16 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Giovedì 18 luglio, ore 10.30, nella sala G. Siani del Consiglio Regionale Campania, avrà luogo il convegno “Il valore del lavoro di cura non retribuito”. Sarà un incontro importante, dedicato a un progetto politico culturalmente rivoluzionario, atteso da milioni di donne, ma tradito dalla politica italiana. Il punto 5.4 della risoluzione ONU Agenda 2030, approvata nel 2015 dell’Assemblea Generale e dedicato allo sviluppo sostenibile, lancia una sfida raccolta dalla presidente di Ferdecasalinghe/Obiettivo Famiglia, On. Federica Rossi Gasparrini: «riconoscere e valorizzare il lavoro domestico e di cura non retribuito, una priorità assoluta per milioni di donne».
Interverranno al convegno: Oliviero Gennaro (presidente Consiglio Regionale Campania) Valeria Ciarambino (vicepresidente Consiglio Regionale Campania) Federica Rossi Gasparrini (presidente Obiettivo Famiglia/Federcasalinghe) Gianni Rosas (direttore dell’Ufficio per l’Italia Organizzazione Internazionale del Lavoro – ILO) Chiara Tenerini (Commissione Lavoro Camera dei Deputati) Roberto Bafundi (direttore Coordinamento Metropolitano – INPS Napoli); Dominique Testa (presidente regionale Campania Obiettivo Famiglia/Federcasalinghe). Conclude Vincenzo De Luca (presidente Regione Campania).
Il dibattito sull’importanza del lavoro di cura per lo sviluppo delle economie e della società si è intensificato negli ultimi anni, anche alla luce delle tendenze demografiche e dell’esigenza di garantire la libertà delle persone di scegliere il loro percorso lavorativo. Nonostante sia alla base delle economie di tutti i Paesi del mondo, spesso il lavoro di cura non viene adeguatamente riconosciuto per il suo valore economico e sociale, anzi questo lavoro è ancora più invisibile quando erogato in maniera non retribuita, dalle donne che continuano ad avere una responsabilità sproporzionata e un impegno del tempo quasi triplo rispetto a quello degli uomini (in Italia, il 75% del lavoro di cura non retribuito è svolto dalle donne). L’assenza di un corrispettivo monetario e l’idea che si tratti di mansioni che non richiedono particolari competenze sono all’origine della scarsa valorizzazione dei compiti di cura domestici e della frustrazione di milioni di persone. In questo contesto s’inserisce il programma dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) di revisione delle statistiche del lavoro al fine di catturare informazioni sulle occupazioni retribuite ma anche sul lavoro non retribuito, includendovi il lavoro di cura. Con l’adesione all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, i rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo servizi pubblici, infrastrutture e politiche di protezione sociale e promuovendo la condivisione di responsabilità all’interno del nucleo familiare. Per raggiungere questo obiettivo entro il 2030, è necessario rilanciare il settore della cura attraverso politiche e iniziative di valorizzazione del lavoro e di riconoscimento.
«Lo slogan creato da ILO sul lavoro di cura è composto da cinque R: Riconoscere, Ridurre Ridistribuire, Ricompensare, Rappresentare – spiega Federica Rossi Gasparrini. Parto con l’associazione Federcasalinghe, insieme con le Nazioni Unite e la Commissione Europea per aprire una battaglia dura, affinché il lavoro di milioni di donne sia riconosciuto e retribuito».
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16 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Mercoledì 17 Luglio, alle ore 17:00, presso la sede della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania in Via Raffaele De Cesare, 28, Napoli, don Tonino Palmese, presidente Pol.i.s. e Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, sigleranno un protocollo d’intesa per il trasferimento della Sala della Memoria, dedicata a tutte le vittime innocenti di reato e al cui interno si trova la Mehari appartenuta a Giancarlo Siani, nei locali di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano.
L’allestimento della Sala a San Giorgio a Cremano si è reso necessario a causa dei lavori di ristrutturazione del Palazzo delle Arti di Napoli, luogo che ospita la Sala della Memoria.
Data l’alta valenza del progetto la città di San Giorgio a Cremano si è resa subito disponibile a ospitare la Sala della Memoria, in virtù dell’ampio risalto che il Comune pone a tutte le opere votate alla divulgazione dei valori della giustizia, della legalità e del bene comune.
