09 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Rischio suicidi elevati, ben 54 in tutt’Italia al 9 luglio con tre casi solo al Giuseppe Salvia di Poggioreale. E poche attività all’interno degli istituti penitenziari che possano indirizzare il detenuto a un reinserimento nella società. Il garante regionale delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello e quello del Comune di Napoli, Tonino Palmese, a margine di una conferenza stampa al Consiglio regionale della Campania per presentare il dossier “Morire di carcere’’, lanciano nuovamente un appello alla politica proprio negli stessi giorni in cui è in atto la discussione sul nuovo decreto legge in materia, pubblicato il 4 luglio in Gazzetta Ufficiale recante “Misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del Ministero della giustizia’’.
Le novità del decreto legge
Tra i provvedimenti introdotti nel decreto legge, la “indebita destinazione di denaro o cose mobili’’ attraverso l’articolo. 314-bis del codice penale, ai sensi del quale “fuori dei casi previsti dall’articolo 314, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, li destina ad un uso diverso da quello previsto da specifiche disposizioni di legge o da atti aventi forza di legge dai quali non residuano margini di discrezionalità e intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale o ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni“.
La contrarietà del garante regionale
«Questo decreto – attacca il garante regionale per le persone private della libertà Samuele Ciambriello – parla del personale solo per quello che riguarda la polizia penitenziaria, 500 saranno assunti nel 2025 e altri 500 nel 2026». Ciambriello aggiunge: «In questo luglio e in quest’agosto del 2024 nelle carceri non accadrà niente, i detenuti avranno solo due telefonate in più (da 4 a 6). Tutto ciò mi sembra ridicolo». Il garante regionale ricorda i numeri contenuti nel dossier “Morire di carcere’’ che per l’anno in corso (al 9 luglio) fissa i numeri dei suicidi a 54, molti dei quali «avvenuti o nei primi giorni o mesi di detenzione o anche alla fine. Se una persona che deve scontare una pena resta in cella 20 ore al giorno non ha possibilità di accedere a corsi, di lavorare e di interfacciarsi con un educatore e altre figure sociali il carcere diviene disumanizzante». Ciambriello, snocciolando alcuni dati, reitera una delle proposte trasformatesi via via in cavalli di battaglia nel suo ruolo di garante. «In Campania abbiamo 708 detenuti che devono scontare 6 mesi di carcere, 1000 persone che devono scontare meno di 8 mesi, 503 devono scontare anche meno di 6 mesi. Le loro pene non riguardano associazione a delinquere, traffico di droga o reati del genere. Che fanno in carcere? Devono poter accedere a pene alternative. Nella nostra regione abbiamo 7.518 detenuti e di questi solo 84 sono ergastolani e soltanto 198 che devono scontare più di vent’anni». Il discorso di Ciambriello, anche dal punto di vista numerico, si allarga alle carceri di tutt’Italia. «23.000 persone in Italia, su 61.000 devono scontare meno di 2 anni. Lo svuota carceri non è un condono, peraltro indulto e amnistia sono previsti dalla Costituzione. Certezza della pena e poi?» chiosa con questa domanda retorica Ciambriello.
L’amarezza di don Tonino Palmese
Amareggiato è anche il presidente della fondazione Polis don Tonino Palmese. «Il decreto carceri che approderà in Parlamento lo giudico con scarsa stima e poca simpatia, visto che viene costruito all’indomani dei tanti suicidi e della grande sofferenza che provoca scontare una pena detentiva in Italia». Secondo Palmese bisognerebbe porre maggiore attenzione «ad esempio sulle misure alternative da garantire ai tossicodipendenti o coloro i quali sono in attesa di giudizio». Palmese confessa: «Nel mio ruolo di garante vedo sia lo smarrimento dalla strada del recupero dei detenuti che la disperazione delle loro famiglie. Lo Stato mette poche risorse a disposizione e noi tentiamo di mediare sull’istituto di sorveglianza, con le direzioni del carcere. Ci sono situazioni che rasentano l’assurdo come il trasporto in ospedale che viene rinviato perché non c’è la cosiddetta traduzione, cosa che preclude la possibilità di cura».
