14 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Lo scorso 5 giugno, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, prima università italiana laica e statale, tra le più antiche in Italia, fondata con editto Lictere Generales dall’ Imperatore Federico II, ha compiuto 800 anni.
Nell’ambito del fitto calendario che celebra questa ricorrenza così importante, è stato presentato il volume “Le origini della cucina italiana da Federico II ad oggi”.
Il lavoro federiciano, curato da Paola Adamo, Valentina della Corte, Francesca Marino ed Elisabetta Moro, contiene una selezione di ricette originali, alcune rivisitate in chiave moderna, che narra di come l’evoluzione della gastronomia italiana sia stata influenzata da eventi storici e interazioni culturali.
Un racconto che si snoda attraverso un’analisi storica e la rielaborazione in chiave moderna del Liber de coquina, una delle più importanti testimonianze sulle abitudini alimentari presso le corti italiane ed europee e pone l’attenzione sul contributo che l’epoca e la Corte di Federico II hanno avuto nello sviluppo della cucina italiana e della dieta mediterranea.
Un viaggio affascinante attraverso i secoli, alla scoperta di come il nostro patrimonio culinario si è evoluto nel tempo.
L’opera contiene all’incirca 170 ricette e raccoglie gli interventi di Fulvio Delle Donne, Gianni Cicia, Massimo Ricciardi, Marino Niola, Luciano Pignataro, Raffaele Sacchi, Francesca Marino ed Elisabetta Moro e le ricette degli chef Corrado Assenza, Domenico Candela, Moreno Cedroni, Caterina Ceraudo, Enzo Coccia, Vitantonio Lombardo, Angelo Sabatelli, Mauro Uliassi.
Il volume, nato da un’idea di qualche anno fa, quando, nel periodo prepandemico, l’Ateneo, aveva scelto di investire sul patrimonio gastronomico, rappresenta un unicum nel suo genere e sosterrà anche la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.
Questo libro, così come sottolineato da Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II è “un invito a sedersi alla tavola dell’Imperatore, dove sfamare lo spirito e l’intelletto con una cultura gastronomica tra le più rinomate al mondo, anche abbeverandosi ad una straordinaria ed inesauribile scientiarum haustum“.
di Annatina Franzese
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13 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Ripartirà il prossimo weekend, grazie al sostegno dell’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, il servizio di collegamento supergreen promosso dall’area marina protetta napoletana, con il contributo del MASE –Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, già sperimentato lo scorso agosto.
Il servizio navetta totalmente gratuito per cittadini e turisti, gestito dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, sarà attivo dal 15 giugno ogni sabato e domenica nei mesi di giugno, luglio e agosto con priorità per anziani e famiglie con bambini piccoli.
“GaiolEtta” è un veicolo dinamico a 8 posti, a trazione elettrica, adatto per percorrere agevolmente la tortuosa Discesa Gaiola. L’anno scorso il Parco Sommerso di Gaiola si era dotato di questo servizio aderendo al progetto “Clima” del Ministero dell’Ambiente, nato per incentivare la riconversione energetica partendo dai Parchi e dalle Aree protette.
“Continuiamo a puntare alla fruibilità della Gaiola dopo aver registrato l’apprezzamento del servizio da parte di anziani e famiglie, che hanno potuto andare al mare e apprezzare la bellezza del Parco grazie a un servizio di trasporto dedicato – sottolinea l’Assessora al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato -. Siamo sicuri che questa navetta, a zero impatto ecologico, favorirà sempre di più la riscoperta di una splendida area della nostra città consentendo a tanti cittadini e turisti di trascorrere delle belle giornate al mare a Napoli. Come Assessorato al Turismo, puntiamo alla valorizzazione delle nostre spiagge e servizi e infrastrutture adeguati fanno la differenza”.
“Siamo felici di poter rimettere in strada la nostra GaiolEtta, grazie al sostegno dell’Assessorato al Turismo del Comune con l’Assessora Teresa Armato – afferma Maurizio Simeone, Direttore AMP Parco Sommerso di Gaiola – Una collaborazione e una sinergia preziosa, che permetteranno di assicurare il servizio a tanti cittadini e visitatori anche questa estate”.
