L’energia della solidarietà: l’Ordine degli Ingegneri ed eVISO a sostegno della Fondazione FARO

Quando l’innovazione incontra la solidarietà, nascono iniziative in grado di generare un impatto concreto sul territorio. Lo scorso 31 marzo, presso le OGR di Torino, il seminario “Il Project Management nell’ambito dei servizi socialmente utili” ha segnato il lancio ufficiale di un progetto di charity che mette le persone al centro in tutti i sensi: la collaborazione tra l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino ed eVISO contribuirà a sostenere la Fondazione FARO ETS, realtà che da oltre 40 anni garantisce cure palliative specialistiche ai pazienti in fase avanzata di malattia e alle loro famiglie.
 Grazie a questa iniziativa, verrà devoluta alla Fondazione FARO una somma a titolo di erogazione liberale di 30 euro per ogni contratto sottoscritto dagli iscritti all’Ordine nell’ambito della convenzione per l’anno 2025 con eVISO, con l’obiettivo di supportare il Progetto Protezione Famiglie Fragili, che offre assistenza psicologica e sociale ai nuclei più fragili colpiti dalla malattia. Il PPFF ha preso in carico negli anni migliaia di famiglie costruendo contesti di cura nel fine vita protettivi e supportivi, con un’attenzione particolare ai soggetti più fragili, anche attraverso l’attivazione di risposte specializzate per il sostegno ai familiari durante l’elaborazione del lutto. Nel 2024 il progetto si è preso cura di 325 nuclei familiari fragili.
 “La partnership tra l’Ordine ed eVISO rappresenta un’opportunità a doppio valore: da un lato, offre un vantaggio economico nella fornitura di luce e gas per gli studi professionali e le famiglie dei nostri iscritti; dall’altro, promuove un impatto sociale positivo, grazie all’impiego di energia verde, sostenibile e consapevole, in piena coerenza con la mission green dell’Ente. In questo quadro virtuoso rientra anche l’iniziativa di charity che vede protagonista la Fondazione FARO, eccellenza del territorio nell’assistenza socio-sanitaria e nella ricerca e divulgazione medico-scientifica, dispensatrice di energia benefica”, ha dichiarato Giuseppe Andrea Ferro, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.
 eVISO, azienda tecnologica con sede a Saluzzo (Cn) specializzata nella fornitura di energia e gas, ha accolto con entusiasmo l’opportunità di contribuire a questa iniziativa, coniugando il proprio know-how con una visione solidale.
 “In eVISO crediamo che la tecnologia debba sempre essere al servizio delle persone, e proprio per questo poniamo il valore umano al centro delle nostre strategie e dei nostri progetti. La partnership con l’Ordine degli Ingegneri di Torino ne è un esempio concreto: un’iniziativa nata per offrire energia efficiente e sostenibile ai professionisti del settore, che si è tradotta in un’azione di grande impatto sociale. Grazie a questa collaborazione, verrà erogato un contributo tangibile alla Fondazione FARO, sostenendo il Progetto Protezione Famiglie e offrendo un aiuto concreto a chi sta affrontando momenti difficili”, ha dichiarato Lucia Fracassi, Direttore Generale di eVISO.
 La Fondazione FARO ETS opera quotidianamente per garantire la miglior qualità di vita possibile ai pazienti e ai loro familiari, offrendo cure palliative specialistiche sia a domicilio nella provincia di Torino che presso i propri hospice a Torino e Carignano. Grazie al lavoro di medici, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi, fisioterapisti, assistenti sociali e volontari, la FARO assicura un’assistenza gratuita, mettendo al centro la dignità e il benessere delle persone.
 “Siamo profondamente grati ad eVISO e all’Ordine degli Ingegneri per questa iniziativa di grande generosità a sostegno delle famiglie più fragili seguite dalla FARO. Questo supporto ci consentirà di rafforzare la nostra rete di protezione che ci permette di non lasciare nessuno solo davanti alla malattia. Il futuro di enti del Terzo Settore come la Fondazione FARO è sempre più legato alla solidarietà di aziende virtuose come eVISO, senza le quali diventa oltremodo complicato portare avanti la nostra mission” ha concluso Luigi Stella, Direttore generale Fondazione FARO.
 Questa iniziativa rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra imprese, professionisti e realtà del terzo settore, dimostrando che il progresso tecnologico e la solidarietà possono andare di pari passo, per costruire un futuro più attento ai bisogni delle persone.

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Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, le iniziative della FIA sensibilizzare e informare sul disturbo dello spettro autistico

Nel 2007, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) ha proclamato il 2 aprile come World Autism Awareness Day (WAAD), è stato scelto il blu, un colore che alcuni studi ritengono il preferito degli esseri umani, come colore associato al disturbo dello spettro autistico.

