Lotta allo spreco, la call di Recup che cerca volontari a Napoli

RECUP, l’associazione nata per contrastare lo spreco alimentare, dopo Milano, San Donato Milanese e Roma cerca volontari anche a Napoli. L’idea è replicare quanto già accade dal 2016 sul territorio del capoluogo lombardo e nella Capitale: recarsi ai mercati per recuperare le derrate di frutta e verdura rimaste invendute facendole poi arrivare a chi non ha la possibilità di provvedere autonomamente al proprio sostentamento.
Sono 5 le unità che l’associazione ricerca a Napoli, da impegnare per la raccolta del cibo, poi da redistribuire, ogni sabato dopo le ore 13 al mercato di via Metastasio nel quartiere Fuorigrotta individuato come punto strategico vista anche la posizione centrale in cui si trova. «Abbiamo già espletato le questioni burocratiche di permessi con la polizia municipale. Non appena individueremo i volontari, partiremo. Speriamo di trovarne di motivati in tempi rapidi» afferma Sara Galluccio, referente partenopea di RECUP e già volontaria di Plastic Free. Attualmente coloro i quali animano l’associazione si reca il martedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato in diversi mercati di Milano e San Donato Milanese e il mercoledì e il sabato in quelli di Roma. Per Napoli c’è anche l’idea di coinvolgere anche la Caritas, che opera anche in alcune chiese proprio Fuorigrotta.
«La Caritas, che ha mostrato l’intenzione di supportarci, garantirebbe un prezioso contributo» spiega Sara Galluccio che poi chiarisce: «Con la crisi climatica che attanaglia alcune aree del mondo non sprecare cibo diventa ancora più necessario. Vogliamo continuare a sensibilizzare la popolazione da coniugare con il concetto di aggregazione che si aggancia perfettamente a quanto propone RECUP». Ma il tutto passa dalla sicurezza di poter contare sui 5 volontari, che di volta in volta sarebbero chiamati a organizzare gli interventi e sostituire, qualora fosse necessario, le altre unità assenti per qualsivoglia motivo.Chi mostrerà interesse potrà contattare l’associazione sulla pagina Instagram  o Facebook, sulla chat e canale Telegram (https://t.me/recupnapolichat https://t.me/recupnapoli)
 Galluccio conclude con un’altra importante considerazione. «Di solito la gente chiede di poter avere il cibo che altrimenti andrebbe perso. I volontari di RECUP vuole eliminare tale imbarazzo in chi si sente marginalizzato». Come già accaduto per le aree del milanese e a Roma, se le esigenze lo richiederanno anche a Napoli l’elenco dei commercianti a cui rivolgersi potrebbe aumentare coinvolgendo altri mercati oltre quello di Fuorigrotta.
Di Antonio Sabbatino

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LA FESTA DELLA MAMMA ARRIVA PRIMA: AL POLICLINICO UN EVENTO PER LE FAMIGLIE DEI NATI PREMATURI

La Festa della Mamma a Napoli arriva prima, per celebrare i vent’anni dell’associazione Soccorso Rosa Azzurro ONLUS. “Prematuro”, come i neonati che l’associazione sostiene, l’evento si svolgerà sabato 11 maggio dalle ore 10, nell’Aula Magna del CESTEV già Biotecnologie della Federico II di Napoli e sarà organizzato insieme al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, per festeggiare le mamme e le famiglie che stanno affrontando o hanno affrontato le difficoltà di una nascita pretermine.
L’Associazione Soccorso Rosa Azzurro ONLUS è impegnata da venti anni nel migliorare le cure dei neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), al fianco dei bambini e dei loro genitori, sin dai primi giorni di vita.
Nel corso dell’evento sarà anche celebrata la terza Giornata Nazionale per la promozione del Neurosviluppo e l’Università Federico II e l’Associazione Soccorso Rosa Azzurro ONLUS presenteranno il progetto nazionale “BABY@Net”, di cui sono parte, finanziato dal Ministero della Salute, dedicato alla sorveglianza dei nati a rischio autismo.
Insieme agli ex prematuri e alle loro famiglie, parteciperanno all’evento autorità accademiche ed istituzionali e personaggi dello spettacolo, da sempre vicini all’associazione. Attesi il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il Direttore Generale dell’Azienda Policlinico Giuseppe Longo, il Presidente della Scuola di Medicina Giovanni Esposito, la Consigliera comunale Alessandra Clemente ed Amedeo Manzo Presidente BCC Napoli.

