Tecnici del comportamento, nuovo corso al Centro TAM

Tre weekend formativi in presenza per diventare Tecnico del Comportamento certificato IBT e utilizzare l’Analisi Applicata del Comportamento nell’ambito di interventi terapeutici rivolti a bambini e ragazzi con disturbi dello sviluppo e dello spettro autistico. Questo il senso del nuovo corso promosso da Tamlab Impresa Sociale, che si terrà Presso il CENTRO TAM (Piazza Sant’Agnello, 4 80046 San Giorgio a Cremano NA).

Il Corso ABA comprende:

40 ore di lezioni frontali basati sull’IBT Expanded Training Content (IBAO®)

50 ore di tirocinio supervisionato che può essere svolto all’interno dei servizi di TAM Cooperativa Sociale (da concordare col tutor)

Test finale delle competenze

Rilascio Attestato di partecipazione

Docente sarà la dottoressa Maria Antignano (Psicologa, Analista del comportamento certificata (BCBA) e International Behavior Analyst

Iscrizioni entro il 26 settembre 2023

??? ?? ????? ???????? ?? ????? ? ?????????? ?????? ?? ????:

http://www.tieniamente.it/2023/08/corso-aba-formazione-tecnici-comportamento-ibt-napoli/

L’articolo Tecnici del comportamento, nuovo corso al Centro TAM proviene da Comunicare il sociale.

Sicurezza e prevenzione, a Scampia il campo scuola della Protezione civile per i ragazzi dai 10 ai 16 anni

Un grande campo scuola dedicato alla Protezione civile. Una full immersion di una settimana sul primo soccorso, la prevenzione degli incendi e l’intervento nelle emergenze; un’esperienza formativa dedicata agli adolescenti di Scampia e non solo. E’ proprio in questa parte della periferia di Napoli, presso il Villaggio Raggio di Sole presso l’Universal Center, che si svolge infatti “Anch’io sono la Protezione civile”, manifestazione iniziata lunedì 4 settembre che si prolungherà fino al 10 settembre. A organizzarla è C.O.N.I.T.A. odv, a farla vivere i ragazzi e le ragazze dai 10 ai 16.
L’evento è animato dalle tante associazioni del posto (Libertas Provinciale Napoli, Mediterranea Odv, Sfera Diffusion, Supereroi, #Sinergia, Anas Zonale 2, Senza Confini) coadiuvate dalle scuole e dai servizi territoriali. L’obiettivo è illustrare ai ragazzi l’importanza delle azioni della Protezione civile, il dispiego di mezzi e di uomini necessario per la sicurezza del territorio, l’apprendimento dei rudimenti del soccorso e dell’intervento emergenziale.
Nuoto, laboratori, teatro e musica, ma anche lezioni di difesa personale, didattica ludica e lezioni di prevenzione incendi, karate, kung fu e cucina saranno alcune delle attività cui i giovanissimi potranno prendere parte. Significativo anche il contributo dell’Unità cinofila dell’Asl Napoli1, delle guardie zoofile, della guardia di finanza e della polizia.
Rendere i ragazzi consapevoli del ruolo attivo che ognuno può svolgere, a partire dai piccoli gesti consapevoli di ogni giorno, per la tutela dell’ambiente, del territorio e della collettività è il fine ultimo di questo campo scuola organizzato sotto l’egida del Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni nazionali e locali di volontariato. Quest’anno tra giugno e settembre sono stati allestiti 270 per oltre 7mila ragazzi in tutta Italia.

di Bianca Bianco

L’articolo Sicurezza e prevenzione, a Scampia il campo scuola della Protezione civile per i ragazzi dai 10 ai 16 anni proviene da Comunicare il sociale.

SUICIDIO, I DATI CHE FANNO RIFLETTERE: IN 6 MESI 3.700 RICHIESTE D’AIUTO A TELEFONO AMICO ITALIA. OLTRE 20 AL GIORNO, + 37% RISPETTO AL 2022

Oltre 3.700 richieste d’aiuto per gestire pensieri suicidi in sei mesiil 37% in più rispetto al primo semestre del 2022. È quanto emerge dai dati diffusi dall’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, che ricorrerà domenica 10 settembre. Le segnalazioni sono arrivate prevalentemente da giovani tra i 19 e i 35 anni (il 18% tra i 26 e i 35 e il 17% tra i 19 e i 25) e da adulti tra i 46 e i 55 anni (il 16%), ma negli ultimi anni è stato registrato un aumento di contatti anche da parte dei giovanissimi (under 19) che chiedono aiuto soprattutto via Whatsapp e mail.

