“Un ponte verso l’Europa”, confronto sull’importanza di essere cittadini europei

Si è svolto questa mattina, nella Sala Affreschi del Complesso San Michele a Salerno, l’incontro “Un ponte verso l’Europa”, promosso da Fondazione Carisal e realizzato con il patrocinio del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) e del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno.

L’evento, rivolto a giovani, imprenditori, lavoratori, cittadini e organizzazioni della società civile, è nato con la finalità di sensibilizzare la nostra comunità sull’importanza di essere cittadini europei e per rafforzare la consapevolezza di tutti sulle opportunità offerte dalla UE, fornendo, attraverso il dibattito con importanti attori locali e europei, ulteriori strumenti di conoscenza per partecipare attivamente alla vita delle istituzioni Europee anche attraverso il diritto di voto.

“Per dare voce alle esigenze reali della società civile, le Fondazioni possono rappresentare un importante interlocutore del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) e contribuire alla definizione delle azioni future dell’Unione Europea – dichiara Domenico Credendino, presidente della Fondazione Carisal. Contribuire a rafforzare la consapevolezza, in particolare, nei giovani, dell’importanza di essere cittadini europei significa contribuire – sottolinea Domenico Credendino – alla diffusione e al rafforzamento dei propri principi democratici”.

Dopo i saluti introduttivi di Domenico Credendino, presidente Fondazione Carisal e di Ermanno Guerra, delegato alla cultura Comune di Salerno e del videomessaggio di Francesco Profumo, presidente Acri, ha preso la parola Giuseppe Acocella, già vice presidente Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL). Subito dopo gli interventi di Gonçalo Lobo Xavier (CESE), Pierluigi Pastore, vice presidente Confindustria Salerno; Stefano Palmieri, (CESE); Rosalba Cenerelli, segretaria regionale SPI Cgil Campania; Lidija Pavić-Rogošić (CESE); Michele Buonomo, componente Direttivo Legambiente Regionale e Nazionale. A seguire un incontro-dibattito con la partecipazione dei consiglieri della delegazione italiana del CESE, Alberto Marchiori, Cinzia del Rio e Pietro Vittorio Barbieri. Le conclusioni sono state affidate a Oliver Röpke, Presidente CESE.  L’incontro è stato moderato da Valerio Salvatore, Consigliere di Indirizzo della Fondazione Carisal, già Consigliere CESE.

Il Presidente del CESE Oliver Röpke ha dichiarato: “Non dobbiamo mai dare per scontate le nostre democrazie. Il 2024 sarà un anno chiave per la nostra democrazia europea, con le elezioni del Parlamento europeo a giugno. La posta in gioco è più alta che mai e le scelte fatte dagli elettori giocheranno un ruolo decisivo nel dare forma al futuro del nostro continente. Per questo sono a Salerno. Voglio incoraggiare gli elettori, soprattutto quelli giovani, a partecipare alle elezioni del Parlamento europeo: a parlare chiaro e a difendere la democrazia”

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Ecco l’hub “Sole”: lavoro per donne sole, fragili e disabili

Tre aree produttive, sartoria, stamperia, bar bistrot, che formano e danno lavoro a giovani con disabilità, madri single, neet, giovani in drop out. È il progetto “Hub Sole” (Sviluppo Occupazione Lavoro Emancipazione), realizzato dalla Cooperativa L’Orsa Maggiore nel Parco San Laise (ex Area Nato), che prevede percorsi di formazione e inclusione lavorativa a favore di persone con fragilità, attraverso la realizzazione di un’impresa sociale.

«Siamo partiti dall’esperienza maturata dal 2010 con l’attivazione di Casa G.L.O. – servizio diurno in un Bene confiscato alle mafie – spiega Angelica Viola Referente Sviluppo della Cooperativa, che ha avviato questo progetto – abbiamo guardato lontano e lavorato sodo, riuscendo così a realizzare “Hub Sole”, un grande laboratorio con settori produttivi, che coniuga inclusione sociale e lavorativa, a favore di giovani vulnerabili».

 

Tre le aree produttive di intervento: service & production, conferenze & meeting, food & coffee. Factory è dunque un’area produttiva, in cui una stamperia e una sartoria sociale lavorano in collaborazione. Un gruppo di giovani neet è impegnato in attività di grafica e tecniche di stampa, personalizzando gli oggetti da realizzare; un gruppo di donne è espressione della sartoria sociale, decise a impegnarsi in un percorso di emancipazione personale. «Il lavoro, è il presupposto indispensabile per essere autonomi, indipendenti e capaci di costruirsi il proprio futuro – commenta Francesca D’Onofrio Presidente della cooperativa – per questo motivo L’Orsa Maggiore ha deciso di creare un luogo che profuma di opportunità, dove formazione e lavoro vanno a braccetto, dove ci si forma lavorando e si lavora formandosi».