Ecco il calendario delle partenze, previste dalle ore 8:30 alle ore 18:30, con più corse all’interno delle seguenti fasce orarie: 8:30 – 10:30; 12:30 – 14:30; 17:00 – 18:30. La navetta partirà dallo stazionamento bus ANM di Capo Posillipo.
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13 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Si terrà stasera alle ore 18, al Pio Monte della Misericordia, l’inaugurazione della mostra della VII edizione di “Sette opere per la Misericordia”.Sette artisti internazionali, Beatrice Caracciolo, Edgar Honetschläger, Andrew Huston, Mariko Mori, Carsten Nicolai, Serena Scapagnini e Juergen Teller, che hanno donato la loro opera per l’iniziativa, entreranno a far parte della collezione di arte contemporanea dell’istituzione secolare di via dei Tribunali.
All’inaugurazione, insieme agli artisti, interverranno: Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente Pio Monte della Misericordia, Mario Codognato, curatore di “Sette opere per la Misericordia”, Maria Grazia Leonetti Rodinò, ideatrice e responsabile del progetto “Sette opere per la Misericordia” e Giuseppe Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
IL PROGETTO- Il progetto, che trae il suo nome dal capolavoro di Caravaggio commissionato e custodito presso la splendida Chiesa del Pio Monte sull’Altare Maggiore, è ideato e istituito dal 2011 da Maria Grazia Leonetti Rodinò, storica dell’arte e già Governatore ai Beni Culturali ed Artistici del Pio Monte, e curato da Mario Codognato, con l’obbiettivo di rinnovare la missione culturale e sociale dell’ente secolare anche attraverso l’arte contemporanea.
L’idea che sostiene l’intera iniziativa è proseguire nel percorso tracciato dai fondatori del Monte, consolidando la relazione con gli artisti contemporanei, proprio come avveniva quattro secoli fa con Caravaggio, Battistello Caracciolo e altri maestri dell’epoca.
Così, come per le scorse sei edizioni, i sette artisti del 2024 sono stati invitati a donare un’opera, condividendo in questo modo la missione dell’Ente. Ogni autore è stato chiamato a realizzare un proprio lavoro ispirandosi liberamente al tema della “misericordia”, diventando protagonista di un charity event, in una coraggiosa gara di generosità.
La mostra di questa VII edizione, che torna dopo una lunga assenza dal 2019, sarà aperta al pubblico fino al 13 novembre in un allestimento speciale nella Chiesa del Pio Monte intorno al capolavoro del Caravaggio. Successivamente le opere troveranno definitiva collocazione al primo piano del Palazzo, nella Sezione della Quadreria dedicata all’arte contemporanea, con la dicitura “Dono dell’Artista”.
GLI ARTISTI- Ogni artista, nella tecnica espressiva che sente propria, da carboncino e pigmenti su carta a olio su tela, da stampa giclée a tecniche miste, contribuisce con la propria donazione a far conoscere l’operato del Pio Monte della Misericordia, che ha sempre avuto, sin dalla sua istituzione, un’intima sintonia con l’arte.
Beatrice Caracciolo prende le mosse da temi e capolavori pittorici del passato. Nell’opera Caravaggio II, omaggio alle Sette Opere di Misericordia, l’artista fa emergere la gravità violata da una voragine di chiaroscuri fluttuanti e quasi divorati dalla tela. Mentre Edgar Honetschläger nel suo Michelangelo Caravaggio ritrae una sedia, architettura pittorica di anime vicine e lontane, in una sorta di gioco che trasforma le immagini che vagano nello spazio grezzo delle tele e da cui scaturisce una sequenza di rebus sulla psiche umana. Ancora, il conflitto in Ucraina ispira la donazione dell’opera al Pio Monte da parte di Andrew Huston Crossroads Malevich. La sua croce è un omaggio/confronto con il celebre dipinto dell’artista ucraino Kazimir Malevich ed evoca le asperità della guerra. L’opera della giapponese Mariko Mori, Primal Energy, è un simbolo di gratitudine verso gli ecosistemi e le risorse naturali presenti in tutto il mondo: una preghiera di pace e di armonia, che ricorda come ogni essere vivente esiste per custodire i tesori della Terra.
