AL VIA GLI EVENTI SPECIALI 2024 ALLA CAPPELLA SANSEVERO

Nuovi appuntamenti al Museo Cappella Sansevero che dà il via a due percorsi di visita in apertura straordinaria con un calendario fino all’autunno, per esplorare i misteri e gli enigmi del gioiello barocco e ampliare le opportunità di rilettura del suo patrimonio.

 

L’associazione culturale NarteA ripropone in Cappella la sua visita teatralizzata di maggior successo, Il Testamento di Pietra, scritta e diretta da Febo Quercia, interpretata da Raffaele Ausiello, Mario Di Fonzo e Alessio Sica (doppi turni di visita in programma il 24 febbraio, il 18 maggio e il 16 novembre 2024, alle 19:30 e alle 20:30).

A sei anni dalla prima seguitissima serie di visite tematiche, torna con due appuntamenti anche Simboli e segreti della Cappella Sansevero, il percorso esoterico di e con Martin Rua, che si inoltra nei misteri celati nel tempio artistico concepito dal principe Raimondo di Sangro nel Settecento (15 marzo e 27 novembre 2024, ore 19:30).

 

È possibile consultare calendario e orari delle visite, prenotare e acquistare i biglietti sul sito del museo museosansevero.it. I biglietti sono resi disponibili con 30 giorni di anticipo.

 

Il Testamento di Pietra è un viaggio teatrale alla scoperta della Napoli massonica ed esoterica. Tra storia e alchimia, leggende e studi scientifici, è investigata la figura del principe Raimondo di Sangro, la cui storia si intreccia a quella di altri due personaggi: lo scultore napoletano Giuseppe Sammartino e il medico palermitano Giuseppe Salerno.

Nel corso della visita, è possibile ammirare capolavori come il Cristo velato, la Pudicizia e il Disinganno e la Cavea sotterranea, dove sono conservate le famose Macchine anatomiche.

Un percorso guidato nella storia e tra le opere del museo – attraverso le parole della guida Matteo Borriello – in cui si alternano l’accurata ricostruzione storica e il fascino dello spettacolo dal vivo. NarteA conduce i visitatori alla scoperta della figura enigmatica quanto geniale del principe di Sansevero, inventore e intraprendente mecenate, intorno al quale si addensano numerose leggende e che ha sviluppato il progetto iconografico del complesso monumentale. Un’occasione unica per affondare lo sguardo tra le pieghe del Cristo velato e scoprire segreti e misteri esoterici che si celano dietro uno dei monumenti più visitati al mondo.

 

Simboli e segreti della Cappella Sansevero offre l’opportunità di vivere e visitare il Museo Cappella Sansevero, al di fuori dai consueti orari di apertura al pubblico, con una guida d’eccezione. Prendendo spunto dalle ricerche di studiosi come Sigfrido Höbel e Mario Buonoconto, Martin Rua, scrittore ed esperto della tradizione esoterica, conduce i visitatori nel labirinto di simboli del complesso monumentale, rivelando precise corrispondenze tra i rituali di iniziazione massonica e le fasi del procedimento alchemico, rendendo onore al principe Raimondo di Sangro, studioso poliedrico, che si interessò anche di alchimia e fu Gran Maestro della Massoneria napoletana

Il coinvolgente racconto di Martin Rua accompagna il pubblico alla ricerca dei messaggi nascosti in uno dei luoghi più affascinanti della nostra città, offrendo ai partecipanti le chiavi di lettura per esplorare gli aspetti più criptici della Cappella e decodificare il suo codice simbolico. Un’esperienza inedita, arricchita da combinazioni di luci volte a suggerire nessi e richiami tra le sculture.

La speciale visita guidata, assolutamente inedita, è ispirata al libro di Martin Rua Il rituale di pietra. Simboli e segreti della Cappella Sansevero (alós edizioni, 2015).

La visita è in italiano e ha una durata di un’ora circa.

Martin Rua è autore di thriller sospesi tra esoterismo e avventura, tutti pubblicati da Newton Compton. I suoi romanzi hanno riscosso grande successo e sono stati tradotti in altre lingue.

 

Un anno ricco di eventi per il Museo Cappella Sansevero che propone fino al 4 marzo anche la mostra Haravec|Gli esperimenti del principe Raimondo di Sangro nelle illustrazioni di Daniela Pergreffi, ospitata nello spazio Off Gallery in via Raimondo di Sangro 20 (di fronte all’ingresso laterale della Cappella Sansevero).

