Emozioni al femminile alla Casina Vanvitelliana. Tre spettacoli in scena con “La Chiave di Artemysia”

Nella splendida cornice del Parco Borbonico del Fusaro, il misterioso e affascinante mondo delle emozioni al femminile prende vita alla Casina Vanvitelliana con tre spettacoli unici e coinvolgenti, a cura di “La Chiave di Artemysia”, all’interno della Rassegna “Notti Vanvitelliane”, patrocinata dal Comune di Bacoli e dal Centro Ittico Campano.
Primo appuntamento il 6 luglio con “La notte delle fate e delle candele” dove magia e mistero si fondono in uno spettacolo emozionante. Un viaggio in un mondo incantato abitato dalle fate che risveglia i sensi più profondi che condurrà lo spettatore in un universo di leggerezza e grazia. Le fate si esibiranno con danze aeree su melodie di violino e canti dal vivo, trasformando la realtà in pura magia, regalando al pubblico un’esperienza intensa e indimenticabile. Il caldo bagliore di lumini e candele avvolgerà gli spettatori in un’aura di mistero e incanto, creando un’atmosfera fiabesca.
Durante l’evento, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nell’antica pratica della lettura delle Rune, alla ricerca di messaggi segreti e preziose intuizioni. Agli spettatori sarà offerto il “Nettare delle Fate”. Regia e testi di Livia Bertè. In scena Livia Bertè e Luisa Leone. Violino Isabella Parmiciano. 6 luglio, ore 21. Parco del Fusaro, Casina Vanvitelliana, Piazza Gioacchino Rossini 1, Bacoli.
Secondo appuntamento il 12 luglio con “I canti di Calliope”, uno spettacolo emozionante che dà voce alle donne protagoniste dell’Iliade: Elena, Clitennestra, Ifigenia, Cassandra, Andromaca e Briseide, figure potenti e complesse che lottano per la loro sopravvivenza in un mondo dominato dagli uomini. Un viaggio coinvolgente che, attraverso le vite di queste donne straordinarie, esplora il lato femminile della guerra di Troia. Non una semplice narrazione storica, ma un’esplorazione nell’intimo di queste donne regine che cercano di ritagliarsi uno spazio di libertà in un mondo ostile.
Una formula teatrale itinerante per approfondire la conoscenza di figure storiche e dei loro pensieri, scoprendo un lato inedito di queste eroine spesso dimenticate. Sul palco Roberta Misticone, Livia Berté, Giulia Toscano e Libera Tarallo. Coreografie di Luisa Leone. Make-up Stefania Di Paolo. Il Coro delle donne di Troia e di Sparta, composto da Daniela Delle Donne, Anna Di Mauro, Carolina Infante, Nunzia Loffredo, Silvia Nardi, Rebecca Verdino e Libera Tarallo, offrirà un ulteriore elemento di fascino e coinvolgimento alla performance. 16 luglio ore 21. Parco del Fusaro, Casina Vanvitelliana, Piazza Gioacchino Rossini 1, Bacoli.
L’ultimo appuntamento proposto da “La Chiave di Artemysia”, il 30 agosto con “Morgana”, uno spettacolo teatrale che vede protagonista la misteriosa incantatrice presente nella saga di re Artù. Con il suo carisma e la sua magia, Morgana, condurrà il pubblico in un viaggio straordinario, mostrando una nuova prospettiva della leggenda arturiana.
A raccontare la storia sono Morgana e la sua antagonista per eccellenza Viviana, la Dama del Lago. Attraverso un mix di dialoghi intensi, coreografie mozzafiato e scenografie suggestive, “Morgana” offre al pubblico un viaggio emozionante e coinvolgente in un mondo fantastico e magico, alla scoperta di una delle figure più intriganti ed enigmatiche delle leggende cavalleresche.
L’ambientazione medievale porta gli spettatori direttamente a Camelot. Le battaglie e i rituali sacerdotali sono riprodotti in maniera fedele, contribuendo a creare un’esperienza coinvolgente e immersiva. Un viaggio attraverso il ciclo bretone che culmina nella morte di Merlino, raccontato da un punto di vista femminile e innovativo. Regia di Livia Bertè. Sul palco Livia Bertè e Roberta Misticone. 30 agosto, ore 21. Parco del Fusaro, Casina Vanvitelliana, Piazza Gioacchino Rossini 1, Bacoli.
 