«Nel 2022 abbiamo raccolto complessivamente quasi 6.000 richieste d’aiuto da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, un numero enorme che, se prosegue la tendenza dei primi sei mesi del 2023, quest’anno rischia di registrare un ulteriore aumento» precisa la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra, sottolineando l’importanza e l’urgenza di interventi incisivi sul fronte della prevenzione, che passa anche dal prendersi cura di sé stessi.

I FATTORI PROTETTIVI PER PREVENIRE DISAGIO PSICOLOGICO E SUICIDIO. Prendersi cura di sé stessi con piccoli gesti e atteggiamenti quotidiani può, infatti, essere un piccolo passo per evitare di accumulare malessere e disagio psicologico, che, se sovrapposto ad altri elementi critici, potrebbe aumentare uno stato di rischio. «Spesso l’individuo cade in ginocchio quando più fattori si mettono insieme, esacerbati dall’esposizione ad un evento avverso; ciò potrebbe rappresentare un terreno fertile per l’emergere di una crisi suicidaria; in questi casi l’individuo sperimenta ciò che chiamiamo dolore mentale, fatto di emozioni negative e di un dialogo interiore che pone sempre in risalto lo stato di sofferenza», spiega Maurizio Pompili, Professore Ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma e Direttore della Unità Operativa Complessa di Psichiatria presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea di Roma.

Per ridurre il rischio di arrivare a situazioni di estremo disagio è fondamentale la prevenzione.

«Gli individui a rischio di suicidio non vorrebbero pensare alla morte, bensì vorrebbero veder alleviato il proprio dolore mentale; una manovra attuabile comprendendo lo stato di sofferenza, grazie anche all’intervento di professionisti della salute e di volontari. Esistono, tradizionalmente, dei fattori protettivi che vengono annoverati nell’abito della prevenzione del suicidio – prosegue il Professor Maurizio Pompili – Ovviamente non sono infallibili, ma rappresentano una sorta di approccio di igiene al benessere dell’individuo che può prevenire le situazioni di disagio psicologico. Sono classicamente definiti come fattori protettivi l’avere una rete sociale e familiare efficace, avere bambini in casa, coltivare una dimensione spirituale. E ancora avere del tempo da dedicare ad un’attività ricreativa, un hobby o degli interessi che rechino appagamento all’individuo, mettere quindi un freno all’attività lavorativa, non andare incontro al superlavoro. Anche il sonno è un elemento fondamentale, il rischio di suicidio germoglia, infatti, dove ci sono insonnia, ansia e agitazione ed è quindi importante avere un buon riposo notturno. Infine, comportamenti a rischio sono l’abuso di alcool e droghe: evitarli è, quindi, sicuramente protettivo per la mente».

I DATI DI TELEFONO AMICO ITALIA. Telefono Amico Italia sostiene le persone che hanno bisogno di ascolto attraverso tre canali: il numero unico telefonico nazionale (02 2327 2327), il servizio di chat WhatsappAmico (324 011 7252) e la mail, accessibile attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it. Le oltre 3.700 richieste d’aiuto relative al suicidio ricevute da Telefono Amico Italia nei primi sei mesi del 2023, sono arrivate in gran parte al servizio telefonico (il 73%), seguito da WhatsappAmico (20%) e dalla mail (7%).

Il servizio telefonico è stato utilizzato prevalentemente da uomini (il 52,5%); le donne, invece, preferiscono usare il servizio Whatsapp Amico (il 58% delle chat è avviata da donne) e la Mail@mica (il 63,5% delle persone che scrivono è donna). Anche per quanto riguarda il parametro generazionale i tre servizi si discostano. A chiamare sono stati in maggioranza adulti tra i 46 ai 55 anni (il 18,5%) seguiti da persone tra i 26 e i 35 anni (il 17,5%) e tra i 36 e 45 (il 16,5%). A scrivere in chat sono stati, invece, in maggioranza giovani dai 19 ai 25 anni (il 26%), seguiti dalla fascia tra i 26 ai 35 (il 22%) e dai giovanissimi tra i 15 e i 18 anni (19%). Anche la mail è stata usata in prevalenza da giovani tra i 15 e i 18 anni e tra i 19 e i 25 anni (entrambi al 18%), seguiti dagli adulti tra i 46 e i 55 anni (13%).

