03 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
L’Istituto Tecnico Industriale “Alessandro Volta” di Napoli inaugura con entusiasmo la prima edizione della manifestazione “Circuito Aperto: celebriamo i talenti del Volta”, un evento pensato per valorizzare le capacità e le passioni degli studenti in tutte le loro forme.
La prof.ssa Antonella Gesuele, Dirigente scolastica dell’Istituto, spiega: “Abbiamo voluto dare vita a un momento di festa per riconoscere e celebrare la poliedricità dei nostri ragazzi. Talenti artistici, risultati scolastici eccellenti e capacità personali trovano qui uno spazio di espressione. L’evento nasce con l’intento di diventare una tradizione annuale che premi il merito, l’impegno e la creatività.”
Nel corso della manifestazione saranno premiati gli studenti che hanno conseguito il massimo dei voti lo scorso anno, a dimostrazione del fatto che la fiducia nel percorso scolastico può condurre a risultati brillanti.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con gli studenti, in particolare con i rappresentanti d’istituto, e anche con i docenti che, a titolo volontario, hanno reso possibile tutto questo. La risposta è stata immediata e entusiasta: c’era voglia di riaccendere la vita scolastica e di aprirla al territorio.”
L’inclusione è uno dei cardini dell’iniziativa. “Come ci ricordava don Milani, la scuola non è un ospedale che cura i sani. I nostri studenti vanno accolti con le loro fragilità e unicità. Includere significa riconoscere il valore di ciascuno, a prescindere da ogni differenza. Non parliamo di diversità ma di unicità.”
All’evento prenderanno parte anche enti del terzo settore e realtà del territorio, in un’ottica di apertura e condivisione.
“Spesso nella nostra scuola si svolgono attività di rilievo anche a livello nazionale, ma abbiamo bisogno di raccontarle meglio: questa manifestazione è anche un atto di rendicontazione sociale.”
L’Istituto Volta, prossimo al traguardo dei suoi 170 anni di storia, si conferma un punto di riferimento nella formazione tecnica del territorio.
“Il Volta è più di un titolo di studio: è un senso di appartenenza profondo, che affonda in radici solide e si proietta nel futuro. Il nostro obiettivo è costruire una scuola viva, dinamica, che non si limiti a contemplare se stessa, ma che sappia evolversi insieme ai suoi studenti.”
In questo spirito, l’Istituto Volta ha stretto un partenariato con l’associazione I Ragazzi della Barca di Carta per il progetto Social Flow, dedicato alla comunicazione sociale, nell’ambito del più ampio progetto “Giovani Redattori”, promosso da CSV Napoli.
Questa collaborazione nasce dalla vocazione della scuola a essere sensibile alle tematiche inclusive e alla crescita individuale di ogni studente, valorizzando anche il linguaggio dei media come strumento di espressione, consapevolezza e partecipazione.
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03 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Due giornate per immaginare un futuro diverso: il Napoli Social Fest – che si svolgerà nei giorni 4 e 5 giugno in piazza Sant’Anna a Capuana – è il primo evento in città interamente dedicato, all’economia carceraria, all’empowerment femminile e alla rigenerazione urbana.
Un’occasione unica per costruire ponti tra istituzioni, comunità e terzo settore, promuovendo alleanze e nuovi modelli di inclusione.
Ospitata presso lo Spazio Obù della Fondazione Terzo Luogo (Piazza Sant’Anna a Capuana), l’iniziativa si inserisce nel progetto “Jail to Job”, promosso da Cooperativa Lazzarelle, Rigenerazioni Onlus e Cooperativa L’Arcolaio, con il sostegno della Fondazione San Zeno, e nasce con l’obiettivo di creare modelli replicabili di inclusione socio-lavorativa per persone in esecuzione penale. Il Festival ha il patrocinio morale del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli.
Obiettivo: trasformare il sistema penale in uno spazio di opportunità attraverso percorsi concreti di reinserimento socio-lavorativo.