Info e prenotazioni 3404657949 / 3334666597. Mail: lachiavediartemysia@gmail.com Prenotazione obbligatoria

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Giovani contro violenza sulle donne. Panchina rossa nel parchetto rigenerato

Una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, è stata realizzata a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, da un gruppo di giovani protagonisti di Sport a km 0, progetto di sport sociale promosso dall’ASD Fly Project, con il sostegno di Sport e Salute, e realizzato da una rete di associazioni e scuole di Napoli Est.
L’iniziativa è parte di un percorso di sensibilizzazione contro la violenza di genere che vede insieme gli adolescenti che, accompagnati da educatori e operatori sportivi, hanno affrontato la tematica anche attraverso la conoscenza di donne che sono state vittime di violenza da parte di ex mariti o compagni ma che sono riuscite a ribellarsi e a proteggersi.
La panchina, rimessa a nuovo e dipinta di rosso proprio dai giovani, decora il parco “Zona Est” di Ponticelli, un’area verde adottata dall’associazione Nuova Polisportiva Ponticelli, uno dei partner del progetto avviato a gennaio per offrire corsi sportivi, occasioni di formazione e altre attività completamente gratuiti per persone dai 14 ai 34 anni. Nell’area verde di via Gino Alfani è stato creato, grazie all’impegno di più realtà, uno spazio dedicato proprio alle donne nel quale, oltre al manufatto appena decorato, sono state piantate diverse rose rosse, altro segno di vicinanza alle tante che vivono sulla propria pelle vicende delicate e preoccupanti. Da un lato la memoria per donne uccise, dall’altro l’impegno affinché tale fenomeno possa essere arginato attraverso l’educazione e la cultura.
«La violenza sulle donne non è casuale ma un fenomeno endemico e trasversale, radicato nella struttura delle nostre società e riguarda tutte e tutti. È compito di tutti noi denunciare situazioni che possano costituire un terreno fertile per il radicarsi della violenza di genere», evidenzia Carmen Terracciano, referente progetto/ASD Fly Project, che spiega: «Attraverso queste iniziativa intendiamo sensibilizzare ragazze e ragazzi a essere attenti, a non sottovalutare i segnali e le circostanze di cui bisogna preoccuparsi e che la violenza sulle donne non è un fenomeno che riguarda soltanto queste ultime».
Sport a km 0 è uno degli Spazi Civici di Comunità attivato in Italia grazie al sostegno di Sport e Salute, società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita. Sono nati sul territorio di Napoli Est diversi Play District, veri e proprio poli dell’attività sportiva gratuita in cui si aggregano adolescenti e giovani-adulti attraverso varie discipline. Il progetto vede capofila l’ASD Fly Project e mette insieme le associazioni Nuova Polisportiva Ponticelli, Terradiconfine, NEA Napoli Europa Africa e Maestri di Strada. Tra i partner anche ASC Campania, le scuole del territorio e la VI Municipalità del Comune di Napoli.
Per conoscere le opportunità gratuite è possibile inviare un WhatsApp al 370 11 03 132 oppure iscriversi attraverso il modulo online https://bit.ly/4b4La47.

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Cooperazione e condizione umana nell’epoca dell’intelligenza artificiale, il convegno a Napoli

