Riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie:i numeri, le esperienze e le proposte nel dossier di Libera

Un popolo variegato di associazioni, cooperative sociali, del mondo del volontariato dalla Lombardia alla Sicilia protagonisti della trasformazione da beni in mano alle mafie a beni comuni e condivisi. In occasione dell’anniversario della legge n. 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, Libera ha censito le esperienze di riutilizzo sociale dei beni confiscati. In Campania sono 170 le diverse realtà impegnate nella gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata in 56 comuni. Una rete di esperienze in grado di fornire servizi e generare welfare, di creare nuovi modelli di economia e di sviluppo, di prendersi cura di chi fa più fatica. In Italia sono 1065 (+7,4% rispetto scorso anno) soggetti diversi impegnati nella gestione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ottenuti in concessione dagli Enti locali, in 20 regioni, in 383 comuni . Libera con la ricerca “Raccontiamo il bene” – Le pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie vuole raccontare, dopo ventotto anni, il Belpaese, dove in silenzio, opera una comunità alternativa a quelle mafiosa, che lavora e si impegna a realizzare un nuovo modello di sviluppo territoriale.

Ritornando al Focus Campania, dai dati raccolti attraverso l’azione territoriale della rete di Libera emerge che la metà delle realtà sociali è costituita da associazioni di diversa tipologia(85), mentre sono 49 le Coop sociali e consorzio di cooperative. Tra gli altri soggetti gestori del terzo settore, ci sono 7 realtà del mondo religioso (diocesi, parrocchie e Caritas), 4 fondazioni e 3 scuole . Nel censimento non sono compresi i beni immobili riutilizzati direttamente per finalità istituzionali dalle amministrazioni statali e locali. Nella ricerca Libera ha ricostruito la tipologia di immobili gestiti dai soggetti gestori; in molti casi la singola esperienza di riutilizzo comprende più beni confiscati, anche di tipologia catastale diversa Sono 59 i soggetti gestori che svolgono le loro attività in appartamenti, a volte con box auto o con dei piccoli giardini; sono 35 le esperienze di gestione di terreni a uso agricolo mentre sono 49 esperienze hanno in gestione delle ville fabbricati su più livelli e di varia tipologia catastale o singole palazzine Sono 100 i soggetti gestori le cui attività che sono direttamente legate a servizi di welfare e politiche sociali per la comunità; 37 si occupano di promozione del sapere, del turismo sostenibile e della cultura, 24 legate ad attività agricole e ambientali e 18 in attività lavorative e produzione.

In occasione dell’anniversario Libera ha elaborato i dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (al 22 febbraio 2024) dove sono 22.548 i beni immobili (particelle catastali) destinati ai sensi del Codice antimafia(+14% rispetto al 2023) mentre sono in totale 19.871 gli immobili ancora in gestione ed in attesa di essere destinati. Sono invece 3.126 le aziende destinate(+77% rispetto al 2023) mentre sono 1.764 quelle ancora in gestione. In Campania sono 3.106 i beni immobili (particelle catastali) confiscati e destinati mentre 3416 gli immobili ancora in gestione ed in attesa di essere destinati. Sul lato delle aziende, sono 330 le aziende confiscate e destinate mentre sono 669 quelle ancora in gestione.

“Oggi, dopo 28 anni dall’approvazione della legge 109- commenta Tatiana Giannone, responsabile nazionale Beni Confiscati di Libera – con 1065 soggetti della società civile organizzata che gestiscono beni confiscati, possiamo scrivere con convinzione che il primo obiettivo è stato raggiunto: i beni confiscati, da espressione del potere mafioso, si sono trasformati in beni comuni, strumenti al servizio delle nostre comunità. Un’economia che tutti noi possiamo toccare con mano e che cambia radicalmente le nostre vite. Poter firmare un contratto di lavoro vero, poter usufruire di servizi di welfare laddove lo Stato sembra non arrivare, poter costruire il proprio futuro nel mondo del lavoro: tutto parla di un Paese che ha reagito alla presenza mafiosa e che con orgoglio si è riappropriato dei suoi spazi. Dall’altro lato- conclude Tatiana Giannone, responsabile nazionale Beni Confiscati di Libera- raccogliamo segnali preoccupanti del mondo della politica: un attacco costante alle misure di prevenzione, tentativi di privatizzare i beni confiscati e piegarli alla logica dell’economia capitalista, una gestione delle risorse dedicate ad oggi piuttosto confusionaria. Non possiamo accettare che ci siano passi indietro su questo. Le misure di prevenzione si sono dimostrate uno dei più importanti strumenti nella lotta alle mafie e alla corruzione, perché da subito hanno agito sul controllo economico e sociale con il quale i clan soffocano i territori”.

