20 Giu, 2023 | Comunicare il sociale
Dibattiti con varie realtà del settore. Pranzo interetnico. Concerti ed esibizioni musicali. Gare di varie discipline sportive. Mostre fotografiche A Napoli, la giornata mondiale del rifugiato che si celebra ogni anno il 20 giugno, è un agglomerato di eventi diversi e contestuali tra loro, che prenderanno tutta la giornata sino a sera, che vanno a intersecarsi dirigendosi verso l’unico insieme che conta: la inclusività. Luoghi di celebrazione delle varie iniziative, promosso dal Comune di Napoli con varie realtà territoriali, cooperative, associazioni, enti, il Real Albergo dei Poveri – con il dibattito sul numero dei rifugiati, confronti con esponenti delle varie realtà che si occupano della tutela dei rifugiati e dei più fragili – e la Palestra Kodocan dove oltre 120 ragazzi di diversa provenienza, Africa, Nord Africa, Asia, Est Europa, italiani impegnati in progetti di inclusione, hanno dato vita a una bellissima giornata di sport con partite di calcio, gare di lotta e non solo. A parteciparvi, tra gli altri anche la nazionale di calcio femminile.
I NUMERI – Per raccontare la giornata mondiale del rifugiato, non si può prescindere da alcuni numeri rappresentativi della dimensione del fenomeno. Nel mondo, nell’anno 2022, i rifugiati costretti a lasciare i loro Paesi di origine a causa di guerre e persecuzioni hanno raggiunto la quota di 108 milioni, oltre 20 milioni in più rispetto al 2021. Andrea De Bonis, protection associate presso Unhcr Ufficio Italia, parla esplicitamente di «numeri impressionanti, che devono spingere gli Stati ma anche i Comuni e la società nel suo complesso a trovare soluzioni possibili sia nella risoluzione di conflitti internazionali, che fanno aumentare il numero dei rifugiati, sia nella loro stessa accoglienza». Oggi, aggiunge De Bonis, «piangiamo l’ennesima tragedia come quella al largo della Grecia, con centinaia di morti. Come Unhcr sosteniamo che benché esista una riflessione su come gestire le modalità di accoglienza, la solidarietà tra Stati per il salvataggio delle persone in mare non deve mai venire meno». Ma quali le soluzioni? Il protection associate di Unchr Italia risponde così: «Si possono percorrere diverse strade. Anzitutto un sistema coordinato di ricerca e soccorso deve essere la strada maestra, come accaduto in passato grazie anche all’impegno della società civile, cosa che ha portato un miglioramento del salvataggio in mare». Secondo, «rafforzando i percorsi legali di ingresso per i rifugiati. L’Italia è all’avanguardia sul percorso di reinserimento e sui corridoi sia umanitari che educativi. Adesso – ricorda De Bonis – si sta riflettendo anche sui corridoi lavorativi. L’ingresso legale non deve però mai far venir meno il percorso di salvataggio in mare».
IL COMUNE – Questa mattina, il dibattito mattutino al Real Albergo dei Poveri alla presenza di vari attori istituzionali e del mondo del terzo settore e dell’associazionismo. L’assessore del Comune di Napoli Luca Trapanese sottolinea come Palazzo San Giacomo stia «migliorando i servizi dedicati agli adulti e ai minori, occupandosi dei minori non accompagnati, eleggendo il presidente della consulta immigrati (Fatou Diako ndr.) e collaborando con il Terzo Settore». Per Trapanese, «l’immigrazione, se trattata in maniera giusta con formazione, inserimento lavorativo creando le condizioni di avere una casa, può rappresentare una risorsa anche per gli stessi cittadini. A Napoli, peraltro, c’è il primo centro one stop shop dell’Unchr in un bene confiscato di via Marina, che sarà un centro di smistamento e accoglienza in via Marina oltre che un luogo di riferimento per tutte le associazioni che si occupano di immigrazione».