Si terrà giovedì 4 luglio 2024, dalle ore 17, nel giardino sociale e solidale “Nemeton” (Via del Serbatorio allo Scudillo, 10H- Napoli) il convegno scientifico internazionale “One Health – Cooperazione e condizione umana nell’epoca dell’intelligenza artificiale”.
L’iniziativa è promossa dall’associazione scientifica “Nemeton” ODV, con il patrocinio di Comune di Napoli, Dipartimento di Veterinaria dell’Università degli Studi “Federico II”, “Azienda Ospedaliera Specialistica dei Colli” Monaldi-Cotugno-CTO, ADOC-Associazione Difesa Orientamento Consumatori, e il CSV-Centro Servizi per il Volontariato della città metropolitana di Napoli; con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura e del lavoro, della Chiesa di Napoli e delle Università di Siena, Philadelphia, Harvard (Boston-Massachusetts) e Melbourne.
Il focus del convegno è orientato a motivare la necessità per la vita di saper vivere in “risonanza” attraverso cooperazione scientifica tra discipline diverse coinvolte nell’approccio ONE HEALTH per migliorare la responsabilità e le condizioni di vita del pianeta: sviluppo sostenibile, responsabilità bioetica, ricerca, economia, insegnamenti del regno vegetale e animale, ruolo dell’acqua, caratteristiche della cura integrata medica e psicoterapeutica.
Porteranno un saluto il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, lo scrittore Maurizio de Giovanni, il D.G. dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Anna Iervolino, il Vescovo ausiliare di Napoli mons. Francesco Beneduce; Dorota Gertig della University of Melbourne (Professor e Medical director del “National Cancer Screening Register” Australia e della “Melbourne School of Population & Global Health”), la presidente ADOC Anna Rea, il direttore dell’Associazione “Insieme” di Potenza Domenico Maggi, e la vice-presidente e responsabile medica dell’Associazione “Nemeton” Fortuna Marcuccio, Responsabile dell’unità FKT dell’Azienda Ospedaliera dei Colli.
Al Convegno, introdotto dal Presidente dell’Associazione “Nemeton” Giuseppe Russo e moderato dalla giornalista Stella Cervasio, sono previsti gli interventi di: Antonio Giordano, docente dell’Università di Siena e Professor of Medicine alla “Temple University” di Philadelphia, dove ha fondato la “Sbarro Health Research Organization”; Immaculata De Vivo, Professor of Medicine alla “Harvard Medical School” e Professor of Epidemiology alla “Harvard School of Public Health”; il fisico Roberto Germano, fondatore di “Promete Srl”, spin-off company dell’Istituto Nazionale per la Fisica della materia e della “Oxhy” Srl, nonché membro dei comitati scientifici di “IC-MAST” (International Conference on Materials and Applications for Sensors and Transducers) “Aquaphotomics” di Kobe (Giappone) e Fondazione “Luc Montagnier” di Ginevra; Gianluca Giannini ordinario di Filosofia Morale all’Università “Federico II” di Napoli e coordinatore scientifico della Task Force di Ateneo “Human&Future”; Francesca Ciani, del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, dell’Università “Federico II”.
“Nemeton” è un’associazione scientifica di specialisti medici e psicoterapeuti, tutti volontari, che offrono servizi gratuiti con un’attenzione particolare alle fasce più deboli. È un’organizzazione no-profit, laica e aconfessionale – per quanto ispirata all’esempio cristiano e francescano – che cerca di assicurare cure integrate mediche specialistiche e psicoterapeutiche gratuite, nella sede ambulatoriale (presso l’Ospedale CTO di Napoli); e svolge una serie di attività culturali e agricole presso l’Orto solidale condiviso (in Via del Serbatoio allo Scudillo N° 10H), dove medici, pazienti e volontari coltivano frutta e ortaggi, curano una biblioteca pubblica e promuovono eventi e convegni scientifici.
I lavori del Convegno saranno accompagnati dalla mostra d’arte di Ludovico Della Rocca, a cura di Matilde di Muro; e dalla musica degli allievi dell’antico Conservatorio di Napoli dei Poveri di Gesù Cristo con sito presso Santa Maria della Colonna.

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Misure alternative al carcere, siglato accordo tra CSVnet e Ministero della Giustizia

Promuovere la sottoscrizione di convenzioni locali tra Centri di servizio per il volontariato (Csv), enti del terzo settore e tribunali, per ampliare e diversificare ulteriormente le opportunità di svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai fini della messa alla prova per adulti. Questo l’obiettivo del Protocollo nazionale firmato lo scorso 12 giugno dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dalla presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei 49 Csv italiani, Chiara Tommasini.
In dieci anni dalla sua istituzione la messa alla prova (Map) è diventata un volano importante per valorizzare un’Italia diversa, attiva e solidale: quella di migliaia di associazioni che aprono le porte a chi è alle prese con la giustizia anche se per reati minori.

Secondo gli ultimi dati forniti dal Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, solo nel 2022 oltre 24mila persone hanno usufruito dei due istituti, impegnandosi, nell’87% dei casi, nel supporto in attività socio-assistenziali e sanitarie. La messa alla prova, infatti, prevede la sospensione del procedimento per l’imputato che ha la possibilità di evitare la condanna impegnandosi in opere a favore della collettività. Il lavoro di pubblica utilità (Lpu) coinvolge invece i condannati per reati minori e consente di scontare la pena svolgendo ore di lavoro non retribuito all’interno di strutture convenzionate con il ministero.

Oltre agli Enti di terzo settore (Ets) diversi Csv in questi anni hanno esercitato un ruolo fondamentale di ponte tra gli Uffici di esecuzione penale esterna e le associazioni locali, disponibili ad accogliere persone interessate da queste misure alternative al carcere. Molti, infatti, hanno siglato specifici accordi con gli Uepe del proprio territorio di riferimento.