Soddisfazione è espressa anche da Riccardo Christian Falcone, responsabile del settore beni confiscati per Libera Campania: “i numeri confermano come la Campania continui a fare la sua parte nei percorsi di restituzione alla collettività dei beni sottratti ai clan. Con i suoi 170 soggetti gestori, è la seconda regione, dopo la Sicilia, per numero di realtà sociali che, ogni giorno, si impegnano per costruire percorsi di cambiamento e di riscatto a partire da luoghi e spazi che erano il segno del potere criminale e oggi sono invece la dimostrazione plastica di come la camorra può essere sconfitta. È un mondo variegato e dinamico, in grado di dare risposte vere ai bisogni delle persone. Anche da questo territorio – conclude Falcone – si alza una voce chiara e determinata a difesa di uno strumento, quello della confisca e del riutilizzo pubblico e sociale dei beni immobili confiscati alla camorra, che si dimostra oggi più che mai la frontiera più avanzata dell’antimafia istituzionale e sociale nel nostro Paese”.

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“8 marzo ed oltre” nell’ottava Municipalità

In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, la Consulta delle associazioni della Municipalità 8 del Comune di Napoli, insieme alla Consulta delle elette della Municipalità 8, lancia una serie di iniziative contro la violenza sulle donne dal titolo “8 marzo ed oltre”. Il titolo vuole essere un monito affinché ogni giorno si contrasti la violenza sulle donne.

Ad oggi si contano 9 donne in Italia vittime di femminicidio. Il 2023 si è chiuso con 42 femminicidi. Le associazioni e le organizzazioni di volontariato, insieme alla consulta delle elette della municipalità 8 del Comune di Napoli, dinanzi a questi dati allarmanti e alle vicende con cui vengono a contatto quotidianamente nei diversi percorsi a servizio della persona, in occasione del mese dedicato alla donna, lanciano una serie di iniziative per diffondere la cultura della non violenza e per contrastare le discriminazioni di genere.

7 marzo ore 15:30, Scuola Calcio Arciscampia – Via Fratelli Cervi Lotto U – Scampia – Un calcio alla violenza a cura di Scuola Calcio ArciScampia e Associazione Dream Team – Donne in Rete.

8 marzo ore 12:00, Sala Giunta di Palazzo San Giacomo – Marzo donna 2024 – La donna e il tempo di cambiare, il tempo per scegliere,cambiare,comprendere. Il tempo di nuove opportunità, promosso dalla Consulta delle Elette della Municipalità 8 del Comune di Napoli.

8 marzo ore 15:50, Sala dell’Archivio di Stato di Napoli, Piazzetta Grande Archivio – L’8 Marzo, le donne della Storia creano un legame ideale tra le città. Da Napoli a Milano passando per Roma e Firenze, promosso dalla Consulta delle Elette della Municipalità 8 del Comune di Napoli.

9 marzo ore 9:30 – Via Nuova S. Rocco, 135 – Chiaiano- Passeggiata naturalistica nel Vallone di San Rocco, a cura dell’Associazione Ponti tra Quartiere e Vallone (prenotazioni 3284150676).

9 marzo ore 14:15, Stadio Antonio Landieri – Via Hugo Pratt – Scampia Coppa Italia Dilettanti Femminile Academy Abatese 2021 vs Giugliano Wome n#NonSeiSola1522

15 marzo ore 16:00, Aula Consiliare edificio “Torquato Tasso” di Piazza G.B. Tafuri a Piscinola- “Parità e gentilezza, un binomio possibile?”, a cura dell’Associazione di Promozione Sociale MAMU – Globalità dei Linguaggi, Pro loco Soul Express, Passi & Note Aps, OdV Vulenno Vulà, Coop.Umanista Mazra.

25 marzo 2024 ore 10:00 – Associazione Dream Team Donne in Rete – Via Galileo Galilei, 5 – Scampia

25 Novembre 2016 – 25 Marzo 2024 – Ripristino Panchina Rossa dedicata a Stefania Formicola e a tutte le vittime di femminicidio, in collaborazione con il Cdr Gatta Blù.

