“Deejay Ten”, a Napoli la prossima tappa. Aperte le iscrizioni per partecipare

Dopo il grande successo delle precedenti tappe con oltre 25mila persone a Torino, Bari e Firenze, la “Deejay Ten” torna dopo l’estate con gli ultimi due imperdibili appuntamenti: il 10 settembre per la prima volta a Napoli e il 15 ottobre il gran finale a Milano.

Per l’occasione la “Deejay Ten”, una delle corse non competitive più famose d’Italia, nata nel 2005 a Milano da un’idea di Linus, rende omaggio al capoluogo partenopeo, reduce della vittoria dell’ultimo scudetto, con una maglia speciale realizzata ad hoc per la tappa napoletana che riporta il celebre numero 10, appartenuto a Diego Armando Maradona, e sarà di colore azzurro per la tappa da 10Km e arancione per quella da 5km (la prima rivolta ai superiori di 16 anni, la seconda accessibile a chiunque).

La “Deejay Ten” rappresenta un grande evento aperto a tutti, di ogni età e capacità, un momento di condivisione e divertimento da vivere insieme. Un’opportunità che vede una fiumana colorata attraversare e scoprire con sguardo inedito le città attraverso i due percorsi differenti.

Le iscrizioni per le prossime due tappe di Napoli e Milano sono già aperte sul sito di Radio Deejay (https://deejayten.deejay.it/).

Per ogni iscritto t-shirt ufficiale, pettorale, rilevamento cronometrico con chip, assicurazione RC, medaglia di partecipazione e sacca ristoro al traguardo.

Prosegue inoltre la Deejay Ten Lottery, dove basterà registrare il proprio pettorale sulla pagina dedicata al concorso per poter vincere tanti premi di tappa e, per chi si è iscritto su almeno 3 città, in palio a estrazione finale uno scooter e la possibilità di assistere alle Nitto ATP Finals a Torino (dal 12 al 19 novembre).

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Happening sull’ecosostenibilità etica, artistica e musicale

Laboratori per bambini e workshop di riciclo creativo, un convegno con esperti scientifici, musica dal vivo, mostre, stand associativi.
Questo é altro nell’edizione 2023 di Come Suona il Caos l’happening sull’ecosostenibilità etica, artistica e musicale diretto dell’ecopioneer Maurizio Capone.
Ospiti il divulgatore scientifico Mario Tozzi, lo scrittore Federico TaddiaPadre Alex ZanotelliEdoardo Vigna responsabile di Pianeta 2030, l’area del Corriere della sera dedicata all’ambiente e alla sostenibilità, le associazioni ambientaliste Greenpeace e Legambiente più quelle territoriali e la presentazione dell’App di JustOnEarth che monitora l’inquinamento attraverso l’Intelligenza artificiale.
Inoltre concerti con Capone&BungtBangtFrente Murguero Campano – M’abbrucia ‘o Frente e la Thruco Fest a cura dei Thru Collected.

Si svolgerà a Napoli, presso gli spazi interni ed esterni dell’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli, la nuova edizione dell’happening sull’ecosostenibilità etica, artistica e musicale “Come Suona il Caos”, ideato e diretto dal pioniere dell’eco-sostenibilità artistica Maurizio Capone. L’evento si svolgerà martedì 18 luglio [dalle ore 10:00 alle ore 24:00 – ingresso libero fino ad esaurimento posti] ed é realizzato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica” e finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli.

Come Suona il Caos nasce da un’idea di Maurizio Capone fondatore e leader del gruppo Capone & BungtBangt alfieri della eco music a livello internazionale che per suonare utilizzano solo strumenti realizzati con materiali riciclati.

Nel corso dell’evento, parte della rassegna NapoliFonika, si svolgeranno eventi musicali, laboratori e workshop sul riciclo creativo e sulle tematiche ambientali; un convegno con ospiti ed eccellenze della scienza e del giornalismo, dell’ambientalismo e della cultura. Inoltre é già in atto la call to action on line “Costruirsi un Tastieker per suonare un brano con Capone & BungtBangt”. L’iniziativa promuove l’importanza del riciclo e del corretto smaltimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Aderendo alla call non bisognerà fare altro che procurarsi una tastiera di computer rotta, svitare tutte le vitine che la sigillano e togliere via tutto quello che c’é al suo interno per liberare i tasti e permettergli così di muoversi liberamente creando una ottima percussione da suonare tenendola poggiata sulle gambe o a tracolla. L’adesione, specie dei più piccoli, renderà ancora più attivo l’interazione del pubblico al concerto serale che verrà invitato sul palco a suonare il brano composto dai BungtBangt “Acito”, una tammurriata metropolitana che ha poche difficolta di esecuzione ed essendo un brano esclusivamente ritmico é adatto ad essere suonato da tutta la platea senza rischi ne complicazioni.

