23 Ott, 2023 | Comunicare il sociale
Cento protagonisti della cooperazione internazionale provenienti da oltre 20 Paesi si riuniscono a Milano per discutere esperienze, approcci e prospettive d’azione, mentre lo scenario globale è sempre più complesso e fitto di emergenze umanitarie che hanno conseguenze ben oltre le aree colpite.
Alla sua XII edizione, torna il COOPI Meeting, raduno internazionale annuale dedicato alla cooperazione internazionale e organizzato da COOPI – Cooperazione Internazionale, ong fondata nel 1965 da padre Vincenzo Barbieri. In programma a Milano da lunedì 23 ottobre, si conclude sabato 28 con la tavola rotonda “La complessità nel presente e nel futuro della cooperazione internazionale”, aperta al pubblico e trasmessa in diretta streaming. Un’occasione per interrogarsi ed elaborare strategie con cui affrontare la complessità delle crisi globali.
«Le crisi s’innestano sempre più l’una sull’altra, in una “policrisi” globale che ha un effetto moltiplicatore sulle conseguenze. Pensiamo ai paesi in guerra dove la mortalità annuale per i disastri naturali è del 34% maggiore rispetto alle aree di pace, o alla crisi del grano legata al conflitto in Ucraina, che ha colpito i paesi europei così come del Corno d’Africa», dice Ennio Miccoli, direttore di COOPI, aggiungendo: «La complessità aumenta e dobbiamo attrezzarci per rispondere».
Al centro dell’incontro le continue emergenze, innescate o aggravate dal crescente numero di disastri climatici, calamità naturali e guerre. Il 2023 è stato segnato da drammi come la crisi in Sudan, il terremoto in Turchia e Siria, le alluvioni in Libia, la guerra in Ucraina, il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese.
L’anno scorso sono stati oltre 270mila i morti a causa di 387 disastri climatici e 55 guerre: una cifra record che rischia di aumentare nel 2023. Già nel 2021 il numero di morti nei conflitti armati era cresciuto del 45% dal 2020 (più di 100mila), invertendo la tendenza al calo iniziata nel 2014. Inoltre, nel 2022 oltre 108 milioni di persone sono fuggite dalle proprie case, 19 milioni in più in un anno, un dato record, e mai visto prima è anche il numero di sfollati interni, oltre 71 milioni, (+20% in un anno). Nel frattempo, il numero di persone fuggite da conflitti e violenze è raddoppiato a oltre 28 milioni di persone, toccando il totale di 62 milioni, e quelle partite a seguito di disastri sono state quasi 9 milioni.
«Un “imponente susseguirsi di crisi a cascata”, come l’ha definito il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, sta mettendo a dura prova il sistema dell’aiuto umanitario», afferma Claudio Ceravolo, presidente di COOPI. «La cooperazione – ha aggiunto – deve ridefinirsi, in un mondo dove s’intrecciano gli effetti di catastrofi naturali, violenze, strascichi della pandemia, povertà, flussi migratori, riequilibri geopolitici». COOPI è sempre più impegnata sulle emergenze, cui rispondono 191 progetti sul totale di 252. Nel 2022 ha sostenuto, nel complesso, 6,8 milioni di persone in 33 paesi tra Africa, Medioriente, America Latina e Caraibi, Italia.
IN PROGRAMMA AL COOPI MEETING. Nel corso della settimana sono previsti approfondimenti e gruppi di lavoro con vertici e soci di COOPI, coordinatori, responsabili e cooperanti. I paesi rappresentati, oltre all’Italia, sono Siria, Iraq, Giordania, Libano, Tunisia, Libia, Mali, Niger, Senegal, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan, Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador.
All’incontro pubblico di sabato intervengono il presidente di COOPI Claudio Ceravolo, il presidente della rete Link2007 Roberto Ridolfi, la docente di Politica economica dell’Università di Pavia Enrica Chiappero-Martinetti, il presidente di VOICE Dominique Crowley, la Protection Associate di UNHCR Francesca Paltenghi; modera la giornalista Antonella Tagliabue. Alla tavola rotonda (ore 9.30-13.30) si può prendere parte di persona al Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 a Milano o in diretta streaming (in italiano, francese, inglese, spagnolo). La partecipazione è gratuita previa iscrizione: in presenza su coopi.org/meeting-milano, in streaming su coopi.org/meeting-online .
