Novembre 2024
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Un processo di integrazione e crescita dei figli dei detenuti, garantendo una continuità affettiva con i loro genitori che stanno scontando una condanna al carcere di Secondigliano e in quello di Santa Maria Capua Vetere.
È il nocciolo del progetto di durata triennale denominato “Chiavi di libertà”, inserito nel quadro programmatico del bando “Liberi per Crescere”, promosso dall’Impresa Sociale “Con i bambini”. Tante le realtà coinvolte in una partnership per un progetto che vedrà coinvolte 150 persone circa. La presentazione di “Chiavi di Libertà”, questa mattina presso l’istituto dei Salesiani don Bosco di Napoli, tra i partner che vede come capofila Telefono Azzurro CAM. Il presidente, l’avvocato Roberto Scopece, sottolinea: “I detenuti faranno diverse attività, formazione, disseminazione con la finalità replicabile. In futuro vorremmo si facesse anche altroce, formazione dei detenuti e della polizia penitenziaria. Legame tra detenuti e bambini, cortometraggi, attività presepiale, musical “.
“Chiavi di libertà” vuole rendere concreti e fruibili i diritti enunciati nella Carta dei Diritti dei figli e degli Adolescenti ossia: Ambiente, Affettività e Legami, Supporto Socio-Educativo e Formativo rivolto ai detenuti, Inclusione e Formazione. Marina Albanese, direttore del Lupt (centro di ricerca interdipartimentale della Federico II ravvisa la necessità “dei docenti professori di lavorare sempre di più sui territori e nei territori, cercando di svolgere il nostro ruolo partendo dai bambini in carcere. Il partenariato – aggiungere – è forte, importante ed è esteso. Metteremo in luce tante possibili soluzioni a un problema che subiscono loro malgrado. È un punto fondamentale della nostra società”. Le fa eco il direttore dell’Ufficio scolastico Regionale, Ettore Acerra. “Dobbiamo operare tutti per mettere in campo iniziative strutturali, come questo che dà un’opportunità ai figli dei detentivi con un contributo forte”. Secondo il presidente del tribunale di Napoli Nord, Pierluigi Picardi, “occorre allargare lo sguardo, dare risposte non solo repressive ma nemmeno buonista. Incidere sulle famiglie, che sono i primi centri educativi”. Infine alcuni dati, forniti dal garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello, che conferma l’importanza di un progetto come Chiavi di Liberta’.
“Da gennaio a oggi oltre 3700 i reati compiuti in Campania, 27 tentativi di omicidi, 5 omicidi e 104 accuse di violenza sessuale ai ragazzi. Quando stanno per uscire le persone dal carcere, come fanno e come vivono la genitorialità? 38.000 ragazzi sono andati a trovare i genitori in carcere. Ricucire e cucire quanto rotto nelle famiglie”.
di Antonio Sabbatino
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Il coinvolgimento del volontariato nelle manifestazioni nazionali e internazionali rappresenta un’opportunità per promuovere la partecipazione civica, rafforzare le reti territoriali e valorizzare il contributo di volontarie e volontari. L’evento “Eredità è Capitale. La legacy del volontariato nei grandi eventi”, promosso da CSVnet con il sostegno del Csv Trentino e il contributo di Banco Bpm nell’ambito della Capitale italiana ed europea del volontariato, intende coinvolgere non solo le associazioni del territorio trentino, ma anche operatori e operatrici dei Centri di servizio, per promuovere uno scambio di idee e di riflessioni sul ruolo del volontariato nei grandi eventi e in occasione delle città divenute negli anni simbolo della Cultura e del Volontariato.
Il programma dell’incontro, che si svolgerà venerdì 15 novembre dalle ore 17 alle ore 19 a Palazzo Benvenuti (via Rodolfo Belenzani, 12), si aprirà con i saluti istituzionali di Alberto Pedrotti, assessore del Comune di Trento con delega in materia di Welfare di comunità, Giorgio Casagranda, presidente del Csv Trentino, e Giovanni Pachera, responsabile Terzo Settore e Istituzioni Religiose del Banco Bpm. Seguirà l’intervento di apertura della presidente di CSVnet, Chiara Tommasini.
Il pomeriggio si articolerà in tre sessioni. Nella prima, dal titolo “Volontarie e volontari ambasciatori di cittadinanza attiva”, ci si soffermerà sul volontariato quale elemento centrale per il successo dei grandi eventi, in quanto contribuisce a dargli un valore sociale e culturale, oltre che a supportare le attività logistiche e organizzative. In questa prima parte, Gianleo Iosca, direttore del Csv Basilicata, dialogherà con Rosanna Pippa del Csv Emilia nell’ambito delle esperienze vissute con Matera Capitale della cultura 2019 e Parma Capitale della cultura 2020.
Nella sessione dal titolo “Innovazione e processi per un’eredità visibile” si rifletterà sul ruolo dei Centri di servizio nel sostenere la partecipazione e l’azione delle associazioni locali, facendo emergere alcune delle modalità innovative sperimentate dai Csv in questi anni per il coinvolgimento del volontariato e che hanno lasciato un’eredità tangibile sul territorio. In questa sessione Oscar Bianchi, presidente del Csv Bergamo, dialogherà con Francesca Fiori, direttrice del Csv Trentino, in base all’esperienza di Bergamo Capitale italiana 2022 e Capitale della cultura insieme a Brescia e Trento Capitale italiana ed europea 2024.