Saranno presenti, con don Tonino e il sindaco Zinno, Mario Morcone, assessore alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione della Regione Campania, Antonio De Iesu, assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità del Comune di Napoli, il dottor Paolo Siani, fratello di Giancarlo e rappresentante della Fondazione che porta il nome del giornalista vittima innocente di camorra e l’avvocato Giuseppe Granata, presidente del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
Il trasferimento è stato reso possibile grazie alla proficua collaborazione tra la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, il Comune di San Giorgio a Cremano, il Comune di Napoli, Fondazione Giancarlo Siani Onlus, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e Libera Campania.
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16 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Valorizzazione e fruizione delle ricchezze artistiche, paesaggistiche e culturali del Sud Italia attraverso la creazione di collaborazioni durature nel tempo che nascano in luoghi del nostro Paese con un rilevante significato storico, artistico, sociale. Questi gli elementi fondamentali del bando da 2 milioni di euro “Ecosistemi culturali al Sud Italia” promosso da Fondazione CDP, ente no profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Fondazione CON IL SUD. Il bando è rivolto ai Comuni tra i 5.000 e i 100.000 abitanti in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
“Attraverso questa nuova edizione del Bando Ecosistemi Culturali, Fondazione CDP riafferma il proprio impegno nel generare un valore sociale ed economico condiviso, attraverso la promozione dell’arte e della cultura in Regioni strategiche per lo sviluppo del nostro Paese come quelle del Mezzogiorno, a cui abbiamo deciso di destinare oltre la metà del totale delle risorse a nostra disposizione. Questo bando si arricchisce di una collaborazione importante con la Fondazione Con Il Sud, al fine di proseguire con convinzione il sostegno e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di cui l’Italia dispone, a beneficio delle comunità locali e della coesione sociale dei territori”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione CDP, Giovanni Gorno Tempini.
“Prosegue l’ormai consolidato impegno della Fondazione CON IL SUD per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del Sud Italia” ha dichiarato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione CON IL SUD. “Superare il paradosso che vede in tanti comuni del Mezzogiorno spazi non valorizzati, spesso di proprietà pubblica, e tante iniziative sociali e culturali che non partono per
mancanza di spazi, è una priorità della Fondazione. Siamo fermamente convinti che la restituzione di spazi alle comunità – gestiti dalle stesse in un’ottica di coesione sociale – siano strumenti potentissimi per generare sviluppo. In 17 anni di attività la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto con circa 16 milioni di euro quasi 40 progetti che vanno in questa direzione”.
Grazie alla collaborazione tra le due fondazioni, le risorse complessivamente destinate al bando hanno visto un sostanzioso incremento rispetto agli 1,2 milioni riservati al precedente bando sul tema promosso dalla Fondazione CDP che ha premiato 10 progetti in altrettante Regioni italiane. Questi fondi sosterranno la promozione di immobili pubblici caratterizzati da un rilevante significato per il territorio attraverso progetti che vedano la presenza di realtà del terzo settore, enti pubblici ed istituzioni culturali locale. L’obiettivo è quello di creare partenariati duraturi nel tempo che utilizzino beni pubblici per sviluppare attività sociali, culturali, artistiche e/o naturalistiche in grado di sensibilizzare e coinvolgere attivamente i cittadini, anche attraverso l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di fragilità.
Le risorse saranno interamente indirizzate alle Regioni del Mezzogiorno, particolarmente investite da un doppio fenomeno: da un lato una concentrazione più alta rispetto alla media italiana di Comuni che registrano una assenza di offerta culturale, dall’altro minor numero di persone che hanno accesso a attività artistico-culturali durante l’anno.
Le proposte, da presentare sull’apposito portale disponibile sui siti di Fondazione CDP e Fondazione con il Sud entro il 15 ottobre, dovranno prevedere partnership composte da almeno quattro soggetti, di cui almeno un ente del Terzo Settore, oltre l’ente proponente capofila, e un ente pubblico su cui insiste il bene immobile oggetto di valorizzazione.
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16 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Basta poco per fare la differenza. Un concetto particolarmente significativo quando si guarda a iniziative come la campagna di raccolta fondi “Notti Sospese” di A Casa Lontani Da Casa, rete nazionale di alloggi e servizi solidali per migranti sanitari, su “For Funding”, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo.
