21 Nov, 2024 | Comunicare il sociale
Gli adulti continuano a non capire i ragazzi. È la sintesi dell’indagine demoscopica “Adolescenti in Italia: che cosa pensano gli under 18 e cosa dicono gli adulti” promossa da Con i bambini e condotta dall’Istituto Demopolis. Lo scorso anno il 54% dei ragazzi riteneva che gli adulti non comprendono i giovani, quest’anno la percentuale è cresciuta: ne è convinto infatti il 58% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni. Una tendenza che emerge anche dagli altri temi indagati dallo studio: scuola, violenza, dipendenza da internet, rapporti personali e che viene confermata anche dai riscontri emersi nel percorso di “Non Sono Emergenza”, campagna di sensibilizzazione sul tema del disagio degli adolescenti promossa da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
L’obiettivo della campagna è favorire una conoscenza più approfondita sul fenomeno ascoltando direttamente i ragazzi e contestualmente promuovendo il loro protagonismo. Ed è proprio l’ascolto degli adolescenti che ha caratterizzato anche l’indagine demoscopica e la sua divulgazione. Lo studio è stato presentato oggi a Roma presso la Biblioteca nazionale centrale nell’incontro finale dell’iniziativa “Con i bambini cresce l’Italia”, condotto da un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni di età, davanti a una platea di coetanei delle scuole e di componenti della “comunità educante”: educatori, docenti, operatori, amministratori locali, rappresentanti delle fondazioni e del terzo settore, di istituzioni pubbliche e private, dei media e della società civile. L’iniziativa è stata promossa dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e organizzata da Con i Bambini per celebrare il 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’indagine “a specchio” promossa da Con i Bambini e condotta da Demopolis, mettendo a confronto adolescenti con adulti e genitori, fa emergere un’Italia a due velocità. Il rapporto intergenerazionale è complicato da sempre, ma nell’ascolto di genitori ed adolescenti di oggi si scopre qualcosa di diverso rispetto ai divari che caratterizzavano le passate generazioni. Sono tanti gli aspetti non compresi dagli adulti secondo i ragazzi. In particolare, non capiscono che vivono in un periodo diverso dal loro (49%), non capiscono quello che pensano e le loro idee (46%), le loro priorità (43%), il rapporto con la rete (41%). Di certo, la variabile “Internet e Social” è misteriosa per i non “nativi digitali” e dilata le distanze di pensiero fra le generazioni: per l’84% dei genitori, quella da “web, smartphone e tablet” è una pericolosa dipendenza. Di segno contrario il giudizio degli adolescenti: solo il 22% dei ragazzi ravvede un rischio. La maggioranza assoluta dei genitori sostiene di sapere che cosa facciano i figli online, ma vengono smentiti dal 70% degli adolescenti, secondo i quali – inoltre – appena un quarto dei genitori è informato sul loro eventuale consumo di alcol fuori casa.
Tre adolescenti su 10 trascorrono online più di 10 ore al giorno (mentre secondo i genitori il tempo trascorso on line sarebbe meno della metà, quasi il 40% dichiara fra 5 e 10 ore) ma il 62% degli adolescenti prediligerebbe le relazioni in presenza nei rapporti con i coetanei. A patto, però, di poterle praticare. Infatti, oggi l’eventualità che i 14-17enni facciano attività extrascolastiche, che sono anche il motore fondamentale delle relazioni con i pari, non è scontata e risulta talora residuale: 4 su 10 non praticano affatto attività fisiche o sportive; addirittura meno di un quinto svolge attività musicali (19%), artistiche o teatrali (16%).
L’articolo Adolescenti in Italia: che cosa pensano gli under 18 e cosa dicono gli adulti proviene da Comunicare il sociale.
19 Nov, 2024 | Comunicare il sociale
La Campania continua a detenere il triste primato di regione italiana dove si gioca di più d’azzardo. Chiudono piccole salumerie di quartiere e al loro posto spuntano sale slot. Il trend riguarda i grandi centri come i paesi della provincia ed è il termometro di un fenomeno in inesorabile escalation. A circa un anno dalla sua fondazione, l’Osservatorio nato in seno alla Regione Campania presenta un piano strategico per affrontare quella che è una vera e propria emergenza sociale.