Gennaro Oliviero
Anche il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, «i numeri dei suicidi in carcere sono allarmanti. In autunno – preannuncia – organizzeremo, con il garante Samuele Ciambriello e don Tonino Palmese, una giornata di lavoro per creare un documento che dia risposta alle gravi vicende e, in questa direzione, faccia pressing sul governo». Per Oliviero «la strategia politica nazionale, in verità, dovrebbe guardare con un occhio più attento alle vicende umane e carcerarie. Da parte nostra c’è l’impegno a sostenere la sanità nei luoghi di detenzione che, però, sconta il dramma della carenza di medici in tutta la regione». Il presidente del consiglio regionale campano conclude: «Vedo un governo contraddittorio e non chiaro su un tema, quello delle carceri, su cui bisogna avere coraggio. Le misure alternative sono un dovere da parte di una Repubblica».
di Antonio Sabbatino
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09 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Tre mesi di formazione tra gli scaffali per avvicinare i giovani al mondo del lavoro in piena autonomia supportati dalla professionalità e dall’affetto del personale.
Location dell’importante progetto il Conad Super Store di Nola guidato dall’imprenditrice Maria Grazia Galeotafiore che ha accolto la proposta dell’associazione “Insieme si può Sarno“, di cui è referente sul territorio Antonella Ambrosino, aprendo le porte della grande distruzione a ragazzi con autismo.
Per tre mesi, a cadenza settimanale, i giovani hanno avuto modo di muoversi tra i vari reparti e scaffali mettendosi in gioco, sempre affiancati dal personale qualificato.
“È stata un’esperienza bellissima, formativa ma al tempo stesso di grande impatto emotivo – spiega Maria Grazia Galeotafiore – Progetti come questi vanno non solo aiutati ma anche incoraggiati coinvolgendo un numero sempre maggiore di destinatari. Senza considerare – aggiunge – i legami che si creano che sono poi il valore aggiunto di un percorso che funziona se non resta un caso isolato. Ringrazio l’associazione “Insieme si può Sarno” con la sua referente Antonella Ambrosino per averci coinvolto, ben consapevoli di riprendere al più presto”.
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09 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
La Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, in collaborazione con il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, Libera e FAI, ha organizzato per giovedì 11 luglio 2024 un momento celebrativo in memoria di Raffaele Granata, vittima innocente di camorra, imprenditore che si oppose alle richieste estorsivo dei clan, nel sedicesimo anniversario della sua uccisione, e in memoria di tutte le vittime innocenti di reato della Regione Campania. L’evento sarà composto da quattro momenti:
alle 17:00, presso la sede di Pol.i.s. (via Raffaele De Cesare, 28) si terrà un ricordo di Raffaele.
Alle 17:45 presso la “Stele della Memoria” in via Cesario Console, recentemente oggetto di restyling, un breve momento istituzionale con il ricordo dei nomi di ciascuna vittima innocente.
Alle 18:30, presso la vicina Chiesa di Santa Lucia a Mare, il presidente di Pol.is., don Tonino Palmese, presiederà una liturgia eucaristica per le vittime innocenti di reato.
Alle 19:30, nuovamente nella sede della Fondazione, si terrà un momento conviviale dove si potranno gustare i prodotti realizzati dalla Cooperativa Eva, operante su un bene confiscato alla criminalità organizzata.
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09 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Soccorrere una persona in pericolo di vita, capire come gestire un’emergenza come lo spegnere un incendio divampato all’improvviso, montare dal nulla un campo di accoglienza. L’estate non è fatta solo per riposare, anzi: l’estate è fatta anche per scoprire come poter essere utili alla collettività, pure se piccolini.