Con una donazione sarà infatti possibile coprire i costi di pernottamento di 100 famiglie di 3 persone per i prossimi sei mesi. Un gesto sicuramente non banale, considerando il fatto che ogni anno in Italia, sono oltre 750mila le persone che lasciano la propria casa per intraprendere un percorso di cure mediche.
I dati sono impressionanti: solo in riferimento ai pazienti oncologici, secondo una ricerca AIEOP, 1 bambino su 5 cambia regione per curarsi.
Tra loro ci sono centinaia di bambine, bambini e adolescenti, per i quali alla paura di dover affrontare la malattia – nel caso dei minori si tratta soprattutto di patologie oncologiche e cardiache – si aggiunge anche il dispiacere di dover salutare nonni, amici, fratelli e sorelle e spostarsi in un’altra città, in un’altra realtà, privi di tutte le sicurezze di cui, soprattutto durante l’infanzia, si ha bisogno.
Come il piccolo Matteo, uno dei giovanissimi ospiti della Rete, che quest’anno avrà un’estate molto diversa da quella dei suoi coetanei: invece di partire per il mare e costruire castelli di sabbia, dovrà andare a Genova con mamma e papà per curarsi e stare finalmente meglio.
La storia di Matteo è una storia di speranza, non per questo bisogna dimenticare che i minori in trasferta sanitaria e le loro famiglie devono anche affrontare le spese legate al trasferimento nella nuova città.
Le spese sono spesso ingenti considerando che, in base agli ultimi dati registrati dall’Osservatorio di A Casa Lontani Da Casa, nel caso delle malattie infantili la trasferta può durare da un paio di settimane, per i casi meno gravi, fino a mesi o addirittura anni per le patologie più complesse, come accade ad esempio ai pazienti di cardiologia e oncologia pediatrica. Tutto ciò ha un costo che non tutte le famiglie sono in grado di sostenere.
A Casa Lontani Da Casa si occupa di offrire a chi si sposta per le cure e ai familiari alloggi sicuri, gestiti da personale qualificato, e di fornire supporto economico e psicologico per le famiglie più in difficoltà, dedicando una speciale attenzione ai minori.
In base ai dati raccolti solo dall’Osservatorio della Rete (ma il fenomeno della migrazione sanitaria pediatrica è molto più ampio) negli ultimi mesi sono state oltre 60 le richieste di accoglienza che coinvolgono i più piccoli.
Tramite una donazione alla campagna attiva su “For Funding” si potrà regalare accoglienza gratuita a tante famiglie che stanno affrontando la sfida della malattia di un figlio e, al tempo stesso, contribuire a offrire assistenza psicologica gratuita per i familiari, la presenza continua di personale qualificato e volontari, un numero dedicato agli ospiti per soddisfare qualsiasi richiesta.
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16 Lug, 2024 | Comunicare il sociale
Si terrà venerdì 19 luglio la commemorazione dei caduti nella strage di Palermo via d’Amelio, insieme alla seconda tappa del premio Nazionale “19 luglio 1992, Terra Viva, dalla parte della legalità” il 19 luglio 2024, promosso dall’associazione Terra Viva. Il premio è dedicato alla memoria del Giudice Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e gli agenti delle loro scorte: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. La moglie del Giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
La seconda parte dell’iniziativa avrà inizio alle ore 19:00 presso l’Aula consiliare del Comune di Qualiano che patrocina l’evento. Si commemoreranno i caduti della strage di via d’Amelio a Palermo e a margine della commemorazione, si consegnerà il premio alla dott.ssa Elisabetta Migliorelli, Giornalista e vice direttrice del TG2 della RAI, che con l’Associazione Oltre, che ha l’obiettivo di contrastare ogni tipo di violenza e discriminazione, della solidarietà e dell’inclusività, ha profuso un impegno encomiabile a favore della cultura della legalità e a contrasto delle discriminazioni e violenze. Presente alla cerimonia di commemorazione anche Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo Gioggiò, vittima innocente, la quale consegnerà il premio Terra Viva.
Accoglierà i numerosi ospiti delle Istituzioni, il Sindaco del Comune di Qualiano (NA) dot. Raffaele De Leonardis, la manifestazione del premio sarà condotta dal prof. Angelo Zanfardino responsabile dei rapporti esterni dell’Associazione Terra Viva.
Interverrà Salvatore De Maio, Vice Brig. dell’Ruolo d’Onore dell’Arma dei Carabinieri, fondatore dell’’Associazione Terra Viva e con Angelo Zanfardino fondatore del premio.
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