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20 Ott, 2023 | Comunicare il sociale
Il Forum Terzo Settore ha presentato ai parlamentari che seguono con particolare attenzione le politiche di welfare, appartenenti ai vari schieramenti di maggioranza e opposizione, le sue proposte per la Legge di Bilancio. Tra le priorità individuate – si legge in un comunicato del Forum «c’è l’investimento di risorse importanti per contrastare le disuguaglianze, anche in vista dell’attuazione dell’autonomia differenziata con il finanziamento dei Livelli essenziali delle prestazioni, e l’estensione della platea dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione». Inoltre, il Forum Terzo Settore ha ricordato la necessità di stanziare fondi per attuare la legge delega sulla disabilità e quella sugli anziani, entrambe previste dal Pnrr. Chiesto anche l’aumento dei fondi per la cooperazione internazionale allo sviluppo, l’incremento e la stabilizzazione di quelli per il Servizio civile universale e la reintroduzione del 2 per mille per gli enti culturali.
Sempre sul fronte del Terzo settore, si registra la presa di posizione del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, una rete che riunisce 57 tra associazioni e organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti: «A marzo – prosegue il Patto – è stata approvata la legge di riforma dell’assistenza, un provvedimento atteso da 25 anni che potrebbe finalmente rappresentare la svolta. Purtroppo, però, la Legge di Bilancio non prevede alcuna misura per cominciare a tradurla in pratica. I condivisibili obiettivi della riforma – semplificazione, domiciliarità, residenzialità di qualità – rischiano di rimanere solo parole sulla carta, accrescendo la frustrazione dei tanti coinvolti»
Secondo la rete, dunque, esiste il timore che la riforma dell’assistenza rimanga una lista di buone intenzioni senza possibilità di essere attuata. Su questi temi e relativi obiettivi, promosso dal Patto per un nuovo Welfare sulla non autosufficienza, si terrà a Roma martedì 24 ottobre, dalle ore 14:30 alle ore 19, presso la sede della CIA – Agricoltori Italiani, Auditorium Avolio, in via Mariano Fortuny 16 (zona Piazzale Flaminio), un incontro pubblico di confronto con il Viceministro al Welfare, On. Maria Teresa Bellucci, e i responsabili sanità/welfare dei partiti: Mariolina Castellone, M5S – Luca Coletto, LSP* – Alessio D’Amato, Azione – Marcello Gemmato, FDI – Andrea Mandelli, Forza Italia – Annamaria Parente, Italia Viva – Marina Sereni, PD.
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20 Ott, 2023 | Comunicare il sociale
Consegnati ad Auser San Giorgio a Cremano ODV 15 pc e un videoproiettore per allestire il laboratorio informatico. Iniziativa promossa da CSV Napoli in collaborazione con Fondazione STMicroelectronics. Nel mese di ottobre partirà la formazione dei primi volontari che, in qualità di docenti e tutor, gestiranno i percorsi gratuiti di alfabetizzazione informatica che partiranno nei prossimi mesi presso le organizzazioni che hanno aderito al programma tra cui Auser San Giorgio a Cremano ODV.
I corsi di alfabetizzazione informatica saranno rivolti a gruppi di adulti in condizione di fragilità con lo scopo di ridurre le disuguaglianze e facilitare l’inclusione sociale.
Il programma di Lotta al Digital Divide è, infatti, un’opportunità per contrastare l’analfabetismo digitale con una particolare attenzione ai soggetti svantaggiati, creando un percorso di formazione alla pari in modo da garantire l’acquisizione di competenze in maniera capillare e sostenibile nel tempo.
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20 Ott, 2023 | Comunicare il sociale
È partita in questi giorni su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation – la raccolta fondi per i progetti selezionati nell’ambito della call “Il futuro a portata di mano”. Attraverso questa iniziativa, BPER Banca intende sostenere progetti di riqualificazione di spazi volti alla realizzazione di attività culturali e creative per le giovani generazioni in aree territoriali italiane che vivono una situazione di fragilità sociale ed economica.
Fino al primo dicembre 2023 è possibile contribuire alla realizzazione dei progetti che coinvolgono diversi territori, da nord a sud dell’Italia. Se riusciranno a raggiungere l’obiettivo del 35% del budget complessivo, verranno cofinanziati da BPER Banca per il restante 65%. Le realtà _non profit_ sono state selezionate, tra le tante che hanno partecipato alla call, da una Commissione composta da BPER Banca e da autorevoli personalità rappresentative a vario titolo del Terzo Settore come Claudia Fiaschi ed Edoardo Patriarca, entrambi ex portavoce del Forum del Terzo Settore e Chiara Tommasini, Presidente del CsvNet.