 

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GLI EVENTI SPECIALI 2024 ALLA CAPPELLA SANSEVERO

Museo Cappella Sansevero | Napoli, Via Francesco De Sanctis 19/21

Testamento di Pietra – Visita teatralizzata a cura dell’Associazione culturale NarteA

sabato 24 febbraio 2024 (doppio turno di visita – 19:30 e 20:30)

sabato 18 maggio 2024 (doppio turno di visita – 19:30 e 20:30)

sabato 16 novembre 2024 (doppio turno di visita – 19:30 e 20:30)

Biglietto: € 25,00

 

Simboli e Segreti della Cappella Sansevero – Percorso esoterico di e con Martin Rua

venerdì 15 marzo 2024 ore 19:30

venerdì 27 novembre 2024 ore 19:30

Biglietto: € 25,00

 

Calendario completo degli eventi e prenotazioni: www.museosansevero.it

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“Una Città Che Scrive” dedica la nona edizione del Premio Letterario a Giulia Cecchettin

Pubblicato il Bando 2024 del Premio Letterario Una Città Che Scrive, nona edizione. L’Associazione “Una Città Che…” per l’edizione del 2024 del Premio Letterario: “Una Città Che Scrive” istituisce una sezione unica intitolata “Meglio amarsi”, per affrontare il tema del femminicidio e della violenza sulle donne.

Una scelta sentita dopo l’accadimento che ha sconvolto il Paese: l’uccisione di Giulia Cecchettin.

“Questa nuova edizione del concorso letterario vuole donare ai partecipanti, e a tutti coloro che leggeranno l’antologia che pubblicheremo, un momento di riflessione su un tema cruciale, quale quello del femminicidio, lanciando un forte e chiaro messaggio contro la violenza sulle donne”, il commento di Giovanni Nappi, ideatore del concorso letterario nazionale.

Si partecipa al Concorso entro e non oltre il 20 maggio 2024, e le premiazioni sono previste per il mese di giugno 2024 a Casalnuovo di Napoli presso il Parco delle Chiocciole.

Il Bando completo lo si scarica dal sito:  www.unacittachescrive.com

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Terza Giornata del Concorso Scolastico Nazionale “Annalisa Durante”: gli appuntamenti

Il 21 febbraio, terzo giorno del Concorso Scolastico Nazionale “Annalisa Durante”, presso la Biblioteca “Annalisa Durante” in via Vicaria Vecchia, 23, Napoli,  alle 10:00 si terrà l’evento di “Spazio ai giovani”, interverranno Chiara Marciani, assessore alle Politiche Giovanili e al lavoro del Comune di Napoli, Rosa Maiello, direttore della Biblioteca dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” e Amedeo Colella, scrittore, storico e umorista napoletano. Previsti la premiazione delle scuole secondarie di secondo grado partecipanti al Concorso scolastico nazionale, BiblioYoung, I giovani e la lettura, “Premio Annalisa Durante” alla memoria di Adam Jendoubi, giovane attore di Forcella, recentemente scomparso, di cui sono stati donati gli organi.
Nel pomeriggio, alle 16:30, sarà la volta di “Liberi Dentro – La giustizia consapevole in teoria e in patrica”, incontro dedicato alla giustizia riparativa. Presenti Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione “Annalisa Durante” Cristina Franchini, referente Area Giustizia “My Life Design O.D.V.”, Giulia Russo, direttrice del Centro Penitenziario “Giuseppe Mandato” di Secondigliano – Napoli, Carlo Berdini, direttore della Casa Circondariale “Giuseppe Salvia” di Napoli – Poggioreale, Chiara Masi, dirigente penitenziario – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Samuele Ciambriello, garante regionale per i diritti delle persone private della libertà personale, Lucia Di Mauro, vedova di Gaetano Montanino, vittima del dovere per mano della criminalità organizzata e don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania. Sarà proiettato il cortometraggio “Liberi Dentro”, girato all’interno del carcere di Bollate, con le testimonianze delle persone detenute e consegnato il “Premio Annalisa Durante” a Lucia Di Mauro.

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“Un dovere essere in prima linea, che sia l’inizio verso la parità di genere”, l’appello dell’attrice Lidia Vitale in occasione della Giornata Internazionale sulla Giustizia Sociale 

 

Quello delle arti e della cultura è un universo tutto al maschile. Il gender gap nel mondo del cinema, del teatro, così come della musica e della tv è ancora un problema evidente sia sul piano artistico che su quello dei diritti e delle tutele per i lavoratori del settore.

