ᴠᴀʟᴏʀɪᴢᴢᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴇ ᴅɪꜰꜰᴜꜱɪᴏɴᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴄᴜʟᴛᴜʀᴀ ᴅᴇʟʟᴇ ᴘᴀʀɪ ᴏᴘᴘᴏʀᴛᴜɴɪᴛà, ᴅᴇʟʟ’ᴇᴅᴜᴄᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴀꜰꜰᴇᴛᴛɪᴠᴀ ᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ɢᴇꜱᴛɪᴏɴᴇ ᴅᴇʟʟᴇ ᴇᴍᴏᴢɪᴏɴɪ: AVVISO DELLA REGIONE CAMPANIA

Parte un nuovo programma dedicato a scuole, studenti, famiglie e comunità educanti. La Regione Campania programma 2 milioni di euro per progetti che promuovano l’educazione affettiva, la gestione delle emozioni e la cultura delle pari opportunità.

Perché prevenire la violenza si può. E si deve. A partire dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi.

ℹ Sono soggetti beneficiari delle attività ammesse al finanziamento gli Istituti scolastici pubblici e statali della Campania.

👉🏻Sarà possibile presentare l’istanza tramite la piattaforma attraverso il link:

“https://servizi-digitali.regione.campania.it EducazioneAffettiva” alla quale potrà accedere con utenza SPID/CIE/CNS il rappresentante legale dell’Istituto scolastico proponente, o suo delegato.

➡A partire dalle ore 8.00 del 29/07/2025 ed entro e non oltre le ore 16.00 del giorno 05/09/2025.

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Insieme per il territorio – Le associazioni si raccontano

La Municipalità 1 di Napoli ha pubblicato un Avviso Pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse da parte delle associazioni partecipanti all’iniziativa “Insieme per il territorio – Le associazioni si raccontano”. L’evento è previsto in occasione della Giornata Nazionale delle Associazioni, che si svolgerà il 28 settembre 2025

Il Comune invita le associazioni culturali, sociali, ricreative e di volontariato della zona a prendere parte all’iniziativa, con l’obiettivo di valorizzare il tessuto associativo del territorio.

Le domande dovranno essere inviate entro le ore 12:00 del 29 agosto 2025, esclusivamente via email all’indirizzo: municipalita1.eventi@comune.napoli.it comune.napoli.it.

Le associazioni interessate dovranno preparare una manifestazione di interesse, allegando eventuale materiale informativo sulle proprie attività e proposte per l’evento.

Qui il link:

https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/54809

 

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Bibbiano oltre la sentenza: cosa resta davvero

Il cosiddetto “caso Bibbiano” è stato per anni al centro di polemiche politiche, mediatiche e giudiziarie. Un’indagine nata nel 2019 chiamata “Angeli e Demoni”, che ha portato sotto i riflettori il sistema degli affidi in tutta Italia a partire dal comune di Bibbiano (Reggio Emilia), e che da pochi giorni è arrivata al suo epilogo giudiziario. Ma cosa resta davvero dopo la sentenza definitiva? E cosa abbiamo imparato, o magari dimenticato? Dopo anni di udienze, rinvii, accuse e smentite, il tribunale di Reggio Emilia ha chiuso il caso con un quadro molto diverso da quello dipinto inizialmente dai media. Nessun traffico di minori, nessuna rete criminale per strappare i figli alle famiglie. Le accuse più gravi sono cadute. Chi come me segue da anni l’inchiesta non ha potuto fare a meno di leggere anche la riflessione del presidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (AIMMF), Claudio Cottatellucci, che ha scritto una lettera aperta per commentare non solo la fine del processo, ma anche il clima di disinformazione e attacco sistematico al sistema del Welfare minori italiano e alla magistratura minorile che si è respirato per anni. Nella sua lettera, Cottatellucci esprime con fermezza un concetto chiave: la giustizia minorile ha bisogno di tutela, non di campagne denigratorie. Ha sottolineato come, in nome della strumentalizzazione politica, siano state messe in discussione intere professionalità – assistenti sociali, psicologi, giudici minorili, con danni enormi per il sistema di protezione dell’infanzia. Il presidente ha anche ricordato che nessuna struttura può essere perfetta, ma che il sistema degli affidi in Italia è tra i più garantisti in Europa. Ha infine lanciato un appello alla politica: abbassare i toni e riportare il dibattito sulla tutela dei minori su binari razionali e rispettosi.