L’inizio dell’evento prevede un’azione concreta sul territorio di Bagnoli con la raccolta dei rifiuti stradali e in aree verdi; dalle ore 11, con raduno alle ore 10, la prima iniziativa é proprio “Prendi la Musica da Terra!”, passeggia e raccogli plastica, metalli, legno e altri elementi abbandonati per le strade di Bagnoli che saranno utilizzati per costruire strumenti musicali durante il workshop di Capone. Partecipano le associazioni Greenpeace, CleanNap, Legambiente, N’Sea Yet. Il trasporto dei rifiuti verso il luogo dove si terrà il laboratorio sarà effettuato con le biciclette dai componenti dell’associazione Napoli Pedala. L’iniziativa, a partecipazione libera, é rivolta principalmente ai bambini e le bambine che attraverso la funzione del gioco potranno apprendere i valori del riciclo dei rifiuti solidi urbani.

Alle ore 16:30 é previsto il convegno dal titolo “l’Ambiente é nel Caos?”. Dopo l’introduzione di Maurizio Capone, su arte e sostenibilità, la relazione tra la creatività sostenibile e la necessità di adottare linguaggi positivi per la sensibilizzazione della società attraverso emozioni e forme verbali costruttive, interverranno Mario Tozzi (geologo e divulgatore scientifico, conduttore televisivo); Padre Alex ZanotelliFederico Taddia (autore televisivo e scrittore che presenta il libro pubblicato per Mondadori e il podcast per Chora Media “Bello Mondo”); Maria Teresa Imparato (presidente Legambiente); Alessandro Giannì (direttore campagne Greenpeace)Franco Sacchetti (scrittore e fumettista, attivista di CI TANGE) e infine Luigi Borgogno (General Manager di JustOnEarth) che ci illustrerà il monitoraggio, attraverso dati satellitari, Intelligenza Artificiale e open-data, del flusso di persone, dell’inquinamento correlato e del littering prodotto pre-during e post evento.
A moderare l’incontro, ed apportare contenuti sui temi ambientali, ci sarà il giornalista Andrea Vigna responsabile di Pianeta 2030, l’area del Corriere della Sera dedicata all’ambiente e alla sostenibilità. Interventi dalla platea di Maurizio Simeone (presidente Gaiola onlus); Lorenzo Lodato (Lido Pola) e cittadinanza attiva con domande dal pubblico.
Il convegno si svolgerà all’interno dell’auditorium ed é prevista una capienza massimo di trecento persone.

La giornata proseguirà con un appuntamento alle ore 19:30 per il Come Suona il Caos workshop un laboratorio sulla costruzione di strumenti musicali ricavati dai rifiuti raccolti la mattina nell’iniziativa “Prendi la Musica da Terra!”. Gli strumenti costruiti verranno donati ai partecipanti che potranno unirsi e suonare insieme ai BungtBangt ed a chi ha aderito alla “call to action” per eseguire il brano “Acito” durante il concerto.
Il workshop é aperto a tutti, fino ad esaurimento posti, e si svolgerà in zona interna dell’auditorium.

Dalle ore 20:00 spazio alla Musica e alle performance tra il pubblico. S’inizia con il concerto del Frente Murguero Campano – M’abbrucia ‘o Frente. Guest star le maschere “Rigoberta Menchù Tum” in stecche e stoffa direttamente dal Corteo di Carnevale di Scampia e “Soccàvola, Santa irriverente” dal Carnevale Sociale di Soccavo. Nel contempo ci sarà la Sfilata di abiti riciclati a cura di Action Women.

La musica dal vivo prosegue alle ore 21:00 con l’atteso concerto di Capone & BungtBangt che prevede anche l’esecuzione del brano “Acito” in cui suoneranno i partecipanti al workshop pomeridiano e chi ha aderito alla call to action on line attivata in questi giorni attraverso i canali social net.