Ecco nel dettaglio il progetto selezionato:
– Il Centro Turistico Giovanile Turmed di Napoli propone il progetto “Ripartiamo dal Sud: Rigenerazione urbana del Parco Camaldoli a Pianura” [2], che mira a trasformare il degradato Parco Camaldoli Sud a Pianura in uno spazio verde rigenerato e vivace per la comunità, dando ai residenti un ambiente di gioco e socialità sicuro e accogliente. Il Parco Camaldoli Sud diventerà un centro di apprendimento e svago per tutti, attivando collaborazioni con le scuole del territorio per avviare laboratori ludico-didattici in natura, progettati per offrire ai bambini esperienze educative e avvincenti all’aria aperta, collegando la loro formazione alla bellezza della natura circostante.
Per maggiori informazioni e per sostenere il progetto:
https://www.produzionidalbasso.com/network/di/bper-banca#progetti-bper-banca
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20 Ott, 2023 | Comunicare il sociale
Cento protagonisti della cooperazione internazionale provenienti da oltre 20 Paesi si riuniscono a Milano per discutere esperienze, approcci e prospettive d’azione, mentre lo scenario globale è sempre più complesso e fitto di emergenze umanitarie che hanno conseguenze ben oltre le aree colpite.
Alla sua XII edizione, torna il COOPI Meeting, raduno internazionale annuale dedicato alla cooperazione internazionale e organizzato da COOPI – Cooperazione Internazionale, ong fondata nel 1965 da padre Vincenzo Barbieri. In programma a Milano da lunedì 23 ottobre, si conclude sabato 28 con la tavola rotonda “La complessità nel presente e nel futuro della cooperazione internazionale”, aperta al pubblico e trasmessa in diretta streaming. Un’occasione per interrogarsi ed elaborare strategie con cui affrontare la complessità delle crisi globali.
«Le crisi s’innestano sempre più l’una sull’altra, in una “policrisi” globale che ha un effetto moltiplicatore sulle conseguenze. Pensiamo ai paesi in guerra dove la mortalità annuale per i disastri naturali è del 34% maggiore rispetto alle aree di pace, o alla crisi del grano legata al conflitto in Ucraina, che ha colpito i paesi europei così come del Corno d’Africa», dice Ennio Miccoli, direttore di COOPI, aggiungendo: «La complessità aumenta e dobbiamo attrezzarci per rispondere».
Al centro dell’incontro le continue emergenze, innescate o aggravate dal crescente numero di disastri climatici, calamità naturali e guerre. Il 2023 è stato segnato da drammi come la crisi in Sudan, il terremoto in Turchia e Siria, le alluvioni in Libia, la guerra in Ucraina, il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese.
L’anno scorso sono stati oltre 270mila i morti a causa di 387 disastri climatici e 55 guerre: una cifra record che rischia di aumentare nel 2023. Già nel 2021 il numero di morti nei conflitti armati era cresciuto del 45% dal 2020 (più di 100mila), invertendo la tendenza al calo iniziata nel 2014. Inoltre, nel 2022 oltre 108 milioni di persone sono fuggite dalle proprie case, 19 milioni in più in un anno, un dato record, e mai visto prima è anche il numero di sfollati interni, oltre 71 milioni, (+20% in un anno). Nel frattempo, il numero di persone fuggite da conflitti e violenze è raddoppiato a oltre 28 milioni di persone, toccando il totale di 62 milioni, e quelle partite a seguito di disastri sono state quasi 9 milioni.
«Un “imponente susseguirsi di crisi a cascata”, come l’ha definito il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, sta mettendo a dura prova il sistema dell’aiuto umanitario», afferma Claudio Ceravolo, presidente di COOPI. «La cooperazione – ha aggiunto – deve ridefinirsi, in un mondo dove s’intrecciano gli effetti di catastrofi naturali, violenze, strascichi della pandemia, povertà, flussi migratori, riequilibri geopolitici». COOPI è sempre più impegnata sulle emergenze, cui rispondono 191 progetti sul totale di 252. Nel 2022 ha sostenuto, nel complesso, 6,8 milioni di persone in 33 paesi tra Africa, Medioriente, America Latina e Caraibi, Italia.