In chiusura, la presentazione del Napoli Social Manifesto, un documento partecipato con proposte per rafforzare il lavoro di rete e l’impatto sociale nei territori.
Un programma ricco e partecipato:
Tavole rotonde, Workshop, Laboratori di co-creazione, Aperitivo sociale e musica dal vivo
Temi al centro del dibattito: Lavoro e identità nel contesto penale, alternative alla detenzione, Comunità ospitali, Educazione e rigenerazione, Empowerment femminile e territorio
Protagonisti del NSF saranno accademici, operatori sociali, amministratori pubblici, magistrati, imprese sociali e realtà culturali. Il 4 giugno, la giornata si chiude con l’aperitivo musicale e l’energia coinvolgente della Banda Basaglia, un momento aperto a tuttə, per celebrare l’inclusione anche attraverso il linguaggio universale delle note.
Info e programma completo:
https://lazzarelle.org
“Abbiamo immaginato il Napoli Social Fest come un luogo dove far incontrare esperienze concrete di innovazione sociale e visioni capaci di trasformare il sistema penale da spazio di esclusione a opportunità di ricostruzione. Lavoriamo perché la società riconosca il valore del lavoro delle donne detenute e perché il reinserimento sia reale, dignitoso e possibile per tutte”.
— Imma Carpiniello, presidente Cooperativa Lazzarelle e coordinatrice del NSF.
“Crediamo nelle seconde possibilità e nella forza del lavoro dentro e fuori il carcere. Contesti in cui le persone si riscoprono capaci, riconosciute, libere di immaginare una nuova storia. È nella dimensione rieducativa e inclusiva del lavoro che si può aprire la strada per una giustizia di comunità”.
— Rita Ruffoli, direttrice Fondazione San Zeno, sostenitrice del NSF
“Jail to Job opera per il sostegno alla legittima esigenza delle persone di non sentirsi invisibili, di poter contare sulle proprie capacità, di poter diventare agenti di sviluppo del proprio territorio. Il progetto prova a sanare fratture, stabilire connessioni, costruire una prospettiva condivisa in cui tutte le componenti della società civile siano parte attiva”
— Nadia Lodato, coordinatrice del progetto Jail to Job
“Lavoriamo per creare connessioni vere tra chi vuole ripartire e chi è pronto a scommettere sulle persone. Solo così il carcere può diventare un nuovo inizio.”
— Giuseppe Pisano, presidente Cooperativa L’Arcolaio
Ufficio Stampa
Cooperativa Lazzarelle
+39 328 0937749
Di seguito il Programma.
- PROGRAMMA – MERCOLEDÌ 4 GIUGNO
14:30 – 15:00 | Accoglienza e registrazione
15:00 – 16:30 | Inclusione e lotta alla marginalità: un’alleanza tra carcere e società
Coordina: Francesco Izzo (Università Federico II)
Interventi istituzionali e introduttivi di: Imma Carpiniello (Lazzarelle), Lorenzo Scirocco (Fondazione Terzo Luogo), Felice Casucci (Assessore Turismo Regione Campania)Lucia Castellano (DAP Campania), Claudia Nannola (UIEPE), Marella Santangelo (Federico II), Rita Ruffoli (Fondazione San Zeno), Francesca de Marinis (tribunale Avellino) Giuseppe Pisano (L’Arcolaio), Nadia Lodato (Rigenerazioni Onlus), Giovampaolo Gaudino (Federsolidarietà), Manuela Marani (L’Altra Napoli)
Rapporteur: Anna Maria Giordano (Lazzarelle)
16:30 – 18:00 | Lavoro & Identità: processi di innovazione nel contesto penale
Coordina: Nadia Lodato (Rigenerazioni Onlus)
Intervengono: Filippo Giordano (LUMSA), Stefano Consiglio (Fondazione Con il Sud) Giacomo Sarti (Consorzio Open), Giustina Orientale Caputo (Federico II), Stefania Milano (Bivigroup), Simmaco Perillo (Al di là dei Sogni), Mariano Di Palma (Libera Campania), Imma Carpiniello (Lazzarelle)
Rapporteur: Adriana Anzelmo (L’Arcolaio), Stefano Consiglio (Fondazione Con il Sud)
18:00 – 19:30 | Aperitivo sociale con la musica dal vivo della Banda Basaglia
Un momento conviviale e musicale per condividere valori, esperienze e buone pratiche in un’atmosfera informale e inclusiva.