COOPERAZIOONE E ACCOGLIENZA – Diversi i rappresentanti dei centri di accoglienza del territorio napoletano, che supportano le persone desiderose di integrarsi, protagonisti della giornata mondiale del rifugiato. Valeria Ricca, presidente di Eventi Sociali e coordinamento dei vari Sai gestiti in partenariato con Arci Mediterraneo, che accoglie circa 400 persone nelle proprie strutture di Napoli e provincia orientandole nell’acquisizione di documenti e nell’inserimento in ambito lavorativo, ribadisce ancora una volta che la giornata «deve emergere il concetto di inclusività e dell’agire sull’accoglienza in favore dei migranti che arrivano». Per la Ricca «è necessario con le Questure e la Prefetture per snellire il meccanismo di autorizzazione a un immigrato ad avere un passaporto o un permesso di soggiorno. La burocrazia a cui sono sottoposti Consolati e Ambasciate spesso bloccano le pratiche. Oggi per sbrigarle sono necessari dai 6 mesi in su». Una delle ospiti di Arci Mediterraneo è Hope Samuel, 28enne richiedente asilo nata in Nigeria. «Piano piano mi sto inserendo qui, ma ora sto accudendo soprattutto mio figlio. Vorrei lavorare nel settore delle pulizie o della ristorazione, quando il percorso sarà finito» dice Hope. Nehal Shuja, 25enne afgano, mediatore/operatore della cooperativa MediHospes dà la sua lettura sul tema dell’accoglienza. «Anzitutto – afferma – non vorrei che tutte le esigenze dei rifugiati si racchiudessero soltanto nella giornata mondiale del 20 giugno a loro dedicata. Al contrario, i servizi devono essere garantiti loro 365 giorni l’anno. Ognuno di noi è responsabile dell’accoglienza di queste persone, tutti devono fare la loro parte. Ma è il governo che dovrebbe porre maggiore attenzione ad esempio piazza Garibaldi a Napoli continua a essere frequentata da tanti senza tetto. L’umanità va oltre la legge». MediHospes orienta dal punto di vista legale e non solo persone provenienti dall’Africa subshariana, dall’Africa del Nord, dal Bangladesh, dall’Afghanistan che Nehal ha lasciato diversi anni fa partendo da Kabul dove è nato, con un breve e momentaneo ritorno. Anche per lui la quotidianità è dura, nonostante si dedichi agli altri. Il Paese è da un paio di anni di nuovo in mano ai Talebani e tutto il percorso di miglioramento della società del Paese asiatico, già fragile, s’è bruscamente interrotto. Di quanto accade lì, oggi, quasi non si parla più: «Sono arrivato dall’Afghanistan in Italia dal luglio del 2015 tramite una borsa di studio – rievoca il passato il 25enne mediatore – ho fatto un percorso accademico come ufficiale accademico a Modena. Ero anche un medico militare, poi dopo un problema personale ho dovuto ricominciare daccapo perdendo tutto quanto costruito. Ho subìto tanto e non sapevo né dove dormire né dove lavorare e nemmeno integrarmi. Sono andato avanti da solo. Se penso all’Afghanistan, penso a un Paese estremamente corrotto dove i cittadini vendono i loro oggetti della casa per mangiare; oggetti però che nessuno compra perché nessuno ha soldi. In Afghanistan o sei straricco o strapovero».
di Antonio Sabbatino
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20 Giu, 2023 | Comunicare il sociale
Si presenterà mercoledì 21 giugno alle ore 17 all’Orto Sociale Urbano sito nel Parco Fratelli De Filippo, in via Malibran a Napoli, il progetto Agro Living Lab(A.L.L) che vede capofila la Cooperativa Sociale Era, l’Aps Jolie Rouge, l’associazione Gioco Immagine e Parole e Legambiente Campania. Il progetto ha come obiettivo principale il recupero, la riqualificazione e valorizzazione dell’ area antistante le terrazze dell’Orto Urbano e Sociale di Ponticelli, uno dei pochissimi spazi verdi urbani di Napoli est ed il più grande presente nel quartiere. La superficie da rigenerare è di circa 10.000 Mq ed è attualmente in stato di abbandono.
“Il progetto ALL – dichiara Margherita Aurora, educatrice centro diurno Lilliput/ Cooperativa ERA – è importante per una serie di motivi: dà l’opportunità di riqualificare un’area ancora non utilizzata e di farlo con interventi rigenerativi del terreno attraverso il bambù, di costruzione comunitaria di spazi di socializzazione e culturali come ad esempio un teatro agreste a disposizione del territorio e delle scuole, e di apertura a tutti coloro che possono trovare nell’orto sociale urbano un punto di riferimento e un presidio sano dove vivere la dimensione comunitaria”.