Ma cosa ci resta davvero? Ora che il sipario è calato, abbiamo la responsabilità di tornare a una narrazione più equilibrata. La tutela dei minori è un tema troppo delicato, lo dico sempre, e va trattato con estrema cura. La predita di fiducia che la collettività ha operato nel sistema della protezione dell’infanzia e della giustizia minorile va pian piano riconquistata attraverso il lavoro quotidiano che tanti operatori sociali svolgono con professionalità e imparzialità e, come riporta nella lettera il Presidente Cottatellucci, “del resto posizioni prese da tutti quelli che per anni hanno screditato il sistema di protezione infanzia italiano, ad oggi non hanno preso la parola per tornare sui loro passi, dimostrando di non accettare pensieri diversi e di nutrirsi solo delle loro certezze, come le profezie che si autoavverano”.

Marianna Di Candido - Assistente Sociale

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“Le pietre non sono armi”: progetto di gentilezza urbana per diffondere bellezza e resilienza

Parte dalle falde del Vesuvio “Le pietre non sono armi”, un progetto artistico di gentilezza urbana che parla indistintamente a bimbi, giovani, anziani: un modo semplice, innovativo e geniale per incoraggiare, per educare alla bellezza e alla cura della collettività.
«La pazienza può far germogliare delle pietre», «le parole sono pietre», «sii sempre te stesso!», «non stancarti mai di amare» sono alcune delle frasi che potranno essere trovate in giro, dipinte su alcune delle pietre realizzate dall’artista Luca Ascione, alias ALA, che vive a Cercola e che lavora in ospedale come tecnico di radiologia medica ma che da sempre ha la vocazione per l’arte.
La presentazione del progetto, una vera e propria “mostra permanente all’aperto” si è tenuta all’interno del Campo Scuola “Anch’io sono la Protezione Civile” attualmente in corso presso la scuola Modigliani di Cercola proprio per rafforzare il messaggio dell’iniziativa.
Il progetto di gentilezza urbana attraverso l’arte ha l’obiettivo di divulgare messaggi che hanno come sfondo il bene comune, attraverso pietre che l’artista dipinge a mano con disegni o frasi che inneggiano alla vita, alla resilienza e alla bellezza, per ricordare a chi trova il sassolino che anche ciò che sembra duro può diventare una carezza.
Dopo aver dipinto le pietre, Ascione posiziona poi le piccole opere d’arte lungo le strade del territorio vesuviano per diffondere i suoi messaggi.
Dunque, ecco cosa potrà accadere da oggi in poi: chiunque potrebbe incappare in una piccola pietra dipinta a mano che contiene un inno alla vita. Chiunque trovi una pietra potrà tenerla come incoraggiamento oppure portarla in un altro luogo per metterla a disposizione di altri. Inoltre potrà anche condividere una foto sui social con l’hashtag #LePietreNonSonoArmi taggando i social dell’artista su fb e su Instagram @ascionelucart.
Alla presentazione hanno preso parte tra gli altri, il sindaco di Cercola, Biagio Rossi, l’assessore alla Cultura e all’Istruzione, Caterina Manzo, e il responsabile del coordinamento territoriale di Protezione Civile Area Vesuviana “Vesuvius”, Giuseppe Piccolo.
Al termine della presentazione del progetto, Ascione ha donato delle pietre dipinte ai bambini che partecipano al Campo Scuola della Protezione Civile.
di Nadia Labriola 

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“Seconda Chance 25/28”: lavoro, dignità e futuro per i giovani a rischio

Restituire fiducia e dignità ai giovani che vivono situazioni di svantaggio socio-economico -culturale, favorendone il pieno reinserimento lavorativo e personale: è questo l’obiettivo del progetto “Seconda Chance 25/28”, organizzato dal Rotary International Distretto 2101 in partenariato con Fondazione Banco di Napoli, Arciconfraternita dei Pellegrini e Fondazione Pol.i.s.