Capone & BungtBangt tornano con un live che, come é nel loro stile, unisce energia e contenuti. Sono i fondatori italiani della junk music, o musica ecologica, ed i loro strumenti realizzati con materiali riciclati sono diventati simbolo di creatività a costo zero e di rispetto per l’ambiente. Sarà anche l’occasione per ascoltare per la prima volta dal vivo a Napoli il loro singolo appena pubblicato “Capille luonghe” dedicato a Mahsa Amini lanciato in anteprima da Fiorello su Viva Rai2.

Chiusura in grande stile alle ore 23:00 con la Thruco Festa, un DJ set a cura del Thru Collected. Il collettivo di artisti visuali e produttori musicali chiuderà la manifestazione con un originale dj set tra musica elettronica e sperimentazione sonora.

Negli spazi esterni l’Auditorium Porta del parco, sin dalla mattina, stand e divulgazione delle attività delle associazioni che hanno aderito al progetto e che svolgeranno attività laboratoriali e ludiche.
Tra queste troviamo: Carnevale Sociale di Soccavo e riqualificazione spazi urbani; Corteo di Carnevale di Scampia/ rete Pangea/CI TANGE); Lido Pola; stand Giochi con materiali riciclati; stand La Scugnizzeria (editoria sostenibile e recupero materiali tipografici e non solo); stand Action Women (recupero materiali tessili); Greenpeace; N’SeaYet; Legambiente; AMP La Gaiola; Cuore di Napoli; Le Lazzarelle; Collettivo Caveau Aps; Comitato Acqua Pubblica; CleaNap e Let’s do it Italy, Mare Vivo; Napoli Pedala; La Comune.

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Teatro e cultura, ecco “La festa dei folli”

La festa dei folli nasce nel gennaio del 2001 per il desiderio di un gruppo di giovani accomunati dalla passione per il teatro e le arti e spinto dall’esigenza di creare una realtà che potesse fornire occasioni culturali a Nola e a tutto il  territorio nolano. Da sempre l’esperienza creativa ha avuto una connotazione sociale.

 Inizialmente l’associazione ha organizzato la rassegna “ Visioni” di teatro contemporaneo e di innovazione. Poi, sono state realizzati il corso di dizione, laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti, il cineforum; i concerti live, corsi di fotografia, incontri/presentazioni di libri, incontri/convegni, in modo particolare, su tematiche sociali come l’antidiscriminazione, l’infibulazione.

E’ seguita l’apertura di uno sportello interculturale Zadig, con la collaborazione di Cgil, Uil, Acli Napoli, Arcigay Napoli e l’interventi di professionisti altamente qualificati. Nel tempo è stato realizzato un polo/presidio culturale a Nola, sonnolenta periferia da troppi anni, e  che si è  posto  come punto di riferimento, incontro, confronto, conoscenza e divertimento, come esperienza per incuriosire, stimolare, scalfire il muro di reticenze e paure, aprire varchi, offrire accoglienza e risposte ai “ diversi”.

Forte per il gruppo di lavoro l’esigenza di sfidare, rompere, abbattere un profondo immobilismo culturale. Per la presidentessa Maria Pia Napolitano “ Oggi fare cultura significa costruire tempi e forme d’incontro e confronto fra esperienze diverse e lontane; innescare la curiosità e quindi la conoscenza reciproca; tessere relazioni che sovrastino l’indifferenza”. Senza cultura si perdono identità e radici, si diventa tutti irrimediabilmente più poveri”

Infine, l’esperienza del  ristobistrò culturale ha  offerto la possibilità quotidiana di ritrovarsi e vivere anche la cultura enogastronomica, di rendere l’esperienza conviviale un rito “gustoso” e di socializzazione. Piacevole bere un caffè e navigare in wifi, sorseggiare un aperitivo mentre si legge il quotidiano o un libro scelto tra quelli presenti in sede, assaporare una fetta di torta accompagnata da una tazza di tè.

Tutte le attività vedono coinvolti attrici, attori, regist​i, musicist​i, giornalist​i, ​consulenti del lavoro, avvocati,  psicolog​​i, medici​. Il gruppo ha sempre creduto nel grande valore del volontariato ed ora, come associazione di promozione sociale dopo la riforma del Terzo settore, la convinzione è ancora più ferma e solida .