I DATI – Come detto, la nostra regione risulta prima in Italia per spesa pro capite per le scommesse. Nel 2022, in media, ogni cittadino campano ha speso per le puntate 2.460,8 euro, suddivisi tra giocate fisiche (794,5 euro) e telematiche (1666.3 euro). I dati provengono dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Gravissimo anche lo scenario emerso dall’analisi dei nuovi conti aperti nel 2022 per l’accesso al gioco online: la percentuale è aumentata del 16,12 rispetto all’anno precedente. Anche i dati 2023 confermano il record negativo campano. Napoli, Salerno e Caserta sono nella top 10 per raccolta pro capite online in Italia (rispettivamente al settimo, ottavo e nono posto); la Campania, con Sicilia e Calabria, ha registrato di nuovo nel 2023 giocate pro capite online superiori ai 2mila euro. E un quinto dei 100 Comuni italiani dove si gioca è campano. Al primo posto c’è Castel San Giorgio (provincia di Salerno) dove la spesa pro capite per le scommesse è di oltre 11mila euro. Al decimo posto troviamo la casertana Capodrise; seguono Castellammare (36°), Pollena Trocchia (38°), San Giuseppe Vesuviano (39°), Sant’Antonio Abate (40°), Capaccio Paestum (41°), Calvizzano (47°), Gragnano (49°), Saviano (54°), Quarto Flegreo (58°), Ischia (61°), San Giorgio a Cremano (62°), Pozzuoli (68°), Ercolano (74°), Santa Maria la Carità (76°), Torre Annunziata (78°) Nola (96°). Chiude Ottaviano (98°).
LE MISURE – Cresce il numero dei ludopatici, ma aumenta anche la consapevolezza che quella da gioco d’azzardo è una dipendenza che va affrontata come l’alcolismo e la droga. Nel 2023 i 44 Serd (servizi per le dipendenze patologiche) presenti sul territorio regionale hanno intercettato e preso in carico 3334 pazienti affetti da Dga. Nato nel 2023 sotto la presidenza di Nello Baselice, l’Osservatorio regionale sul disturbo da gioco d’azzardo partendo anche dal lavoro dei Serd, ha redatto un piano per far fronte a uno scenario che risulta innegabilmente desolante. Approvato tre settimane fa dalla Regione e finanziato con 4,100 milioni di euro, il piano prevede l’attuazione di misure che vanno dalla formazione al supporto fino alla collaborazione con scuole e associazioni antiusura. Gli interventi puntano sia al recupero dei giocatori che alla formazione dei lavoratori del settore. Il primo punto è il filo diretto con l’utenza e per questo è attivo il numero verde 0823.445080 che offre supporto psicologico e sociale ai giocatori e alle loro famiglie. Il piano punta poi a dare seguito alla legge sulla formazione obbligatoria, rimasta disattesa dopo la promulgazione (2020). “Chi lavora nelle sale gioco o in qualsiasi attività che commercia prodotti come i gratta e vinci dovrà seguire corsi di formazione per garantire il massimo livello di tutela della legalità nel settore”, spiega Baselice. “Pensiamo a corsi a distanza per essere operativi al più presto: formare da remoto tabaccai e baristi sarà più pratico”, aggiunge. Per le sale scommesse, invece, l’idea è quella di organizzare la formazione su base provinciale. Un approccio ovviamente diverso riguarda invece il gioco su piattaforme on line. Il web sfugge a qualsiasi controllo e non resta che sfruttare la rete stessa per informare e mettere in guardia gli utenti dai rischi della dipendenza da gioco. In questa ottica, l’Osservatorio ha siglato un accordo con Corecom per il lancio di una capillare campagna di sensibilizzazione. Tra i punti del piano c’è poi la promozione del Registro di autoesclusione dei giocatori patologici dai siti web.