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Borse di studio per sostenere la ricerca contro il cancro: raccolti 40mila euro nella serata in ricordo di Gabriella Fabbrocini

«Ricordiamo una grande donna, un grande medico, una donna impegnata nella sanità pubblica. Una donna impegnata nel sociale. Abbiamo realizzato alla Federico II un Centro di Dermatologia etnica e sociale; Gabriella aveva un’enorme attenzione per le fasce deboli e ancor più per le donne. Il Centro diventerà entro la fine dell’anno un Centro di dermatologia regionale. Cercheremo di realizzare alcune delle sue battaglie, con tanta convinzione in un momento nel quale la sanità pubblica è in ginocchio e l’attenzione alla povera gente sembra diventata un optional. Dobbiamo recuperare un sistema di valori che in questo momento in Italia rischia di essere calpestato».
Queste le parole del presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca in occasione della serata dedicata alla memoria della professoressa Gabriella Fabbrocini. L’evento, tenutosi ieri in un Teatro Mediterraneo sold-out in ogni ordine di posto ha richiamato la presenza dei tantissimi amici di Gabriella, ma anche tanti ex pazienti e persone comuni. Non di meno, i più autorevoli rappresentanti istituzionali non hanno voluto far mancare il proprio sostegno all’iniziativa. Oltre al presidente De Luca, il sindaco Gaetano Manfredi, il prefetto Michele Di Bari, i questori Maurizio Agricola e Alfredo Fabbrocini. E ancora, il generale Antonio Jannece, il prefetto di Avellino Paola Spena, il presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il presidente del Tar Campania Vincenzo Salamone e il magnifico rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito. Sul palco si sono avvicendati artisti del calibro di Ron, Peppe Iodice, LDA, Andrea Sannino, Francesco Cicchella e Vincenzo De Lucia per una serata di varietà, di musica e comicità condotta da Mariasole Pollio e coordinata dall’autore Stefano Santucci e dall’avvocato Eugenio d’Andrea. «Tutti – ricorda Fabrizio Pallotta, marito di Gabriella – hanno messo con generosità e gratuitamente a disposizione il proprio talento per una causa alla quale tutti noi teniamo moltissimo, raccogliere fondi per la ricerca del tumore al pancreas. Il modo migliore per ricordare Gabriella è con il sorriso e con azioni concrete in favore di giovani brillanti, talenti impegnati nel campo della ricerca per la cura del tumore del pancreas e delle malattie dermatologiche».
Del resto, è proprio questo uno dei principali obiettivi della fondazione. Grazie alla sensibilità dei napoletani e degli amici di Gabriella Fabbrocini l’evento ha permesso di raccogliere la somma record di 40.000 mila euro, soldi che servono a finanziare 2 borse di studio a giovani impegnati nella ricerca di nuove terapie che mirano a rallentare la progressione di questo terribile male. Per suor Simona Biondin (membro del comitato scientifico della Fondazione, con delega alle attività di formazione e sociali) «la serata ricorderà la capacità di Gabriella di abitare con simpatia la condizione umana. Gabriella era in grado di percorrere con lucidità e benevolenza tutti i sentieri della vita: quelli della festa, della leggerezza, ma anche del dolore e della malattia. Una dote preziosa che deve essere d’esempio per tutti».
Tra gli amici di Gabriella Fabbrocini (e oggi coordinatore del comitato scientifico della Fondazione Fabbrocini), ad Andrea Ballabio il compito di conferire due premi molto importanti: il primo al professor Renato Ostuni (Group Leader, Unità di Genomica del Sistema Immunitario Innato San Raffaele-Telethon Institute for Gene Therapy (SR-Tiget) per le sue ricerche sul carcinoma del pancreas; l’altro alla professoressa Graziella Pellegrini dell’Università di Modena, per le sue ricerche sulle malattie della pelle. «Per me è un piacere e un onore celebrare la vita di Gabriella, mia cara amica – dice Ballabio – ancor più nella consapevolezza che lo scopo della serata è anche quello di raccogliere fondi».

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Movimento Dehoniano Europeo, arriva il corso gratuito 3D PRINTS

3D PRINTS è un Laboratorio info-formativo sulla Stampa 3D e le sue applicazioni in ambito sanitario e riabilitativo, cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea.

Nell’ottica della formazione e dell’aggiornamento professionale, 3D PRINTS vuole creare un modello formativo che punta sia a sviluppare competenze nell’ambito della prototipazione 3D sia
ad incrementare nei professionisti target le competenze relazionali di base.

E’ rivolto a operatori sanitari, insegnanti di sostegno, terapisti, designer, makers, persone con disabilità; le informazioni di base, le caratteristiche e il dettaglio dei moduli (15 ore) sono riportate
nella locandina allegata.

Obiettivi principali:
-sviluppare competenze nell’ambito della prototipazione 3D;
-avvicinare il mondo socio-sanitario alle potenzialità dell’utilizzo delle stampe 3d nel mondo della
disabilità;
-accrescere le competenze relazionali ed empatiche.

I moduli saranno svolti on-line e/o in presenza, attraverso la piattaforma GOOGLE MEET dalle ore 10:00 alle ore 13:00 nei giorni indicati nella locandina.

Gli iscritti a partecipare riceveranno, tramite e-mail o whatsapp, entro le 9:30 di oggi, martedì 7 maggio,
il link alla piattaforma.

Al termine sarà rilasciato un attestato di partecipazione a chi raggiunge l’80% di ore di frequenza.