Auspicabile per attivare il coinvolgimento delle nuove generazioni, creare una sinergia strutturale e permanente tra enti istituzionali pubblici e privati. La  Napolitano spera, infatti, che  famiglia, scuola, amministrazione comunale, Enti Terzo Settore siano sempre più in grado di promuovere azioni e attività stimolanti ed  interessanti per favorirne la partecipazione.

di   Maria Rosaria Ciotola

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La raccolta differenziata ti segue in vacanza: la campagna estiva di Legambiente e CONAI

Tra sole, mare, natura e arte l’estate 2023 si preannuncia da record con i tanti turisti italiani e stranieri che scelgono le splendide località costiere della Campania per trascorrere le loro vacanze. Con l’arrivo dell’estate parte ufficialmente anche la XVIII edizione di Riciclaestate, Riciclaestate, la campagna di Legambiente Campania con il contributo di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, che anno dopo anno, riscontra sempre più adesioni sia tra gli Enti Locali, sia tra i cittadini e i turisti, dimostrando come la collaborazione tra diversi soggetti– Amministrazioni Comunali, CONAI e i Consorzi di filiera, Capitanerie, stabilimenti balneari, strutture ricettive, cittadini e turisti – possa costituire un punto di partenza nella promozione di una raccolta differenziata di qualità. La prima azione responsabile che da seguire è la corretta pratica della raccolta differenziata, che ci segue anche in vacanza. Un gesto semplice ma significativo, quello di separare e conferire i rifiuti in base al loro materiale, che rende la nostra vacanza sempre più green. Un viaggio quello di Riciclaestate che per il 2023 presenta tanti sorprese e novità. Un tour itinerante quello di Legambiente che toccherà le principali località di mare della nostra regione, i comuni interni, le aree protette e gli scrigni d’arte patrimonio Unesco Da luglio a settembre volontari di Legambiente saranno presenti con nuove azioni, in numerose iniziative sulle spiagge, nelle piazze, nei principali eventi culturali campani tra cui: Ischia, San Giovanni a Piro, Pollica, Bacoli, Santa Maria di Castellabate, Meta, Vico Equense, Sorrento, Agropoli e Paestum, con laboratori didattici, info point, materiale informativo per fare chiarezza sul corretto conferimento e accompagnare cittadini e turisti a fare meglio per aumentare la qualità e ridurre la produzione dei rifiuti e per sollecitare le amministrazioni ad introdurre tutti gli strumenti necessari per migliorare la loro gestione locale.

“La Campania non è solo terra di turismo balneare ma anche uno scrigno di paesaggi, cultura e luoghi da tutelare – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – che rappresentano un richiamo irresistibile per un turismo locale, nazionale e straniero. Ecco che Riciclaestate si trasforma nuovamente continuando non solo a concentrare la propria attenzione sulle aree costiere con il turismo balneare ma anche nelle aree interne, nei parchi naturali, nelle località d’arte, analizzando le performance di raccolta differenziata anche dei comuni dei parchi regionali e nazionali e dei comuni UNESCO. Allargare lo sguardo all’analisi della gestione dei rifiuti anche per le aree interne, nei territori di arte e di natura perché la fruizione dei luoghi negli anni si trasforma, diventando in alcuni casi più rapida, dislocandosi anche nelle aree vicine ai grandi siti di interesse, decentrificandosi, distribuendo anche in modo differente durante tutto l’anno, con la ricerca di un’offerta turistica sempre più dinamica e diversificata. Un nuovo lavoro di studio e di sensibilizzazione non solo verso i tanti turisti che trascorrono le vacanze estive attraverso la scoperta della natura, della cultura e delle biodiversità, ma anche rivolto alle amministrazioni locali che possono quindi avere uno strumento in più per migliorare le proprie performance di raccolta differenziata. “

Come ogni anno – afferma Fabio Costarella, responsabile Piani di sviluppo al Centro-Sud di CONAI – l’estate diventa un momento in cui è necessario fare più attenzione nel differenziare correttamente i rifiuti. Occorre rispettare le modalità di raccolta, che cambiano da comune a comune e da regione a regione per via delle caratteristiche dei territori e della presenza maggiore o minore di impianti. Il nostro Paese è già leader in Europa per riciclo pro-capite, e tutto questo è possibile grazie all’impegno quotidiano dei cittadini. Un impegno che non va dimenticato durante le settimane di vacanza. Oggi è necessario raggiungere percentuali di differenziata sempre più alte, anche alla luce dei nuovi obiettivi europei: per questo ognuno deve fare la sua parte, anche nei momenti di riposo. Senza dimenticare la qualità: grandi quantità di raccolta differenziata servono a poco, se la raccolta è fatta male, in modo distratto. Siamo felici di essere ancora una volta al fianco di Legambiente per questa importante iniziativa estiva: sensibilizzare cittadini e turisti in questo periodo è un’attività di tutela ambientale che riveste un’importanza sempre più grande”.