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PROGRAMMA – GIOVEDÌ 5 GIUGNO
9:30 – 10:30 | Accoglienza
10:30 – 12:00 | Alternative al carcere: pene sostitutive, messa alla prova e misure di comunità
Coordina: Giuseppe Pisano (L’Arcolaio)
Con: Patrizia Mirra (Tribunale Sorveglianza Napoli, invitata), Samuele Ciambriello (Garante Detenuti Campania), Gaetano Eboli e Marco Puglia (Magistrati Sorveglianza Napoli,), Nadia Lodato, Imma Carpiniello, Sandra Vatrella (Federico II), Francesco Pascale (Terra Felix), Mestieri Campania, Alessandra Pirera (CPI Napoli), Giuliano Ciano (Fuori di Zucca), Teatri in Gestazione, Casa del Contemporaneo, Maurizio Giambalvo (Wonderful Italy)
Rapporteur: Ilaria Muzzica (Lazzarelle)
11:30 – 13:30 | Tavoli paralleli di lavoro
Tavolo 1 – CoBaLTO: Comunità Ospitali per un turismo sostenibile
Coordina: Rosanna Veneziano (Università Vanvitelli)
Intervengono: Rosanna Romani DG Regione Campania Man Allart, Travel for Action and Memory, Casa del Contemporaneo, Le Nuvole, Rosanna Romani DG Regione Campania, AltoFest, Lazzarelle, ABANA, Malazè, En Kai Pan, Blam, Fondazione Campania dei Festival Rosario Mattera (malazè)
Rapporteur: Michela Carlomagno (Vanvitelli)
Tavolo 2 – Human Regeneration: attivare attraverso l’educazione
Coordina: Giacomo Smarrazzo (Era Coop)
Con: Rigenerazioni Onlus, Fondazione Terzo Luogo, Dedalus, Piano Terra, Quartieri Spagnoli, Grillo Parlante, Orsa Maggiore, Biblioteche senza Frontiere, Fondazione Morra Greco, Opera Don Calabria, Reggia di Caserta – Progetto Horticoltura, Amici di Peter Pan
13:30 – 14:30 | Lunch break
14:45 – 15:30 | Speed Pitching delle cooperative
Presentano le loro esperienze: Terra Felix, Fuori di Zucca, Al di là dei Sogni, Idee in Fuga, La Strada
15:30 – 17:00 | Femminismo, territorio e opportunità
Coordina: Paola Pizzo (Lazzarelle)
Intervengono: ActionAid, Azione contro la fame, Clean Sicily, Antigone, Chi Rom e chi No, Centro Antiviolenza Dream Team, Lise Moutoumalaya (Consolato di Francia, invitata)
17:00 – 18:00 | Restituzione dei lavori e creazione partecipata del Napoli Social Manifesto
Un documento collettivo di proposte per rafforzare l’impatto sociale e il lavoro di rete nei territori.
