Europee, Pallucchi (Forum Terzo Settore): “Partecipare è opportunità di migliorare insieme”

“Partecipare è darsi l’opportunità di migliorare insieme e andare a votare è il passo iniziale che rende possibile tutti i successivi per il miglioramento della società, anche e soprattutto per le nuove e future generazioni. L’astensionismo, purtroppo sempre più diffuso, nega invece questa possibilità”. Così la portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi, a margine dell’evento, che si è svolto stamattina a Roma e che ha visto i candidati alle elezioni europee confrontarsi sui temi e le proposte del Terzo settore contenute nell’appello “Per un’Europa democratica, solidale e sostenibile”. Hanno partecipato al dibattito moderato dal direttore di Vita, Stefano Arduini, Ugo Biggeri (M5S), Daniela Rondinelli (PD), Antonella Sberna (Fratelli d’Italia) Massimiliano Smeriglio (AVS).
“L’Europa di oggi – ha proseguito Pallucchi – vive scenari di crisi inediti, spesso drammatici e anche per questo ha ancora più bisogno di esercizio concreto e diffuso di democrazia. Il Terzo settore, che nasce dall’auto-organizzazione spontanea dei cittadini, vede nella partecipazione la strada principale e ineludibile per far sì che l’Europa riaffermi i suoi valori fondanti e torni a essere un progetto di pace, di democrazia e diritti sociali”.
“Oggi abbiamo riscontrato un interesse positivo, da parte delle varie forze politiche italiane, alle nostre proposte per il nuovo Parlamento europeo: da un’equa e giusta transizione ecologica alla realizzazione di un welfare europeo, dal rafforzamento della cooperazione internazionale alla valorizzazione e al sostegno del Terzo settore, che è un modello di economia sociale replicabile e un unicum in Europa. Ci auguriamo che l’interesse si tramuti in impegno concreto nelle istituzioni europee” conclude la portavoce del Forum Terzo Settore.

L’articolo Europee, Pallucchi (Forum Terzo Settore): “Partecipare è opportunità di migliorare insieme” proviene da Comunicare il sociale.

Ecco App-@id l’applicazione che migliora la comunicazione per le persone con disabilità

Si è tenuta a Roma, presso la “Sala Baden Powell” del Roma Scout Center, la presentazione della app realizzata nell’ambito del progetto “App-@id-Nuove tecnologie per il supporto ai pazienti per le patologie neuromotorie” realizzato della sezione di Mazara del Vallo dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, e selezionato dal bando “Call for Ideas” lanciata nei mesi scorsi da fondazione Tim.
Si tratta di un progetto pilota, rivolto a 400 utenti delle Regioni Lazio e Sicilia, 800 caregiver e operatori sanitari, a Associazioni della rete UILDM. L’app fornirà assistenza psicologica e psichiatrica a persone con disabilità, in particolare con disabilità neuromotorie, caregiver ed operatori sanitari. Giovanna Tramonte, presidente UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare sezione Mazara del Vallo, ha portato i saluti ai presenti all’incontro.
Letto un messaggio inviato dal Ministro per le Disabilità, l’on. Alessandra Locatelli, la quale complimentandosi per l’innovativa progettualità, ha sottolineato: “Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale, possono essere messe al servizio delle persone con disabilità e delle loro famiglie e supportare molti ambiti della vita quotidiana. Ne parleremo anche al primo G7 Inclusione e Disabilità che si terrà dal 14 al 16 ottobre in Umbria. Serve continuare a lavorare in questa direzione e fare rete, come avete fatto anche voi, anche per garantire il diritto di ogni persona a partecipare pienamente alla vita civile, sociale e politica delle nostre comunità, come sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
Attraverso un messaggio video è intervenuta la dott.ssa Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore. La dott.ssa Bianca Longo, responsabile comunicazione del Progetto App-@id, ha spiegato attraverso dei video dimostrativi la nuova app sviluppata da un team di professionisti ed esperti, in co-progettazione con pazienti e loro familiari, dei tool dedicati ai bisogni di assistenza psicologica dell’utenza attraverso i quali si potranno contattare anche per le emergenze, psicologi e psicoterapeuti, selezionati attraverso un bando ed operativi dal 3 giugno, che forniranno orientamento, sostegno e psicoterapia online in base ai bisogni espressi.
Michele Adamo, Segretario nazionale UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, ha ribadito “Questo Progetto della UILDM sezione di Mazara del Vallo è un importante esempio di come, a seguito dell’emergenza Covid19, vi sia la necessità di applicare le nuove tecnologie per abbattere prima ancora che le barriere architettoniche quelle culturali per migliorare la comunicazione dei soggetti con delle fragilità”. Molto interessanti gli interventi della dott.ssa Tiziana Melfi, responsabile tecnico scientifico App-@id e psichiatra ASL Roma 5, della dott.ssa Adriana Pernice dell’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Roma, e del dott. Pietro Agrestini, medico esperto in disturbi del sonno.
L’incontro è stato concluso dalla dott.ssa Giuseppa Adamo, Project Manager UILDM Mazara  che ha specificato come l’iniziativa nasca dall’esigenza di sostenere non solo le persone con distrofia muscolare e patologie neurodegenerative, ma anche coloro che se ne prendono cura e gli operatori che li supportano, aiutandoli a riconoscere i bisogni di cura, di assistenza e di aiuto, facilitando l’accesso ai servizi specifici. “Il progetto App-@id  cambia -ha sottolineato Adamo-il paradigma dei servizi relativi all’inclusione sociale, si passa da un modello verticale di interventi ad un modello circolare, partecipativo, se vogliamo più democratico, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie che facilitano l’accessibilità, l’autonomia e la sicurezza degli utenti”.