Summer Hit Comuni Costieri – Anche per questa edizione di Riciclaestate, Legambiente Campania stila la sua speciale Summer Hit misurando le performance dei comuni costieri in tema di gestione dei rifiuti e lo fa sempre attraverso l’indice sperimentale di Riciclaestate (IRE) uno strumento innovativo, made in Campania, per valutare la gestione di rifiuti in termini di resa della raccolta differenziata in un mese, come quello di agosto, maggiormente dedicato alle ferie e alle vacanze turistiche. L’indice integra combinandoli diversi indicatori, come la variazione nella produzione dei rifiuti e la percentuale di raccolta differenziata nel mese di agosto, restituendo una sintesi della performance complessiva. Sono 60 i comuni costieri in Campania distribuiti tra le province di Caserta, Napoli e Salerno con una popolazione residente di oltre 2 milioni di abitanti. L’analisi e lo studio delle performance della raccolta differenziata nell’estate del 2022, è stata effettuata su 54 comuni, pari al 90% del totale dei comuni costieri, sulla base dei dati disponibili, che si precisa ancora possono essere suscettibili di cambiamenti poiché sono in fase di validazione. Partendo dai tre indicatori viene calcolato l’indice sperimentale di Riciclaestate IRE che permette quindi di confrontare le diverse performance estive della raccolta differenzia utile per stilare la speciale Summer Hit. Tra i comuni con il più alto valore dell’indice IRE troviamo il comune di Montecorice, in provincia di Salerno con un punteggio 3,98 in cui si registra un aumento importante della produzione dei rifiuti nel mese di agosto e della raccolta differenziata che raggiunge il valore del 96,7%. Segue poi il Comune di Cetara con un punteggio dell’indice IRE di 3, dove anche in questo caso si registra un aumento sia della produzione dei rifiuti sia della RD, pari al 87,8%. Terzo posto per Casal Velino con indice IRE pari a 2,86 dove anche in questo caso si registra un aumento sia della produzione dei rifiuti sia della RD, pari al 84,02%. Tra in Comuni che hanno registrato invece i valori più bassi dell’indice IRE troviamo invece il Comune di Castel Volturno, con un punteggio di -3,35 nel quale si registra un aumento della produzione dei rifiuti ma una diminuzione importante della RD che raggiunge il valore del 22,6%. Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti, insieme alle già citate performance di Montecorice e Cetara troviamo anche gli ottimi risultati dei comuni di Pollica e Atrani. Per i comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti si evidenziano in particolare i comuni di Casal Velino, Camerota e Massa Lubrense. Per i comuni sopra i 15.000 abitanti si evidenzia i risultati importanti dei comuni di Bacoli, Vico Equense e Salerno.

In termini della variazione del quantitativo dei rifiuti prodotti nel mese di agosto rispetto al dato medio mensile annuo, un indicatore indiretto dell’afflusso turistico nelle diverse aree analizzate, possiamo vedere come siano ben 48 i comuni, pari al 89% di quelli analizzati, in cui si registrano aumenti complessivi delle kg di rifiuti prodotti. Sono 26 i comuni nella provincia di Salerno (pari al 96% del campione analizzato) che hanno fatto registrare nel mese di agosto un aumento della produzione dei rifiuti, mentre sono 16 quelli presenti nella provincia di Napoli (pari all’ 78%) e infine sono 4, pari al 100%, quelli presenti nella provincia di Caserta. Senza esprimere un giudizio di merito, in termini di maggiori aumenti della produzione dei rifiuti nel mese di agosto, per la provincia di Salerno troviamo il Comune di Montecorice che ha fatto registrare un incremento del 231% rispetto alla normale produzione media mensile annua, seguito poi dal Comune di Pollica con un aumento del 157% e dal Comune di Camerota, con un aumento di 145% rispetto la produzione mensile media. Per la provincia di Napoli, è il Comune di Serrara Fontana, quello che mostra gli incrementi maggiori nella produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto alla media mensile, con un aumento di 60%, segue poi il Comune di Lacco Ameno con un aumento del 55% e il Comune di Capri, con un aumento di una 50% rispetto alla media mensile annua. Infine, per la provincia di Caserta dove tutti i comuni costieri mostrano incrementi della produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto al dato medio mensile, è il Comune di Cellole quello che evidenzia il tasso di incremento più elevato con un aumento di 100%, seguito poi dal Comune di Sessa Aurunca con un aumento del 69%, da quello di Mondragone con il 47%.