“Inoltre – conclude Aurora – attraverso il progetto sono erogate alcune borse lavoro per la manutenzione del verde destinate a persone con fragilità che stanno facendo un percorso di cura e di promozione dell’autonomia personale presso il Centro Diurno Lilliput”.
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20 Giu, 2023 | Comunicare il sociale
La Buona Salute al Sud, da preservare a ogni età con la prevenzione e i corretti stili di vita; le vaccinazioni dell’adulto fragile in ospedale per contrastare le malattie infettive quali principali cause di complicanze cliniche in cronici e anziani e infine un focus sulle malattie rare di cui molte curabili ma da individuare alla nascita con i test oggi disponibili nell’ambito di una filiera assistenziale in rete che in Campania è guidata da Giuseppe Limongelli.
A Napoli per tre giorni, da oggi 20 giugno e fino al 22 sono, all’Holiday Inn, Centro Direzionale, sono in programma gli Stati generali della Sanità promossi da Motore Sanità con il patrocinio tra gli altri della Regione Campania, Fiaso, Santobono, Azienda Moscati, Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Scuola di medicina della Federico II, Ateneo Vanvitelli, Università di Bari Aldo Noro, Cittadinanzaattiva, Favo, Anmar, Anacc. Tre focus dedicati in cui si alterneranno decine di sessioni scientifiche, tavole rotonde, approfondimenti tematici con la partecipazione di manager della Sanità pubblica regionale, clinici esperti, docenti universitari e addetti ai lavori.
Si parte il 20 e il 21 giugno con Il Global Health, una disciplina che si concentra sulla promozione della salute a livello mondiale e sulla riduzione della mortalità e cronicità causate da malattie puntando su prevenzione, ambiente, natura e società. Ossia la prevenzione a tutto tondo attraverso la vaccinazione, l’educazione alla salute e la diagnosi precoce compreso l’accesso alle cure mediche di alta qualità e in un’ottivca di equità sanitaria atta a garantire che tutte le persone, indipendentemente dalla loro situazione socioeconomica o geografica, abbiano accesso alle cure mediche di cui hanno bisogno agendo sulle leve della povertà, l’educazione, l’alimentazione e le condizioni ambientali che influiscono sulla salute delle persone. Un focus sarà dedicato alle Malattie infettive emergenti, all’obesità e al declino della salute mentale. I lavori si svolgono con il contributo non condizionato di Angelini P. e Project Way.
Sempre domani 20 giugno riflettori accesi sulle vaccinazioni ai gruppi di popolazione a rischio per patologie croniche secondo il Piano nazionale di prevenzione vaccinale. L’evento vede il contributo non condizionato di Gsk e Pfizer.
Fari puntati, infine, il 22 giugno, sulle malattie rare con gli Stati generali delle regioni del Sud. Motore Sanità (con il contributo non condizionato di Ptc Therapeutics, Alexion Astra Zeneca Rare disease, Biogem, Chiesi, Pfizer, Roche,BioVIIIx, YowaKirin e Medisol) intende mettere a fuoco lo scenario legislativo, organizzativo-gestionale e tecnico-scientifico, ma anche le attività svolte sul campo dalla comunità medico-scientifica, dalle realtà associative e da ogni singolo operatore, per promuovere aggiornamento culturale e sensibilizzazione continui in considerazione del fatto che le malattie si definiscono rare quando la sua prevalenza, non supera una soglia stabilita, che in UE è fissata in 5 casi su 100.000 persone. Ma il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate oggi oscilla tra le 7.000 e le 8.000, cifra che cresce appunto con i progressi della ricerca genetica, per cui si può parlare di un interessamento di milioni di persone. Secondo la rete Orphanet il sommerso potrebbe essere molto elevato con stime in Italia di 1,5-2 milioni di cittadini di cui circa 200 mila in Campania
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20 Giu, 2023 | Comunicare il sociale
Dedalus Cooperativa Sociale, per raccontare il lavoro fatto e i risultati raggiunti col progetto Grazia Sotto Pressione, finanziato da Impresa “Con i bambini”, promuove il convegno “ECCELLENZE FRAGILI Percorsi di contrasto alla povertà educativa e di inserimento lavorativo” nel giorno 21 giugno 2023 dalle ore 10 presso il Salone di Officine Gomitoli.