Nel complesso, considerando tutti e tre gli strumenti di ascolto, il 29% delle richieste d’aiuto relative al suicidio arrivano da under 26. «È un dato che preoccupa – commenta la presidente di Telefono Amico Italia  e che testimonia il grande disagio vissuto dai giovani in questo periodo; disagio che non si manifesta solo nelle segnalazioni legate in maniera specifica al suicidio, ma si traduce in un aumento generale delle richieste di aiuto relative a difficoltà esistenziali e relazionali e che trova purtroppo eco anche negli ultimi gravi fatti di cronaca. Diventa quindi sempre più urgente affrontare il problema e trovare il modo di stare accanto ai più giovani». A offrire uno stimolo di riflessione su come aiutare i giovani a superare in maniera sana i momenti di difficoltà è la professoressa Michela Gatta, Direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Ospedale-Università di Padova: «avere un progetto più o meno impegnativo e strutturato, possibilmente a breve – medio termine e da realizzarsi insieme ai pari, aiuta a fare sentire i ragazzi attivi, coinvolti, con uno scopo verso cui dirigere e investire le proprie passioni. Progettare significa porsi degli obiettivi, scoprire e sperimentare le proprie competenze, relazionarsi con gli altri al fine di un traguardo comune, esperendo così processi che sostengono l’identità, l’autonomia e la responsabilità».

«Il periodo che stiamo vivendo sicuramente non aiuta a trovare un equilibrio psicologico e ad arginare preoccupazione e ansia – prosegue Petra – le crisi si susseguono una dopo l’altra e molto spesso sono amplificate da un linguaggio dei media che si focalizza sulla dimensione di crisi e allarme. Questo può avere un impatto negativo sul benessere degli individui, in particolare sui giovani, categoria particolarmente fragile. Bisognerebbe, quindi, recuperare un linguaggio e un atteggiamento che si focalizzino sugli aspetti positivi della vita, che siano in grado di infondere la speranza; speranza che ci permetta di guardare oltre le difficoltà del presente e di ritrovare un senso all’esistenza».

Proprio questo senso di speranza nella capacità degli esseri umani di affrontare i grandi cambiamenti indesiderati e la possibilità di considerarli come prospettive per una maturazione personale e sociale sarà il tema del XXII congresso internazionale IFOTES (International Federation of Telephone Emergency Services), che si terrà in Italia, a Lignano Sabbiadoro dal 18 al 22 ottobre 2023 e che avrà come titolo Winds of Hope – Accettazione e capacità di cambiamento.

L’EVENTO DI SENSIBILIZZAZIONE. Per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione del suicidio e del prendersi cura di sé stessi, domenica 10 settembre, Telefono Amico Italia organizza l’evento di piazza Non parlarne è 1 suicidio. I volontari dell’organizzazione, presenti in 20 piazze italiane, incontreranno i cittadini invitandoli a lasciare un pensiero che possa essere di aiuto per chi sta vivendo un momento di difficoltà. Tutti i biglietti, uno accanto all’altro su un apposito pannello, andranno a dare risposta alla domanda “In un momento difficile come ti prendi cura di te?”. Per simboleggiare la reciprocità di ogni relazione di ascolto, a chi lascerà il proprio messaggio sarà consegnato un biglietto con un pensiero di uno dei volontari di Telefono Amico Italia – insieme ad una matita di TAI.

«Quest’anno abbiamo scelto di organizzare un evento di sensibilizzazione che sottolinei come ognuno di noi abbia la capacità di trovare in se stesso il proprio benessere emozionale – spiega la presidente Petra –La relazione di aiuto che instauriamo con chi ci chiama si basa, infatti, proprio su questo principio: ogni individuo ha in sé le risorse per stare meglio e noi volontari ci impegniamo per aiutarlo a scoprirle. In questo senso l’atto di scrivere un pensiero di “cura”, oltre ad essere un momento di autoconsapevolezza, può avere la funzione di sostegno reciproco tra gli individui: possiamo tutti prenderci cura degli altri offrendo degli spunti su come ritrovare benessere e speranza».

Nel weekend, inoltre, in alcune città un monumento rappresentativo sarà illuminato con luce blu, il colore che contraddistingue Telefono Amico Italia. Tra le città che accenderanno i loro monumenti: Padova (torre campanaria di Palazzo Moroni – 9 settembre), Parma (Palazzo dell’Assistenza Pubblica – 9 settembre), Venezia (Cà Farsetti e Cà Loredan – 8/9/10 settembre), Mestre (Torre Civica e Palazzo Municipale – 8/9/10 settembre), Bergamo (Porta San Giacomo, visibile dalla Città Bassa – 10 settembre), Brescia (Palazzo Loggia – 10 settembre), Mantova (fontana di largo Pradella – 10 settembre), Alghero (Torre dell’Espero Real in piazza Sulis), Modena (fontana del Graziosi in largo Garibaldi).