L’articolo Ecco App-@id l’applicazione che migliora la comunicazione per le persone con disabilità proviene da Comunicare il sociale.

Aima, corso di formazione dedicato al caregiver

Un corso online gratuito dedicato al caregiver per i soci, con l’obiettivo di fornire i dettami giusti per una formazione adeguata ai familiari e al personale impegnato a prendersi cura delle persone con sindrome di Alzheimer. È quello presentato ieri, in occasione della giornata del caregiver, dall’Aima sezione Campana. Le iscrizioni rimarranno aperte al momento sino alla fine di luglio. Coloro i quali sono interessati potranno essere messi a conoscenza della modalità di iscrizione sul sito www.aimanapoli.it-. Tra gli intendimenti del corso, fanno sapere dall’Aima, quella di insegnare a «gestire le varie problematiche correlate, sulle tecniche di stimolazione cognitiva e attività socializzanti per prevenire e/o contenere i disturbi comportamentali e cognitivi». Tra loro autonomi, i vari moduli del corso online potranno essere seguiti dal singolo partecipante, ricordano gli organizzatori, «in qualsiasi momento accedendo alla piattaforma». Il caregiver racchiude diverse figure: quello formale – infermiere o qualsiasi altro professionista e informale composto da figlio, coniuge, e a volte anche un altro familiare o amico) che assume il ruolo principale di cura e di assistenza del proprio caro, che non è più in grado di prendersi cura di sè, per supportarlo nelle sue attività di vita quotidiana, quasi sempre tutti i giorni e per tutto il giorno. Da Aima Campania ricordano come il caregiver sia «sottoposto a numerosi fattori stressanti che spesso possono essere causa di insorgenza di disturbi fisici, anche se ciò dipende dal grado di resilienza personale, da quali strategie si adottano per superare la situazione e dal supporto su cui ciascuno può contare». In Italia, come nel resto del mondo, a fungere da caregiver familiari o informali sono principalmente le donne, arrivando fino al 75% del totale, d’età compresa tra i 45 e i 64 anni. Si tratta di una platea che spesso, a causa della necessità di accudire un proprio congiunto, ha dovuto abbandonare la propria attività lavorativa per dedicarsi a tempo pieno alla cura. La percentuale, in tal senso, arriva al 60% dei casi.

di Antonio Sabbatino

L’articolo Aima, corso di formazione dedicato al caregiver proviene da Comunicare il sociale.

TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI E CORRUZIONE: I CARABINIERI DEL NOE DI NAPOLI ARRESTANO 12 PERSONE

Nelle province di Napoli, Avellino, Benevento e Salerno, i Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale e della Sicurezza Energetica di Napoli, unitamente ai Carabinieri dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nr. 12 soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.
L’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli in totale accoglimento della richiesta depositata dal Pubblico Ministero fa riferimento ad una serie di condotte illecite riscontrate nel corso dell’attività investigativa eseguita dai carabinieri del N.O.E. di Napoli protrattasi per circa sei mesi coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli – Gruppo Specializzato sul Traffico di Rifiuti.
L’indagine, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche quali intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, ha avuto origine nel gennaio 2023 a seguito delle segnalazioni della S.A.P.NA. s.p.a., società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani della area metropolitana del capoluogo campano, in merito ad anomalie nel trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto di Tufino, nel quale venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale e dunque estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani. Nel corso delle investigazioni, il Reparto Speciale dei Carabinieri ha accertato l’esistenza di una associazione che vedeva coinvolte diverse figure professionali tra cui gli amministratori di alcune aziende di rifiuti speciali delle province di Napoli e Salerno, autisti di automezzi adibiti alla raccolta di rifiuti urbani e alcuni dipendenti infedeli dell’impianto di Tufino, che avevano organizzato, nei minimi dettagli, un articolato “modus operandi” che consentiva loro di smaltire illecitamente rifiuti speciali, di provenienza industriale, nell’impianto pubblico, a spese dell’Ente pubblico.