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03 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
A Mazara del Vallo, presso la sala-conferenze del risto-bar “Lu-Mè”, si è tenuto il workshop “Il nostro Ciak: il progetto e i suoi obiettivi” che segna di fatto l’avvio del progetto promosso dalla UILDM Mazara. L’idea progettuale è stata selezionata attraverso l’Avviso n. 2/2024 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali relativo ad iniziative promosse ai sensi dell’articolo 72 del D.Legs. 3 luglio 2017 n. 117 (“Codice per il Terzo Settore”). Il progetto “Il nostro Ciak” è strutturato per rispondere in maniera integrata ai bisogni di giovani tra i 18 e i 29 anni con disabilità e in situazioni di svantaggio socio-economico. L’iniziativa si articola in una serie di interventi educativi e culturali volti a promuovere l’inclusione sociale, attraverso percorsi di comunicazione, formazione e attività teatrali. Il progetto si avvale del contributo di una rete composta da 11 partner nazionali (Circolo Legambiente “Francesco Lojacono” di Palermo, Fiadda Roma APS, Fiadda APS, Avi Umbria APS, Associazione Atlantis 27 OD, ANIS Regione Puglia, FISH FVG, FISH Calabria, Associazione Insieme Verso Nuovi Orizzonti ODV, Associazione Crescere Insieme e Fondazione Messina–Ente Filantropico) e da un’équipe multidisciplinare che opererà in sinergia per garantire la qualità metodologica e l’efficacia degli interventi.
Ad aprire e coordinare l’incontro, che ha visto la partecipazione di molti ospiti della struttura gestita dalla UILDM Mazara e fra i beneficiari del progetto, è stata la Presidente di ANIS Regione Puglia, Anna Capra che ha così spiegato: “Il progetto vedrà coinvolti 100 destinatari in tutta Italia che realizzeranno prodotti artistici, teatrali giornalistici, si cimenteranno anche nel fare gli speaker in una radio. Il progetto avrà una durata di 14 mesi, inizia a Mazara del Vallo e terminerà Monopoli, con diversi step e con il coinvolgimento di diverse realtà che si occupano di diverse disabilità, costituendo così una rete con l’obiettivo l’inclusione sociale”.
Giovanna Tramonte, Presidente UILDM Sezione Mazara, ha così sottolineato: “E’ un progetto molto ambizioso, importante, la sua bellezza nel fatto che ha saputo cogliere lì dove le istituzioni sono carenti considerata la mancanza di servizi per una completa integrazione che vedono il disabile soggetto passivo di iniziative spesso slegale fra loro. I destinatari del Progetto ‘Il nostro Ciak’ diventano protagonisti. Ringraziamo pertanto la progettista dott.ssa Giuseppa Adamo e benvenuti a bordo a tutti i partner”.
Sono così intervenuti online alcuni partner del Progetto. Antonio Cotura, Presidente di Fiadda APS, ha evidenziato il tema dell’accessibilità e fruibilità dei servizi nella partecipazione alla vita sociale. “Nell’immaginario collettivo si pensa solo alle barriere architettoniche ma l’accessibilità lato sensu –ha avvertito il prof. Cotura- riguarda le relazioni umane in generale, la fruizione di spazi pubblici. Con ‘Il nostro Ciak’ siamo tutti chiamati a portare conoscenze, esperienze, competenze per rendere questa progettualità conforme ai suoi obiettivi e per renderla divulgabile e replicabile attraverso un criterio di progettazione universale”. Emilia del Fante, presidente di Fiadda Onlus Roma, ha aggiunto: “questo progetto ci tocca il cuore perché rientra nella cultura di Fiadda Roma impegnata da anni nella promozione delle tecniche cinematografiche fra i giovani, pertanto daremo il nostro forte contributo alla sua riuscita”.
E’ intervenuto anche il dott. Andrea Tonucci di Avi Umbria: “Ringraziamo per esser stati coinvolti in questa bellissima iniziativa, stimolante, di prospettiva nazionale. Porteremo la nostra esperienza nello sviluppo di forme di aggregazione, dal lavoro, al tempo libero, alla comunicazione con strumenti innovativi. In bocca al lupo a tutti noi”.