Alcuni dati di contesto: nell’UE circa 87 milioni di persone presentano una qualche forma di disabilità (1 adulto europeo su 4). La percentuale varia tra i paesi dell’UE: la media UE è del 24%
(Italia 22,1%, Spagna 18,4%, Portogallo 33%) (Eurostat, 2019). Numerose persone disabili in EU non hanno le stesse opportunità di vita se confrontate con quelle senza disabilità: solo il 50% sono
occupate a fronte del 75%; il 50% è a rischio di povertà o esclusione sociale, a fronte del 17,8%; solo il 29,4% consegue un titolo di istruzione terziaria, rispetto al 43,8%; il 52% si sente discriminato; le persone con disabilità dichiarano un numero di esigenze di assistenza sanitaria insoddisfatte 4 volte superiore.

Per essere inserito nell’elenco dei partecipanti invia una e-mail a: mdeodv@gmail.com o invia un messaggio in privato indicando: nome – cognome – numero di telefono e indirizzo e-mail.

Contattaci e visita il sito www.3dpe.eu per maggiori dettagli.
Per i partecipanti in presenza l’associazione MDE (via Marechiaro, 42), ente capofila del progetto 3D PRINTS, dispone di ampio parcheggio.

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Libri, biblioteche e comunità: parte a Gragnano il progetto “Sulle Ali della Lettura”

Si intitola “Sulle Ali della Lettura”, il progetto che intende promuovere la lettura come strumento di inclusione e valorizzare la biblioteca comunale di Gragnano come spazio di incontro e aggregazione per la comunità.

A partire dal Maggio della Cultura, dunque, la città famosa in tutto il mondo per la pasta attiverà nuove ed innovative modalità di coinvolgimento e partecipazione della cittadinanza, con particolare attenzione ai minori, soprattutto a quelli in condizione di povertà educativa e tradizionalmente esclusi dai processi culturali.

L’iniziativa, sostenuta dalla Fondazione CON IL SUD e dal Centro per il libro e la lettura nell’ambito della terza edizione del Bando Biblioteche e Comunità, nasce dalla collaborazione tra il Comune di Gragnano e alcuni enti di Terzo settore che operano nel territorio gragnanese e nei paesi limitrofi, antenne dei bisogni sempre nuovi della comunità. In particolare, il sindaco Aniello D’Auria ha fortemente creduto nella possibilità di rendere la biblioteca comunale un luogo di condivisione e partecipazione, attivando azioni di co-progettazione con le associazioni del territorio che hanno portato alla stesura del progetto vincitore del bando.

Il viaggio sulle ali della lettura, per l’appunto, inizierà mercoledì 8 maggio con le emozionanti escursioni guidate in trenino alla suggestiva Valle dei Mulini, accompagnate da letture e da laboratori esperienziali e creativi a cura di “Favoliamo” con l’intervento del “Centro di Cultura e Storia Amalfitana”. Seguiranno, poi, le storie della tradizione raccontate attraverso i libri dall’Associazione di Promozione Sociale “Casa Scarica”, sempre con la collaborazione del “Centro di Cultura e Storia Amalfitana”, che introdurranno i bambini nelle ricette e nei sapori della cultura locale. Infine, i laboratori creativi curati dai volontari dell’associazione “InnovAzioni Sociali”, che si terranno proprio presso la biblioteca comunale e che offriranno ai bambini l’opportunità di esprimere la propria creatività e di esplorare il mondo della lettura in maniera divertente e stimolante, con il coinvolgimento attivo delle famiglie.

Il progetto, che avrà la durata di due anni, punta tutto sull’educazione e sulla pratica della lettura come strumento per stimolare un reale cambiamento sociale e culturale, sotto la spinta dell’azione rigeneratrice di una comunità che vede insieme istituzioni, Terzo settore e società civile e che lavora per valorizzare la biblioteca del territorio come uno spazio di incontro, aggregazione e appartenenza.

“La lettura non solo arricchisce la mente, ma apre il cuore e stimola la creatività. È un viaggio senza fine verso la conoscenza e la comprensione. In un mondo sempre più frenetico, ritagliarsi del tempo per leggere è un atto di autentica rivoluzione personale. È un gesto di amore per se stessi e per il proprio sviluppo. Il progetto “Sulle Ali della Lettura” nasce proprio da questo intento condiviso di dare spazio alla lettura, coinvolgendo l’intera comunità attraverso un progetto inclusivo di grande rilevanza per il nostro territorio. In quest’ottica assume un ruolo fondamentale la nostra Biblioteca comunale, uno scrigno prezioso che continueremo a valorizzare attraverso progetti e iniziative che pongono la cultura al centro del percorso di sviluppo e crescita della nostra Città” ha dichiarato il Sindaco di Gragnano, Aniello D’Auria.

Il calendario di tutti gli appuntamenti e le modalità di partecipazione sono disponibili attraverso i canali istituzionali del Comune di Gragnano e sui siti web e profili social di tutti gli enti coinvolti.

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