Da ex fabbrica a luogo di aggregazione per i giovani: il progetto “Spazi civici di comunità”

Da ex fabbrica dismessa a centro pastorale, fino a diventare luogo di aggregazione meritevole di un finanziamento del Ministero per attività destinate ai giovani. Il Centro Parrocchiale “Santa Maria Rosa Nova” di Sant’Antonio Abate ha presentato ieri il progetto “Spazi civici di comunità”, finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale tramite “Sport e Salute” del Ministero dell’Economia, nell’ambito dell’Anno europeo dei giovani. Alla presentazione hanno partecipato Francesca Merenda, Coordinatrice regionale “Sport e Salute”, Don Salvatore Branca, Presidente dell’Associazione Santa Maria Rosa Nova, Antonio Afeltra, responsabile tecnico dell’ASD Santa Maria Rosa Nova e Catello Di Risi, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sant’Antonio Abate.

Nonostante il 40% dei residenti abatesi sia sotto i 35 anni – afferma don Salvatore Branca – a Sant’Antonio Abate c’era carenza di strutture. Così nel 2015 è nata l’idea di creare un centro socio-educativo polivalente, che oggi offre l’opportunità di fare sport attraverso l’associazione di volley a tanti ragazzi, con spazi dedicati al teatro, sale riunioni e ad altre attività ludiche. Ora abbiamo ottenuto un finanziamento da 100mila euro per acquistare ulteriori attrezzature per la pallavolo, ma soprattutto per altre attività educative e per creare altri ambienti. Già ci sono circa 200 ragazzi di tutte le età coinvolti nel progetto volley, altri fanno teatro, tanti altri frequentano il centro per le attività che offriamo. E poi ci sono circa 80 volontari che ci danno una mano: grazie ai fondi, a loro affiancheremo un’equipe di psicologi per la crescita dei ragazzi”.

Questo è un progetto bellissimo – dice Francesca Merenda, Coordinatrice regionale “Sport e Salute” – che arricchisce un percorso già intrapreso e rende ancora più evidente ed efficiente il lavoro svolto dai tanti volontari impegnati ogni giorno. Una struttura sempre aperta che dà un’idea di inclusione vera, attraverso sport e attività ludiche, che attirano tanti giovani. Il nostro obiettivo è premiare realtà virtuose come queste, perché attraverso gli insegnamenti e le regole dello sport è più difficile prendere strade sbagliate e percorsi devianti. In questo caso, poi, esiste un partenariato importante con il Comune, sempre impegnato in prima linea nei servizi sociali.

L’Amministrazione comunale – dichiara l’assessore Catello Di Risi – è orgogliosa di essere partner di questa iniziativa. Con la sindaca Ilaria Abagnale crediamo tanto all’impatto sociale di progetti come questo. Come Comune e Ambito abbiamo puntato tanto all’inclusione sportiva: il progetto Bolle è stato finanziato con fondi del Pnrr e punta ad includere i ragazzi diversamente abili nelle attività sportive. L’obiettivo è creare una comunità educativa ed una rete tra tutti gli Enti, sostenendo progetti del terzo settore che mirano a migliorare il territorio”.

L’intero progetto – afferma Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate – è partito nel 2015 con l’acquisto di uno spazio industriale abbandonato per trasformarlo in un palazzetto dello sport e costituisce un cambio di rotta nella vita del territorio: cioè valorizzare spazi comuni per integrare le tante risorse umane presenti. Inoltre, con il Centro Pastorale è stata sottoscritta una convezione per uso pubblico a 90 anni che ha permesso anche al Comune di candidarlo ad opportunità di finanziamento. A breve, infatti, cominceremo i lavori per dotare la struttura di spogliatoi e servizi funzionali alla palestra”.

Tra le attività finanziate, c’è il progetto “Pala-Officina” che coinvolge 1500 beneficiari, principalmente giovani, attraverso attività sportive, culturali ed educative che mirano a migliorare le loro competenze, a sostenere la comunità a seguito della pandemia e a promuovere la partecipazione sociale, soprattutto dei minori del territorio che vivono situazioni di maggior disagio ed esclusione sociale. 

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UNA SERA D’AUTUNNO NEI SITI DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

Riparte “Una sera d’autunno”. Fino al 22 dicembre, dalle 19.00 alle 23 apriranno  alcuni giorni, gratis o a soli 6 euro, tutti gli splendidi siti del Parco archeologico di Pompei ossia  Villa Arianna, Villa San Marco a Stabia, Villa di Poppea a Oplontis, Villa Regina a Boscoreale e l’area archeologica di Pompei.  Un euro del biglietto sarà dato a sostegno del patrimonio culturale dell’Emilia Romagna che ha subito gravi danni  dall’alluvione.

