20 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Ritrovarsi tra le mani un vecchio vinile degli anni Sessanta, spulciare tra abiti che hanno attraversato i decenni e le mode, sfogliare libri passati di mano in mano senza perdere minimamente il loro fascino, magari avendo il privilegio di leggere una dedica rimasta nascosta tra quelle pagine di storie e di storia. L’emozione per la riscoperta di oggetti del tempo che fu è nell’aria al Vintage Village di Ercolano, così come i buoni affari.
E sì, perché il prossimo fine settimana il second hand sarà di casa al Parco sul Mare di Villa Favorita grazie all’idea, all’impegno e all’ingegno di associazioni e della Fondazione Ente Ville Vesuviane.
A raccontare cosa accadrà, Ciro Borrelli, presidente dell’associazione Hippocampus di Ercolano: «Lo scopo è quello di rivalorizzare il territorio attraverso la riscoperta di un luogo unico, come lo è il Parco sul Mare della Favorita. La città può godere di posti magici, di risorse culturali straordinarie, e le associazioni hanno il dovere, oltre che il piacere, di lavorare con il territorio, per il territorio».
Il Vintage Village sarà allestito sabato 22 giugno dalle 16 a mezzanotte, e domenica 23 dalla mattina alle 11 fino alle 23. Sono numerose le aree dedicate a second hand, handmade, rigatteria, modernariato e accessori, anche a vinili e libri, secondo la moderna tendenza che “vintage è cool”. E non solo. «La riqualificazione del nostro territorio – proseguono gli organizzatori – passa necessariamente attraverso il recupero delle tradizioni e della storia, con un occhio al rilancio e al futuro attraverso le giuste pratiche del riuso anche per la salvaguardia dell’ambiente».
La kermesse rappresenta però anche una sfida per tutti gli attori coinvolti. La Fondazione Ente Ville Vesuviane, con in prima linea il presidente Gennaro Miranda e il direttore Roberto Chianese, la stessa associazione Hippocampus coordinata da Ciro Borrelli, la cooperativa legata a Radio Siani.com, la web radio della legalità, Ercolano Cultura Vintage e Resurgo, il gruppo a cui saranno affidati dj set e momenti musicali sono al lavoro non solo per l’iniziativa prevista per il prossimo fine settimana, ma anche e soprattutto per rendere questo appuntamento con cadenza mensile. Per farlo, è necessario chiaramente un coinvolgimento del territorio a partire da famiglie e bambini. Per questa ragione, all’interno del Parco sul Mare di Villa Favorita, saranno allestite anche aree picnic, aree gioco, laboratori e letture destinate ai più piccini, aree dance e mostre di artisti Campani dislocate in tutta la zona interessata dal Vintage Village.
Di Nadia Labriola
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20 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
L’ASD Peepul Sport Onlus, in collaborazione con la Protezione Civile Centro S. Erasmo, la Croce Rossa di Napoli e la coop sociale Cosy for you, ha programmato una serie di eventi dedicati alla pulizia dei fondali e alla raccolta rifiuti in mare a Napoli.
L’iniziativa è finalizzata a sensibilizzare, in particolare i giovani, sull’importanza di contrastare l’inquinamento del mare e a promuovere la tutela dell’ambiente marino.
Dopo il successo della prima giornata di raccolta rifiuti, durante la quale è stato pulito da tonnellate di rifiuti un tratto di mare in pieno centro città, il secondo appuntamento è fissato per sabato 22 giugno alle 09:30, nello specchio d’acqua antistante la spiaggia di via Boccaperti, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.
I sommozzatori del Centro S. Erasmo, muniti di attrezzatura subacquea, si immergeranno per raccogliere i rifiuti presenti sui fondali. Successivamente, i rifiuti raccolti saranno smaltiti grazie alla collaborazione di ASIA e di tutti coloro che parteciperanno e vorranno offrire il loro aiuto.
Questa iniziativa è parte integrante del progetto Eco Sailing Hub, finanziato dal bando “Play District – Spazi Civici di Comunità” di Sport e Salute e del Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.