Nonostante le grandi battaglie già messe in atto negli ultimi decenni (lì dove forse proprio la cultura si fa terreno d’avanguardia e di rivoluzione), per questi lavoratori la disparità di genere è una questione che torna ancora più attuale anche in occasione della Giornata Internazionale della giustizia sociale che si celebra il 20 febbraio.

I DATI DEL MIC  – Attrici, registe, sceneggiatrici, conduttrici, musiciste. I numeri delle donne nel mondo delle arti in Italia sono quelli di una rivoluzione di genere ancora zoppicante, come evidenziato dal primo rapporto realizzato dall’Osservatorio del Ministero della Cultura dedicato proprio alla parità di genere nel mondo delle arti e della cultura.

 

Ancora poco più di un anno fa, non arrivava al 3% il numero di donne che producono musica, la quota cantanti donna ferma al 30%, con appena il 10% di autrici di musica e testi.

 

In televisione, su circa 1.700 trasmissioni, la presenza delle donne nei programmi sportivi è appena del 15,8%, in quelle di taglio culturale del 32,4% e nei Tg e nei contenuti d’informazione poco più del 37%. All’interno delle trasmissioni d’intrattenimento, invece, la percentuale di professionalità femminile arriva al 40,2% ma resta comunque ben al di sotto della metà.

SOLO UOMINI NELLE COMMISSIONI TEATRO –  Fanalino di coda il teatro, con un recentissimo episodio che desta davvero scalpore: il mese scorso proprio il Ministero della Cultura ha pubblicato i nominativi delle quattro commissioni di esperti che dovranno contribuire alla gestione del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo; nell’elenco non c’è neanche una donna.

 

POCHE DONNE E STEREOTIPATE – I dati sono leggermente più confortanti se ci spostiamo al cinema e nelle serie tv: qui le donne sono più numerose ma c’è da rilevare la significativa realtà dei ruoli stereotipicamente affidati sempre e solo a figure femminili: 85% personaggi che si occupano della casa e/o dei figli mentre solo il 19% delle donne interpreta ruoli come ingegneri, tecnici informatici o politici. E ancora, le parti da insegnanti e professori sono per il 64% al maschile, così come quelli di medici e sanitari (74,8% uomini, 25,1% donne).

 

UGUAGLIANZA E PARITA’ DI GENERE – “E’ più facile trovare una donna come musa ispiratrice che come autrice di un’opera” è la provocazione di Lidia Vitale, attrice e artista da sempre impegnata in prima linea nelle campagne sociali più calde.

 

“Noi artisti che facciamo dell’interpretazione della realtà il nostro lavoro e la nostra missione comunicativa, abbiamo il dovere di impegnarci anche nelle battaglie più scomode, soprattutto quando a dover essere rivendicato è proprio il diritto di noi lavoratrici nel mondo della cultura” spiega l’artista, che in occasione proprio della Giornata Internazionale della Giustizia Sociale rivolge un appello affinché anche nel mondo delle maestranze, dello spettacolo e delle arti a tutte le donne lavoratrici vengano riconosciuti gli stessi diritti. Fondamentale, in questo senso, il grande lavoro per il primo contratto nazionale per gli attori portato avanti da “Unita”, l’Associazione di attori e attrici che tutela la dignità professionale dei propri associati, a cui anche Lidia Vitale aderisce con intensa partecipazione.

 

“Diritti, uguali per tutti, oltre la retorica e qualsiasi semplificazione” ricorda l’artista, che in occasione della premiere romana del film “Plurale maschile” (regia di Alessandro Guida) in cui interpreta il ruolo di una cinica critica gastronomica), ha tenuto a indossare una particolare applicazione con la scritta #stopgenocide.

 

Molto impegnata anche a supporto dei diritti per la comunità lgbtq+, Lidia Vitale (“Ti mangio il cuore” / “Esterno notte” / “La bellezza del somaro” / “La meglio gioventù”) ha alle spalle una carriera ventennale anche con un prestigioso slancio internazionale, sul grande e sul piccolo schermo, dove ha sempre amato calarsi nei panni di donne coraggiose, intense, autoironiche. Figure femminili sempre diverse e intense, tra loro accomunate da una straordinaria forza vitale che ben rappresenta il suo essere orgogliosamente libera e indipendente, sia come donna che come artista.

 

Lidia Vitale ha recentemente finito di girare “Vangelo Secondo Maria” di Paolo Zucca per Indigo Film nel ruolo di Anna, la madre di Maria (Benedetta Porcaroli) ed è attualmente impegnata sul set della nuova serie Netflix “Mrs playmen”.

