Piano di Zona S2: Corso di formazione “I minori e le responsabilità genitoriali”

Il Piano di Zona Ambito S2 informa che oggi, nell’Aula consiliare del comune di Cava de’Tirreni, si è svolto il quinto incontro del Corso di formazione “I minori e le responsabilità genitoriali”, promosso ed organizzato dalle cooperative La Città della luna e Delfino, che hanno in gestione il Centro servizi per la famiglia del Piano di Zona S2.

Relatore è stata la dott.ssa Carmen D’Aletta, Psicologa, esperta in psicologia delle migrazioni Servizi sociali territoriali inclusione delle famiglie e minori migranti.

Prossimo ed ultimo appuntamento formativo l’8 febbraio sempre dalle ore 9.00-14.00 con la dott.ssa Melania Voccia, sociologa e pedagogista clinica che parlerà su: La Relazione efficace tra le famiglie multi-problematiche e gli operatori della presa in carico dalla relazione genitori e assistente sociale, alla relazione educatori-famiglie. L’assertività efficace come rendere efficaci le scelte.

Corso accreditato all’Ordine degli Assistenti Sociali nr 24 crediti formativi assegnati per la partecipazione, per informazioni. 3471830313.

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PALAZZO DONN’ANNA: la rassegna “Narrare il Patrimonio Museale”

La Fondazione Ezio De Felice incontra il Museo Egizio di Torino sabato 20 gennaio, alle ore 17.30, per la rassegna Narrare il patrimonio museale, nella splendida cornice del Teatro di Palazzo Donn’Anna (Largo Donn’Anna, 9). Ospite d’eccezione il Direttore Christian Greco.

 Con questa iniziativa, in occasione dei 200 anni che il Museo Egizio compie nel 2024, la Fondazione Ezio De Felice intende contribuire alla celebrazione di una tappa significativa per il mondo dei Musei italiani.

L’incontro, undicesimo della rassegna, dal titolo “Il Museo Egizio di Torino e le sfide del futuro. Ricerca, inclusione e transizione digitale”, sarà introdotto da Marina Colonna, Presidente della Fondazione Ezio De Felice, mentre le conclusioni saranno affidate a Nadia Barrella, docente del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e a Gioconda Cafiero, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Il Museo Egizio è il più antico museo del mondo dedicato interamente alla cultura egizia. A partire dalla sua fondazione, il Museo ha avuto sede nel palazzo denominato “Collegio dei Nobili”, costruito su disegno di Michelangelo Garove. L’edificio fu ampliato e adeguato alla nuova destinazione d’uso nella seconda metà dell’800. Già nel 1832 il Museo aprì al pubblico.

Oltre alle antichità egiziane, erano presenti anche reperti romani, preromani e preistorici, insieme ad una sezione di storia naturale.

Tra il 1903 e il 1937 gli scavi archeologici condotti in Egitto da Ernesto Schiaparelli e poi da Giulio Farina portarono a Torino circa 30.000 reperti. Il Museo ebbe una prima risistemazione delle sale nel 1908 e una seconda, più importante, nel 1924, con la visita ufficiale del Re.

Ulteriori ristrutturazioni e adattamenti avvennero negli anni ‘30 (con l’installazione della Pinacoteca) e alla fine degli anni ’80 (con la nuova sistemazione dell’Ala Schiaparelli).

Particolarmente importante fu l’opera di ricomposizione del tempietto rupestre di Ellesiya donato dal Governo Egiziano in riconoscimento dell’aiuto italiano nel salvataggio dei templi nubiani.

A partire dagli anni ’80, anche a seguito di un incremento di visitatori, si è reso necessario programmare un nuovo percorso di visita che ha determinato nuovi spazi espositivi.

L’anno del bicentenario sarà attraversato da profonde trasformazioni sia dal punto di vista architettonico sia con riallestimenti innestati sugli esiti forniti dalla ricerca, l’asse centrale su cui si imperniano i progetti.

Il museo si rinnova in un’ottica di apertura metaforica e fisica verso la città.

La rifunzionalizzazione del palazzo barocco avrà l’obiettivo di dare una nuova vita al cortile trasformato in piazza coperta: sarà accessibile liberamente, profondamente connessa con l’esterno, per farne uno spazio accogliente da cui partire per percorsi di visita vari. Il nuovo Museo Egizio sarà infatti visitabile in modi diversi, in base al tempo, agli interessi, ai desideri di ciascuno.

