PRESTIGIOSA NOMINA PER L’ARCIVESCOVO METROPOLITA DI NAPOLI, DON MIMMO BATTAGLIA

Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, é stato designato a partecipare alla XVI Assemblea Generale Ordinaria dei Sinodo dei Vescovi, che è presieduta da Papa Francesco e si riunirà, una prima volta, dal 4 al 29 ottobre prossimo e ancora nel 2024.

Il Sinodo dei Vescovi è un’istituzione permanente del Collegio episcopale della Chiesa cattolica. Istituito da Papa Paolo VI  il 15 settembre 1965 in adesione al desiderio espresso dai Padri del Concilio Vaticano II per mantenere viva l’esperienza conciliare. Il Sinodo é l’’assemblea dei rappresentanti dell’episcopato cattolico che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Papa nel governo della Chiesa universale.

L’Arcivescovo Battaglia parteciperà al Sinodo mondiale dei Vescovi in rappresentanza della Conferenza Episcopale Italiana insieme agli Arcivescovi di Milano, di Torino, di Chieti e al Vescovo di Novara.

Questo il tema dei lavori assembleari: Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione. Comunione, missione, partecipazione. Tre questioni prioritarie per la Chiesa sinodale:

Una comunione che si irradia. Come essere più pienamente segno e strumento di unione con Dio e di unità del genere umano?

Corresponsabili nella missione. Come condividere doni e compiti a servizio del Vangelo?

Partecipazione, compiti di responsabilità e autorità. Quali processi, strutture e istituzioni in una Chiesa sinodale missionaria?

Il percorso compiuto finora-  Il Popolo di Dio si è messo in cammino da quando, il 10 ottobre 2021, Papa Francesco ha convocato la Chiesa intera in Sinodo. A partire dai contesti e ambiti vitali, le Chiese locali di tutto il mondo hanno avviato la consultazione del Popolo di Dio, sulla base dell’interrogativo di fondo formulato al n. 2 del DP: «come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale), quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?». I frutti della consultazione sono stati raccolti a livello diocesano e poi sintetizzati e inviati ai Sinodi delle Chiese Orientali Cattoliche e alle Conferenze Episcopali. A loro volta, questi hanno redatto una sintesi che è stata trasmessa alla Segreteria Generale del Sinodo.

Sulla base di tutto il materiale raccolto durante la fase dell’ascolto, e in particolare dei Documenti finali delle Assemblee continentali, è stato redatto Instrumentum Laboris. Con la sua pubblicazione si chiude la prima fase del Sinodo e si apre la seconda, articolata nelle due sessioni[1] in cui si svolgerà la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023 e ottobre 2024). Il suo obiettivo sarà di rilanciare il processo e di incarnarlo nella vita ordinaria della Chiesa, identificando su quali linee lo Spirito ci invita a camminare con maggiore decisione come Popolo di Dio. Camminare insieme come Popolo di Dio, nella fedeltà alla missione che il Signore ha affidato alla Chiesa, è il dono e il frutto che viene chiesto per la prossima Assemblea. Infatti, lo scopo del processo sinodale «non è produrre documenti, ma aprire orizzonti di speranza per il compimento della missione della Chiesa».

Il percorso compiuto finora, e in particolare la tappa continentale, ha permesso di identificare e condividere anche le peculiarità delle situazioni che la Chiesa vive nelle diverse regioni del mondo: dalle troppe guerre che insanguinano il nostro pianeta e richiedono di rinnovare l’impegno per la costruzione di una pace giusta, alla minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici con la conseguente priorità della cura per la casa comune; da un sistema economico che produce sfruttamento, disuguaglianza e “scarto” alla pressione omologante del colonialismo culturale che schiaccia le minoranze; dall’esperienza di subire la persecuzione sino al martirio a un’emigrazione che svuota progressivamente le comunità minacciandone la stessa sopravvivenza.

