19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Cresce il numero delle persone accompagnate e aiutate dalle Caritas diocesane. Quelli presentati oggi da Caritas Italiana non sono solo “numeri”, sono soprattutto 269.689 “volti” di poveri, che a loro volta rappresentano altrettante famiglie, dato che la presa in carico risponde sempre alle esigenze dell’interno il nucleo familiare. Il Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana sulla povertà in Italia, presentato oggi a Roma, valorizza le informazioni provenienti da 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, dislocati in 206 diocesi in tutte le regioni italiane. Si tratta peraltro solo di quelli già in rete con la raccolta dati, dal momento che i servizi e le opere sui territori sono in realtà molti di più. Ne emerge una fotografia drammatica che chiama all’impegno di tutti.
«Questo secondo Report statistico si colloca in un tempo particolare, segnato da vicende che toccano le nostre comunità. Da un lato le crisi internazionali che condizionano pesantemente i rapporti tra i Paesi e lo sviluppo di percorsi di pace, dall’altro l’incessante aumento della povertà e la forte incidenza di situazioni di rischio e vulnerabilità. Di fronte a questi scenari la Chiesa continua a sognare e ad affermare un umanesimo autentico, secondo cui ogni essere umano possa realizzarsi pienamente, vivendo in un mondo più giusto e dignitoso», sottolinea il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello.
Dal Report risulta che nel 2023 cala la quota dei nuovi poveri ascoltati, che passa dal 45,3% al 41,0%. Crescono invece le persone con povertà “intermittenti” e croniche, riguardanti in particolare quei nuclei che oscillano tra il “dentro-fuori” la condizione di bisogno o che permangono da lungo tempo in condizione di vulnerabilità: una persona su quattro è infatti accompagnata da una Caritas diocesana da 5 anni e più. Sembra quindi mantenersi uno zoccolo duro di povertà che si trascina di anno in anno senza particolari scossoni e che è dovuto a più fattori; il 55,4% dei beneficiari nel 2023 ha manifestato contemporaneamente due o più ambiti di bisogno.
Chi si rivolge alla Caritas? Si tratta di donne (51,5%) e uomini (48,5%), con un’età media che si attesta sui 47,2 anni (46 nel 2022). Cala l’incidenza delle persone straniere che si attesta sul 57,0% (dal 59,6%). Alta invece l’incidenza delle persone con figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori. Oltre i due terzi delle persone in povertà, secondo i dati dei Centri di ascolto Caritas consultati, hanno livelli di istruzione bassi o molto bassi (67,3%), condizione che si unisce a una cronica fragilità occupazionale, in termini di disoccupazione (48,1%) e di “lavoro povero” (23%).
Non è dunque solo la mancanza di un lavoro che spinge a chiedere aiuto: di fatto quasi un beneficiario su quattro è un lavoratore povero. Inoltre la percentuale dei percettori del Reddito di Cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà sostituita oggi dall’Assegno di Inclusione, si attesta al 15,9%, dato in calo rispetto al 2022 e soprattutto al 2021: allora i beneficiari corrispondevano rispettivamente al 19,0% e al 22,3%. In termini di risposte, le azioni della rete Caritas sono state numerose e diversificate. Complessivamente sono stati erogati oltre 3,5 milioni di interventi, una media di 13 interventi per ciascuna persona assistita (considerate anche le prestazioni di ascolto).
In particolare: il 73,7% ha riguardato l’erogazione di beni e servizi materiali (distribuzione di viveri, accesso alle mense/empori, docce, ecc.); l’8,9% gli interventi di accoglienza, a lungo o breve termine; il 7,3% le attività di ascolto, semplice o con discernimento; il 5,2% il sostegno socio-assistenziale; l’1,7% interventi sanitari. Il Report contiene anche tre focus tematici che analizzano nello specifico la povertà delle famiglie con bambini, indagine condotta in collaborazione con Save the Children, la condizione delle persone senza dimora e di quelle in solitudine, in particolare gli anziani.