Il visitatore potrà scegliere se godere della bellezza di  Villa Regina, risalente al I secolo a. C., adibita alla produzione del vino con le uve provenienti dai campi circostanti o se ammirare Villa Arianna, la più antica di Stabia, in un’area strategica che collegava l’abitato sia al mare che all’entroterra.

Altro sito archeologico di straordinaria importanza sono gli scavi di Oplontis , visionabili a Torre Annunziata e composti da due ville di cui visitabile, al momento, è solo quella di Poppea.

La villa di Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone, è inserita nell’elenco dell’Unesco relativo al patrimonio dell’umanità . E’ una monumentale residenza, molto ampia , contenente addirittura un piccolo complesso termale e ricca di affreschi. Le  pareti vedono  raffigurazioni di animali, frutta o maschere.

Non meno suggestivi  sono  Villa San Marco a Stabia,  che prende il nome da una cappella dedicata a San Marco, costruita nel XVII secolo .e l’area archeologica di Pompei ricca di edifici civili e privati, monumenti, sculture, pitture e mosaici di tale importanza da essere stata considerata  Patrimonio dell’Umanità dall’ Unesco.

Qualsiasi sia il sito scelto, lo sguardo non potrà non soffermarsi sul Vesuvio che imponente sovrasta la zona vesuviana  e che viene a ricordare la sua maestosità e, contemporaneamente,  la sua potenziale infinita pericolosità.

 

                                                                                      di Maria Rosaria Ciotola

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Mercatini a Palazzo Mediceo nel segno della legalità: esposti e venduti prodotti dei beni confiscati

La legalità sarà una delle caratteristiche più importanti dei Mercatini a Palazzo Mediceo, l’evento che si terrà a Ottaviano dal 2 al 17 dicembre nello storico maniero della cittadina vesuviana. Tra gli espositori, infatti, ci saranno anche quelli della Fondazione Polis, lo strumento operativo della Regione Campania per il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra e l’aiuto alle vittime innocenti della criminalità.

La Fondazione Polis avrà uno spazio tutto suo dove saranno esposti e venduti i prodotti coltivati nei ben confiscati: un modo per valorizzare il territorio facendo opera di legalità e di  rispetto delle regole. Nei giorni scorsi, l’assessore agli eventi Angelo Alterio e la presidente del consiglio comunale di Ottaviano, Carmela Aliperti hanno effettuato un sopralluogo a Palazzo Mediceo con i rappresentanti della Fondazione Polis, per definire le modalità della collaborazione.

«Siamo orgogliosi di ospitare la Fondazione e di contribuire a diffondere i messaggi di legalità e rispetto delle regole. I Mercatini a Palazzo Mediceo si arricchiscono giorno dopo giorno di novità e iniziative», dichiara il sindaco di Ottaviano, Biagio Simonetti

 

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Il corto teatrale “Ricordami” arriva a Napoli

Il corto teatrale “Ricordami” testo e regia Salvatore Mazza , prodotto dalla Compagnia teatrale CLAN H di Avellino con Salvatore Mazza e Andrea De Ruggiero riceve 3 premi.

La targa “STAMPA E CRITICA” con la motivazione: “Il corto rivela una tessitura drammaturgica originale … L’allestimento scenico conferma le scelte e le tendenze contemporanee, collocando sul palcoscenico pochi oggetti, metafora di un discorso più ampio contenuto nel sottotesto. Il tema dell’Alzheimer, osservato e vissuto da un attore, è inaspettato e offre allo spettatore una commistione di sensazioni contrastanti. Le citazioni letterarie, filosofiche e musicali donano eleganza alla delicata, a tratti ironica, riflessione. La recitazione conferma una solida esperienza da parte di entrambi gli attori.”

La targa “SPECIALE SCUOLA” per il messaggio didattico con la motivazione:  “Il corto solleva, con delicatezza e ironia, il tema della memoria e dell’identità, proponendoli in modo problematico e sollecitando, attraverso l’elegante effetto sorpresa, non solo la riflessione sull’artista, ma soprattutto sull’Uomo, sul passato e sul futuro. Il testo permette di lavorare su più livelli di lettura e di approfondimento, stimolando la questione sia dal punto di vista personale che da quello sociale. Pertanto questo lavoro può essere fruito anche da un pubblico di studenti, nell’ottica di una profonda stimolazione del pensiero critico e di un recupero di esperienze personali sulle quali costruire i propri valori identitari.”

Il  Premio del Pubblico in sala e on line.