La rassegna Narrare il patrimonio museale, giunta alla sua seconda edizione, è promossa dalla Fondazione Ezio De Felice e, anche quest’anno, si avvale della collaborazione scientifica del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Esperti, direttori di museioperatori culturali, docenti e storici si alternano, in un incontro al mese, nella narrazione del nostro Patrimonio Museale, affrontando diverse tematiche relative a musei, allestimenti, tecniche, storia, tutela, comunicazione, inclusione.

La seconda edizione, partita ad ottobre 2023, proseguirà fino a maggio 2024: sette incontri per attraversare e approfondire, ancora una volta, i tanti aspetti del mondo della Museografia e della Museologia.

Molti i nomi di protagonisti che hanno preso parte agli incontri di Narrare il Patrimonio museale fino ad oggi: Fabio Fabbrizzi, Marco Albini, Andrea Canziani, Paola Ascione, Filippo Bricolo, Paolo Giulierini, Andrea Milanese, Alexander Debono, Sylvain Bellenger, Liliana Uccello, Giovanni Minucci, Francesca D’Onofrio, Gianluca Bove, Saverio Isola, Stefano Peyretti, Santo Giunta, Fabrizia Paternò, Alberto Sifola, Riccardo Imperiali di Francavilla e Laura Giusti.

Aggiornamenti del calendario degli appuntamenti su www.fondazionedefelice.it

È possibile rivedere le registrazioni degli incontri su YouTube Fondazione De Felice.

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Sicurezza in piazza Cavour, la petizione di ManiTese

Dopo il raid di due settimane fa, i volontari dell’Associazione ManiTese Campania hanno deciso di lanciare una petizione al Prefetto di Napoli per chiedere di mettere in sicurezza Piazza Cavour.

« I cittadini, i volontari e le associazioni si mobilitano per attirare l’attenzione sullo stato di abbandono di Piazza Cavour. Furti, aggressioni, spaccio di droga e condizioni igieniche inaccettabili sono all’ordine del giorno. La piazza, però, è destinata a una rinascita.

Chiediamo al Prefetto di Napoli di sostenere la nostra petizione per:

Installare e ripristinare l’illuminazione pubblica per migliorare la sicurezza. Garantire la pulizia quotidiana di Piazza Cavour e il corretto smaltimento dei rifiuti. Assicurare un presidio fisso delle forze dell’ordine per proteggere cittadini e volontari. Installare videocamere di sorveglianza intorno alla sede dell’associazione ManiTese Campania.

La III Municipalità di Napoli Stella-San Carlo, il Comune di Napoli e altri enti hanno già approvato progetti di riqualificazione, ma è fondamentale accelerare l’azione per garantire risultati tangibili», si legge nella petizione.

Questo il link per aderire

https://www.change.org/p/salviamo-piazza-cavour-sicurezza-luce-e-pulizia?utm_content=cl_sharecopy_37835697_it-IT%3A6&recruiter=395341947&recruited_by_id=361ea860-681c-11e5-a4ba-614e7cf40de7&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_term=share_for_starters_page

 

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Geo Barents,sbarcati a Napoli 37 migranti

Si sono concluse, nella tarda mattinata di oggi, le operazioni di sbarco a Napoli di 37 migranti, tutti uomini, di cui un minore non accompagnato; stamattina in porto era arrivata la nave “Geo Barents” di “Medici senza Frontiere”.I migranti sono di nazionalità siriana, bengalese e tunisina.     Le operazioni, coordinate dalla Prefettura di Napoli, si sono svolte secondo il piano concordato nella riunione preparatoria svoltasi al Palazzo di Governo lo scorso 12 gennaio scorso e hanno coinvolto l’ Asl Napoli 1 centro, l’Ufficio Sanitario marittimo, la Protezione civile regionale, l’assessorato al Welfare del Comune di Napoli, le forze dell’ordine, la Capitaneria di Porto, i Vigili del fuoco, l’Autorità portuale, la Croce Rossa Italiana e la Caritas diocesana.
Dopo la prima identificazione e screening sanitario i migranti sono stati trasferiti al residence dell’Ospedale del Mare, messo a disposizione dall’Asl Napoli 1 Centro, per il prosieguo delle operazioni di polizia e degli accertamenti sanitari.Successivamente, da quanto si apprende dall’Ansa, saranno assegnati nei Centri di accoglienza straordinaria della regione, ad eccezione del minore non accompagnato che è stato preso in carico dal Comune di Napoli.

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Caivano, controlli della Polizia Metropolitana in materia ambientale: sequestri e sanzioni

Nell’ambito del programma di controllo del territorio del Comune di Caivano disposto dalla Polizia della Città Metropolitana di Napoli, coordinato dal Comandante Lucia Rea, i funzionari e gli agenti del Corpo hanno messo in campo una task force che ha riguardato, in particolare, attività di polizia ambientale e di polizia stradale e che ha visto impegnati, nel mese di dicembre, diversi equipaggi per un totale di 50 unità.