Un progetto che ha messo al centro la presa in carico di situazioni di minori coinvolti direttamente o indirettamente in situazioni di grave sfruttamento sessuale e/o lavorativo. Lavorando con loro e con le loro famiglie, si è provato a recuperare una relazione positiva con la scuola e con i percorsi formativi per liberare talenti e capacità. Si è lavorato in particolare le madri per aumentarne i livelli di benessere e autonomia, accompagnandole in percorsi di supporto al reinserimento lavorativo.
A presentare il progetto saranno Andrea Morniroli, Gennaro Curallo e Marisol Ajuria di Dedalus.
Dopo i loro interventi, sarà proiettato il video, “Eccellenze fragili” che, attraverso tre storie di donne, di diversa provenienza, restituisce il complesso intervento metodologico su cui si fondano i “programmi individualizzati e familiari” che il progetto ha utilizzato, sia nei confronti dei ragazzi e delle ragazze che delle loro madri, per promuovere la loro fuoriuscita da situazioni di grave fragilità. Attività volte a stimolare il protagonismo, l’acquisizione della consapevolezza dei punti di forza e di debolezza, la costruzione di reti a supporto, perché ogni storia è unica e risposte e modalità di intervento non possono non tener conto di tale aspetto.
Nella seconda parte dell’incontro che parte da quanto visto e ascoltato, si svolgerà una tavola rotonda a cui parteciperanno Pasquale Calemme – Direttore Scuola del Fare, Chiara Marciani – Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro Comune di Napoli, Francesco Tavassi – Socio fondatore associazione Est(ra)moenia e Marco Rossi-Doria – Presidente Con i Bambini impresa sociale coordinati da Annamaria Schena, imprenditrice e presidente Associazione DinAmiche.
Il progetto è selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
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20 Giu, 2023 | Comunicare il sociale
A Napoli prende il via CRES.CO Crescere in Competenze Comunitarie, progetto realizzato dalla onlus Maestri di Strada e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Animerà la zona orientale della città grazie all’impegno di associazioni e altre realtà cittadine attraverso la proposta di seminari di formazione, tavoli tematici e sessioni di coprogettazione con l’obiettivo di rafforzare la comunità educante che ha il fulcro nel Centro polifunzionale ‘Ciro Colonna’ di Ponticelli dove, per l’occasione, sono stati accolti Eugenio Barba, uno dei più importanti maestri teatrali internazionali, insieme a Julia Varley, una delle attrici storiche dell’Odin Teatret.
Barba e Varley hanno visitato gli spazi dell’ex scuola di Ponticelli, nella zona orientale della città, gestiti dalla rete di undici associazioni con attività e proposte diverse per coinvolgere giovani e famiglie. I due esponenti dello spettacolo internazionale hanno incontrato i protagonisti di Trerrote, tra i partner di CRES.CO., progetto vincitore del bando per le Comunità Educanti 2020 dell’Impresa Sociale Con i Bambini.
L’incontro promosso da Trerrote, partner sul progetto, fa da apripista alle numerose attività di CRES.CO su teatro e comunità, arte ed educazione quali motori di cittadinanza attiva e empowerment. In due anni saranno proposte numerose azioni nel solco dell’impegno della comunità educante già attiva da diversi anni. In particolare, CRES.CO consentirà di condividere con la collettività le esperienze e le metodologie educative come una “cassetta degli attrezzi” aperta a tutti. Il progetto metterà in campo seminari formativi dedicati agli operatori della rete e delle scuole e percorsi utili alla diffusione di capacità formative e progettuali scientificamente validati. A fruire del lavoro possono essere anche le pubbliche amministrazioni del territorio, come le scuole, che possono prendere parte alle proposte di co-progettazione, e alla successiva fase di disseminazione di contenuti e metodi in territori diversi da quello di partenza, ovvero i popolosi quartieri della zona orientale del capoluogo campano.
La rete di CRES.CO è ampia. Il capofila è Maestri di Strada onlus. Tra i partner le associazioni Arci Movie Napoli, Est, Figli in Famiglia, Gioco Immagine e parole, NEA Napoli Europa Africa, Trerrote, Remida Napoli, Co.Re., Se.Po.Fà, TerradiConfine insieme alla Direzione regionale Musei Campania, alla Certosa e Museo di San Martino, all’istituto comprensivo 83° Porchiano Bordiga e all’Istituto Palazzolo.