Grande soddisfazione per la compagnia teatrale CLAN H  e del suo direttore artistico Lucio Mazza.

Il CLAN H resta un punto di riferimento sul territorio come laboratorio indipendente di sperimentazione e  integrazione di stili e linguaggi; la ricerca di nuovi stimoli arricchisce l’esperienza e la volontà di ri-trovare e ri-trovarsi in forme sempre nuove e attuali.   Questi riconoscimenti sono lusinghieri e rendono la compagnia orgogliosa e fiera di rappresentare l’Irpinia.

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“Ecosistema Urbano”, nel report di Legambiente le criticità della Campania

Strada in salita per i capoluoghi di provincia campani sul fronte della qualità ambientale,  dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, auto circolanti restano, infatti, le questioni più critiche da affrontareI risultati si vedono: Napoli in piena zona retrocessione al 98 posto( era 92 lo scorso anno),  Caserta registra la perdita di ben 21 posizione classificandosi all’88 posto, Salerno migliora le sue perfomance(+22 posizioni) ma rimane nei bassifondi al 77 posto. Benevento, miglior capoluogo campano al 59 posto (era 76 lo scorso anno) , seguita da Avellino al 60 posto (+9 rispetto allo scorso anno).

È quanto emerge in sintesi da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo.

“Non si potrà, infatti, vincere la sfida ambientale e climatica- commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania–  senza una vera e propria rivoluzione delle aree urbane, non solo perché sono i luoghi  la maggioranza della popolazione, ma anche perché è in questi territori che si amplificano le crisi ambientali, sociali ed economiche. Le città vanno ripensate come motori di un cambiamento capace di renderle vivibili e a misura umana, nonché laboratori fondamentali per il percorso di decarbonizzazione. Occorre infrastrutturarle, realizzando gli impianti industriali dell’economia circolare, riducendo le perdite nella rete di distribuzione dell’acqua, completando la rete di fognatura e depurazione delle acque reflue, dove va garantita una mobilità innovativa, con un trasporto pubblico cittadino e treni pendolari, da e per le città, frequenti, puntuali e moderni. Una sfida che vede le nostre città capoluogo ancora in netto, grave ritardo. Occorre riqualificare, a partire dalle periferie, gli spazi comuni, con luoghi d’incontro, pedonalizzazioni, corsie ciclabili, vie scolastiche, messa a dimora di nuove alberature, promuovendo quelle foreste urbane utili a mitigare gli effetti delle ondate di calore, creando corridoi verdi per facilitare spostamenti a piedi an[1]che nei periodi più caldi e puntando sulla natura urbana per mitigare l’impatto climatico nelle città, valorizzando la bellezza come leva del cambiamento. Siamo in grado di farlo- conclude Francesca Ferro- ma serve quella volontà politica, a livello nazionale e locale, che è mancata finora e che anno dopo anno diventa sempre più urgente.

Qualità dell’aria – Per quanto riguarda le concentrazioni di Pm10 i valori medi rientrano nel limite previsto dalla direttiva comunitaria per la protezione della salute umana di 40 μg/mc, mentre sforano tutte, tranne Salerno, l’obiettivo medio annuo dei 20 μg/mc indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la salute. I valori medi vedono in testa Benevento con 26 μg/mc  seguono Avellino  e Caserta con 25 μg/mc Napoli con 24. Chiude Salerno con 20.  In nessun capoluogo campano nel 2021 il valore medio delle concentrazioni misurate per il biossido di azoto (NO2) dalle centraline in ambito urbano è superiore al limite di legge di 40 μg/mc. La situazione più critica a Napoli, dove si è registrata una media 32 μg/mc e registra una centralina che ha rilevato concentrazioni medie annue superiori ai 40 μg/mc segue Salerno con 30;Avellino con 21; Caserta  con 20 e Benevento con  15.

Acqua e depurazione – Napoli e Caserta con 172 e 162 litri al giorno pro capite di consumi idrici domestici di acqua potabile superano la media nazionale di 151 litri al giorno, media eguagliata da  Salerno. Sotto la media Benevento con  134 litri. Per stimare le probabili dispersioni si calcola che la quota di acqua potabile immessa in rete e non consumata: il dato medio sulla dispersione dell’acqua nei capoluoghi conferma una situazione critica e l’assenza di forti segnali di discontinuità col passato. La situazione peggiore si registra a Salerno con 64% di perdite, seguita da Caserta con 61%, Benevento con il 56% e Napoli con il 35%.