Nel settore ambientale, sono state 15 aziende le aziende controllate: 6 gli esercizi posti sotto sequestro per reati ambientali, i cui responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, un esercizio diffidato alla prosecuzione dell’attività, mentre 8 sono state le sanzioni pecuniarie comminate per un totale di 94mila euro.

Nell’ambito dei controlli di polizia stradale, nel mese di dicembre sono stati controllati 489 veicoli con 655 persone identificate: 123 le sanzioni elevate per violazioni del Codice della Strada per un importo complessivo di oltre 15mila euro, 28 i veicoli sequestrati, 16 i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ai fini della confisca e 29 quelli sospesi dalla circolazione. I funzionari e gli agenti della Polizia Metropolitana hanno poi ritirato 19 patenti ed effettuato 22 segnalazioni alla Prefettura, oltre che un sequestro amministrativo per detenzione di stupefacenti.

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CANTIERI DI PACE: I GIOVANI DELL’AZIONE CATTOLICA A CONFRONTO CON GALA IVKOVIC, PRESIDENTE DI RONDINE INTERNATIONAL PEACE LAB

L’Azione cattolica (Ac) della Diocesi di Nola celebra il mese della pace dando voce ai giovani. Venerdì 19 gennaio, alle 20.30, presso il Seminario vescovile di Nola, si terrà “Cantieri di pace”, incontro organizzato dal Settore giovani dell’associazione e rivolto a quanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 30 anni.

 

Ospite della serata sarà Gala Ivkovic, responsabile per l’innovazione sociale in Italia per Rondine Cittadella della Pace e presidente di Rondine International Peace Lab, la rete globale degli ex-alunni dello Studentato Internazionale della Cittadella della Pace che, applicando il Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti in ogni contesto possibile, si fanno promotori del dialogo, della coesistenza e di processi di pace in contesti di conflitto o post-conflitto.

 

L’organizzazione Rondine Cittadella della Pace, fondata dallo psicologo e docente Franco Vaccari, si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia. Il suo obiettivo è contribuire a un pianeta privo di guerre, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo, ospitando giovani studenti provenienti da zone di conflitto (Federazione russa e Caucaso meridionale, Balcani Occidentali, Medio Oriente, Africa, India e Pakistan). I ragazzi convivono presso lo Studentato Internazionale di Rondine, studiano e sperimentano quotidianamente un dialogo concreto per essere degni messaggeri di pace ogni giorno, con la speranza e l’impegno di poter promuovere in futuro azioni e progetti di sviluppo nei propri Paesi ed essere leader in contesti caratterizzati da rapide trasformazioni, elevata complessità e alta conflittualità.

«L’idea del cantiere nasce dalla consapevolezza che la pace non si può costruire a tavolino, in modo artificiale, ma è possibile solo attraverso l’incontro reale e personale. La pace, come ci ricorda papa Francesco, è qualcosa che si costruisce artigianalmente, un processo in cui ciascuno può fare la propria parte», ha dichiarato Giovanna Esposito, vicepresidente del Settore giovani dell’Ac di Nola.

L’esperienza di Gala Ivkovic, spiegano gli organizzatori, accompagnerà i giovani a riflettere sul tema del conflitto e su come sia possibile e necessario educarsi a costruire ponti, anziché muri, unico modo per evitare che i conflitti diventino guerre.

«Per la Chiesa e l’Azione Cattolica, che è un’associazione che fa della cura educativa il suo specifico, gennaio è il mese della Pace e i gruppi parrocchiali dedicano un’attenzione particolare all’approfondimento di questo tema. È un’attenzione diffusa e costante, come dimostrano le marce della pace che si stanno organizzando nei comuni del territorio diocesano e che si terranno tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Siamo convinti che la pace non è un’utopia o un sogno irrealizzabile, ma una possibilità reale e concreta che va costruita nel quotidiano», ha aggiunto Nicola Sergianni, l’altro vicepresidente per il Settore giovani.

L’Azione Cattolica è un’associazione di laici radicata in ogni diocesi d’Italia. Quella della diocesi di Nola conta più di 5500 soci in 72 associazioni territoriali e ogni anno organizza una serata di riflessione e convivialità per i giovani nel mese di gennaio. Lo scorso anno più di 200 giovani hanno partecipato all’incontro dedicato ai temi del lavoro.

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