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Giornata Mondiale delle Competenze dei Giovani: 272 i minorenni presi in carico da Cuore Visconteo

Sono 272 le persone minori prese in carico da Cuore Visconteo, il programma contro le povertà nei comuni a Sud di Milano promosso da Fondazione di Comunità Milano con un’ampia rete di partner e sostenitori, coordinata da Progetto Mirasole.

Il 15 luglio, Giornata Mondiale delle Competenze Giovanili voluta dalle Nazioni Unite, è l’occasione per presentare alcuni dati relativi alle ragazze e ai ragazzi accompagnati da Cuore Visconteo dal 2021 ad oggi. A fare da filo rosso alle azioni intraprese è una solida cornice statistica. In Italia il 24,6% di chi ha tra 15 e 29 anni è a rischio povertà – una persona giovane su quattro – a dirlo è un recente studio di Eurostat.

In due anni di attività Cuore Visconteo ha attivato 150 colloqui psicologici. Emblematici i temi ricorrenti degli incontri con la “Generazione Z” (persone nate tra il 1997 e il 2012): l’ansia per il futuro e la relazione tra sé e le altre persone, quasi percepissero gli anni che hanno davanti come una corsa ad ostacoli per cui non sono allenati, un’incertezza che mina il benessere psicofisico delle ragazze e dei ragazzi. Inoltre, in accordo con la scuola e con lo sportello psico-pedagogico, Cuore Visconteo ha guidato 75 giovani nell’orientamento per la scelta della Scuola Superiore, 25 dei quali ad alto rischio di dispersione scolastica dopo la terza media. Il programma ha inoltre garantito doti economiche per 47 persone minorenni, coprendo terapie e spese mediche, acquisto di materiali scolastici e iscrizioni a centri sportivi.

I risultati di Cuore Visconteo dopo 2 anni

Il Rapporto di valutazione di Cuore Visconteo – a cura di Codici Ricerca & Intervento – fotografa il numero di persone accompagnate a partire dall’avvio del progetto nell’aprile 2021 ad oggi. Il report conferma che il 68% delle persone beneficiarie contatta Cuore Visconteo “in modo informale”, attraverso la rete e i luoghi di comunità sul territorio, mentre solo il 32% è segnalato dai servizi sociali, dunque “già noto”. Ciò conferma la progressiva emersione di casi di fragilità sconosciuti all’iter tradizionali.

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Progetto per la disabilità, oggi la partenza per Dimaro

Cappelli, zainetti e tanti sorrisi questa mattina in occasione della partenza di un gruppo di ragazzi con disabilità: sono arrivati tutti puntuali all’appuntamento che li ha visti partire per Dimaro, dove ad attenderli ci sono in ritiro i calciatori del Napoli ed un’intera settimana di soggiorno da trascorrere all’insegna della socialità e del divertimento.

Sono una quindicina, in totale, i ragazzi che nell’ambito del progetto “Vita Indipendente” hanno scelto di partire per trascorrere una settimana in Trentino: un sogno per molti di loro che dopo la vincita dello scudetto quest’anno avranno l’occasione di assistere agli allenamenti dei loro beniamini. E nonostante il caldo di questi giorni, l’azzurro delle sciarpe e delle bandiere era predominante in occasione della partenza. Il gruppo di cittadini, una volta raggiunta la città di Dimaro, soggiornerà in un hotel che si trova nei pressi del campo sportivo dove i calciatori della SSC Napoli trascorreranno il ritiro prima dell’inizio del campionato.

“Per me è un sogno, non vedo l’ora di arrivare – ha commentato uno dei giovani che questa mattina è salito sul bus – finalmente ci sarà un’intera settimana per noi. Faremo tante passeggiate ed assisteremo a tutti gli allenamenti del Napoli”.