(credit foto: Riccardo Riante)

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“Stato di grazia” arriva a Salerno, docufilm sul caso giudiziario del documentarista di mafia Ambrogio Crespi

“Cosa deve fare un uomo per dimostrare la propria innocenza?”
La risposta inquietante a questa domanda è il famoso caso di Ambrogio Crespi: “Stato di grazia”, la storia, un viaggio attraverso il limbo della giustizia italiana, è un docufilm prodotto da Proger Smart Communication e Alfio Bardolla Training Group con la regia di Luca Telese, presentato in anteprima a Venezia 80 (Fondazione La Biennale di Venezia), alla Festa del Cinema di Roma, alla Camera dei Deputati. Una straordinaria storia di forza, amore, di famiglia e amici, di vita, di resilienza, ma anche di paura, di senso di impotenza.
Il docufilm arriva finalmente a Salerno. Giovedì 22 febbraio, al Teatro delle Arti, alle ore 10, proiezione speciale, alla presenza di oltre 350 studenti delle scuole superiori salernitane. L’evento è spin-off invernale del Picentia Short Film Festival, supportato dal Premio Charlot e dal Teatro delle Arti.
Il docufilm narrato dal regista Luca Telese racconta la difficoltà di Ambrogio Crespi, da regista antimafia ad una condanna ingiusta a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, nel dimostrare la propria innocenza. Una persona condannata a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa che termina con la Grazia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il docufilm, narrato dal regista Luca Telese, giornalista, saggista e autore televisivo di caratura nazionale, racconta la difficoltà incontrata nel dimostrare la propria innocenza e soprattutto mostra le difficoltà umane e le sofferenze vissute da Crespi e dalla sua famiglia, denunciando le complessità e le contraddizioni della giustizia italiana.
Tra i protagonisti del docufilm ci sono figure simbolo della lotta alle mafie, come Sergio De Caprio, il “Capitano Ultimo” che arrestò Totò Riina, e il testimone di giustizia Benedetto Zoccola, ma anche figure istituzionali quali Edi Rama, Primo Ministro dell’Albania, Sergio D’Elia, Segretario di “Nessuno Tocchi Caino”, Alessandro Arrighi, Presidente del Comitato per Ambrogio Crespi e direttore di Produzione, Francesco Storace e Sandro Gozi. Al docufilm hanno preso parte anche giornalisti come Gian Marco Chiocci, direttore del TG1, Clemente Mimun, direttore del TG5 e Peter Gomez, direttore de Il Fatto Quotidiano, così come giudici, avvocati e i direttori delle carceri di San Vittore e Opera.
L’opera vanta anche la partecipazione straordinaria dell’attore Lorenzo Flaherty, chiamato a interpretare il ruolo del Pubblico Ministero.
Al termine della proiezione ci sarà un dibattito in sala al quale parteciperanno Ambrogio Crespi, il regista Luca Telese, il produttore Alfio Bardolla e il giornalista Gigi Casciello.

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FQTS: percorso di formazione sui dati del sistema statistico ufficiale

Nell’ambito del progetto FQTS viene promosso un percorso formativo on-line, in collaborazione con Istat, finalizzato ad approfondire il tema della natura dei dati e delle modalità del loro reperimento nel sistema informativo.

Come è noto, i dati statistici rivestono un ruolo cruciale, anche nel contesto delle attività del Terzo settore, ma devono essere accurati, rappresentativi ed utilizzati in modo ponderato.

Il percorso avrà una durata di 50 ore totali e sarà strutturato in  webinar, Mooc (massive open online course) e laboratori, con momenti dedicati alla presentazione di risultati di indagini, al fine di far comprendere il valore e l’arricchimento professionale derivanti dall’utilizzo consapevole dei dati statistici ufficiali.

Programma del percorso:

6 marzo 2024 h. 17.00: Webinar – “Navigare il sito Istat alla ricerca dei dati per il Terzo settore”
marzo-aprile:  Mooc – Focus sulle banche dati e lettura delle informazioni
8 maggio 2024: Webinar – “Analisi dei dati di statistica ufficiale”
maggio-giugno: Mooc – Condurre analisi descrittive
18 giugno 2024: Webinar – “L’Istituto Nazionale di Statistica e il Sistan”
giugno-luglio: Mooc – Enti produttori di dati di statistica ufficiale
settembre-dicembre: Laboratori tematici

è possibile registrarsi QUI.

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