ALLARME MINORI – I giovani che si approcciano in maniera patologia al gioco sono in crescita del 6,3% rispetto al 2022. “E sono soprattutto minorenni – conferma il presidente dell’Osservatorio -,per questo siamo in contatto con l’assessorato regionale e con le scuole per lanciare campagne di informazione destinate ai ragazzi per disincentivare il ricorso all’azzardo e sostenerli per uscire dal tunnel della dipendenza”. “A questo va aggiunto un percorso di educazione digitale per gli adulti che lavorano con i ragazzi e sono spesso impreparati di fronte alle insidie del web in cui incappano le nuove generazioni native digitali”, conclude Baselice. Prevenzione, dunque, è la parola chiave nella consapevolezza che, se non si corre ai ripari, anche la prossima sarà una generazione di scommettitori patologici. Il piano dovrebbe partire nel 2025.
di Mary Liguori
L’articolo Gioco d’azzardo: a vincere è solo chi smette proviene da Comunicare il sociale.
19 Nov, 2024 | Comunicare il sociale
Coinvolgere i giovani utilizzando un “linguaggio” a loro consono e familiare: il rap. Non importa se canteranno, scriveranno “barre” o lo ascolteranno soltanto, se alla fine quello che impareranno li aiuterà a comunicare con gli altri o se li porterà ad un futuro lavoro, l’essenziale è farli sentire sempre parte del progetto: il “Social Flow: storia di uno, storie di tutti” messo in atto da Radio Rainbow dell’associazione “I ragazzi della barca di carta”.
Tra le prime scuole a decidere di partecipare al progetto l’ITIS Elena di Savoia-Diaz” di Napoli, ma si prospetta una iniziativa destinata ad avere successo e a diffondersi.
«La nostra proposta si rivolge ai giovani con l’obiettivo di contrastare l’evasione scolastica», spiega Francesco Baldi di Radio Rainbow, «fin da subito ho pensato di coinvolgere la Scuderia dei Rappers del rapper Mariotto Longman, conosciuto come Mc Mariotto. Vogliamo essere inclusivi, non tutti i ragazzi riescono a cantare, ma per farli restare nel progetto ad alcuni insegniamo le parti tecniche della strumentazione, basi importanti per le prospettive lavorative che gli si possono aprire, ad esempio, nel mondo delle radio. Altri ragazzi si occupano della stesura dei testi partendo da racconti propri che potranno poi essere trasformati in podcast».
Tutto è studiato nei dettagli e anche il nome del progetto non è affatto casuale. «Racchiude significativamente tutte le caratteristiche dell’iniziativa», spiega Baldi, «il termine flow, è un termine centrale utilizzato nel linguaggio musicale rap per indicare la metrica utilizzata da un rapper. Il flow, infatti, è considerato un elemento fondamentale del genere musicale in questione. Affiancato al termine social, si indirizza appunto alla dimensione sociale che vogliamo dare al tutto riprendendo così anche alla traduzione italiana del termine, cioè flusso per finire col sottotitolo del progetto “storia di uno, storie di tutti”. Da qui la volontà di voler coinvolgere la Scuderia dei rappers». Mc Mariotto artista dell’Underground partenopeo ha fatto nascere la sua iniziativa con lo scopo di non lasciare “soli” i ragazzi che vivono “ai margini” con storie e realtà spesso difficili, di abbandono familiare e sociale e devianza scolastica. Gli stessi ragazzi, insomma, cui pensavano di rivolgersi anche i vertici di Radio Rainbow. «Volevamo che i giovani che arrivano da realtà difficilissime avessero i giusti spazi per coltivare le loro ambizioni», conclude il responsabile e ideatore di “Social Flow”, «Noi con le nostre esperienze umane e professionali, con le conoscenze e gli strumenti, gli possiamo indicare una via di vita più sana trascinandoli in un mondo che li fa sentire vivi e partecipi appartenenti ad un genere musicale che sentono proprio il rap, appunto. Alla fine avranno gli strumenti per scrivere, organizzare il racconto, narrare una storia che sia rap, hip hop e le varie discipline musicali correlate. Quando partecipano alla nostra iniziativa gli vengono insegnate le ritmiche, le basi musicali e tutto viene messo in pratica negli studi di registrazione. Infine arriviamo a quella che forse è la parte più tangibile e pratica e cioè l’uscita del brano inedito». Insomma, partendo da un’idea e da una parola si arriva ad un sogno che si realizza.
di Gabriella Bellini
L’articolo «Canta che ti passa», il rap che educa. Con “Social flow” la lotta all’evasione scolastica parte dalla musica proviene da Comunicare il sociale.