Rifiuti, mobilità e verde urbano – Avellino, Benevento e superano l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata fissato per il 2012 rispettivamente con una percentuale del 66 %. Salerno raggiunge il 65% di raccolta differenziata. Chiudono Caserta con il 54,7% e Napoli, ancora lontana, con  37,8 %.La produzione di rifiuti rappresenta una delle pressioni ambientali maggiori delle nostre città e non solo laddove si sono verificate delle emergenze legate a raccolta e smaltimento. Per questo motivo la riduzione della produzione dei rifiuti è un obiettivo importante individuato dalle politiche europee e nazionali. Napoli con 538 kg supera la media nazionale di 516 kg/abitante all’anno.  Caserta con 513 kg/abitante si avvicina molto. Gli indicatori del trasporto pubblico sono costruiti suddividendo le città in base al numero di abitanti. Ciò perché c’è una evidente incidenza del bacino di utenza (quindi il numero di abitanti, ma anche l’estensione geografica del capoluogo) sul dato finale. Il servizio di trasporto pubblico, direttamente proporzionale alla popolazione per quanto riguarda i valori assoluti vede andamenti in crescita per tutte le tipologie di città. Napoli con appena 64 viaggi/abitanti/ anno è molto lontana dalle altre grandi metropoli e città turistiche come Venezia 578 viaggi/ab, Milano 357 viaggi/ab, Roma 343 viaggi/abitanti. L’offerta di trasporto pubblico viene calcolata in chilometri percorsi annualmente dalle vetture per ogni abitante residente, scegliendo il numero di abitanti in maniera analoga a quanto fatto per il precedente indicatore di uso del trasporto pubblico. Tra le grandi città, Milano si conferma nuovamente al primo posto con 112 vetture-km/ab. Lontana Napoli con 15 vetture-km/abitante. Guardando alle piste ciclabili, nel 2022 buona performance di Benevento con 22,38 m equivalenti ogni 100 abitanti che supera abbondantemente il valore medio nazionale delle piste ciclabili equivalenti pari a  10 m. Dietro Napoli e Salerno rispettivamente con appena 0,35 e 0,22 m equivalenti ogni 100 abitanti.

L’estensione media delle isole pedonali nei comuni capoluogo si attesta 49,1m2 ogni 100 abitanti. In Campania nessuna città raggiunge questa media, Benevento e Napoli si avvicinano con 40 m2 ogni 100 abitanti e 33,4 m2, Avellino fanalino di coda con appena 2,6 m2. Tutte le città campane presentano dotazione inferiore alla media nazionale di 43 mq/ abitante di verde urbano fruibile. Si passa dai 31 mq di Avellino, ai 22 di Benevento e ai 19,2 di Salerno. Chiude Napoli con 13,5  mq. Nota dolente sul fronte delle energie rinnovabili, dove solo Avellino registra un minimo di diffusione di solare termico e fotovoltaico installato nelle strutture pubbliche, con un valore di 7,99 kW per 1000 abitanti al di sopra del valore medio nazionale, che si attesta sui 5,53 kW/1.00 ab. Fanalini di coda Napoli con 0,33 kW/1000 abitanti, Salerno con 1,44 kW/1000 abitanti e  Caserta con 1,14 kW/1000 abitanti

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“Venezia a Napoli. Il cinema esteso”, appuntamento al cinema Astra di Napoli con film sulla Mongolia e sui giovani

La seconda giornata della rassegna “Venezia a Napoli. Il cinema esteso”, martedì 24 ottobre, apre alle 17:30 al Cinema Astra con il film “Sèr Sèr Salhi (City of wind)” di Lkhagvadulam Purev-Ochir, opera girata in Mongolia, premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile assegnato a Tergel Bold-Erdene, che racconta la storia di un giovane che studia duramente per avere successo nella fredda e brutale società mongola.

E giovani sono anche le protagoniste di “Paradiset brinner (Paradise is burning)” di Mika Gustafson, in programma alle ore 19:30 nella stessa sala introdotto da un video-saluto della regista. Premio Orizzonti e Premio Pedicini per la miglior regia, il film svedese porta sul grande schermo le vicissitudini di tre sorelle abbandonate ai loro dispositivi elettronici da una madre assente.

Domani prendono il via le mattinate con i classici restaurati dedicate alle scuole. Al cinema La Perla di Bagnoli si proietta “Bellissima” di Luchino Visconti nella versione in 4K realizzata da CSC – Fondazione Cineteca Nazionale di Roma. L’iniziativa, rivolta agli allievi degli istituti superiori, si svolge grazie al sostegno del Comune di Napoli.

Il programma completo di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” è disponibile sul sito www.veneziaanapoli.it. Il festival è realizzato da Parallelo 41 Produzioni in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Campania e Comune di Napoli e in sinergia con una vasta rete di partner.

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