La formazione spazia in diverse aree tematiche. L’arte sarà strumento di didattico, declinata negli spazi di Arteducazione, di teatro e storytelling sociale, di cinema e media education. Si lavorerà anche sulla valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio, sulla costruzione della Memoria civile e di spazi di giustizia sociale. Si insisterà anche sulla necessità di un dialogo intergenerazionale, della mediazione interculturale e della cooperazione con scuole e istituzioni locali insistendo sulle fondamenta del Patto EDU.CO. che a Napoli Est (nei quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio), ha creato una collaborazione tra istituzioni scolastiche, istituzioni socio-sanitarie, imprese sociali, associazioni, residenti. Una sinergia necessaria a contrastare la povertà educativa e quelle situazioni e circostanze che determinano una elevata disoccupazione giovanile, un preoccupante tasso di dispersione scolastica e un numero importante di NEET.
«Accogliere Eugenio Barba e l’esperienza dell’Odin Teatret significa non solo approfondire la riconosciuta e implicita dimensione pedagogica delle pratiche teatrali, e in particolare di quelle del cosiddetto “terzo teatro”, ma trarre ispirazione dall’energia con cui attraversando l’intera Europa ha fondato una compagnia incentrata sulla diverse provenienze geografiche dei suoi attori, sul continuo scambio interculturale coltivato in ogni angolo del mondo e sul costante lavoro del suo gruppo teatrale di emancipazione delle comunità in molto caso marginali con cui veniva in contatto attraverso l’arte. Questo incontro apre una serie di iniziative che, grazie al progetto CRES.CO, saranno aperte al territorio e alla comunità educante», così Nicola Laieta di Trerrote.
«Il progetto è destinato innanzitutto agli adulti che si occupano della crescita dei ragazzi. Educarsi a educare, a condividere e costruire nuove relazioni orizzontali dotate di senso. CRES.CO si pone come collante di una rete già esistente che ha bisogno di maggiori scambi e spazi di progettazione per restare viva e accogliere la comunità allargata come parte attiva di questo processo. Dunque, non solo educatori e operatori di rete ma genitori e giovanissimi che vogliono farsi coinvolgere e coinvolgere i più piccoli. L’obiettivo è ricostruire il dialogo tra gli adulti e ritrovare quella spinta che faccia percepire ai più giovani che ancora possibile fare le cose Insieme», così Mena Carillo di Maestri di Strada, coordinatrice di CRES.CO.
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19 Giu, 2023 | Comunicare il sociale
Sarà presentato il 23 giugno prossimo, alle ore 16.30, presso l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici, nella splendida cornice del Salone degli Specchi di Palazzo Serra di Cassano, il prezioso volume di 500 pagine “Napoli e Risorgimento greco 1821 – 2021”, edito dal Poligrafico dello Stato ellenico per conto degli Archivi Generali della Grecia che lo hanno finanziato. Si tratta del catalogo della Mostra parallela omonima, ideata dal Prof. Jannis Korinthios, organizzata in collaborazione e in sinergia tra l’Archivio di Stato di Napoli (Italia), gli Archivi Generali dello Stato (Grecia) e la Società di Studi Ciprioti (Cipro) e inserita nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del Bicentenario della Rivoluzione greca coordinate in tutto il mondo dal Comitato GREECE 2021. Il Filellenismo di Napoli e dei patrioti meridionali, ben attestato dai documenti conservati presso i tre Enti organizzatori e riconosciuto con gratitudine dal popolo greco, ha costituito un contributo fondamentale all’esito favorevole dell’Insurrezione ellenica, e d’altra parte il Risorgimento greco è stato fonte d’ispirazione per gli altri Risorgimenti europei: nel 1821 greco affondano le loro radici i moti successivi e la Primavera dei Popoli dell’Europa.
Si ringraziano vivamente il Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli, prof.ssa Candida Carrino, il Direttore degli Archivi Generali dello Stato ellenico, dott.ssa Amalia Pappà, e il Direttore della Società di Studi Ciprioti, prof. Charalampos Chotzacoglou, per aver favorito, sostenuto e consentito la realizzazione della Mostra, dapprima virtuale e poi reale, ricca di sorprese e di scoperte, e il conseguente catalogo venuto alla luce, che ne rappresenta il suo sigillo.
Saranno presenti per l’occasione, a onorare Napoli e l’Italia e ad esprimere personalmente la riconoscenza del popolo greco, l’Ambasciatore della Repubblica ellenica, S. E. Eleni Sourani, e l’Ambasciatore della Repubblica di Cipro, S. E. Yiorgos Christofides.
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