“Il nostro Ciak -ha spiegato infine Giuseppa Adamo, project manager del progetto- è un progetto a misura delle diverse espressività ed ha finalità ludico-aggregative per rafforzare le competenze personali e relazionali dei beneficiari, valorizzando le loro potenzialità e favorendo l’accesso attivo alla vita culturale e sociale. Ringraziamo il Ministero delle Politiche Sociali e l’UILDM Mazara per la fiducia, e tutti i partner che si adopereranno per la riuscita del progetto. Fra le attività previste anche la realizzazione di un cortometraggio con il noto regista Giuseppe Gigliorosso da portare in festival nazionali e internazionali. In un momento così tragico ove la vita di migliaia di innocenti è quotidianamente a rischio, questo progetto vuole essere anche un momento di riflessione. Non si può restare inermi di fronte a quanto di orribile sta avvenendo dall’altra parte del Mediterraneo”.
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03 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Tre classi del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Acerra – indirizzo “Architettura e Ambiente”, accompagnati dai docenti arch. Tommaso De Falco e arch. Luciana Arciuolo, guidati dalla D.S. Lea Vitolo, hanno fatto visita alla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale (CERS) costituita presso la “Casa del Fanciullo” di Napoli, nel quartiere di Barra, nell’ambito di un percorso di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) in collaborazione con la società 3E Environment Energy Economy.
La visita si è inserita in un progetto formativo già avviato con gli studenti, incentrato sul tema dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico. I ragazzi hanno avuto modo di visitare dapprima un impianto fotovoltaico, poi – ieri – l’impianto installato presso la Casa del Fanciullo, fulcro della CERS promossa dalla Parrocchia Maria SS. di Caravaggio e nata con il sostegno della Fondazione con il Sud in collaborazione con il Banco dell’Energia, che cofinanzia i costi per gli impianti.
Il percorso ha offerto agli studenti un’occasione concreta per vedere da vicino un modello innovativo di energia condivisa e inclusiva: accanto ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto dell’edificio i ragazzi hanno visitato anche gli spazi dove prenderanno presto vita due servizi fondamentali per il territorio, ovvero la mensa per i poveri “Don Vincenzino Sica” e l’emporio solidale “Madre Claudia Russo”.
Proprio questi due servizi rappresentano il cuore della dimensione “solidale” della CERS di Barra: il ricavato dell’energia prodotta e immessa in rete, insieme al risparmio energetico derivante dall’autoconsumo della parrocchia, servirà infatti a sostenere nel tempo le attività rivolte a circa 40 famiglie in condizione di povertà, individuate tramite il centro di ascolto parrocchiale. A ciò si aggiungeranno anche premialità per i cittadini più fragili che adotteranno comportamenti sostenibili, come la raccolta differenziata o il risparmio energetico, trasformabili in crediti da utilizzare nell’emporio.
Gli studenti del “Munari” hanno potuto dialogare con i protagonisti del progetto e riflettere sui legami tra transizione ecologica, cittadinanza attiva e giustizia sociale.
La visita è stata accolta con entusiasmo anche dal team della CERS, rappresentato dal parroco don Enzo Gallesi, dal diacono Gennaro Zuccoli, presidente della Comunità Energetica, e dall’ingegnere Giuseppe Esposito di 3eee, responsabile tecnico del progetto. Proprio Esposito ha illustrato ai ragazzi il funzionamento dell’impianto e i benefici ambientali e sociali attesi.
Resta, tuttavia, in sospeso il completamento dell’allaccio alla rete, un passaggio tecnico-burocratico che si attende da parte dell’Enel da ormai otto mesi e che, una volta risolto, consentirà finalmente l’attivazione ufficiale della produzione energetica e la piena operatività dei servizi solidali.
La Parrocchia Maria Santissima di Caravaggio è il soggetto responsabile della Comunità Energetica. Il progetto vede come partner, oltre a 3E, anche Euricse e il Centro della Gioventù. L’obiettivo resta quello di costruire – nel cuore della periferia est di Napoli – una comunità che produca energia pulita, ma anche legami, solidarietà e consapevolezza.