Il lavoro di Carsten Nicolai, invece, esamina e sovverte le connessioni tra visione, suono, architettura, scienza e tecnologia e usa degli specchi come simboli di autoriflessione e di ricerca della verità interiore. Guardando il proprio riflesso, le persone sono incoraggiate a esaminare la propria anima, i propri sogni, il proprio legame con l’universo e il mondo circostante. L’opera di Serena Scapagnini ricade nell’ambito di un progetto di ricerca dedicato ai processi sinaptici ed ai meccanismi della memoria. In Hemisperes #2 la ramificazione neuronale si ispira ai tessuti cerebrali viventi e si fa simbolo del protendersi del pensiero verso un istante di trascendenza. Juergen Teller infine con la sua fotografia Jurgaičiai No.74, Lithuania ritrae la famigerata Collina delle Croci, luogo di pellegrinaggio e di turismo in Lituania, nato dopo l’insurrezione di novembre del 1830-31. La risposta intima di Teller a questo luogo di memoria, che ha assunto un significato personale più profondo.
LE BORSE DI STUDIO- Parallelamente alla mostra degli artisti internazionali, per sostenere e valorizzare giovani talenti, il progetto Sette opere per la Misericordia prevede l’assegnazione di sette borse di studio dedicate alle allieve e agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Al bando di concorso di questa VII edizione hanno partecipato 23 giovani artisti che hanno scelto diverse tecniche per le loro opere ispirate al tema della misericordia, attualmente in esposizione presso la Quadreria, fino al 20 giugno.L’appuntamento di giovedì 13 giugno sarà anche l’occasione per annunciare i sette vincitori 2024 che riceveranno una borsa di studio del valore di 1.000 euro ciascuna insieme al premio di un viaggio di formazione presso la Biennale di Venezia.
IL CATALOGO- Il progetto Sette opere per la Misericordia, gli artisti e le opere in mostra dell’edizione 2024 sono raccontati in un elegante catalogo pubblicato da artem che raccoglie testi di Fabrizia Paternò di San Nicola, Alberto Sifola di San Martino, Maria Grazia Leonetti Rodinò, Mario Codognato, Giuseppe Gaeta, Maria Cristina Antonini e Erika Torlo. La pubblicazione riporta la storia del progetto e raccoglie, sin dalla sua nascita, i nomi di tutti gli autori ed artisti che hanno partecipato alle sette edizioni, con un elenco dettagliato delle opere esposte.
LA NUOVA BUVETTE E IL BOOKSHOP-L’inaugurazione della mostra è, inoltre, l’occasione per annunciare altre due importanti novità del Palazzo del Pio Monte: l’apertura della Buvette Sette Cafè, il nuovo cafè situato nel cortile del Monte, gestito da P.a.n. People Around Naples e Impresa sociale – ets, e il nuovo Bookshop gestito da artem, che propone diverse novità di prodotti di merchandising ispirati al mondo di Caravaggio.
LA SEZIONE DI ARTE CONTEMPORANEA-Inaugurata nel 2010, la Sezione dedicata all’arte contemporanea del Pio Monte è allestita al primo piano del Palazzo di via Tribunali e rappresenta oggi un’offerta culturale nuova e originale, che attrae un numero crescente di visitatori. Grazie soprattutto al progetto Sette opere per la Misericordia, il Pio Monte ha progressivamente accolto importanti lavori di artisti apprezzati dalla critica internazionale.
Sono a oggi 60 le opere di importanti artisti, italiani e internazionali, tra cui, per citarne alcuni, Anish Kapoor, Mimmo Jodice, Mimmo Paladino, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Giberto Zorio, Francesco Clemente, Antonio Biasiucci, Marisa Albanese, Douglas Gordon, Jimmie Durham, Michal Rovner, Paul Thorel.
A distanza di oltre 420 anni, ancora oggi il Pio Monte della Misericordia si adopera, con grande dispendio di risorse e di energie, nel campo dell’assistenza e della beneficenza, mission della sua politica economica e culturale. Al servizio del proprio mandato ha messo l’intero patrimonio, immobiliare, artistico e archivistico, che acquista dunque un forte valore sociale, diventando lo strumento per poter esercitare le opere a favore delle persone e della comunità. Arte, solidarietà e sostegno alle giovani generazioni sono i capisaldi che da oltre tredici anni ispirano il progetto Sette Opere per la Misericordia.