 

L’Orsa Maggiore Bar Bistrot & Factory è un polo di inserimento lavorativo per persone con fragilità, in cui si stimolano l’acquisizione di competenze, in un contesto in cui la persona è al centro, i ritmi e i tempi sono adeguati alle persone e si lavora sulla qualità, sia del prodotto che del processo produttivo. Il bar bistrot, nasce dall’esperienza di formazione nel campo del ricevimento dei giovani con fragilità, che hanno dimostrato di avere competenze e attitudini positive verso questo settore. «Abbiamo deciso di investire in questa direzione – ribadisce D’Onofrio – e grazie al sostegno della Regione Campania, della Fondazione Peppino Vismara, della Fondazione Con il Sud, di Unicredit, Orsa Bistrot, è una realtà produttiva in cui giovani con fragilità lavorano insieme per uscire dall’ottica di assistenzialismo e dimostrare che con la volontà e l’impegno si possono raggiungere grandi obiettivi».

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La dipendenza affettiva: new addiction

La dipendenza affettiva, negli ultimi anni, è stata inserita nelle nuove dipendenze comportamentali.

E ’una modalità patologica di vivere la relazione, in cui la persona dipendente arriva a negare i propri bisogni ed a rinunciare al proprio spazio vitale pur di non perdere il partner, considerandolo unica e sola fonte di benessere e realizzazione.

L’ossessività, l’impulsività, il costante bisogno di rassicurazioni, una simbiosi stagnante con il partner sono i tratti caratterizzanti le relazioni che instaura il dipendente affettivo.

Evidente l’enorme pericolosità per l’incolumità psichica e fisica del soggetto quando entra in relazione con un manipolatore emotivo o capace di violenza.

Tale patologia sembra riguardare quasi esclusivamente le donne quasi sempre accumunate dalla fragilità, bassa autostima, timorose dell’abbandono, figlie di nuclei familiari problematici ove hanno sperimentato l’inadeguatezza e la sofferenza.

Ecco che l’amore che è un sentimento intenso e misterioso, può divenire pericoloso.

Ci smuove, ci motiva, ci nutre, ci fa volare, ma, vissuto annullandosi, può far anche soffrire e precipitare.

Il bisogno prepotente di essere riconosciuto, amato, identificato, la paura del rifiuto, del giudizio, della critica inducono spesso ad una “ falsa disponibilità” nociva per sé e, talvolta, anche per la persona con cui si interagisce

Necessario parlare, informare, rendere nota l’esistenza di tale sempre più diffuso disturbo.
Armandoci delle risorse necessarie per combattere il lato oscuro dell’amore, quali l’autostima, la resilienza, l’empatia, l’intelligenza emotiva, l’assertività e l’equilibrio emotivo, si può imparare a costruire relazioni sane e gratificanti basate sulla reciprocità.

 

 

 

di              Maria Rosaria Ciotola

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Napoli, area marina protetta Gaiola sommersa dai rifiuti: scatta l’allarme

La Gaiola, area di marina protetta che si estende dal borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi fino a racchiudere al largo parte del banco roccioso della Cavallara, nuovamente alla ribalta per fatti di enorme gravità.

Alla situazione già drammatica che vede la zona riempita da rifiuti e sostanze inquinanti quando abbondantemente piove, potrebbero, infatti, aggiungersi ulteriori rischi evidenziati da Francesco Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra

Come si evince nella lettera trasmessa al Commissario all’ambiente dell’Unione europea, follia sarebbe convogliare altri reflui e creare nuovi bypass e scarichi a Coroglio.

Il deputato, in modo esaustivo e chiaro, esprime nella missiva la sua preoccupazione circa il progetto riguardante la riconfigurazione della rete fognaria dell’area di Bagnoli, contenuto nel piano di Riqualificazione ambientale e Rigenerazione urbana del Sin Bagnoli-Coroglio e che prevede la nascita di un secondo scolatoio fognario, all’interno della zona speciale di Conservazione IT8030041“Fondali marini di Gaiola e Nisida della rete Natura 2000.

Qualora tali interventi dovessero essere realizzati infiniti danni ai banchi di Coralligeno, alla biodiversità del Mediterraneo, ad un luogo di straordinario valore dal punto di vista naturalistico e culturale.

Importante si scongiuri tale pericolo per garantire la sopravvivenza di uno dei più importanti siti di ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale in Italia.