L’agire degli indagati era oramai consolidato : gli autisti delle due società, aggiudicatarie di appalti per la raccolta di rifiuti urbani in alcuni paesi vesuviani, fungevano da tramite, tra i produttori di rifiuti speciali e gli operai addetti alla gestione dei rifiuti all’interno dello STIR, nella gestione dell’illecito traffico, finalizzato all’esigenza dei privati di smaltire illecitamente i loro rifiuti, conseguendo un significativo risparmio in termini economici, di contro, consentiva ai dipendenti pubblici di intascare profumate mazzette, in cambio del servizio reso.
Essenziale il ruolo degli addetti al TMB di Tufino, perfettamente organizzati per bypassare il rigido sistema di controllo previsto dalla S.A.P.NA., e consentire agli autisti degli automezzi di operare indisturbati e scaricare i rifiuti illecitamente. Una intera squadra forniva i propri turni di servizio ai complici esterni, che dunque pianificavano in totale tranquillità gli illeciti sversamenti nella certezza della compiacenza di tutti i componenti di quel turno, remunerati dal capo squadra, ciascuno in proporzione del contributo fornito.
Al fine di incrementare ulteriormente gli illeciti profitti, alcuni degli indagati, sia dipendenti dello STIR che autisti, dopo aver effettuato gli smaltimenti illeciti, completavano la loro illecita collaborazione rendendosi protagonisti del furto delle bobine di ferro, del valore di circa 20.000 euro, utilizzate nell’impianto di Tufino per imballare i rifiuti, occultando le stesse all’interno degli stessi autocompattatori.
Nel corso dell’attività sono stati accertati smaltimenti illeciti per oltre 1.000 tonnellate di rifiuti speciali che hanno determinato un aggravio di costi alla S.A.P.NA. per circa 500.000,00 euro, oltre i danni spesso causati all’impiantistica dallo sversamento di rifiuti anche ferrosi, che hanno bloccato anche per lunghi periodi il ciclo di trattamento dell’impianto pubblico.
Nello stesso contesto investigativo i militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro le due aziende private produttrici di rifiuti industriali.

L’articolo TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI E CORRUZIONE: I CARABINIERI DEL NOE DI NAPOLI ARRESTANO 12 PERSONE proviene da Comunicare il sociale.

“Mese del libro” di Asso.gio.ca., si parte

Con la presentazione del libro “Le mie orecchie parlano” di Alessandro Coppola, il 29 maggio prossimo alle ore 17,30  , presso la chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato concessa per l’occasione dal Comune di Napoli, parte il “Mese del libro” di Asso.gio.ca.  realizzato nell’ambito del progetto Note di Memoria con il contributo del Dipartimento delle politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Asso.gio.ca., infatti, ha come obiettivo principale quello dell’aggregazione e della socializzazione di bambini, adolescenti, giovani e adulti, con riflessi positivi sulla vita familiare degli stessi e incentra le proprie attività  anche nel campo della promozione della cultura e  della tutela del patrimonio storico-monumentale e  della tutela ambientale.
Il primo libro “Le mie orecchie parlano”, che sarà presentato domani mercoledì, non è solo un racconto autobiografico. È uno spaccato di ricordi, sensazioni, emozioni, paure, delusioni, dolori, sconfitte e rinascite. È un taglio di vita vera, quella vissuta da Alessandro Coppola, nato a Napoli ad aprile 2003, e a 4 anni con diagnosi di “Ipoacusia neuro-sensoriale bilaterale di grado medio-grave destra e profonda a sinistra”. Ora Alessandro pronto ad affrontare la vita con gioia, quella che lo ha sempre circondato, almeno fino all’età di 16 anni. Tutti gli appuntamenti saranno allietati dalle musiche della chitarra acustica del maestro Mario Maglione. Modera gli incontri la giornalista Rosanna Borzillo.
Si prosegue il 5 giugno, sempre alle 17.30, con “Napoli 365”  di Amedeo Colella che presenterà un suo libro sulla napoletanità.  Nel libro Colella suggerisce ai napoletani e non che cosa fare in città per tutto l’anno. Ogni giorno c’è qualcosa da fare: ricorrenze storiche o religiose, tradizioni enogastronomiche, santi patroni, canzoni, detti popolari.
Il 12 giugno sarà la volta di “Napolinegra” di Vincenzo Sbrizzi che tratterà il tema dell’immigrazione, dell’accoglienza e dell’integrazione. L’autore racconta venticinque storie di persone che hanno dovuto affrontare il mare per mettere in salvo la propria vita.
Si conclude il 19 giugno con Lucia Montanino che in “Storia di un abbraccio” tratta il tema della giustizia riparativa. Lucia è la vedova di Gaetano, ucciso in piazza Mercato mentre svolgeva il suo lavoro di guardia giurata: tra gli assassini c’era Angelo, un diciassettenne condannato a ventidue anni di carcere. Il libro racconta la storia di Lucia, che nel lutto ha trovato spazio per il perdono, fin dal suo primo incontro con Angelo, suggellato con un abbraccio.
Quattro appuntamenti culturali che possono diventare occasione per la comunità locale per visitare e apprezzare la splendida e ritrovata chiesa di Santa Croce al Mercato dove ancora oggi vi è conservato il ceppo dove fu decapitato Corradino di Svevia.
«Abbiamo pensato – ha spiegato  Gianfranco Wurzburger, presidente di Asso.gio.ca. – ad una rassegna culturale che speriamo possa coinvolgere tutti: riporteremo ragazzi e adulti nel nostro quartiere, affinché ritorni ad essere luogo di incontro, socializzazione, discussione e confronto! Rilanciamo piazza Mercato quale agorà della Cultura Partenopea!».