“Sogni di futuro. La continuità del volontariato dopo l’evento” è il titolo dell’ultima sessione, dedicata alla sfida della continuità dell’impegno volontario, fondamentale per trasformare l’energia di un grande evento in un valore duraturo per la società. Roberto Paoletti del Csv Marche dialogherà con Francesca Amadori del Csv Lazio in base all’esperienza di Pesaro Capitale della cultura 2024 e del Giubileo universale della Chiesa Cattolica 2025. Le conclusioni saranno affidate a Jacopo Sforzi, sociologo e ricercatore presso il centro studi Euricse.
Il programma dell’evento è disponibile qui.
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Arriva nei cinema dal 14 novembre Desiré, lungometraggio d’esordio di Mario Vezza, premiato come miglior film ad Alice nella Città – Panorama Italia, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni.
Ambientato tra le strade di Napoli e l’istituto di pena minorile di Nisida, il film racconta la storia di una sedicenne di origini senegalesi che vive alla giornata, senza passioni, né amici. Arrestata perché si trova al momento sbagliato nel posto sbagliato, viene portata in un penitenziario dove inizia un lento percorso di crescita identitaria che non credeva possibile.
Protagonista è la giovane esordiente Nassiratou Zanre, affiancata da Enrico Lo Verso (Baaria, Il ladro di bambini) e Antonella Stefanucci (Io non ho paura, Vita segreta di Maria Capasso), insieme a Tonia De Micco (Amleto è mio fratello, Tenebra), Brunella Cacciuni (Piano Piano, In fila per due), Giuseppe Auriemma, Annachiara Canario, Giuliana Zannelli e Sara D’Ambrosio.
«“Desiré” è una storia di formazione, il cui tema principale è quello dell’identità in età giovanile, che si esprime attraverso la formazione, non intesa come quella canonica, ma quella legata agli incontri, agli strumenti, all’arte e la cultura, oltre che agli affetti. La protagonista incarna una eroina che ricerca questi elementi in modo errante. La sua ostinazione la porta a scoprire sè stessa. Il coraggio che mostra in tutte le cose che fa la porterà a interrogarsi all’interno del carcere. Bellezza e opportunità che non aveva mai trovato fuori da lì: qui sta il paradosso del film» commenta Vezza, che ha firmato anche la sceneggiatura con Fabrizio Nardi e la collaborazione di Maurizio Braucci.
Desiré è prodotto da Antonio Acampora e Armando Ciotola per CinemaFiction, casa di produzione e scuola di recitazione cinematografica con sede a Napoli e Roma da cui provengono gran parte dei giovani attori del film, in associazione con TNM Produzioni, con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania e con il sostegno della Film Commission Regione Campania, con la distribuzione internazionale di Rai Com, e grazie al sostegno di Star Telecommunication, Delta Service, Euro Service, Eligroup, GNV e Abitare Canario.
Le riprese all’interno dell’IPM di Nisida sono state possibili grazie al Dipartimento per la Giustizia Minorile del Ministero di Grazia e Giustizia e al direttore dell’IPM di Nisida Gianluca Guida.
Oltre al premio ad Alice nella Città, Desiré ha collezionato numerosi riconoscimenti nei festival tra cui Ortigia Film Festival, Napoli Film Festival, Matera Film Fest, Social World Film Festival, è stato selezionato in concorso a “Bimbi belli – Esordi nel cinema italiano” rassegna diretta da Nanni Moretti, al Filming Italy Los Angeles, all’Ischia Global Film & Music Fest e al Festival de Cinema de Girona, e verrà proiettato il 13 novembre alle ore 15 nella Sala della Regina alla Camera dei Deputati.
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Sabato 16 novembre 2024, in oltre 11.600 supermercati italiani, torna la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l’iniziativa solidale promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. In un contesto di crescente difficoltà per molte famiglie e scarsità di risorse, la Colletta Alimentare rappresenta un gesto concreto di solidarietà e attenzione verso chi vive situazioni di fragilità.
S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha rivolto un appello in occasione della Colletta: “Il Banco Alimentare da tanti anni ci coinvolge e crea occasioni di condivisione. In realtà, quello che ci viene chiesto è un piccolo gesto, che diventa grande perché è un gesto di solidarietà e di attenzione. È importante già solo sapere che qualcuno ha pensato a me e che la mia condizione di difficoltà è stata presa in carico.”
Riflettendo sulla povertà e sull’iniziativa del Banco Alimentare, il Cardinale ha aggiunto: “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita. È proprio così, perché solo nella condivisione troviamo il senso della vita. Troviamo il senso del Vangelo, infatti, partendo dai fratelli più piccoli di Gesù, che dobbiamo amare e sul cui amore saremo giudicati: ‘perché avevo fame e mi hai dato da mangiare’ ”.
Inoltre, Zuppi ha evidenziato l’emergere di una povertà crescente e cronica: “Vi auguro che questa condivisione non sia soltanto una vicinanza pratica, necessaria e indispensabile per aiutare nell’emergenza, ma possa anche diventare occasione per trovare soluzioni che sconfiggano fame e isolamento, offrendo nuove prospettive di vita e lavoro”.
Nella giornata del 16 novembre, i 150.000 volontari del Banco Alimentare, identificabili dalla pettorina arancione, accoglieranno nei supermercati chi vorrà contribuire acquistando alimenti a lunga conservazione -come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, e alimenti per l’infanzia – che saranno poi distribuiti a oltre 7.600 organizzazioni partner in tutta Italia (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono oltre 1.790.000 persone.
La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2024 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione con la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali, l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, e il Lions Club International.
Dal 16 al 30 novembre sarà possibile donare la spesa anche online su alcune piattaforme dedicate: per conoscere le varie modalità di acquisto dei prodotti e i punti vendita aderenti all’iniziativa è possibile consultare il sito colletta.bancoalimentare.it
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