6 aprile ore 16:00 – Associazione Dream Team Donne in Rete – Via Galileo Galilei, 5 -Scampia Una nuova Little Free Library contro le discriminazioni di genere, in collaborazione con la Coop. L’Uomo e il Legno e la Biblioteca le Nuvole – AquaS.

Patrizia Palumbo, Presidente dell’Associazione Dream Team – Donne in Rete e responsabile del Centro Antiviolenza di Scampia dichiara: “L’8 marzo è la giornata internazionale della donna e dei diritti delle donne, la cui ricorrenza non vuole solo essere la celebrazione degli obiettivi raggiunti ma soprattutto innescare una riflessione su quanto ancora c’è da fare per la nostra emancipazione. È una giornata che serve a ricordarci l’importanza della nostra lotta sociale, economica e politica, una lotta che si fermerà solo raggiungendo l’uguaglianza di genere. Abbiamo già dormito troppo. È il momento di svegliarci.”

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Procida, scelta per la realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (REC) nelle piccole isole del Mediterraneo

Isola di Procida protagonista di ISLET PROJECT, un progetto europeo di cui Legambiente è partner che mira a sostenere la collaborazione tra autorità pubbliche, investitori privati e cittadini al fine di creare le Comunità Energetiche Rinnovabili (REC) nelle piccole isole del Mediterraneo. Oltre a Procida, unica isola italiana, le altre due isole prescelte dove verranno sviluppate le Cer sono Cres per la Croazia e Astypaleia per la Grecia.

Il progetto ISLET coinvolge queste tre isole pilota nella progettazione di un modello applicabile alle piccole isole, per sostenere le autorità locali a cooperare con le iniziative guidate dai cittadini per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (REC). Queste ultime possono giocare un ruolo strategico nel processo di decarbonizzazione, perché consentono di superare alcune barriere tecniche e non tecniche tipiche delle isole.

In Italia si parte con la presentazione del progetto e il primo incontro formativo che si svolgerà il 7 marzo 2024 alle ore 17:00 nell’aula Consiliare del Comune di Procida organizzato da LegambienteCNR-IIA e Comune di Procida, altri partner italiani del progetto, per iniziare a tracciare la strada di un ambizioso percorso che porterà alla realizzazione di una comunità energetica rinnovabile sul territorio procidano. Saranno presenti la presidente di Legambiente Campania Mariateresa Imparato, CNR-IIA, il Sindaco di Procida Raimondo Ambrosino, la Consigliera con delega alle Energie rinnovabili, Innovazione e sostenibilità Matilde Carabellese e la dirigente UOD Energia della Regione Campania Francesca De Falco.

Obiettivi del progetto – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – è migliorare la capacità dei comuni di creare un ambiente favorevole per le comunità di energia rinnovabile nelle piccole isole del Mediterraneo, aumentare la cooperazione tra le autorità locali e regionali e i cittadini che desiderano creare comunità energetiche, migliorando la partecipazione pubblica e l’impegno nelle iniziative guidate dai cittadini, aiutare le autorità locali a fornire sostegno alle iniziative energetiche dei cittadini, formare gli attori rilevanti e migliorare la loro capacità nello sviluppo energetico comunitario e nel coinvolgimento dei cittadini nelle piccole isole.”

Il comune di Procida- dichiara Matilde Carabellese, Consigliera con delega alle Energie rinnovabili, Innovazione e sostenibilità- crede fortemente in questo progetto e ritiene che sia un importante strumento per rendere la nostra isola più sostenibile,in linea con le esigenze del green deal europeo”

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Save the Children cerca volontari per il Punto Luce del rione Sanità

Save the Children cerca volontari a Napoli da inserire nel Punto Luce di Sanità, in vico San Vincenzo 13. I Punti Luce sono spazi ad alta densità educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni(scuole elementari, medie e superiori). Viene richiesto il supporto di volontari e volontarie, specialmente se con competenze matematiche e linguistiche, per affiancare gli educatori nelle attività di accompagnamento allo studio e al gioco, 1-2 volte alla settimana per almeno 2 mesi.

Vuoi diventare volontari* di Save the Children? Compila il modulo https://form.jotform.com/223493290889369 e successivamente conoscerei il coordinatore del centro, farai una formazione online, on demand, di 1h circa, e potrai iniziare la tua attività.