 

L’articolo “Mese del libro” di Asso.gio.ca., si parte proviene da Comunicare il sociale.

A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO UNA MOSTRA E UN PODCAST REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE DEL LICEO CALAMANDREI

Dalla Resistenza alla Repubblica – Il valore della pace nella nostra Costituzione, è questo il titolo dell’evento che si terrà a Napoli nel cultural hub Art 33, in via Bernardino Martirano 17, dal 31 maggio al 9 giugno.
Lo scopo di questa kermesse è quello di evidenziare il percorso storico e culturale dell’Italia dalla Resistenza fino alla nascita della Repubblica Italiana, con un particolare accento a ciò che avvenne nella zona orientale della città di Napoli a Ponticelli.
L’evento, organizzato dall’associazione Gioco Immagine e Parole, Art 33 con la collaborazione della Casa del Popolo di Ponticelli, rientra nel progetto Cre.sco, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
La mostra aprirà al pubblico venerdì 31 maggio alle ore 18 nella struttura di Via Bernardino Martirano con la presentazione della mostra di circa 70 lenzuola dipinte (teli) che originariamente adornavano gli edifici di Ponticelli durante le 4 Giornate di Napoli, offrendo un collegamento al nostro passato collettivo attraverso l’arte e le memorie condivise. Avviata dalla Casa del Popolo di Ponticelli nel 2008, questa iniziativa artistica collaborativa vede la partecipazione di artisti, poeti e scrittori provenienti da Napoli e da tutta Italia.
La mostra sarà visitabile presso la struttura 1, 3, 5, 7 giugno: dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 20:00 e il 2, 8, 9 giugno: dalle 10:00 alle 14:00.
La serata del 31 maggio concluderà con la proiezione del film musicale Hair (regia di Milos Forman).
“In occasione della Festa della Repubblica – dichiarano gli organizzatori dell’evento –  ci troviamo a riflettere sulle radici profonde della nostra identità nazionale, celebrate attraverso l’arte e la memoria storica. La mostra e la presentazione del podcast mirano a riscoprire e valorizzare quegli episodi cruciali che non solo hanno definito il corso della storia italiana, ma continuano a influenzare la vita quotidiana nelle nostre comunità. Celebrare il 2 Giugno non è solo un atto di memoria, ma un impegno rinnovato nei confronti dei valori di pace, libertà e giustizia che la nostra Costituzione si propone di salvaguardare. Questo evento rappresenta un’occasione per riaffermare questi principi fondamentali, rinsaldare la nostra comunità riflettendo su come, anche nei momenti più bui, abbiamo saputo trovare la forza di resistere e ricostruire”, concludono.
In concomitanza con l’apertura della mostra, Art33 presenterà il podcast “Guerra di Periferia”, realizzato in collaborazione con Gioco Immagine e Parole e alcuni studenti del Liceo Piero Calamandrei di Napoli, tratto dall’omonimo libro “Guerra di periferia. Resistenza, vita quotidiana e stragi dimenticate nell’Area Orientale di Napoli 1940-1943″ di Andrea D’Angelo, Giorgio Mancini e Luigi Verolino”, pubblicato nel 2005.
Il podcast, suddiviso in 4 puntate, narra gli episodi di resistenza e rappresaglia accaduti nel quartiere di Ponticelli, che hanno segnato l’avvio delle 4 giornate di Napoli.
Progetto Cre.Sco: Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

L’articolo A SAN GIOVANNI A TEDUCCIO UNA MOSTRA E UN PODCAST REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE DEL LICEO CALAMANDREI proviene da Comunicare il sociale.