A salutare i ragazzi pochi giorni prima della partenza ci ha pensato il sindaco Massimo Pelliccia: “Vedo tutti voi entusiasti e questo mi riempie di gioia – ha detto il primo cittadino rivolgendosi ai giovani ed ai loro accompagnatori – questa sarà per voi un’esperienza bellissima, che potrete svolgere in totale autonomia.  Dovete solo pensare a divertirvi ed a tifare dagli spalti: saranno i vostri cori a dare ai calciatori la giusta carica per affrontare e vincere questo nuovo campionato”.

“Vita Indipendente” è un programma delle Politiche Sociali – Ambito territoriale N21 – volto a creare presupposti di autonomia per ragazzi ed adulti con disabilità, cui viene fornita l’opportunità di avviare percorsi condivisi volti al raggiungimento dell’autonomia ed al superamento delle barriere che si incontrano quotidianamente.

“Attraverso progetti come questo di Vita Indipendente stiamo fornendo a questi cittadini un aiuto concreto – ha aggiunto il Sindaco – stiamo operando cercando di mettere da parte lo sterile assistenzialismo che appartiene al passato. Grazie a questi fondi le persone con disabilità potranno condurre una vita più autonoma, che non li obblighi a chiedere il supporto costante dei familiari, e che consenta di far vivere loro belle esperienze, come questa settimana che trascorreranno a Dimaro”.

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I bambini di don Luigi Merola a lezione di equitazione e legalità

I bambini a rischio camorra ospitati per un giorno dai carabinieri in una fattoria didattica. Insieme alla Fondazione “A voce d’e’ creature”, i bambini di don Luigi Merola hanno trascorso una giornata diversa tra sport, natura e legalità, presso l’agriturismo Greenland di Castellammare di Stabia, in collaborazione con il luogotenente Angelo Esposito, comandante della stazione carabinieri di Pompei.

Ad accogliere i bambini e gli accompagnatori nella fattoria didattica, Salvatore Suarato, imprenditore molto sensibile alle tematiche sociali e titolare dell’agriturismo Greenland: “È sempre un’emozione poter dare una mano per iniziative lodevoli come questa – afferma Suarato – soprattutto se si tratta di dare un’alternativa a bambini e ragazzini che crescono in ambienti malati con esempi sbagliati. A loro in particolare va data una seconda opportunità”.

I bambini di don Luigi Merola hanno trascorso l’intera giornata presso la struttura ricettiva, accompagnati nelle mille attività ricreative della fattoria didattica, con grande spazio riservato allo sport. I piccoli ospiti sono rimasti incantati durante le spiegazioni di tutto ciò che serve per condurre un maneggio e per curare i cavalli. Poi, si sono messi alla prova con piccole attività legate all’equitazione, chiedendo di poter fare anche un giro in sella. Una giornata indimenticabile per loro, dopo quella trascorsa sempre a Pompei in compagnia dei carabinieri, che hanno ospitati i bambini della Fondazione “A voce d’e’ creature” in caserma, offrendo loro una merenda.

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Sostenibilità, a Napoli l’edificio più green e moderno del Sud Italia

L’edificio più green e moderno del Sud Italia sorge a Bagnoli (Napoli), sulle ceneri di un ex Liceo. È il quartier generale del gruppo internazionale farmaceutico Petrone Group ed è il primo del Sud Italia ad aver ottenuto la certificazione LEED, prestigioso riconoscimento che certifica le prestazioni di sostenibilità degli edifici in settori chiave quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito.

La targa è stata svelata ieri, mercoledì 12 luglio, da Raffaele Petrone, amministratore delegato Petrone Group, e Valerio Siniscalco, amministratore unico di NHP ESCoPresenti tra gli altri Angelo Lancellotti, presidente dell’ANCE Napoli, di Marco Mari, presidente GBC Italia.

“La certificazione riconosce e premia ufficialmente il nostro impegno per un territorio più green”, afferma Raffaele Petrone. “L’immobile è stato sventato e ricostruito completamente secondo le più moderne tecniche che rispondono ai principi di ecosostenibilità”.