L’hashtag dell’evento è #nonparlarneè1suicidio, ha l’obiettivo di sottolineare il fatto che di suicidio si può e si deve parlare perché il primo passo per fare prevenzione è rompere quel tabù che purtroppo ancora esiste su questo tema. Si tratta del messaggio che Telefono Amico Italia vuole rivolgere sia a chi sta attraversando un momento di profonda crisi interiore, sia in generale a tutte le persone, per sensibilizzare su quanto sia importante dare modo a se stessi e agli altri di esprimere liberamente e senza vergogna le proprie emozioni e la propria sofferenza.

La campagna di sensibilizzazione di Telefono Amico Italia Non parlarne è 1 suicidio è sostenuta da numerosi artisti e influencer, tra cui: l’ex pallavolista Andrea Lucchetta, le cantanti Sabrina Salerno e Aba Chiara, i musicisti Alberto BertoliDaniele BagniMax RivaraCosimo “Zanna” Zannelli e Carol Mag, l’autore Sebastiano Zanolli, il comico Filippo Caccamo, l’influencer Elisa D’Ospina, la tik toker Elisa Altamura, gli attori Patrizio Cossa e Stefano Andrea Macchi, le attrici Barbara Bonanni e M. Evelina Buffa Nazzari, autrice dello spettacolo “Torna fra nove mesi” nato dalla sua condizione di survivor[1], in scena a fine gennaio 2024 a Roma (Teatro dei Documenti), e l’artista sardo Nicola Urru, che realizzerà una scultura di sabbia a tema sulla spiaggia del Terzo Pettine a Sorso (Sassari).

Per sostenere i progetti di Telefono Amico Italia sulla prevenzione al suicidio e aiutare l’organizzazione a rispondere alle numerose richieste d’aiuto: https://www.telefonoamico.it/preveniamo-il-suicidio/

Per diventare volontario si può, invece, scrivere all’indirizzo volontari@telefonoamico.it: si verrà indirizzati al centro locale più vicino dove poter svolgere un corso pratico-teorico di circa 6 mesi, al termine del quale potrà iniziare l’attività di ascolto.

L’articolo SUICIDIO, I DATI CHE FANNO RIFLETTERE: IN 6 MESI 3.700 RICHIESTE D’AIUTO A TELEFONO AMICO ITALIA. OLTRE 20 AL GIORNO, + 37% RISPETTO AL 2022 proviene da Comunicare il sociale.

Sicilia, a Librino parte il progetto “Giovani e Genitori al centro” contro la povertà educativa minorile

Da un patto territoriale tra 15 scuole di diverso ordine e grado, 10 enti del terzo settore, 2 realtà produttive e numerosi singoli individui, prende vita il progetto “Giovani e Genitori al centro”, per affrontare l’emergenza educativa a Librino, quartiere periferico della città di Catania. Il progetto è inserito nel bando per le comunità educanti dell’Impresa Sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Il Fondo sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud (www.conibambini.org).

 

A Catania il progetto, che si articolerà nel corso di 30 mesi, sarà coordinato dal CO.P.E. (Cooperazione Paesi emergenti), Ong nata nel 1983 a Catania che da oltre 40 anni realizza progetti di cooperazione allo sviluppo in diversi paesi africani e non solo. Nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza globale opera da diversi anni in molti istituti scolastici ed è presente anche nel quartiere di Librino dove gestirà un progetto importante e ambizioso. “L’iniziativa – spiega Carmela D’Agostino, responsabile del progetto – intende individuare e formare alcune famiglie perché possano svolgere un ruolo di “sentinella” sul territorio, agganciando e stimolando la partecipazione di ulteriori famiglie. Per questo motivo saranno avviate attività co-progettate tramite il confronto e la partecipazione attiva di genitori e figli che saranno coinvolti anche nel percorso di riflessione e stipula di un patto di comunità del quartiere. Ciò avrà un ruolo fondamentale per rinsaldare il legame tra gli attori locali e dare una risposta sinergica alla mancanza di opportunità educative al di fuori della scuola”.

 

Il primo incontro ufficiale del progetto, in programma il 7 settembre (dalle 15 alle 18) e l’8 settembre 2023 (dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30) al Polo delle Arti (Masseria Moncada) Istituto Comprensivo “Rita Atria” (ex I.C. Fontanarossa) a Librino, in viale Moncada 15, sarà dedicato a formazione e capacity building. L’incontro, dal titolo “Che vuol dire stare al centro?”, sarà curato dall’organizzazione indipendente “Codici Ricerca e Intervento” e condotto da Cristina Cavallo e Andrea Rampini che accompagneranno i partner del progetto lungo un percorso per confrontarsi sui significati della partecipazione, definire le migliori modalità di azione sul territorio e con gli abitanti del quartiere, anche a partire dall’esperienza di Codici e delle altre organizzazioni partner come possibili repertori su cui riflettere.