«È compito statutario di Caritas Italiana – ricorda il presidente di Caritas Italiana, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli – realizzare studi e ricerche sui bisogni delle persone, per aiutare a scoprirne le cause, per preparare piani di intervento, soprattutto in un’ottica di prevenzione. Questo è l’intento del Report che presentiamo. Una raccolta di dati che è stata realizzata grazie all’impegno degli operatori e dei volontari dei nostri Centri di ascolto e con la collaborazione delle persone in stato di bisogno che ci hanno consegnato la loro situazione. Studi e ricerche sono da condurre in collaborazione con altri e nel quadro di una programmazione pastorale unitaria, per animare le nostre comunità e per stimolare l’azione delle istituzioni civili a un’adeguata legislazione. La Caritas tiene molto, accanto ai bisogni, a evidenziare le risorse. Questo Report va letto insieme alle nostre ultime pubblicazioni che raccontano la ricchezza del volontariato, in particolare quello dei giovani».
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19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
“Il via libera definitivo al testo sull’autonomia differenziata è, purtroppo, innanzitutto una storica occasione mancata. Dopo oltre venti anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione, cui oggi si vuole dare attuazione, si è iniziato a lavorare per la definizione di alcuni Livelli essenziali di prestazioni (Lep) in modo da garantire stessi servizi e diritti in tutto il Paese, senza però contemplare minimamente ambiti sociali come la povertà, la disabilità, l’emarginazione sociale. Poteva essere l’occasione per realizzare un obiettivo atteso da tempo, per attuare finalmente una maggiore uguaglianza sostanziale e far progredire l’Italia sul piano dei diritti, della coesione e dell’inclusione sociale, ma non è stato considerato”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, che rappresenta 100 reti nazionali e oltre 120mila realtà territoriali di Terzo settore.
“Peraltro – prosegue – il testo approvato oggi si concentra sulle procedure per stipulare le intese tra Regioni e Governo, mentre rimanda a un futuro indefinito la decisione sulle modalità di finanziamento degli stessi Lep, e non tiene conto della necessità di prevedere adeguati meccanismi perequativi per impedire l’aumento delle disuguaglianze e dei divari territoriali, lasciando così in bilico la concreta realizzazione delle intese differenziate”.
“Il Terzo settore ogni giorno intercetta e tocca con mano i bisogni delle persone e gli ostacoli che incontrano nel vedere garantiti dei propri diritti. Proprio per questo, sin dall’inizio dell’iter del provvedimento, proseguito peraltro con scarso coinvolgimento delle parti sociali, ha espresso forti perplessità: alla luce delle criticità evidenziate, temiamo che le disuguaglianze multidimensionali e i divari già profondi tra territori si cristallizzeranno o, peggio ancora, aumenteranno. Piuttosto che un’autonomia differenziata, si apre la strada a un regionalismo delle disuguaglianze” conclude Pallucchi.
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19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Vedere le stelle e ammirare l’universo, anche in Braille. È una sfida, ma anche una bellissima opportunità, che giorno dopo giorno diventa sempre più concreta: ancora un po’ di tempo, e a Portici, in quella che era la Real Fagianeria borbonica, sarà inaugurata la prima area verde fruibile anche dalle persone cieche.
Un parco enorme, ricco di vegetazione, aree ristoro e percorsi fitness. Un parco la cui realizzazione di fatto riscatterà e restituirà ai cittadini un pezzo di territorio fino ad oggi totalmente inutilizzato. Per fruire del parco bisognerà attendere ancora tre, quattro mesi. Dopodiché sarà aperta una prima porzione dell’area, che, nel tempo, sarà corredata anche da un parcheggio molto capiente.
Ma non sarà questa la sola particolarità del parco. All’area fitness, ai punti ristoro, al campo bocce e a un percorso che andrà a simulare anche una risalita verso un Vesuvio in miniatura, con tanto di belvedere con affaccio verso il vulcano originale, si aggiungeranno anche altri due percorsi, uno di tipo scientifico, l’altro di tutt’altra natura.
A spiegare qualche dettaglio, l’assessore all’Ambiente Florinda Verde, che racconta: «Abbiamo preso contatti con l’associazione Astrofili e grazie al prezioso supporto degli scienziati è in fase di realizzazione una miniatura in scala del Sistema Solare». Chi visiterà il parco urbano avrà la possibilità, passeggiando nel verde, di immergersi letteralmente in un viaggio nello spazio visitando i pianeti restando con i piedi tra l’erba del parco. Non solo. «La vera innovazione di questo parco – prosegue l’assessore Verde – sta nel fatto che sarà interamente inclusivo e fruibile anche per persone non vedenti. Addirittura anche il Sistema Solare in scala sarà corredato da pannelli di divulgazione scientifica, scritti anche in Braille in modo da poter essere letti da persone cieche. E questo vuole essere un modo per far sentire chiunque, anche persone che hanno una disabilità così importante, parte di una comunità accogliente e inclusiva».