Per manifestare attenzione e solidarietà per le persone autistiche e le loro famiglie, il 2 aprile, in ogni parte del mondo, i più importanti monumenti, o luoghi simbolo, vengono illuminati di blu. In Italia anche quest’anno aderiscono a questa importante iniziativa le principali Istituzioni, a partire da Quirinale, Palazzo Chigi, Palazzo Madama e Montecitorio.

Secondo quanto riportato da una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) 1 bambino su 77 in Italia nella fascia d’età 7-9 anni presenta un disturbo dello spettro autistico. La progressione della diffusione dei disturbi dello spettro autistico e la gravità della sindrome richiedono alle istituzioni scolastiche e sanitarie, e a tutti gli attori istituzionali coinvolti, un grande sforzo per prendersi carico di numeri così importanti. L’autismo è un mondo complesso e variegato che spesso i media tendono a dipingere in modo diverso da quello che è nella realtà. Si tratta di un problema non facile rispetto al quale l’eccesso di semplificazione rischia di diventare banalizzazione.

In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, negli anni, FIA Fondazione Italiana per l’Autismo onlus e i suoi soci si sono occupati attivamente della promozione di iniziative volte a sensibilizzare la popolazione rispetto al disturbo dello spettro autistico. Quest’anno in particolare il 2 aprile a Roma presso il Ministero della Salute – “Auditorium Cosimo Piccinno” avrà luogo il convegno dal titolo “Un’alleanza per l’autismo: diritti, comprensione, trattamenti e servizi”.

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Tumore seno, Roma pedala per prevenzione con ‘Bicinrosa’

Le strade di Roma si tingono di rosa: domenica 6 aprile 2025 torna per l’ottavo anno ‘Bicinrosa’, la pedalata solidale che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione del tumore al seno. L’iniziativa, ormai un appuntamento fisso nel calendario degli eventi di solidarietà della Capitale, è organizzata dalla Breast Unit della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, guidata dal professor Vittorio Altomare, Direttore UOC Chirurgia Senologica Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
“L’obiettivo di questa nostra manifestazione- spiega all’agenzia Dire- è senza’altro richiamare sempre l’attenzione alla prevenzione e alle giuste cure, ovvero dire alle donne che oggi hanno la possibilità di rivolgersi alle Breast Unit, che risolvono i problemi in maniera multiprofessionale grazie al lavoro di numerosi professionisti dedicati a loro. ‘Bicinrosa’ è questo ma è anche mobilità sostenibile con l’uso della bicicletta e corretti stili di vita con una giusta alimentazione, prevenzione primaria per tutti i tumori e, in particolare, per il tumore al seno”.
Quest’anno l’evento assume un significato ancora più speciale: sarà infatti dedicato alla memoria di Claudia Salvi, una delle promotrici storiche della manifestazione, e a tutte le donne che hanno combattuto con coraggio contro la malattia, ma che purtroppo non sono riuscite a vincere la battaglia. Sarà un momento per ricordare il loro impegno e per ribadire l’importanza della diagnosi precoce, che può salvare la vita di tante altre pazienti.
“L’edizione di quest’anno, intitolata ‘Il sorriso di Claudia’, mi sta particolarmente a cuore- sottolinea Vittorio Altomare- e ci aiuta a ricordare una nostra cara amica che ha iniziato a seguire ‘Bicinrosa’ fin dalla prima edizione. Lei, purtroppo, si ammalò di tumore al seno già in una fase avanzata ma volle continuare a curarsi e riuscire a tornare ai suoi tre .
L’appuntamento per ‘Bicinrosa’ è alle 9.00 presso lo stadio ‘Nando Martellini’ in via Antonina, dove i partecipanti potranno registrarsi e ritirare il materiale necessario. La partenza ufficiale è prevista per le 11.30, con un percorso che attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi della città, dai Fori Imperiali al Colosseo, per poi fare ritorno al punto di partenza intorno alle 12.30. “L’iniziativa- ricorda il professor Altomare- si svolgerà con una passeggiata molto semplice per il centro di Roma e sarà aperta a bambini, famiglie e anziani che attraverseranno il centro storico della nostra città, uno dei più belli al mondo, con la possibilità di utilizzare le bici elettriche lungo tutto il percorso di cinque chilometri”.
‘Non esistono vincitori o vinti, ma solo un grande traguardo comune: la salute’. Con questo spirito, ‘Bicinrosa’ accoglie ciclisti di tutte le età e livelli di esperienza, perché il messaggio che porta avanti è universale: la prevenzione è fondamentale e passa anche attraverso stili di vita sani e controlli regolari. All’evento parteciperanno medici, infermieri, rappresentanti delle istituzioni, testimonial e tanti altri ospiti, uniti da un obiettivo comune: pedalare insieme per la salute delle donne.
Il Direttore UOC Chirurgia Senologica Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si sofferma, infine, sul ruolo della prevenzione del tumore al seno e sul modo in cui le Breast Unit migliorano la guarigione e la qualità di vita delle donne. “La prevenzione del tumore al seno- conclude- è senz’altro fondamentale per arrivare prima e poter garantire una guarigione molto alta di questa neoplasia, che è intorno all’85-90%. Le giuste cure, però, aiutano a dare alle donne la possibilità di ritornare alla loro vita normale, anche con uno status accettabile, anche da un punto di vista chirurgico, delle terapie oncologiche e di tutto quanto occorre per guarire e per essere di nuovo donne pronte a tornare alla propria vita”.
Per iscrizioni: https://sostienici.unicampus.it/evento/bicinrosa-2025/