19 Nov, 2024 | Comunicare il sociale
Il prossimo 24 novembre Striano sarà in prima linea contro la violenza sulle donne. L’amministrazione comunale ha, infatti, organizzato una giornata di iniziative in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il giorno successivo.
La giornata di domenica prenderà il via alle e 18,30 con una messa in ricordo di tutte le donne vittime di violenza.
Alle 19,45, insieme ad associazioni e cittadini, si terrà una fiaccolata per le strade del paese, con partenza da Piazza IV Novembre e arrivo alla villa comunale in via Risorgimento dove, alle 20,30, si potrà assistere ad una coreografia a cura del gruppo Latin Dance. A seguire, l’inaugurazione della panchina rossa in ricordo di tutte le donne che ogni giorno subiscono violenza.
Interverranno per l’occasione il sindaco di Striano Giulio Gerli e il sindaco di San Valentino Torio Michele Strianese.
L’articolo Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le iniziative a Striano proviene da Comunicare il sociale.
19 Nov, 2024 | Comunicare il sociale
Sensuability & Comics torna con la settima edizione del concorso che promuove una visione nuova e priva di pregiudizi della sessualità e della disabilità attraverso le illustrazioni e i fumetti. Promosso dall’Associazione di Promozione Sociale “Nessunotocchimario” e sostenuto dalla collaborazione con COMICON, l’evento invita fumettisti e illustratori esordienti, o comunque non professionisti, a realizzare opere ispirate a scene romantiche, sensuali o erotiche su un tema che ogni anno cambia. La mostra, poi, si avvale del prezioso contributo di maestri dell’arte del fumetto che, come ogni anno, donano lavori esclusivi destinati ad arricchire l’esposizione, che aprirà i battenti a Roma nel giorno di San Valentino 2025; nelle passate edizioni hanno donato le loro tavole artisti del calibro di Milo Manara, Tanino Liberatore, Fabio Magnasciutti, Frida Castelli, Josephine Yole Signorelli – Fumettibrutti e altri.
Sensuability & Comics vuole rompere i tabù sulla sessualità delle persone con disabilità e più in generale su corpi non stereotipati, proponendo una rappresentazione autentica e sensuale degli stessi; ampliare l’immaginario erotico attraverso l’arte, rappresentando con ironia la sessualità, che è un aspetto vitale dell’essere umano ed è di tutti e tutte. “La disabilità spesso viene rappresentata in modo distorto o parziale. Con questo concorso, diamo spazio a tutte le forme di disabilità, visibili e invisibili, e alle loro espressioni sensuali e ironiche, lontano dai soliti stereotipi, sfidando i luoghi comuni e invita alla libertà d’espressione, celebrando la bellezza intrinseca di ogni corpo, con tutte le sue imperfezioni” spiega Armanda Salvucci, ideatrice del progetto Sensuability.
Per quest’anno il tema scelto è la letteratura. Sono numerose le opere letterarie che si sono affermate come grandi classici del romanzo e che hanno aperto a un immaginario nuovo, aperto alla rappresentazione di corpi imperfetti ma profondamente sensuali. Due esempi su tutti: La Bella e la Bestia, che narra di un amore capace di trascendere l’aspetto esteriore, e Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, che vede un protagonista animato da passioni intense. Sensuability propone, invece, di soffermarsi su quei corpi troppo spesso ignorati o addirittura offesi dall’immaginario collettivo, invitando i partecipanti a reinterpretare scene sensuali della letteratura, donando una nuova profondità ai personaggi e sottolineando la bellezza intrinseca di ogni corpo, con tutte le sue imperfezioni, esaltando così il potere che la letteratura ha di abbattere i pregiudizi.