L’articolo Liceo “Bruno Munari di Acerra” in visita alla Comunità Energetica e Solidale di Barra: i ragazzi scoprono l’energia che fa bene anche al prossimo proviene da Comunicare il sociale.
03 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
A partire dal 1 giugno, Bourelly Health Service, società del Bourelly Group, ha avviato il servizio di assistenza ai passeggeri a mobilità ridotta (PRM) presso l’Aeroporto Internazionale di Napoli – Capodichino, affiancando il presidio sanitario già attivo e strutturato. L’aggiudicazione dell’appalto, che avrà durata triennale, segna un passo importante nella strategia di espansione del Gruppo nel settore dell’assistenza e della logistica dedicate alle persone con disabilità.
L’appalto coinvolgerà circa 100 dipendenti, interessati dal passaggio di cantiere, avvenuto nel pieno rispetto delle clausole di salvaguardia occupazionale, grazie alla sinergia e al dialogo costruttivo con tutte le parti sociali e sindacali coinvolte.
Bourelly garantirà assistenza qualificata a tutte le persone con mobilità ridotta, a causa di disabilità fisiche (sensoriali o locomotorie, permanenti o temporanee), disabilità o handicap mentali, o per qualsiasi altra causa, inclusa l’età avanzata. L’obiettivo è fornire un servizio inclusivo e accessibile, adattato alle esigenze individuali degli utenti, nel pieno rispetto delle normative internazionali, europee e nazionali in materia di sicurezza e degli standard di qualità stabiliti da ENAC.
Il servizio PRM copre tutte le fasi del viaggio: dall’arrivo in aeroporto fino all’imbarco, e viceversa. Il personale specializzato accompagnerà l’utenza da qualsiasi punto dell’aerostazione fino all’aeromobile, assicurando l’assistenza entro 5 minuti dalla richiesta, garantendo così rapidità, attenzione e rispetto della dignità della persona. Nei periodi di alta affluenza, si stima che il servizio gestirà tra le 300 e le 350 richieste giornaliere, confermando l’importanza del nuovo incarico per la qualità dell’accoglienza aeroportuale e l’inclusività del servizio pubblico.
“Bourelly Health Service mette al centro del proprio operato la persona e l’accessibilità, contribuendo a rendere il trasporto aereo un’esperienza sicura e priva di barriere per tutti – spiega Guido Bourelly, CEO di Bourelly Group –. L’ingresso nel settore dell’assistenza ai passeggeri con disabilità rappresenta per noi una nuova linea strategica, coerente con il nostro progetto di espansione e con la crescita di questa importantissima infrastruttura, l’Aeroporto di Capodichino, che rappresenta per il territorio un asset fondamentale di sviluppo. Si tratta del primo passo di un progetto molto più ampio, nel quale la nostra azienda si sta preparando a strutturare e organizzare un’offerta di servizi per questa utenza fragile, in vista degli incrementi di flussi turistici previsti nei prossimi mesi”.
“Non si tratta solo di numeri – continua Bourelly – ma di responsabilità sociale e qualità dei servizi. Con questa nuova commessa – insieme a quelle in partenza a giugno presso l’ASL di Caserta per il trasporto di campioni biologici e nel Comune di Capri, con un presidio sanitario presso il porto di Marina Grande – consolidiamo la nostra presenza sul territorio e rafforziamo il nostro impegno nella sanità e nella logistica sanitaria”.
L’attività presso l’aeroporto di Napoli si inserisce nel più ampio piano di espansione che Bourelly Group sta realizzando sul territorio nazionale, con particolare attenzione a Campania, Lazio e Sicilia. I principali ambiti operativi attuali includono: assistenza sanitaria e trasporto infermi (118 e trasporto secondario), presidi sanitari presso grandi infrastrutture e assistenza a persone con disabilità. L’avvio della nuova commessa a Capodichino assume anche un valore simbolico e strategico: testimonia, infatti, l’importanza di investire nel Mezzogiorno, in una fase in cui strumenti come la ZES (Zona Economica Speciale) stanno riportando attenzione e opportunità nei territori del Sud, restituendo centralità industriale e servizi di qualità.
