di cogliere, al di là del pudore, il bisogno oggettivo e attivare rapidamente strumenti necessari di sostegno e/o di accompagnamento al rientro effettivo ed indipendente nella società civile”.
L’articolo Reddito di Cittadinanza, le preoccupazioni della Società di San Vincenzo de Paoli proviene da Comunicare il sociale.
28 Ago, 2023 | Comunicare il sociale
La società danese di giocattoli ha detto oggi che inizierà a vendere il kit Lego in rilievo braille a livello globale online. In precedenza – come riportato dall’Ansa- era limitato esclusivamente a un omaggio gratuito a gruppi che aiutano i bambini con problemi di vista. La scatola di Lego Braille Bricks include 287 mattoncini in cinque colori con borchie su ogni mattoncino “disposti per corrispondere ai numeri e alle lettere nel sistema braille”, ha detto la società in una nota. La sua confezione include anche goffratura braille.
“Per la comunità dei non vedenti, il braille non è solo alfabetizzazione, è il nostro ingresso verso l’indipendenza e l’inclusione in questo mondo”, ha dichiarato Martine Abel-Williamson, presidente della World Blind Union. “Avere i mattoncini Braille LEGO resi disponibili per il grande pubblico è un enorme passo avanti per garantire che più bambini vogliano imparare il braille in primo luogo”, ha aggiunto.
L’articolo Ecco i Lego Braille, arrivano i mattoncini per i bambini ciechi proviene da Comunicare il sociale.