IN PROGRAMMA AL COOPI MEETING. Nel corso della settimana sono previsti approfondimenti e gruppi di lavoro con vertici e soci di COOPI, coordinatori, responsabili e cooperanti. I paesi rappresentati, oltre all’Italia, sono Siria, Iraq, Giordania, Libano, Tunisia, Libia, Mali, Niger, Senegal, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan, Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador.
All’incontro pubblico di sabato intervengono il presidente di COOPI Claudio Ceravolo, il presidente della rete Link2007 Roberto Ridolfi, la docente di Politica economica dell’Università di Pavia Enrica Chiappero-Martinetti, il presidente di VOICE Dominique Crowley, la Protection Associate di UNHCR Francesca Paltenghi; modera la giornalista Antonella Tagliabue. Alla tavola rotonda (ore 9.30-13.30) si può prendere parte di persona al Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 a Milano o in diretta streaming (in italiano, francese, inglese, spagnolo). La partecipazione è gratuita previa iscrizione: in presenza su coopi.org/meeting-milano, in streaming su coopi.org/meeting-online .
L’articolo Record di emergenze umanitarie nel mondo: 100 cooperanti da oltre 20 Paesi riuniti a Milano per fronteggiarle proviene da Comunicare il sociale.
20 Ott, 2023 | Comunicare il sociale
Cinquanta anni dal colera tra le testimonianze di medici in corsia e le operazioni di profilassi volte a fronteggiare l’epidemia. Se ne discute mercoledì 25 ottobre a partire dalle 10.00 nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace a Napoli nel convegno “1973-2023 Napoli ai tempi del colera – Il Cotugno si racconta tra medicina e cultura” organizzato dal Museo delle Arti Sanitarie e dall’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi, Cotugno, C.T.O.) col patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Acosi (Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani), Ordine dei Farmacisti di Napoli. Protagonisti saranno medici che a fine estate del 1973 hanno vissuto quei giorni drammatici in prima linea.
Era il 28 agosto del 1973 quando a Torre del Greco si sviluppò il primo focolaio dell’infezione colerica che portò alla morte due donne all’ospedale Maresca. Subito partì una campagna di disinfezione nelle strade tra Napoli e provincia tra apprensione e timori della popolazione, sebbene il contagio facesse registrare numeri bassi nei decessi. In prima linea l’ospedale Domenico Cotugno, dedicato alle malattie infettive e diretto dal medico Ferruccio De Lorenzo, che ospitò oltre novecento ammalati e che fu visitato dall’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone di cui divenne celebre la fotografia che lo ritrasse mentre girava per i reparti dei convalescenti.
Sotto accusa finirono le cozze…
Vasta eco suscitò il colera anche all’estero. Utile fu la campagna vaccinale avviata il primo settembre in diversi luoghi della città. Nei pannelli della mostra ‘Pianeta Pandemia’ allestita nella Sala del Lazzaretto si vedono uomini e donne in fila in attesa del vaccino, e all’esterno della sede del Municipio issano cartelli con la scritta ‘Vogliamo il vaccino’. L’epidemia anche se contrastata dal vaccino ebbe ripercussioni politiche, economiche e urbanistiche a Napoli e nell’intera Campania.
“Di questo si parla oggi, di una storia recente della città fatta di mille racconti con una risposta forte delle istituzioni e cittadini” dice il direttore scientifico del Museo di Arti Sanitarie, prof. Gennaro Rispoli. “Ma è anche l’occasione di raccontare fake news e superstizioni e soprattutto il clima culturale che la città visse con difficoltà e ferma fierezza mentre il degrado fu occasione per sempre per bollare la nostra terra come terra del cholera morbus”.
“Oggi siamo qui a ricordare i giorni difficili del Colera a Napoli, ma negli anni tante sono state le sfide che sono state raccolte dal personale del Cotugno. Un polo sanitario di eccellenza che da sempre è in prima linea nelle grandi emergenze: dal Colera, all’HIV fino ai recenti tempi del Covid. La storia di Napoli e della Campania si intreccia con quella del polo infettivologico della Campania. È importante continuare a tener vivo il ricordo ascoltando le voci di chi quei giorni li ha vissuti da protagonista. Coltiviamo la memoria per costruire il futuro” è il commento di Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi – Cotugno – C.T.O).
Per info e prenotazioni: tel. 081- 440647
mail: info@ilfarodippocrate.it
www.facebook.com/museodelleartisanitarie/
www.museoartisanitarie.it
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