Aree protette nazionali e regionali-  Sono 225 i Comuni in Campania che fanno parte di un parco nazionale o regionale. Aree costiere e aree interne strategiche per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e della biodiversità dei luoghi. Quest’anno Riciclaestate prova a testare l’indice IRE calcolando, per il mese di agosto, la performance estiva anche per questi luoghi. Lo fa considerando non il singolo comune ma analizzando invece l’intero aggregato dei comuni facente parte di quel parco, considerando questo come un unico insieme e un unico ecosistema. Sulla base dei dati disponibili l’analisi sull’indice di IRE è stata effettuata su 189 comuni, pari all’84% del totale di quelli facenti parte di parchi naturali. Tra i 10 parchi presenti in Campania quattro di questi raggiungono, una percentuale di raccolta differenziata, nel mese di agosto, superiore al 65%, con il Parco regionale del Taburno – Camposauro che raggiunge il valore di 76,1%, risultato più alto in RD% tra i diversi aggregati parco. In termini di variazione della produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto al valore della media mensile, senza esprimere giudizi di merito, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni mostra l’incremento più elevato con un aumento di 77% rispetto al valore medio mensile, seguito poi dal Parco Regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano con 50%. È interessante osservare come 8 parchi su 10 mostrino un aumento della produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto al dato medio mensile, con un incremento complessivo del 25%, un indicatore importante che mostra come le aree naturali siano interessanti all’afflusso di turisti anche nel mese di agosto. Analizzando, infine, la performance estiva partendo dai tre indicatori, possiamo osservare come il Parco Regionale Taburno Camposauro evidenzi il più alto valore dell’indice IRE con un punteggio di 1,982, seguito poi dal Parco Nazione del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con un punteggio di 1,978, dal Parco Regionale del Partenio con 1,57

Aree Unesco-  La Campania è tra le regioni italiane in cui insistono il maggior numero di siti e aree patrimonio UNESCO. Questi rappresentano una inestimabile eredità del passato che, attraverso la tutela e la valorizzazione, trasmettiamo alle generazioni future. Un nostro patrimonio culturale e naturale salvaguardato che diventa anche un importante catalizzatore per il turismo, non solo locale. Complessivamente in Campania si contano 10 patrimoni di cui 6 luoghi e 4 beni immateriali. Per questa edizione di Riciclaestate abbiamo analizzato, attraverso il nostro indice IRE, le performance dei comuni in cui insistono i patrimoni UNESCO, focalizzando la nostra attenzione unicamente nei 6 luoghi visitabili dai turisti. Per i 4 patrimoni: Costiera Amalfitana, Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, per il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula e, infine, per Il Palazzo Reale di Caserta, L’Acquedotto Vanvitelliano e il Complesso di San Leucio sono stati considerati come quattro aree uniche e i dati dei singoli comuni utili all’analisi della performance sono stati quindi aggregati. L’idea di questa analisi non è quella di creare un confronto tra le diverse aree UNESCO che per estensione, numero di comuni, caratteristiche dei diversi siti, risultano più che mai diversificate ma è quella di poter mostrare il flusso turistico che investe anche questi territori e analizzare la tenuta della raccolta differenziata. La Summer Hit della performance vede i comuni del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula con il punteggio più alto con 1,97 seguito poi da Benevento con la sua chiesa di Santa Sofia con un punteggio di 1,24 e Costiera Amalfitana con indice IRE pari 0,38.

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Volunteer Days, responsabilità sociale e volontariato aziendale per l’impresa Pizzarotti

In giro per l’Italie e per l’Europa. Per il settimo anno consecutivo Impresa Pizzarotti ha organizzato  il progetto “Volunteer Days”. Si tratta di un programma di volontariato aziendale realizzato con i propri dipendenti; un’iniziativa che rientra in un programma più ampio di attività di Responsabilità Sociale che l’azienda, assieme anche alla Fondazione Pizzarotti, porta avanti sul territorio, per essere vicini alla propria comunità di riferimento.