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03 Giu, 2025 | Comunicare il sociale
Un evento che non solo suona… ma agisce!
“Come Suona il Caos” è più di un concerto: è un’esperienza che unisce, educa e mobilita, dimostrando che un mondo sostenibile è possibile, a partire dai gesti quotidiani.
“Come Suona il Caos”, l’evento musicale e culturale ideato da Maurizio Capone, giunge alla sua quarta edizione ed è inserito nel programma del Campania Teatro Festival Italia 2025 e si svolge in due giorni.
Anteprima l’8 giugno (ore 11) Presso la Masseria Ferraioli (Afragola) ci sarà la Piantumazione di due ulivi ed apposizione di una targa a perenne memoria della Terra dei Fuochi con la partecipazione di Stop Biocidio, ISDE Medici per l’Ambiente, Greenpeace, Guerrilla Planting, Wau e di tutta la comunità che da sempre segue le iniziative di Come Suona il Caos.
Poi appuntamento a mercoledì 18 giugno (ore 21) nel suggestivo Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale a Napoli, per una serata che unisce arte, ecologia e impegno sociale, con un focus speciale sulla dimensione femminile del mondo, celebrata attraverso l’amore per la Madre Terra e le storie delle donne in prima linea per la giustizia ambientale e sociale.
Le attività educative inizieranno dalle ore 18 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’edizione 2025 di Come Suona il Caos segna anche un traguardo importante: i 25 anni di attività di Capone & BungtBangt, pionieri europei dell’eco-music con strumenti interamente costruiti da materiali riciclati. Nati nel 1999, hanno trasformato la musica in un veicolo di sostenibilità e denuncia, anticipando temi oggi più che mai urgenti.
In un’epoca in cui le iniziative ambientali rischiano di essere superficiali, “Come Suona il Caos” si distingue per coerenza e concretezza, coinvolgendo realtà associative, artisti e pubblico in un’esperienza trasformativa. L’evento, partito nel 2009 a Bagnoli con 5.000 partecipanti, oggi è un modello di rigore ecologico e partecipazione, sostenuto da Greenpeace, Legambiente, Amnesty International e altre organizzazioni.
Maurizio Capone, Campione di Economia Circolare (Legambiente) e Socio Onorario di Musica contro le mafie, guida un progetto che unisce arte e attivismo: “Vogliamo dimostrare che la cultura può essere motore di cambiamento, con azioni reali e un linguaggio universale: la musica”.
L’evento, come sempre, coinvolgerà attivamente il pubblico, trasformandolo da spettatore in protagonista, grazie ad attività immersive come azioni concrete con la partecipazione delle più autorevoli associazioni ecologiste:
– alla Masseria Ferraioli (Via Procida, Afragola – NA), bene confiscato alla camorra, verranno piantumati due ulivi come memoria permanente della Terra dei Fuochi ed apposta una targa con una citazione del brano “Mariuò” scritto nel 1994 da Maurizio Capone. Sarano presenti e interverranno per un dibattito le Associazioni Medici per l’Ambiente (ISDE) e Stop Biocidio.
– presso Palazzo Reale il tradizionale Workshop di Capone sulla costruzione di strumenti musicali con materiali riciclati quest’anno si intitola “Tu Come lo Fai? Porta il tuo strumento riciclato!”, sarà l’occasione per far esibire dal palco i circa trenta bambini di 4ª e 5ª classe della scuola primaria che hanno preso parte al laboratorio che Capone ha condotto nel teatro della parrocchia Santi Giovanni e Paolo in Piazza Ottocalli a Napoli.
Prima del concerto finale ci sarà la Jam session collettiva con strumenti riciclati, aperta a chi tra il pubblico porterà il proprio strumento.