Anche quest’anno sull’intero territorio nazionale è in fase di partenza il progetto “Anch’io sono la Protezione Civile” rivolto a bimbi, adolescenti e ragazzi tra i 10 e i 16 anni. La stima è di una partecipazione di circa 5000 giovanissimi, per 250 campi attivati da giugno a settembre su gran parte del territorio nazionale.
In Campania sono complessivamente 57 i comuni interessati, 21 nella sola provincia di Napoli, e l’iscrizione è completamente gratuita grazie al finanziamento da parte della stessa Protezione Civile e della Regione Campania, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Dipartimento Nazionale. Ma sotto al Vesuvio, dopo le emergenze legate ai danni causati dagli incendi boschivi dovuti ad episodi dolosi o al forte caldo, tutto ha un sapore diverso e tutto passa per la sensibilizzazione soprattutto dei più piccini, al punto che, in particolare a Cercola, il campo scuola si svolgerà nelle aree della Scuola Modigliani. Tutto è pronto, e come si legge in una comunicazione divulgata da Protezione Civile – Coordinamento Vesuvius. I ragazzi “dal 22 al 27 luglio avranno l’opportunità di avvicinarsi al sistema di protezione civile e, in particolare, al mondo del volontariato, approfondendone professionalità e competenze”. Soprattutto, avranno l’opportunità di restare fuori casa, anche durante la notte, in maniera protetta, controllata e finalizzata. L’iscrizione sarà possibile per ben 25 ragazzini del comune vesuviano: “Si tratta di un campo dove i primi protagonisti sono proprio i partecipanti, che vivranno un’esperienza unica a tema di Protezione Civile, come il montaggio di un campo di emergenza, lo spegnimento di un incendio, e impareranno anche come prestare soccorso a persone in difficoltà”.
La domanda di ammissione alla partecipazione al Campo Scuola potrà avvenire secondo le seguenti modalità: innanzitutto dovrà essere compilato del form online cliccando sul link https://forms.gle/EAT39NejwcTT49F36
che accetterà in base all’ ordine di arrivo le prime 25 richieste pervenute; successivamente i genitori saranno contattati telefonicamente dagli operatori di Protezione Civile comunale, al fine di compilare il modello di Iscrizione presso la sede della Protezione Civile di Cercola situata in piazza Libertà. La richiesta di partecipazione dovrà essere quindi recapitata esclusivamente a mano presso la sede tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 fino al 15 luglio.
Per conoscere quali siano gli altri campi scuola in fase di attivazione in Campania basta collegarsi al sito https://portaleprotezionecivile.regione.campania.it/
di Nadia Labriola
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09 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
L’emergenza scatenata dal fungo Mal Secco sui limoni della costiera amalfitana fa alzare la guardia anche in penisola sorrentina. Un grido d’allarme che non lascia indifferente l’altro lato della zona costiera, quella che interessa la provincia napoletana e che vanta altrettanti limoni di altissimo pregio come il limone di Sorrento igp.
“Abbiamo allertato gli esperti e cominceremo subito a monitorare il territorio” spiega il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda. “Non possiamo correre rischi e con l’aiuto del professore Antonio De Cristofaro dell’Università del Molise e il supporto dei nostri coltivatori andremo ad osservare ogni centimetro dei nostri limoneti per scovare ogni potenziale insidia. Il fungo Mal Secco è un grande nemico e non esistono ancora mezzi per combatterlo, l’unico modo è arginarlo per bloccarne l’avanzata”.
Del resto i sopralluoghi hanno evidenziato che la malattia causata dal fungo Plenodomus Tracheiphilus ha già attaccato oltre il 25% delle piante di limone del comprensorio. “Martedì siamo stati convocati dall’assessore all’agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo per cominciare a concertare una strategia per il contenimento dell’organismo “Mal Secco degli agrumi” e contrastare la diffusione utilizzando anche le risorse del Ministero dell’Agricoltura” conclude il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda.
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