Sfogliando e perdendosi tra le pagine dei grandi classici o degli autori moderni, si pensi a Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, ai casi di Hercules Poirot o Miss Marple di Agatha Christie, gli artisti sono chiamati a raccontare attraverso le illustrazioni l’incontro tra la disabilità e la sessualità, nell’espressione gioiosa della sensualità e dell’erotismo. Uno sguardo nuovo che si fa portavoce di un invito a superare pregiudizi e limiti imposti da una società spesso eccessivamente uniforme.
Rivolto a fumettisti e illustratori esordienti dai 16 anni in su, il concorso accoglie artisti e artiste da tutta Italia. La partecipazione è gratuita e le opere – in formato digitale o cartaceo – devono essere inviate entro il 20 gennaio 2025 all’indirizzo email concorso@sensuability.it. La giuria, anche questa in fase di definizione, selezionerà le opere migliori che saranno esposte in una mostra a Roma dal 14 febbraio al 14 marzo 2025.
La locandina è realizzata da Kutoshi Kimino del collettivo Sputnik, rielabora una scena dell’Inferno di Dante, in chiave Sensuability. Da quest’anno, inoltre, il progetto si avvale anche della consulenza culturale di alino e di Pietro Cusi per l’allestimento.
I premi previsti per i vincitori includono una borsa di studio per il Corso di Satira di Fabio Magnasciutti presso Officina B5, una tavoletta grafica Wacom One Creative e l’ingresso per due persone a COMICON 2025, a Napoli o Bergamo.
L’articolo SENSUABILITY & COMICS: SESSUALITÀ, DISABILITÀ E LETTERATURA. APERTE LE ISCRIZIONI PER IL CONCORSO DI FUMETTI PROMOSSO DA NESSUNOTOCCHIMARIO proviene da Comunicare il sociale.
19 Nov, 2024 | Comunicare il sociale
Prosegue il ciclo di conferenze “le parole del presente”, promosso dall’associazione la festa dei folli e coordinato da Massimo Adinolfi e Giulio Goria, con il secondo appuntamento dedicato a uno dei temi più attuali e dibattuti della nostra epoca: l’intelligenza artificiale.
Giovedì 21 novembre, alle 18:30, a Nola, presso la sede di la festa dei folli in Via S. Paolo Belsito 398, Antonio Pescapè, professore ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni all’Università di Napoli Federico II, nonché Direttore della DIGITA Academy e del Centro Interdisciplinare ERMES e delegato CRUI del Rettore per Liason Office e per il Trasferimento Tecnologico, ci guiderà in una riflessione sul ruolo delle Intelligenze Artificiali nella società contemporanea.
Il professore Pescapè esplorerà i principali ambiti di applicazione dell’AI e le sue potenzialità nel migliorare la vita quotidiana e, al contempo, analizzerà i rischi e le sfide etiche, economiche e culturali in un mondo in rapida trasformazione. Il tema si propone come centrale per comprendere come orientarsi tra progresso tecnologico e responsabilità sociale, occasione per riflettere sul presente e guardare al futuro.
A coordinare il dibattito sarà Massimo Adinolfi, professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università di Napoli Federico II
Dopo il successo del primo incontro, cresce la presenza degli studenti al ciclo “Le Parole del Presente” dedicato alle parole-chiave della contemporaneità: un viaggio attraverso concetti fondamentali che vedranno protagonisti personalità di spicco del mondo della cultura scientifica e umanistica, dell’università, del giornalismo per comprendere le complessità del nostro tempo.
Infatti, alla partecipazione degli allievi del Liceo Carducci di Nola guidati dal prof Luigi Napolitano e dalla prof.ssa Anna Foglia referente del giornale scolastico “InOut”, si aggiunge l’adesione delle classi delle prof.sse Rosemarie Ardolino ed Elena Scala del Liceo Enrico Medi di Cicciano rappresentato dalla Dirigente prof.ssa Anna Iossa.
La partecipazione è libera e gratuita. Una riflessione aperta a tutti, cittadini, studenti e curiosi, per comprendere come orientarsi in un mondo sempre più interconnesso e tecnologico.
L’articolo “INTELLIGENZE ARTIFICIALI: OPPORTUNITÀ, SFIDE E RISCHI NEL MONDO CHE VIENE” proviene da Comunicare il sociale.