Il Progetto “Volunteer Days”, che favorisce la cooperazione e la collaborazione, promuovendo il benessere dentro e fuori le mura dell’azienda, è realizzato con CSV Emilia il collaborazione con altri Centri di Servizio per il Volontariato d’Italia che favoriscono connessioni e  conoscenze con associazioni e ODV locali. Quest’anno i volunteer days dell’Impresa Pizzarotti sono stati diffusi e hanno interessato  le città di  Parma, Brescia, Genova, Napoli e Plojesti, in Romania.

 

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PNRR: 1.32 MLD PER PERSONE FRAGILI, MA TERRITORI IN FORTE DIFFICOLTA’

“Sui circa 1.45 miliardi di euro che il Pnrr destina attraverso tre misure alla categoria di persone fragili (in particolare anziani non autosufficienti, persone con disabilità e senza fissa dimora), sono 1.32 miliardi quelli assegnati ai territori per la realizzazione di progetti. Difficile- si legge in una nota inviata dal Forum del Terzo Settore-  individuare un’unica causa per la mancata attribuzione dei circa 133 milioni rimanenti, ma sicuramente a incidere molto è la difficoltà dei territori nel presentare un numero di progetti sufficienti. Ancor più difficile, se non impossibile, è sapere quante delle risorse assegnate sono state poi erogate ai territori e, dunque, iniziare a monitorare l’impatto del Pnrr nelle comunità”.

La scarsa trasparenza sul Pnrr è infatti tra le principali criticità che emergono dal rapporto dal titolo “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore”, realizzato da Forum Terzo Settore e Openpolis e presentato oggi a Roma. Alla carenza di informazioni si aggiunge il mancato coinvolgimento del Terzo settore, che mette a rischio la qualità degli investimenti e l’efficacia degli interventi di welfare.

Dal monitoraggio emerge che in 8 Regioni sono stati finanziati meno progetti del previsto: in totale 89 in meno rispetto agli iniziali 2.125, nonostante diverse riaperture dei termini dei bandi e scorrimenti di graduatorie per facilitare il raggiungimento degli obiettivi.

Rimane disatteso anche l’obiettivo del Pnrr di destinare il 40% delle risorse al Mezzogiorno: alle Regioni del Sud Italia, più Abruzzo e Molise, va infatti il 33.6% dei fondi.

A livello regionale, il territorio a cui sono stati assegnati più fondi per le misure che riguardano le persone fragili è la Lombardia (circa 200 milioni di euro). Seguono Lazio (152,5 milioni), Campania (123,5 milioni) ed Emilia-Romagna (circa 107 milioni). Sempre la Lombardia, però, è anche la Regione che più si distanzia dal target degli obiettivi, vedendosi approvati 312 progetti a fronte dei 392 previsti.

Entrando più nello specifico delle misure per le persone fragili, per gli anziani non autosufficienti sono stati stanziati in totale circa 500 milioni, quasi interamente assegnati. L’obiettivo principale è la ‘deistituzionalizzazione degli anziani’, ovvero la riconversione delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e delle case di riposo in gruppi di appartamenti autonomi. Alle regioni del Sud Italia più Abruzzo e Molise va il 36.9% delle risorse.

Anche per quanto riguarda la misura destinata alle persone con disabilità, gli investimenti del Pnrr ammontano a 500 milioni e puntano, in particolare, all’abbattimento delle barriere architettoniche e a favorire l’inclusione lavorativa. Solo 409,7 milioni, però, sono effettivamente assegnati ai territori per questo scopo. Alle Regioni del Sud più Abruzzo e Molise va il 33.6% delle risorse.

Infine, per le persone senza fissa dimora sono stati stanziati 450 milioni, con l’obiettivo prioritario di aiutare queste persone (si stima siano oltre 96mila) a trovare una soluzione temporanea attraverso, ad esempio, appartamenti per piccoli gruppi. Di queste risorse risultano non ancora assegnati circa 50 milioni. Alle regioni del Sud Italia più Abruzzo e Molise va il 29,1% delle risorse.

Qui il documento riassuntivo dei numeri principali: Report in numeri.pdf

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