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12 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
«Le condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco in Italia è drammatica». A dirlo è Vincenzo Zazzaro, coordinatore regionale FP CGIL dei Vigili del fuoco. Secondo Zazzaro il Corpo dei VVF è sottorganico ormai da troppi anni e gli operatori «sono costretti a turni di lavoro estenuanti in particolar modo nel periodo estivo con richiami e rientri in straordinario, senza una assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali». Nel 2030 la dotazione organica dei Vigili del Fuoco, considerando i pensionamenti dei prossimi anni, avrà una carenza tale per la quale si correrà il concreto rischio di non coprire l’intero territorio, semmai solo le Città metropolitane.
«Le conseguenze dei fenomeni atmosferici sempre più estremi- prosegue Zazzaro- con caldo al sud e grave maltempo al nord, l’imminente G7 ormai alle porte, l’avvio dei servizi in convenzione, la campagna antincendio boschiva, il fenomeno del bradisismo, che interessa da tempo l’area dei Campi Flegrei, sono solo alcune delle situazioni in cui siamo coinvolti quotidianamente, senza tener conto degli interventi in emergenza. Se a questo sommiamo i servizi dei presidi rurali e acquatici, due corsi di formazione ancora in fase di avvio per circa 1300 aspiranti alla qualifica di capo squadra tra generici e di specialità, emerge chiara l’incapacità dell’Amministrazione di organizzare e pianificare le attività correlate al soccorso, mantenimenti e formazione. A completare il quadro, il soccorso tecnico urgente quotidiano da garantire, con un parco automezzi inefficiente, per mancanza di fondi anche per la dovuta manutenzione e il caricamento. Si aggiunge la inadeguatezza delle sedi di servizio rispetto agli standard previsti»
«A questo stato di disagio- aggiunge il coordinatore regionale FP CGIL dei Vigili del fuoco – aggiungiamo, il contratto scaduto, un ordinamento professionale che fa acqua da tutte le parti e un’Amministrazione che non rispetta le corrette relazioni sindacali scaricando le responsabilità del soccorso, in maniera poco rispettosa, sulla grande disponibilità del personale del Corpo che, per forma mentis, si presta in ogni occasione e per il bene della cittadinanza dimostrando grande professionalità».
I Vigili del Fuoco stanno lavorando con 4000 operativi e 2500 amministrativi in meno rispetto al necessario, con conseguenti sovraccarichi di lavoro a volte inaccettabili. Il ripiego allo straordinario è ormai ordinario.
«Sono anni che il Sindacato- conclude Zazzaro- denuncia le criticità legate al soccorso tecnico urgente e ai carichi di lavoro eccessivi, ciò nonostante, le donne e gli uomini che operano sul territorio godono di un trattamento poco dignitoso: per questo vigileremo e se necessario chiameremo il personale a sostenere le iniziative di lotta».
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12 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Si svolgerà a Modena, dal 2 al 4 luglio, la nuova edizione della Summer School di Cantieri ViceVersa, che mette a confronto rappresentanti del Terzo settore e operatori finanziari italiani, con l’obiettivo di favorire, attraverso il dialogo e la collaborazione, la costruzione di una società più sostenibile e inclusiva, e di rafforzare il ruolo del non profit nello sviluppo dell’economia sociale. Promosso dal Forum Terzo Settore e dal Forum per la Finanza Sostenibile, il progetto si è affermato negli anni come innovativo luogo di incontro tra domanda e offerta di strumenti finanziari per il Terzo settore, accompagnando quest’ultimo nella crescita di consapevolezza dell’importanza della finanza sostenibile per aumentare la propria capacità di generare impatti positivi sui territori attraverso l’attività sociale.
La prima analisi del Registro Unico del Terzo Settore ha recentemente rilevato come per gran parte delle organizzazioni neo-iscritte, i problemi finanziari e di reperimento fondi siano fondamentali. Proprio su queste difficoltà intende intervenire il progetto Cantieri ViceVersa, giunto alla VI edizione, da una parte aiutando il Terzo settore a migliorare la conoscenza e la capacità di accesso agli strumenti finanziari e, dall’altra, stimolando gli operatori finanziari a riconoscere le peculiari modalità con cui il Terzo settore costruisce valore, e di conseguenza ad adeguare l’offerta di servizi. Il percorso di conoscenza reciproca tra questi due mondi va nella direzione di affermare e rendere efficiente un modello economico orientato al benessere delle persone e della collettività, in linea con quanto si vuole realizzare in Europa e in Italia con il Piano per l’economia sociale.