 

In generale, il progetto Giovani e Genitori al centro si propone di allargare e potenziare la rete “Polo catanese di educazione interculturale”, attiva dal 2014 nel quartiere di Librino (Catania) per contrastare l’illegalità e prevenire la dispersione scolastica attraverso un patto territoriale tra scuole, associazioni culturali, Ong, comunità di immigrati, Università, realtà produttive e partner internazionali. Tra le attività in programma nel corso dei 30 mesi: focus group con attori chiave dei percorsi educativi; laboratori di consultazione, stesura e validazione del Patto Educativo di Librino; lab day, con il supporto metodologico di Codici, giornate di condivisione partecipata, azioni di riqualifica degli spazi pubblici del quartiere e realizzazione del “Giardino dei Sogni” presso gli spazi esterni dell’Ospedale San Marco.

 

Oltre al CO.P.E. della rete fanno parte l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania, l’I.C. Rita Atria (ex Fontanarossa), l’I.C. De Amicis di Tremestieri Etneo (Ct), il C. D. Teresa di Calcutta, l’ Associazione Musicale Etnea, le associazioni Afrodanzando, Talità Kum, Musica Insieme a Librino, Rifiuti Zero Sicilia, Vides Ginestra, organizzazione indipendente Codici Ricerca e Intervento, la Confraternita Misericordia di Librino, il Collegio Maria Ausiliatrice, HdueO sport & animazione a.s.d.,  Il Giardino delle Biodiversità s.r.l. (società agricola).

 

L’articolo Sicilia, a Librino parte il progetto “Giovani e Genitori al centro” contro la povertà educativa minorile proviene da Comunicare il sociale.

Un weekend per regalare libri, penne e quaderni ed esaudire i desideri dei piccoli studenti in difficoltà. Mission Bambini e Feltrinelli Librerie insieme per il Banco dei Desideri

Libri, penne e quaderni sono alcuni dei numerosi prodotti che si possono donare ai piccoli studenti dai 3 ai 14 anni che vivono in contesti di difficoltà socio-economica delle periferie delle principali città italiane. Sabato 9 e domenica 10 settembre in oltre 75 città torna il Banco dei Desideri, l’evento annuale promosso da Mission Bambini in collaborazione con Feltrinelli Librerie.

Chiunque effettuerà acquisti in una delle 112 librerie Feltrinelli potrà aggiungere prodotti vari di cartoleria come quaderni, penne, colori e gomme; ma anche libri gioco e di favole, atlanti e dizionari; infine, ampia scelta di giochi educativi e di società, puzzle, costruzioni e bambole e peluche per i più piccoli, tutti accuratamente selezionati dai librai Feltrinelli.

I prodotti donati attraverso il Banco dei Desideri saranno raccolti e distribuiti da Mission Bambini a una selezione di scuole primarie e secondarie di primo grado e centri per l’infanzia distribuiti in tutta Italia che accolgono gli studenti meno fortunati. Nelle quattro edizioni del Banco dei Desideri sono stati raccolti oltre 40mila prodotti scolastici per un valore complessivo di circa 160mila euro.

 “Con settembre torna l’appuntamento con il Banco dei Desideri che ci vede impegnati in tutta Italia per garantire a tanti studenti l’opportunità di tornare sui banchi di scuola con tutto ciò che serve per affrontare il nuovo anno scolastico, con le stesse opportunità degli altri compagni” dichiara Sara Modena, Direttrice Generale di Mission Bambini. “In 112 librerie Feltrinelli volontari e librai sono a disposizione per dare consigli a chiunque voglia donare un quaderno, un libro e, conseguentemente, un sorriso a un piccolo studente in difficoltà.”

 Per info e trovare il punto vendita più vicino: https://missionbambini.org/news/banco-dei-desideri-2023/

L’articolo Un weekend per regalare libri, penne e quaderni ed esaudire i desideri dei piccoli studenti in difficoltà. Mission Bambini e Feltrinelli Librerie insieme per il Banco dei Desideri proviene da Comunicare il sociale.

MSF, soccorso un barcone con 31 migranti a bordo

Sono 31 le persone – tra cui donne, uomini e bambini – soccorse questa mattina dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere. Un terzo di loro sono minori, di cui la metà minori non accompagnati. Le autorità italiane hanno assegnato il porto di Bari come luogo di sbarco. La notizia è stata diffusa da MSF.






L’articolo MSF, soccorso un barcone con 31 migranti a bordo proviene da Comunicare il sociale.