Ad essere al centro dell’accordo tra CSVnet e il Ministero ci sono proprio i Csv i quali, insieme agli enti e le associazioni che hanno volontari ad essi aderenti, possono favorire l’attivazione di nuove convenzioni con i tribunali ordinari per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, attraverso la mediazione e il supporto degli Uffici di esecuzione penale esterna-Uepe. Questo consentirà di affrontare meglio la crescente richiesta di ulteriori posti per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità in settori a forte impatto sociale.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo, che rappresenta un passo importante verso il rafforzamento del ruolo delle associazioni del terzo settore nel sistema di giustizia di comunità” – ha detto Chiara Tommasini, presidente CSVnet.
“La messa alla prova e i lavori di pubblica utilità sono strumenti fondamentali per promuovere l’inclusione sociale e offrire una seconda opportunità a chi ha commesso reati minori. Il protocollo nazionale non amplia solo le opportunità di collaborazione tra i Centri di servizio per il volontariato e i tribunali, ma riconosce anche l’impegno quotidiano delle associazioni nel sostenere chi si trova in situazioni difficili.
Un passo importante, a cui siamo giunti anche grazie al protocollo siglato tempo fa con la Conferenza nazionale volontariato e giustizia e che, insieme al recente accordo siglato con Anci nazionale, testimonia l’impegno di tutto il sistema dei Csv per dare un maggiore protagonismo agli Ets, coinvolti grazie alla riforma normativa, non solo nel realizzare le politiche pubbliche, ma anche nel collaborare alla loro programmazione e progettazione” conclude la presidente Tommasini.

Il protocollo nazionale, che è stato curato dalla Direzione generale per l’Esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, rappresenta un ulteriore e significativo progresso verso il potenziamento – anche in Italia – di un modello di giustizia di comunità in linea con le principali tradizioni europee.

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Droghe e alcol, è allarme: aumenta il consumo tra gli adolescenti

Si è svolta oggi, alla vigilia della Giornata mondiale contro le droghe, la conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024.
Secondo lo studio, aumentano i consumi, le richieste di assistenza e i reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”
In particolare, si conferma la crescita del consumo di sostanze psicoattive tra i giovani tra i 15 e i 19 anni rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2022, aumentano le percentuali di adolescenti che riferiscono di aver usato almeno una volta nel corso dell’anno cocaina (dall’1,8% al 2,2%), stimolanti (dal 2,1% al 2,9%), allucinogeni (dall’1,6% al 2%) e nuove sostanze psicoattive (dal 5,8% al 6,4%).
A fronte della diffusione dei consumi fra i giovanissimi si registra un aumento delle operazioni antidroga e dei sequestri da parte delle forze di polizia (rispettivamente, +6% e +17%), con 89 tonnellate di sostanze stupefacenti confiscate in Italia e nelle acque internazionali limitrofe. Assieme all’aumento dei consumi, si osserva anche quello del coinvolgimento dei minorenni nell’ambito della produzione, del traffico e della detenzione illecita di sostanze stupefacenti: il numero di minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati penali droga-correlati ha visto un aumento del 10%.
Boom anche degli gli accessi in Pronto soccorso per patologie direttamente droga-correlate: il 5% in più rispetto all’anno precedente. Nel 2023 sono stati 8.596. Hanno riguardato nella maggior parte uomini (67%) e persone di età compresa tra i 25 e i 44 anni (41%) e tra i 45 e i 64 anni (24%) e quasi il 10% minorenni. La metà riguarda casi di psicosi indotta da droghe, il 44% abuso di droghe senza dipendenza e il 6% dipendenza da droghe.
Il 12% di questi accessi ha portato al ricovero in ospedale, di cui un terzo nei reparti di psichiatria.
Lo scorso anno sono aumentati i progetti di prevenzione, un lavoro di informazione, comunicazione e sensibilizzazione che vede coinvolti operatori pubblici, principalmente Amministrazioni regionali e Dipartimenti delle dipendenze, e privati, associazioni ed enti del Terzo settore.
Sono stati realizzati 289 progetti nelle secondarie di I e II grado, mirati all’incremento di conoscenze e competenze sociali per prevenire l’uso di droghe.
Il 49% delle scuole ha organizzato attività di prevenzione delle sostanze, dato in crescita rispetto al 2022, mentre l’81% iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo (che, nel 2023, ha visto vittime il 45% degli studenti). Quasi la metà degli studenti ha partecipato a programmi di prevenzione, mostrando maggiore consapevolezza sui rischi e minor propensione all’uso di sostanze.

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