Mercoledì 23 luglio, alle ore 10 presso il Salone Marrama della Fondazione Banco di Napoli sarà firmato l’accordo tra i soggetti promotori ed il Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile.

L’iniziativa consentirà ai ragazzi e ai giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria di prendere parte a tirocini remunerati (alias borse-lavoro della durata di 8 mesi, erogabili sino al compimento dei 25 anni), sulla base delle indicazioni che proverranno dagli organi di competenza territoriale. Al termine del periodo di formazione, l’auspicio è che l’azienda ospitante decida di inserire il giovane nel proprio organico in maniera stabile, consentendogli un reale cambiamento di vita.

I lavori di presentazione saranno introdotti dal presidente della Fondazione Banco Napoli Avv. Orazio Abbamonte, dal Consigliere di Amministrazione della Fondazione Banco Napoli Giudice Bruno D’Urso, dal Primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini Dott. Gianni Cacace, dal Presidente della Fondazione Pol.i.s. Don Tonino Palmese e dal Governatore del Rotary Distretto 2101 Arch. Angelo di Rienzo.

Interverranno, tra gli altri: l’Assessore alla Legalità del Comune di Napoli Dott. Antonio De Iesu; il Presidente del Tribunale per i Minorenni Dott.ssa Paola Brunese; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Dott.ssa Patrizia Imperato; il Magistrato di Sorveglianza Dott.ssa Margherita Di Giglio; dirigenti, magistrati, ex Governatori Rotary, membri della Commissione Distrettuale Seconda Chance e delle associazioni partner. Modererà il Dott. Alfredo Ruosi, Presidente della Commissione Distrettuale “Seconda Chance”.

“‘Seconda Chance 25/28’ mira a diffondere proprio un messaggio di rinascita e fiducia nel domani in quei soggetti che – a vario titolo e per motivi diversi – si siano trovati in situazioni di illegalità” – spiega Ruosi, che è anche l’ideatore dell’iniziativa –. “Non è solo un progetto: è una vera e propria missione di comunità, finalizzata a offrire una seconda possibilità concreta e a generare un impatto positivo e duraturo sulle vite dei giovani e dell’intera società”.

 

Nel corso dell’evento sarà, inoltre, possibile visitare l’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli, un patrimonio unico di documenti e memorie che testimoniano secoli di storia sociale della città.

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“Il compleanno di Ciro”: la voce dei giovani, tra memoria e speranza. Lo short movie nato dalla collaborazione tra il Comune di Napoli, Giffoni Innovation Hub e Libera

È stato presentato in anteprima, nell’ambito del 55° Giffoni Film Festival, “Il compleanno di Ciro”, toccante cortometraggio prodotto da Giffoni Innovation Hub, Mad Entertainment e Gabbianella, in collaborazione con il Comune di Napoli e con il patrocinio di Libera – Associazioninomi e numeri contro le mafie. L’opera, che ha riscosso un grande successo tra gli addetti ai lavori e il pubblico presente, chiude la terza edizione del progetto “La Voce dei Giovani”, promosso e finanziato dal Comune di Napoli e curato da Giffoni Innovation Hub.

Scritto e diretto da Marta Esposito e ambientato nell’area orientale di Napoli, nel quartiere di Ponticelli, il corto restituisce una giornata, mai avvenuta, alla vita di Ciro Colonna, vittima innocente di camorra, alla cui memoria il progetto è dedicato. Quella narrata, è una delicata storia d’amore e di attesa straziante: alla vigilia del compleanno del figlio, vediamo la madre, Adelaide, prepararsi al suo ritorno dopo anni all’estero, in un rito che incarna l’essenza della memoria e l’incolmabile vuoto dell’assenza.