Giardini verticali con piante mediterranee, ricariche per auto elettriche, aree verdi attrezzate, spazi di ricreazione e uffici arredati con imponenti opere d’arte sono il cuore pulsante dell’edificio Petrone Group: “Anche l’area è stata scelta con attenzione, è una zona in grande espansione a pochi passi dal mare e dai Campi Flegrei, molto ben servita dai mezzi pubblici, vicina alla Tangenziale e alla pista ciclabile. Abbiamo anche gli stalli per le biciclette e le docce per i dipendenti”.

Il progetto è stato curato da NHP ESCo, azienda che opera nel settore della green economy e che si è occupata del progetto energetico-ambientale, seguendo anche il processo di certificazione: “Costruire gli interni e le aree esterne dell’edificio riducendo al massimo l’impatto ambientale attraverso un uso di materiali rinnovabili è stato il nostro obiettivo. Abbiamo raggiunto l’80% di autosufficienza energetica con l’installazione di pannelli solari – ha spiegato Valerio Siniscalco, amministratore unico di NHP ESCo –. Il lavoro ha riguardato gli aspetti energetici interni ed esterni dell’edificio, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la gestione delle acque, il comfort interno. Aspetti curati in maniera maniacale per un edificio che oggi ha prestazioni straordinarie, la certificazione è un momento importantissimo anche per il nostro gruppo”.

La certificazione LEED, nuovo standard mondiale per le costruzioni eco-compatibili (oggi applicato in 40 Paesi), riguarda tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione. Premia un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito.

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“Pompei in blu”: percorsi di fruizione per persone con disabilità cognitiva

Favorire la fruizione dell’incontro dell’Arte e dell’Archeologia con i ragazzi con autismo e/o disabilità cognitiva. È l’obiettivo dell’agenda visiva interattiva ‘Pompei in blu – Viaggio nella casa del Menandro”, nata dalla collaborazione tra ‘Tulipano Art Friendly’, il Parco Archeologico di Pompei e l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

‘Pompei in blu’ rientra all’interno della collana ‘Percorsi museali inclusivi’ che ad oggi propone cinque percorsi museali presso la rete dei musei aderente a ‘Tulipano Art Friendly’, modello di welfare culturale, con proposte esperienziali finalizzate al benessere per tutti e con tutti. Modello che è stato validato dal Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, nell’ambito dell’accordo di collaborazione sottoscritto con la cooperativa sociale ‘Il Tulipano’.

L’agenda visiva interattiva nasce dall’accordo di convenzione tra il Parco Archeologico di Pompei e la cooperativa sociale Tulipano che a luglio 2022 hanno sottoscritto accordo di convenzione per la realizzazione di percorsi sperimentali di fruizione delle domus del Parco e per la realizzazione di tirocini formativi ed inserimento lavorativo per persone con autismo eo disabilità cognitiva.

Il progetto è stato presentato alla presenza di Matteo Lorito, Rettore della Federico II, Rita Mastrullo, prorettrice dell’Ateneo, Annamaria Staiano, Direttrice del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Giovanni Minucci, della cooperativa sociale Il Tulipano, da Carmela Bravaccio, professoressa di Neuropsichiatria infantile, Federico II, e l’agenda visiva da Donata Bruno, educatrice professionale e ideatrice dei percorsi di fruizione museale di Tulipano Art Friendly. La validazione scientifica sarà affidata agli specializzandi in Neuropsichiatria infantile Francesco Barraccore e Annalisa Tassiello, che hanno lavorato al progetto.

La collana intende mediare la comunicazione e l’interazione emotiva che scaturisce dall’incontro dei visitatori con le opere loro proposte durante il percorso museale attraverso una modalità didattica cooperativa ed inclusiva, ispirata ai principi dell’Universal design for learning, l’agenda accompagna i ragazzi con autismo e/o con disabilità cognitiva, unitamente ai propri amici e compagni di classe, in un viaggio esperienziale dove tutti si possano sentire protagonisti e scambiarsi reciprocamente le proprie percezioni, occasione di apprendimento e di socializzazione.

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