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Murale da Guinness: al via i lavori nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere

Con una prima pennellata di rosso, l’artista Alessandro Ciambrone ha dato il via alla realizzazione del murale più grande al mondo realizzato da un singolo artista. Sulla facciata della facciata della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere sono state impresse le prime lettere che hanno composto il titolo dell’opera: “Libertà”.
Per dipingere un’area di 4mila metri quadri, di 715 metri di lunghezza e alta 5,6, Ciambrone impiegherà circa 2 mesi, così potrà superare l’attuale detentore del GUINNESS WORLD RECORD™ Jorge López de Guereñu che a Bilbao ha realizzato un’opera di 3,595 metri quadri nell’ottobre del 2008.
«Come ogni volta che do la prima pennellata – ha spiegato Ciambrone – ho un grande senso di responsabilità per il completamento del progetto. Inizia oggi un importante impegno fisico sia per le condizioni meteorologiche che per l’utilizzo degli elevatori meccanici che comportano una buona preparazione atletica. Per portare a compimento il progetto entro il 21 maggio, data in cui la commissione verrà a misurare l’opera, alloggerò in carcere per dipingere no stop giorno e notte, coinvolgendo anche i miei allievi di diversi istituti scolastici del territorio che verranno in visita. Tutto verrà ripreso da telecamere con le cui immagini realizzeremo un documentario che invieremo ai festival internazionali di cinema, e la cui colonna sonora verrà incisa sotto al murale da ragazzi dei licei musicali della Campania».
Il murale con pittura acrilica in quarzo rappresenterà i siti del Patrimonio Mondiale Unesco in tutti i continenti con citazioni di personaggi storici e Premi Nobel su temi come contrasto alla violenza, diritti umani, pace, valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e intangibile.
Ai lavori parteciperanno anche i detenuti. Le mura di cinta verranno completate da coloro che hanno ottenuto l’articolo 21, mentre i detenuti si occuperanno delle mura interne e attinenti a quelle che portano all’area verde dei colloqui.
Il percorso turistico del murale includerà anche un ristorante nel carcere aperto al pubblico la cui progettazione verrà realizzata da un team di studenti universitari che vincerà il bando aperto ai dipartimenti di architettura e ingegneria delle università italiane. Ad aggiudicarsi la manifestazione di interesse per la gestione del ristorante è il brand casertano Pink House.
«Nei tre anni della mia direzione – ha spiegato la direttrice dell’istituto, Donatella Rotundo – l’obiettivo è stato quello di trasformare l’istituto di Santa Maria Capua Vetere dandogli un’immagine diversa da quella che era stata resa nota dopo i fatti del 2021. Tanti sono stati i progetti realizzati, grazie a imprenditori che hanno voluto metterci la faccia, come Isaia e Marinella, e anche protocolli siglati con Regione e Asl che vedrà nascere un canile comunale e uno ospedale veterinario di primo livello all’interno dell’istituto dove lavoreranno i detenuti formati dalla Regione. E quello di oggi è l’ennesimo progetto che grazie alla mano dell’artista Alessandro Ciambrone renderà Santa Maria Capua Vetere famosa in tutto il mondo».
 