A fornire dati e dettagli tecnici, l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Iacone, che spiega: «Grazie a una convenzione stilata con Autostrade Meridionali siamo riusciti a trovare anche economicamente un modo per realizzare e aprire al pubblico un parco panoramico, verde, inclusivo, enorme, recuperando quelle aree a ridosso di via Salute di fatto abbandonate ed inutilizzate. In un primo momento sarà aperta l’area verde con percorso Braille accoppiato a quello con le attività astronomiche con il supporto anche di un telescopio dove poter ammirare i cieli sopra la Campania. Dopodiché, sarà anche attuato un nuovo progetto per la realizzazione del parcheggio a supporto di questo enorme parco pubblico».
di Nadia Labriola
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19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Il Comune di Napoli si attiva per fronteggiare l’ondata di calore che sta investendo la città e che nei prossimi giorni potrebbe far registrare temperature fino a 34 gradi.
In particolare, l’assessorato alle Politiche sociali, con l’assessore Luca Fella Trapanese, ha predisposto un pacchetto di misure straordinarie per aiutare quanti vivono in strada. Per offrire un riparo durante le ore più calde a quanti vivono in strada, l’orario di accesso al dormitorio pubblico CPA è stato anticipato al pomeriggio. Potenziato il servizio docce: in particolare sono state riattivate quelle presenti all’istituto Tanucci e al Sai di vico Volpicelli dove gli ospiti troveranno anche un piccolo angolo ristoro dove potersi riposare ed usufruire del servizio guardaroba.
Anche l’attività della centrale operativa e delle cinque unità di strada è stata potenziata con servizi mirati che vengono predisposti in base ai bollettini meteo della Protezione civile regionale. Le unità di strada provvederanno a distribuire con maggiore frequenza bevande e biancheria.
“Cerchiamo di essere vicini ai nostri fratelli più deboli che vivono la strada. Stiamo lavorando alla creazione di nuovi servizi sempre più concreti per affrontare in modo adeguato il fenomeno delle tante persone senza dimora” il commento dell’assessore Luca Trapanese.
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18 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
La sera del 20 giugno in occasione della Giornata Mondiale le massime istituzioni italiane si illuminano di arancione per sostenere gli ammalati di Distrofia Facio Scapolo Omerale.
Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, e decine di comuni e luoghi d’arte in tutt’Italia si coloreranno di arancione per accendere una luce sulla ricerca, sensibilizzare l’opinione pubblica, dare un segno di vicinanza ai pazienti e alle loro famiglie. La giornata si aprirà alle ore 9.00 nella Sala Lautato Sii in Campidoglio con un Convegno nazionale organizzato dall’Associazione FSHD Italia Aps, dedicato a questa malattia genetica rara.
Aprirà i lavori Caterina Dietrich, Presidente FSHD Italia APS, seguiranno i saluti istituzionali
Di Erica Battaglia, Presidente Commissione VI Cultura, Politiche Giovanili del Comune di Roma, Massimiliano Maselli, Assessore all’inclusione Sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio Fabio De Lillo, Coordinamento attività strategiche spese sanitarie Regione Lazio, Marco Rasconi, Presidente Nazionale UILDM, Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare, Francesco Ieva, Presidente Altro Domani; Promotore Consulte Regionali Neuromuscolari, Giovanni Leonardi, Capo del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e Capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute, Nello Capuano: Alfiere della Repubblica 2023 per la FSHD, Silvana Robustelli, referente FSHD Italia APS per la Regione Campania, Liliana Ianulardo, Presidente Onorario
FSHD Italia APS, Massimo Taglioni Direttore Fondazione UILDM Lazio.
Introdurranno il convegno un contributo della Ministra per la disabilità Alessandra Locatelli e la proiezione del video spot dell’attore Roberto Ciufoli.
Tre i focus in programma: Storie diverse: la normalità del disagio con la presentazione delle attività dell’Associazione cui seguirà un approfondimento curato dalla psicoterapeuta Maria Pariano che illustrerà il “Progetto Parliamone: l’importanza della continuità e costanza nell’assistenza.