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20 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Mille libri donati a cento scuole italiane grazie al passaparola sui social. Così, dopo un appello lanciato sul profilo Facebook di Nicola Pesce, editore e scrittore campano, i volumi sono andati ad arricchire le biblioteche scolastiche praticamente di ogni regione grazie alla disponibilità di volontari che si sono prestati a fare da tramite e che hanno preso parte attiva a questo atto di gentilezza a favore della lettura.
«Lo scorso anno – ha spiegato Nicola Pesce – ho visitato una splendida scuola di Torino. Mi avevano detto che un maestro radunava abitualmente i piccoli alunni nel giardino della scuola e leggeva loro un mio libro. Mi proposero di fare una sorpresa al maestro, oltre che naturalmente ai piccoli. Il giorno in cui andai – ha ancora spiegato lo scrittore – lui non aveva voce. Ma i colleghi lo convinsero a scendere comunque nel prato, così mi presentai per dargli manforte e lessi un capitolo a un gruppo di pargoli dalle facce incantate con grembiuli e cappotti. Quando ero piccolo io, a scuola non esisteva una cosa come una «Biblioteca», o perlomeno nessuno ce lo aveva mai detto o ci aveva esortato a frequentarla. Quel giorno a Torino ho visto uno dei miei libri sul leggìo della biblioteca di quella scuola, così mi è venuto in mente di regalare i libri a queste sale lettura, a queste biblioteche nelle scuole elementari in tutta Italia. Ci ho messo un po’ a procurarmi mille libri illustrati per bambini ma appena li ho radunati tutti a casa mia, per farmi un regalo in occasione dei miei 40 anni, sono partito con l’iniziativa».
A questo punto, è stato lanciato l’appello sui social: «Se nella vostra città c’è una scuola elementare con una sala lettura, fategli una foto e contattatemi. Mandatemi la foto e ditemi dove spedirvi una decina di libri. Li spedirò a casa vostra. Sarete voi a portarli a scuola. Se la scuola NON ha una sala lettura, che cosa aspettate a farne creare una nella scuola dei vostri figli? I primi dieci libri ce li metterò io».
In neppure 24 ore, i mille libri sono stati “prenotati” per le cento scuole che sono poi state destinatarie del dono, libri che sono poi arrivati fisicamente nelle biblioteche scolastiche nel mese di maggio, anche in Campania.
di Nadia Labriola
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19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Cresce il numero delle persone accompagnate e aiutate dalle Caritas diocesane. Quelli presentati oggi da Caritas Italiana non sono solo “numeri”, sono soprattutto 269.689 “volti” di poveri, che a loro volta rappresentano altrettante famiglie, dato che la presa in carico risponde sempre alle esigenze dell’interno il nucleo familiare. Il Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana sulla povertà in Italia, presentato oggi a Roma, valorizza le informazioni provenienti da 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, dislocati in 206 diocesi in tutte le regioni italiane. Si tratta peraltro solo di quelli già in rete con la raccolta dati, dal momento che i servizi e le opere sui territori sono in realtà molti di più. Ne emerge una fotografia drammatica che chiama all’impegno di tutti.
«Questo secondo Report statistico si colloca in un tempo particolare, segnato da vicende che toccano le nostre comunità. Da un lato le crisi internazionali che condizionano pesantemente i rapporti tra i Paesi e lo sviluppo di percorsi di pace, dall’altro l’incessante aumento della povertà e la forte incidenza di situazioni di rischio e vulnerabilità. Di fronte a questi scenari la Chiesa continua a sognare e ad affermare un umanesimo autentico, secondo cui ogni essere umano possa realizzarsi pienamente, vivendo in un mondo più giusto e dignitoso», sottolinea il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello.