I bambini, guidati da Capone, si esibiranno in una performance durante la quale racconteranno la loro esperienza di costruzione e pratica musicale.
Tra i partecipanti al workshop, anche i bambini rifugiati dell’Ucraina a Napoli del Progetto Infanzia Felice APS.
Nei giorni antecedenti al concerto verrà lanciata una call to action via social per invitare il pubblico a portare uno strumento riciclato da mostrare e suonare durante il workshop.
Grazie al contributo del Consorzio Ricrea, verranno creati strumenti in acciaio riciclato che saranno donati al pubblico, che potrà utilizzarli al concerto serale per dar vita ad una grande orchestra collettiva.
Al concerto con l’associazione Napoli Pedala: il pubblico è invitato a venire al concerto in bicicletta, per promuovere la mobilità sostenibile. Napoli Pedala organizzerà un un raduno di ciclisti che arriverà a Palazzo Reale al quale potranno aggiungersi altri ciclisti.
Sarà allestita un’area con stand e gazebo dedicati ad associazioni ambientaliste e per i diritti civili (Greenpeace, Legambiente, Amnesty, Napoli Pedala, Sii Turista della Tua Città, ‘N Sea Yet WWF Napoli ETS, La Comune); ci saranno artigiani e artisti che lavorano con materiali di recupero e il pubblico potrà fare percorsi sensoriali e laboratori educativi (per adulti e bambini) proposti dalle associazioni partecipanti.
International ecc.); artigiani e artisti che lavorano con materiali di recupero; percorsi sensoriali e laboratori educativi per adulti e bambini proposti dalle associazioni partecipanti.
Ore 21:00 il Concerto
Il momento clou della giornata: il concerto dal titolo Femmena, Vita e Libertà dedicato alle donne che lottano per i loro diritti e per difendere Madre Terra con tante donne, artiste ed attiviste, ospiti sul palco.
Capone & BungtBangt, figli di questo tempo, osservano un mondo che li riguarda e li chiama in causa. La musica diventa “ponte”, e come un’onda arriva alle coscienze di tutti, la musica amplifica le voci delle donne. Voci che parlano di battaglie quotidiane, di diritti negati e di quelle contraddizioni che galleggiano sotto “pelle” nella nostra società. Voci che, troppo spesso, restano soffocate o invisibili.
Durante l’intera durata del concerto ci sarà il live painting dell’artista Trisha Palma.
Elenco delle ospiti:
• Milly Borrego (Cuba) – danzerà e racconterà la difficile situazione di Cuba aggredita dal capitalismo americano
• Rosalba Di Girolamo (Napoli) – interpreterà un estratto da Nuda omaggio a Marilyn Monroe
• Cristina Donadio (Napoli) – reciterà un brano tratto da Storiacce sui bambini violati del Parco Verde
• Ismahan Hassen (Tunisia) – parlerà dei diritti dei migranti di seconda generazione.
• Elckjaer Franco Bono (Venezuela) – danzerà e curerà le coreografie di Capille Luonghe
• Fabiana Martone (Napoli) – cantante ed attivista verde del gruppo Guerrilla Planting.
• Trisha Palma (Scampia) – writer e pittrice, creerà un’opera durante il concerto.
• Rozita Shoaei (Iran) – interpreterà una poesia sul movimento femminile “Donna Vita e Libertà”
• Dalal Suleiman (Palestina) – interpreterà “Three Generations” una poesia di Rafeef Ziadah
• Francesca Zazzera (Napoli) – storica attivista di Greenpeace parlerà della Terra dei Fuochi
• Action Women (Africa) – sartoria sociale composta da donne africane, sfileranno con i loro abiti durante il concerto
Come da tradizione l’apertura del concerto sarà affidata al Frente Murguero Campano – M’abbucia ‘o frente che sfilerà tra il pubblico fino al palco, per unirsi a Capone & BungtBangt nel primo brano della scaletta.
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