La tre giorni di Modena vedrà lo svolgimento di tavoli di lavoro focalizzati su credito, equity, assicurazioni, filantropia e funding, oltre a momenti di dibattito con rappresentanti delle istituzioni, del mondo finanziario e giornalisti.
Tra le attività formative del progetto, dallo scorso anno, vi è la Cantieri ViceVersa Academy: un percorso formativo che intende fornire, tanto al mondo della domanda quanto a quello dell’offerta, competenze di base sulla finanza e sul modello di creazione di valore del Terzo settore. La piattaforma, completamente gratuita e raggiungibile dal sito www.cantieriviceversa.it/academy, per questa edizione è stata arricchita di ulteriori contenuti.
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12 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Arriva alla seconda edizione il convegno nazionale “Il sogno di Irene vive in ALTo”, organizzato dall’Associazione ALTo Lotta Al Tumore Ovarico che si terrà il 15 giugno 2024, a partire dalle ore 9:00, nella sala congressi del NEXT (Nuova Esposizione Ex Tabacchificio) a Capaccio Paestum. L’evento, che segue il primo convegno tenutosi a Sassari presso la caserma “La Marmora” lo scorso anno, è patrocinato da: Comune di Capaccio Paestum, Parchi Archeologici di Paestum e Velia, e SIMG (Società Italiana di Medicina Generale). Questo importante appuntamento mira a mantenere alta l’attenzione sulla diagnosi e sul trattamento del tumore ovarico, una patologia “spesso discriminata e poco conosciuta, che continua a presentare un altissimo tasso di letalità a fronte di cure ancora limitate”, spiegano gli organizzatori. Per l’occasione, i templi del parco archeologico di Paestum saranno illuminati di color verde tiffany nelle notti del 14 e 15 giugno.
Interverranno alcuni tra i massimi esperti del settore, provenienti dai più rinomati istituti di ricerca e cura d’Italia. Il convegno sarà moderato dal Dott. Vincenzo Verrone, referente provinciale della SIGM Salerno. Tra gli illustri relatori, il Prof. Giovanni Scambia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma offrirà un’introduzione generale sulla patologia del tumore ovarico; il Prof. Francesco Raspagliesi dell’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano discuterà dell’utilità dello screening per il tumore ovarico in donne ad alto rischio; il Prof. Marco Petrillo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari presenterà le strategie preventive; la Dott.ssa Laura Franco dell’Azienda Ospedaliera Policlinico Universitario Federico II di Napoli affronterà le tecniche diagnostiche; il Prof. Francesco Cosentino del Responsible Research Hospital di Campobasso parlerà dei progressi chirurgici; il Dott. Francesco Multinu dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano e della Mayo Clinic discuterà del trattamento chirurgico delle recidive; il Prof. Gian Franco Zannoni della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma esaminerà la correlazione tra mutazioni genetiche e caratteristiche anatomopatologiche; il Prof. Massimo Barberis dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano discuterà l’importanza dei geni BRCA e HRD nell’era dei PARP inibitori; e infine, il Dott. Ugo Cavallaro dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano presenterà un aggiornamento sulle ricerche più recenti.
Il convegno si concluderà con un dibattito aperto e le conclusioni finali, seguiti da una performance della Corale città di Agropoli, Club Art Music Lab, che offrirà un momento di riflessione e condivisione.
“La diagnosi di cancro ovarico non riguarda solo la donna che la riceve”, dichiara la Presidente dell’Associazione ALTo, Dott.ssa Maria Teresa Cafasso. “Siamo madri, mogli, figlie, sorelle, insegnanti, commesse, veterinarie, infermiere, impiegate, casalinghe, scienziate, scrittrici, fino alla diagnosi impegnate a reggere un mondo che improvvisamente crolla. La nostra è una battaglia universale che riguarda tutti. È necessario che le Istituzioni e le aziende farmaceutiche prestino adeguata attenzione a questa patologia che lascia pochissime speranze di sopravvivenza. Abbiamo bisogno di nuovi farmaci, di maggiore attenzione, e che se ne parli molto, perché da sole non ci si salva. Abbiamo bisogno di tutti per raggiungere il nostro obiettivo: guarire tutte, nessuna esclusa!”
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