Dal Report risulta che nel 2023 cala la quota dei nuovi poveri ascoltati, che passa dal 45,3% al 41,0%. Crescono invece le persone con povertà “intermittenti” e croniche, riguardanti in particolare quei nuclei che oscillano tra il “dentro-fuori” la condizione di bisogno o che permangono da lungo tempo in condizione di vulnerabilità: una persona su quattro è infatti accompagnata da una Caritas diocesana da 5 anni e più. Sembra quindi mantenersi uno zoccolo duro di povertà che si trascina di anno in anno senza particolari scossoni e che è dovuto a più fattori; il 55,4% dei beneficiari nel 2023 ha manifestato contemporaneamente due o più ambiti di bisogno.
Chi si rivolge alla Caritas? Si tratta di donne (51,5%) e uomini (48,5%), con un’età media che si attesta sui 47,2 anni (46 nel 2022). Cala l’incidenza delle persone straniere che si attesta sul 57,0% (dal 59,6%). Alta invece l’incidenza delle persone con figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori. Oltre i due terzi delle persone in povertà, secondo i dati dei Centri di ascolto Caritas consultati, hanno livelli di istruzione bassi o molto bassi (67,3%), condizione che si unisce a una cronica fragilità occupazionale, in termini di disoccupazione (48,1%) e di “lavoro povero” (23%).
Non è dunque solo la mancanza di un lavoro che spinge a chiedere aiuto: di fatto quasi un beneficiario su quattro è un lavoratore povero. Inoltre la percentuale dei percettori del Reddito di Cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà sostituita oggi dall’Assegno di Inclusione, si attesta al 15,9%, dato in calo rispetto al 2022 e soprattutto al 2021: allora i beneficiari corrispondevano rispettivamente al 19,0% e al 22,3%. In termini di risposte, le azioni della rete Caritas sono state numerose e diversificate. Complessivamente sono stati erogati oltre 3,5 milioni di interventi, una media di 13 interventi per ciascuna persona assistita (considerate anche le prestazioni di ascolto).
In particolare: il 73,7% ha riguardato l’erogazione di beni e servizi materiali (distribuzione di viveri, accesso alle mense/empori, docce, ecc.); l’8,9% gli interventi di accoglienza, a lungo o breve termine; il 7,3% le attività di ascolto, semplice o con discernimento; il 5,2% il sostegno socio-assistenziale; l’1,7% interventi sanitari. Il Report contiene anche tre focus tematici che analizzano nello specifico la povertà delle famiglie con bambini, indagine condotta in collaborazione con Save the Children, la condizione delle persone senza dimora e di quelle in solitudine, in particolare gli anziani.
«È compito statutario di Caritas Italiana – ricorda il presidente di Caritas Italiana, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli – realizzare studi e ricerche sui bisogni delle persone, per aiutare a scoprirne le cause, per preparare piani di intervento, soprattutto in un’ottica di prevenzione. Questo è l’intento del Report che presentiamo. Una raccolta di dati che è stata realizzata grazie all’impegno degli operatori e dei volontari dei nostri Centri di ascolto e con la collaborazione delle persone in stato di bisogno che ci hanno consegnato la loro situazione. Studi e ricerche sono da condurre in collaborazione con altri e nel quadro di una programmazione pastorale unitaria, per animare le nostre comunità e per stimolare l’azione delle istituzioni civili a un’adeguata legislazione. La Caritas tiene molto, accanto ai bisogni, a evidenziare le risorse. Questo Report va letto insieme alle nostre ultime pubblicazioni che raccontano la ricchezza del volontariato, in particolare quello dei giovani».
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19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
“Il via libera definitivo al testo sull’autonomia differenziata è, purtroppo, innanzitutto una storica occasione mancata. Dopo oltre venti anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione, cui oggi si vuole dare attuazione, si è iniziato a lavorare per la definizione di alcuni Livelli essenziali di prestazioni (Lep) in modo da garantire stessi servizi e diritti in tutto il Paese, senza però contemplare minimamente ambiti sociali come la povertà, la disabilità, l’emarginazione sociale. Poteva essere l’occasione per realizzare un obiettivo atteso da tempo, per attuare finalmente una maggiore uguaglianza sostanziale e far progredire l’Italia sul piano dei diritti, della coesione e dell’inclusione sociale, ma non è stato considerato”. Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, che rappresenta 100 reti nazionali e oltre 120mila realtà territoriali di Terzo settore.