Il Punto Luce di Napoli Sanità è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 17.00

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CONVENZIONE ONU FONDAMENTALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità riconosce che la disabilità è un concetto in evoluzione, risultato dell’interazione tra le persone con disabilità e l’ambiente circostante. La sua approvazione e ratifica è stato un passaggio fondamentale per tutte le persone con disabilità e per il movimento associativo.
In occasione del 15esimo anniversario della stipula della Convenzione, FISH e FAND si impegnano a rinnovare il loro sostegno alle persone con disabilità e la lotta per garantire piena inclusione, uguaglianza e dignità, affinché tutti i cittadini con disabilità siano protagonisti e liberi.
“Attraverso il costante lavoro delle due principali federazioni, attraverso le proprie reti associative, congiunto con le istituzioni, continueremo a promuovere un mondo in cui ogni individuo possa realizzare il proprio potenziale senza barriere né discriminazioni. Fiduciosi che questo anniversario possa essere occasione per promuovere e diffondere i principi ed i valori fondanti della Convenzione”. A dirlo i presidenti di FISH e FAND, Vincenzo Falabella e Nazaro Pagano.

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I regali di Pasqua ANT sostengono l’assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore

Per la 46esima Pasqua che si accinge a festeggiare al fianco dei suoi sostenitori, Fondazione ANT ha scelto di puntare ancora una volta su ciò che la rende speciale: la passione sincera per il bene comune e lo slancio di condivisione e solidarietà nei confronti del prossimo.

E’ sulla base di questo patto, di natura sanitaria ma anche sociale, che anche in occasione della Pasqua 2024 i volontari ANT scenderanno nelle strade e nelle piazze d’Italia per la più dolce delle campagne annuali di raccolta fondi. Con golose uova di cioccolato al latte o fondenti, tradizionali colombe e tante altre dolcezze. E con la consapevolezza che donare per una di queste golosità aiuterà ANT a finanziare il lavoro delle équipe di medici, infermieri e psicologi che ogni giorno portano assistenza, cure e supporto a 3.000 persone malate di tumore in 11 regioni dello Stivale.

I Regali di Pasqua ANT, tra l’altro, oltre che nelle postazioni di piazza e nei Charity Point della Fondazione, potranno essere ordinate anche online sulla pagina https://regalisolidali.ant.it/ (con consegna a domicilio compresa) e sulle pagine dello shop di Amazon riservate alla Fondazione. Sarà possibile, così, ordinare i doni solidali e farli recapitare anche ai propri cari che vivono in zone ove ANT è presente: per darti un’occasione per stare insieme, anche se lontani, e celebrare le Feste nel segno della solidarietà.

Infine, come già nei tre anni passati, torna anche l’iniziativa dell’Uovo Sospeso, mutuata dalla tradizione partenopea di lasciare un caffè pagato al bar per lo sconosciuto avventore che arriverà dopo di noi. Con questa ispirazione e approfittando delle festività Pasquali, Fondazione ANT offrirà dunque l’opportunità di moltiplicare la solidarietà con un unico gesto, buono sotto molti punti di vista.

A fronte di un’offerta minima di 16 euro, infatti, sarà così possibile donare un uovo di cioccolato da 500 gr. al latte o fondente a realtà solidali del territorio a scelta del donatore o suggerite dalla Fondazione. E, contemporaneamente, si potrà contribuire a sostenere l’assistenza medico-specialistica ANT ai malati di tumore. Sul nostro sito, alla pagina https://ant.it/sostenitori-ant/uovo-sospeso/, è possibile trovare l’elenco dei beneficiari per ogni zona d’Italia e le modalità per donare.

Al termine di un anno segnato dalle celebrazioni per il nostro 45esimo anniversario e all’inizio di una nuova stagione di lavoro e di impegno a beneficio dei più fragili, ANT vede ancora e sempre ben chiare le stesse priorità che hanno sempre animato il suo lavoro – racconta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT –. Innanzitutto, il rinnovamento della garanzia di qualità di un’assistenza capillare che ogni giorno porta conforto a migliaia di cittadini che soffrono e l’ampliaamento di un già più che strutturato programma di attività di sensibilizzazione e prevenzione. Ma anche, ora più che mai, la volontà di essere vicini ai tutte le categorie più fragili della nostra società, dai giovani in cerca di una strada attraverso il servizio civile a una terza età sempre più al centro delle politiche sanitarie e assistenziali. Perché la solidarietà non è davvero tale se non è per tutti”.

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