Il Comune di Napoli ha sostenuto attivamente l’iniziativa, confermando il proprio impegno nella promozione della cultura della legalità e nel sostegno alle nuove generazioni. Alla proiezione ha partecipato anche il Sindaco Gaetano Manfredi, che ha sottolineato come il cinema possa essere un mezzo potente per diffondere valori civili e accompagnare la crescita culturale dei giovani: “Il corto cinematografico presentato al Giffoni Film Festival con la rete di associazioni Libera contro le mafie è un atto di memoria collettiva, un potente messaggio che proviene dai nostri ragazzi e parla al cuore della nostra comunità. Il ricordo di Ciro Colonna e delle vittime innocenti di camorra rappresenta la forza della cultura come strumento di riscatto”, afferma il sindaco Manfredi. “La produzione nasce da un progetto di cui sono molto orgoglioso, ‘La voce dei giovani’, realizzato in collaborazione con Giffoni Innovation Hub, che fa della cultura cinematografica uno strumento per offrire ai giovani partecipanti speranze e nuove prospettive”.

“Il compleanno di Ciro”, infatti, non è un’iniziativa isolata, ma l’apice di un percorso progettuale avviato nel 2023, che nelle precedenti edizioni ha coinvolto attivamente gli studenti delle scuole del territorio e i giovani detenuti dell’I.P.M. di Nisida, dimostrando concretamente come il linguaggio cinematografico sia un efficace strumento di sensibilizzazione e crescita culturale per le nuove generazioni, promuovendo valori imprescindibili come la legalità e il rispetto.

“Siamo orgogliosi di questa nuova tappa, la terza, del percorso intrapreso dalla città di Napoli con il Giffoni Film Festival e con la società Giffoni Innovation Hub. Condividiamo una visione chiara: fare dell’audiovisivo un motore di crescita professionale, economica e culturale. Continuare a investire nei giovani, nella loro formazione e nel loro impegno civile, è la strada giusta. E oggi ne abbiamo una bella conferma”, dichiara Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo.

Il cortometraggio nasce dal laboratorio “La Voce dei Giovani: Vite innocenti”, condotto nello “Spazio Metamorfosi” di Ponticelli. Tra dicembre 2024 e gennaio 2025, dieci giovani studenti, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, sono stati guidati attraverso un percorso di teoria e pratica del linguaggio audiovisivo, svolto in collaborazione con il presidio di Libera Ponticelli e con l’Istituto Comprensivo 83° Porchiano Bordiga, sede dello “Spazio Metamorfosi”. Attraverso lezioni dedicate e la visione di opere significative, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla propria identità e sul contesto sociale in cui vivono, imparando a immaginare una realtà e un futuro diversi per sé stessi e la loro comunità. Tra i momenti più significativi, la testimonianza diretta di Mery Colonna, sorella di Ciro, che ha condiviso con i giovani parteciparti al laboratorio la forza della memoria e della speranza, lasciando un’impronta indelebile.

Il Giffoni Film Festival, con la sua giuria internazionale di ragazzi e ragazze, ha rappresentato la cornice ideale per la presentazione di un’opera che nasce dai giovani e, attraverso di loro, interroga la società. Mariano Di Palma, membro della presidenza nazionale di Libera, presente in sala, ha ricordato quanto sia fondamentale continuare a raccontare le storie delle vittime innocenti di camorra affinché nessun nome venga dimenticato. La regista Marta Esposito, accompagnata dalle attrici Marianna Mercurio e Alessandra Mantice, ha restituito l’emozione vissuta nel dar forma cinematografica a un’assenza così profonda, provando ad immaginare, con rispetto e sensibilità, ciò che la realtà ha interrotto troppo presto.

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