“Peraltro – prosegue – il testo approvato oggi si concentra sulle procedure per stipulare le intese tra Regioni e Governo, mentre rimanda a un futuro indefinito la decisione sulle modalità di finanziamento degli stessi Lep, e non tiene conto della necessità di prevedere adeguati meccanismi perequativi per impedire l’aumento delle disuguaglianze e dei divari territoriali, lasciando così in bilico la concreta realizzazione delle intese differenziate”.
“Il Terzo settore ogni giorno intercetta e tocca con mano i bisogni delle persone e gli ostacoli che incontrano nel vedere garantiti dei propri diritti. Proprio per questo, sin dall’inizio dell’iter del provvedimento, proseguito peraltro con scarso coinvolgimento delle parti sociali, ha espresso forti perplessità: alla luce delle criticità evidenziate, temiamo che le disuguaglianze multidimensionali e i divari già profondi tra territori si cristallizzeranno o, peggio ancora, aumenteranno. Piuttosto che un’autonomia differenziata, si apre la strada a un regionalismo delle disuguaglianze” conclude Pallucchi.
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19 Giu, 2024 | Comunicare il sociale
Vedere le stelle e ammirare l’universo, anche in Braille. È una sfida, ma anche una bellissima opportunità, che giorno dopo giorno diventa sempre più concreta: ancora un po’ di tempo, e a Portici, in quella che era la Real Fagianeria borbonica, sarà inaugurata la prima area verde fruibile anche dalle persone cieche.
Un parco enorme, ricco di vegetazione, aree ristoro e percorsi fitness. Un parco la cui realizzazione di fatto riscatterà e restituirà ai cittadini un pezzo di territorio fino ad oggi totalmente inutilizzato. Per fruire del parco bisognerà attendere ancora tre, quattro mesi. Dopodiché sarà aperta una prima porzione dell’area, che, nel tempo, sarà corredata anche da un parcheggio molto capiente.
Ma non sarà questa la sola particolarità del parco. All’area fitness, ai punti ristoro, al campo bocce e a un percorso che andrà a simulare anche una risalita verso un Vesuvio in miniatura, con tanto di belvedere con affaccio verso il vulcano originale, si aggiungeranno anche altri due percorsi, uno di tipo scientifico, l’altro di tutt’altra natura.
A spiegare qualche dettaglio, l’assessore all’Ambiente Florinda Verde, che racconta: «Abbiamo preso contatti con l’associazione Astrofili e grazie al prezioso supporto degli scienziati è in fase di realizzazione una miniatura in scala del Sistema Solare». Chi visiterà il parco urbano avrà la possibilità, passeggiando nel verde, di immergersi letteralmente in un viaggio nello spazio visitando i pianeti restando con i piedi tra l’erba del parco. Non solo. «La vera innovazione di questo parco – prosegue l’assessore Verde – sta nel fatto che sarà interamente inclusivo e fruibile anche per persone non vedenti. Addirittura anche il Sistema Solare in scala sarà corredato da pannelli di divulgazione scientifica, scritti anche in Braille in modo da poter essere letti da persone cieche. E questo vuole essere un modo per far sentire chiunque, anche persone che hanno una disabilità così importante, parte di una comunità accogliente e inclusiva».
A fornire dati e dettagli tecnici, l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Iacone, che spiega: «Grazie a una convenzione stilata con Autostrade Meridionali siamo riusciti a trovare anche economicamente un modo per realizzare e aprire al pubblico un parco panoramico, verde, inclusivo, enorme, recuperando quelle aree a ridosso di via Salute di fatto abbandonate ed inutilizzate. In un primo momento sarà aperta l’area verde con percorso Braille accoppiato a quello con le attività astronomiche con il supporto anche di un telescopio dove poter ammirare i cieli sopra la Campania. Dopodiché, sarà anche attuato un nuovo progetto per la realizzazione del parcheggio a supporto di questo enorme parco pubblico».
di Nadia Labriola
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