Al progetto hanno dato il patrocinio morale i Comuni di Bacoli, Capua, Caserta, Castel Volturno, Napoli, San Giorgio a Cremano, Sant’Antimo, Santa Maria Capua Vetere, Portici, Pozzuoli«Abbiamo scelto di presentare il progetto nella nostra Piazza Malatesta – ha dichiarato Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, presente all’evento insieme al Sindaco di Portici, Enzo Cuomo, e all’Assessore alla Cultura di Capua, Vincenzo Corcione – perché rappresenta un simbolo di rigenerazione urbana, un esempio concreto di come la riqualificazione possa trasformare un luogo di degrado in un centro di aggregazione. Le opere di Alessandro Ciambrone hanno reso questo spazio un’espressione di bellezza e di rinascita, perché dove c’è bellezza, c’è anche possibilità di crescita e trasformazione. Il murale che oggi inizia a prendere vita porta con sé lo stesso messaggio: vuole trasmettere ai detenuti un senso di libertà, ricordando loro che una seconda vita li aspetta. È un invito alla speranza e al cambiamento».






Per la realizzazione il murale e promuoverla l’artista si è avvalso di preziosi mecenati come Banca Credito Cooperativo Terra di Lavoro, Carpisa, Coelmo, Colorificio Carson, Fondazione Banco Napoli, Fondazione Mario Diana, Luxury Stone Italia, Supermercati MD, MilumaPink House, che copriranno tutte le spese.
Tra le principali opere di Alessandro Ciambrone si ricordano il primo murale in fabbrica per Coelmo,  i tre murales di mille metri quadri per gli 800 anni dell’Università di Napoli ‘Federico II’, il murale dell’amicizia Napoli-Rio de Janeiro nella sede del CONI Brasile (RdJ), quello di 450 mq per Lavazza a Piazza Sanità Napoli, i dieci murales per dieci scuole della Regione Campania, quello per il Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege (400 mq) nel Comune di Sant’Antimo, l’opera “Amore e Psiche” in Piazza Errico Malatesta a Santa Maria Capua Vetere. È stato altresì direttore artistico delle collezioni estive Carpisa e Yamamay per il concorso internazionale “Icons and soul of Brazil”.

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Qualiano: cultura della legalità. Carabinieri tra gli studenti e con loro c’è anche Luna!

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano e della Stazione di Qualiano hanno incontrato gli alunni delle terze, quarte e quinte elementari della scuola “Rione Principe” di Qualiano, nell’ambito degli incontri sulla cultura della legalità nelle scuole.

Durante l’incontro, i carabinieri hanno illustrato i compiti dell’Arma e hanno risposto alle domande dei bambini. L’evento ha visto anche la partecipazione del personale del Nucleo Cinofili Carabinieri di Sarno, con cui i bambini hanno potuto interagire. Protagonista per l’Arma è stata Luna! Uno splendido esemplare di pastore belga malinois di 7 anni specializzata nella ricerca di stupefacenti.

La giornata si è conclusa con gli alunni che hanno ringraziato i carabinieri con dei disegni. Questo incontro rientra nel programma di sensibilizzazione sulla legalità e sulla sicurezza, promosso dai Carabinieri per favorire la crescita di una coscienza civica tra i giovani.

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“Juorne”, in scena a Santa Maria Capua Vetere il rapporto tra una madre e il figlio con disabilità  

Cosa succede quando l’amore più grande si trasforma in un campo di battaglia? Quando la fatica quotidiana diventa guerra, e la pace è racchiusa solo nello sguardo di un figlio?
Chiara Vitiello interpreta Lucia, una Donna, una Madre, sola a battagliare in una Guerra giornaliera con un peso specifico: crescere un bambino disabile.
A questa guerra sarà contrapposta la Pace ovvero l’amore per il figlio, un amore smisurato, che però porterà conseguenze irreparabili.
Juorne è una storia di rapporti, che si creano, si formano, si rompono, si contorcono, si sgretolano. Vivremo gli anni d’amore e d’odio di questi Rapporti Madre/Figlio, Madre/Padre, Madre/Istituzioni .
È un trip viscerale e onirico, scritto in più versioni, in più anni dove oggi ha finalmente trovato il suo debutto nella prestigiosa rassegnaI corti della formica  nell’edizione del 2017 aggiudicandosi il premio come “Miglior Testo“ – “Giuria Popolare“ – e l’accesso all’edizione 2018 del Positano Teatro Festival.
Drammaturgia e regia di Diego Sommaripa
con Chiara Vitiello
audio e luci di Tommaso Vitiello
produzione: Resistenza Teatro
Progetto grafico e illustrazioni di Angelo Rauso
Biglietto 12€ (prenotazione obbligatoria 3270148209 – 3479625074)
 
Domenica 6 aprile ore 19:00
Presso Henna – Teatro e arte, via Giovanni Amendola 16, Santa Maria Capua Vetere (CE).

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