 

di     Maria Rosaria Ciotola

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Al Refettorio Made in Cloister, il contest “Fior di… teglia” che guarda alla solidarietà

Anche quest’anno, il Refettorio Made in Cloister, la mensa sociale nata dalla collaborazione tra la Fondazione Made in Cloister e Food for Soul di Massimo Bottura, ha ospitato la finale di “Fior di… teglia”, il contest nato dalla collaborazione tra 50 Top Pizza e Latteria Sorrentina.

I cinque giovani pizzaioli, finalisti del contest, si sono sfidati portando in gara una personale interpretazione della pizza in teglia, da qualche anno non più solo prodotto di nicchia della tradizione gastronomica romana, ma pietanza ben diffusa in tutta Italia e in Europa.

I partecipanti: Giammarco Ambrifi della “Pizzeria della Passeggiata” a Priverno; Gennaro Pepe della pizzeria “I Vesuviani” a Pomigliano d’Arco; Davide Mogno di “Surlì Più Pizzeria” a Mirano; Lorenzo Zamengo di “Grigoris” a Venezia e Francesco Corcione di “Prego Pizza Lab” a Spinea, hanno realizzato ricette con creatività ed impegno, partendo dai latticini firmati “Latteria Sorrentina” e utilizzando, nel pieno rispetto della stagionalità, materie prime proprie delle loro terre d’appartenenza.

Dopo la prima fase, che ha condotto all’assaggio delle creazioni dei partecipanti e alla designazione del vincitore Gennaro Pepe della pizzeria “I Vesuviani” di Pomigliano d’Arco, i giovani pizzaioli, sono stati impegnati nella preparazione di una cena destinata alle persone in difficoltà che solitamente, ogni lunedì, frequentano la mensa sociale.

La giuria di giornalisti enogastronomici e addetti del settore, impegnata durante il contest è stata presieduta dallo chef Nino Di Costanzo, affiancato dallo chef Domenico Iavarone e da Giovanni Amodio, Vice Presidente di Latteria Sorrentina.

Grande la soddisfazione dei curatori di 50 Top Pizza Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, che con le loro iniziative non mancano di diffondere principi ed ideali travalicanti i confini della gastronomia in senso stretto.

di Annatina Franzese

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Il nuovo panino di PUOK per il recupero e la valorizzazione del Cimitero delle Fontanelle

E’arrivato  in carta Genovese Astrospaziale, il nuovo burger di PUOK, nato per sostenere il progetto di recupero del Cimitero delle Fontanelle dei Giovani Imprenditori e dell’Unione Industriali di Napoli.

Disponibile negli store del Vomero e del Centro Storico, al costo di lancio di 5 euro, GENOVESE ASTROSPAZIALE è un panino farcito con la tradizionale genovese napoletana, resa ancora ovviamente più gustosa dal tocco segreto di Egidio Cerrone, anima del brand.

 

<<Sono estremamente entusiasta di questo panino per tutta una serie di motivi. Innanzitutto perché rappresenta l’aprifila di un nuovo corso nella storia di PUOK. È infatti il primo panino progettato nel nuovo laboratorio centralizzato di Spaccanapoli, che ci permetterà da una parte di standardizzare la produzione e renderci pronti a un eventuale sviluppo, e dall’altra di aprire nuovi orizzonti creativi grazie all’implementazione di moderni macchinari. Per noi sette anni fa era pura utopia fare un panino con la genovese prodotta da noi, e nel modo in cui ho sempre immaginato di farlo, mentre oggi è finalmente possibile. Sarà infatti lei, la genovese, piatto iconico della napoletanità, la protagonista assoluta del nostro nuovo panino, e siamo già in fibrillazione nell’immaginare altre nuove ricette più lunghe, complesse ma che siamo finalmente in grado di standardizzare>>, spiega Egidio Cerrone.

 

Ancor una volta, con le sue iniziative, PUOK si conferma un cittadino attivo, pronto a scendere in campo ogni qualvolta sono necessari il suo impegno e perché no, la sua visibilità, a sostegno dello sviluppo e della promozione del territorio.

 

Il sincretismo di azioni e di idee da parte di vari enti del territorio e le iniziative dei Giovani Imprenditori di Unione Industriali Napoli e di PUOK, consentiranno, nei prossimi mesi, l’attesa riapertura del Cimitero delle Fontanelle, l’antico ossario del Rione Sanità.

 

<<Come gruppo siamo fortemente impegnati a sostegno del progetto di riqualificazione dell’area antistante al Cimitero delle Fontanelle. È quindi con vero piacere che accogliamo l’iniziativa di PUOK, destinata a supportare la raccolta fondi finalizzati alla realizzazione dell’intervento>>, dichiara Antonio Amato, Presidente dei Giovani Imprenditori e dell’Unione Industriali di Napoli.

di Annatina Franzese

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