Seguirà la sessione coordinata dal professor Enzo Ricci, direttore dell’Unità Operativa Semplice della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e referente scientifico dell’associazione dedicata allo “Stato di avanzamento sui trial clinici e progetti riabilitativi” con gli interventi di Mauro Monforte, Neurologo Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Sara Bortolani, Neurologo Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Cristina Sancricca, Fondazione UILDM Lazio e Policlinico Gemelli Roma, Massimiliano Filosto, Direttore NEMO Brescia, Gabriella Silvestri, Neurologo Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS che parlerà della distrofia miotonica.
Nella terza sessione moderata dalla senatrice Paola Binetti si approfondirà il tema “Distrofia FSHD, disabilità e diritti”
Intervengono Mariella Tarquini – Presidente di Rete SupeRare, Presidente della Consulta delle Persone con disabilità e della salute mentale CM8 del Comune di Roma, Nicola Panocchia, Coordinatore del Comitato scientifico della Carta dei diritti delle persone con
disabilità in ospedale, Antonio Pelagatti – esperto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Antonio Condorelli, Vicepresidente FSHD Italia APS, Aldina Ulrira – in rappresentanza della Consulta Cittadina per la disabilità di Roma Capitale, Fabrizia Favalli – Coordinamento generale medico legale INPS, Enzo Ricci, Responsabile Scientifico FSHD Italia APS.
La sera del 20 giugno oltre a Palazzo Chigi sede della Presidenza del Consiglio, Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica, Palazzo Montecitorio sede della Camera, si illumineranno di arancione il monumento a Vittorio Alfieri di Asti, quello a San Savino patrono di Fermo, Castel Sant’Elmo e Maschio Angioino di Napoli i municipi di Asti, Bordighera, Capannori, Cava dei Tirreni, Mestrino, Ospedaletti, Siano, Vallecrosia, Ventimiglia.
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18 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Al centro di Napoli ed esattamente sui tetti della città, è nato da qualche mese un nuovo apiario.
Urbee – adopt your urban bee è il primo progetto di apicoltura urbana partenopeo, patrocinato da Giuseppe Iannotti, chef due stelle Michelin con il supporto dell’azienda Apicoltura Urbana.
Urbee mette insieme ambiti e discipline diverse, dalla gastronomia all’analisi dei dati ambientali fino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Le arnie, poste sulla terrazza di Palazzo Piacentini, all’interno di un orto urbano curato dallo chef in persona, hanno i nomi di storici quartieri di Napoli: Forcella, Pignasecca, Sanità.
Ogni arnia ha una regina che si chiama come una delle attrici napoletane più iconiche: Titina, Pupella e Sophia.
Inoltre, ogni arnia, ha da qualche tempo anche un fuco, che prende il suo nome da uno dei tre personaggi più amati di Napoli: Diego, Totò, Massimo.
Con Urbee si può adottare un’ape e ricevere un certificato di adozione, o anche adottare un piccolo sciame di api, una delle tre regine o uno dei tre fuchi e ricevere una serie di prodotti di cosmesi naturale a base di miele, propoli e cera d’api. All’interno delle arnie di Urbee sono installati anche dei sensori che monitorano costantemente la salute delle api fornendo dati in tempo reale, fondamentali non solo per preservare il benessere di questi preziosi insetti, ma anche per valutare la qualità dell’aria di Napoli.
“Il nostro nuovo progetto con Urbee a Napoli è un’opportunità unica per creare oasi di biodiversità che si integra perfettamente con la storia e la bellezza di questa città”, asserisce Giuseppe Manno, founder di Apicoltura Urbana: “Posizionare le arnie sul tetto di un edificio storico al centro di Napoli, con la vista del Vesuvio, è stata una opportunità irripetibile, creando un forte simbolo di speranza per il futuro”.
Il progetto di Apicoltura Urbana Srl prevede un servizio completo di gestione delle arnie in spazi privati, grazie al supporto di un tecnico apistico dedicato, che si prende cura delle api durante tutto l’arco dell’anno con visite periodiche.
Oltre alla produzione di miele, sono previsti workshop di sensibilizzazione sui temi legati alla biodiversità e all’importanza delle api.
di Annatina Franzese
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