Cecilia Sala torna a casa, liberata la giornalista prigioniera in Iran

Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran è stata liberata. “È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala”. La notizia è stata diffusa da Palazzo Chigi. “Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa”.

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La Croce Rossa Italiana di Cava de’ Tirreni colpita da un grave incendio

La Croce Rossa Italiana di Cava de’ Tirreni colpita da un grave incendio: al via la campagna
“Aiutaci a Ricostruire” La Croce Rossa Italiana – Comitato di Cava de’ Tirreni si trova a dover affrontare un evento drammatico che ha gravemente colpito la nostra comunità. “Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2025- si legge in una nota diffusa dai volontari CRI- un devastante incendio ha distrutto la sede del Comitato, le attrezzature sanitarie, i presidi medici e i farmaci in essa contenuti, oltre agli effetti personali di alcuni volontari. Fortunatamente, al momento dell’accaduto nessun volontario era presente in sede, poiché
impegnati nell’assistenza sanitaria alla manifestazione pubblica “Notte Bianca” di Cava de’ Tirreni. Proprio grazie a questa circostanza, parte dei presidi sanitari è stata risparmiata, essendo in uso per l’attività sul campo. L’incendio rappresenta una perdita inestimabile per la nostra comunità, compromettendo la nostra capacità operativa nel fornire servizi essenziali a supporto della popolazione. Dalle prime verifiche effettuate in fase di rilievi, è stato accertato che l’incendio non è riconducibile ad un corto circuito elettrico”.
“Per fronteggiare questa emergenza e garantire la continuità del nostro impegno a favore della comunità,- scrivono ancora i volontari – la Croce Rossa Italiana – Comitato di Cava de’ Tirreni ha lanciato la campagna di raccolta fondi “Aiutaci a Ricostruire”. Invitiamo chiunque voglia contribuire a visitare la piattaforma GoFundMe al link www.gofund.me/b5ad6738 oppure a effettuare una donazione diretta tramite bonifico bancario al conto corrente intestato a Croce Rossa Italiana – Comitato di
Cava de’ Tirreni, IBAN: T55 X030 6909 6061 0000 0101 402.
Ogni contributo, piccolo o grande, ci aiuterà a ricostruire la sede, a riacquistare le attrezzature sanitarie e i farmaci andati distrutti al fine di ripristinare la piena operatività dei servizi essenziali che forniamo alla cittadinanza.
La Croce Rossa Italiana di Cava de’ Tirreni ringrazia sin d’ora quanti vorranno dimostrare la loro solidarietà in questo momento così difficile. Inoltre, desideriamo esprimere la nostra più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno già aderito alla campagna, ai colleghi delle numerose associazioni di volontariato che ci hanno prontamente offerto supporto, nonché all’Arma dei Carabinieri, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e alle istituzioni. Un sentito ringraziamento va altresì alle associazioni e alle aziende che, con grande generosità, stanno organizzando eventi di beneficenza a supporto del nostro comitato.
Con il sostegno di tutti, potremo superare questa sfida e continuare a essere un punto di
riferimento per la nostra comunità. Insieme possiamo fare la differenza”.

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“Gli Alberi della Solidarietà”: iniziativa al Mercato Agroalimentare C.A.A.N. di Napoli

Al Mercato Agroalimentare C.A.A.N. di Napoli il presidente Carmine Giordano ha dato il via alla manifestazione con un indirizzo di saluto: L’iniziativa di solidarietà che ha visto protagonisti la comunità e le istituzioni Grazie all’impegno della Cooperativa CNL, presieduta da Stefano Luciano e a tutti coloro che hanno voluto esserci, sono stati realizzati degli “Alberi della Solidarietà”, simboli tangibili, di speranza e aiuto verso i meno fortunati, realizzati con scatole di buona frutta e verdura.

Tante le associazioni di promozione sociale che hanno ritirato le scatole

L’iniziativa, che ha riscosso grande partecipazione, ha visto la presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dell’Assessora alle Attività Produttive, Teresa Armato, della Presidente del Consiglio Comunale, Enza Amato, e del Consigliere Comunale, Aniello Esposito, che hanno voluto esprimere il loro sostegno e impegno per le cause sociali e di solidarietà

Presenti anche importanti rappresentanti del mondo dell’associazionismo, come la Presidente regionale del comitato Unicef Campania Emilia Narciso che ha sottolineato l’importanza di poter contare su imprenditori Illuminati con una spiccata vocazione, alla solidarietà e ancora Rosa Praticò presidente di Officina delle Idee che da sempre riesce a regalare un sorriso ai meno fortunati, grazie alla generosità della cooperativa Cnl 1930

Tanti gli amici presenti, fra questi Franco Capasso, Maurizio De Costanzo, Rosa Praticò di Officina delle Idee – ASI e Rosario Lopa Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo.

Il progetto, che mira a sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche della solidarietà e della distribuzione equa delle risorse, è stato accolto con entusiasmo dalla comunità napoletana, 300 scatole di frutta e verdura, simboli di speranza, sono state distribuite alle famiglie e agli individui che si trovano in situazioni di fragilità economica.

“La solidarietà è il cuore pulsante della nostra città, le iniziative come questa, dimostrano quanto la collaborazione tra istituzioni, cooperative e cittadinanza attiva sia fondamentale per costruire una comunità più unita e inclusiva”, ha dichiarato il Sindaco Gaetano Manfredi.

Il Presidente della Cooperativa CNL, Stefano Luciano, ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per sostenere le persone più vulnerabili: “Siamo orgogliosi di poter contribuire a questa causa. La nostra cooperativa è sempre stata impegnata in iniziative di supporto sociale, e oggi abbiamo avuto l’opportunità di fare la differenza per tante persone.”

Gli “Alberi della Solidarietà” rappresentano un gesto concreto, di vicinanza e aiuto, una manifestazione che da anni in modo tangibile, offre un aiuto concreto a chi ha bisogno,

L” Agenzia di Comunicazione Nova Vision ha gestito egregiamente tutta la parte redazionale grazie a loro, le immagini fisseranno e renderanno indelebili tutti i momenti della giornata.

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Frutta secca made in Campania, più tutela con l’etichetta trasparente

Cresce la tutela per noci, nocciole e mandorle prodotte in Campania. La Coldiretti rende noto che con l’arrivo del nuovo anno è entrato in vigore il regolamento dell’Unione Europea che rende obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine di tutte le varietà di frutta secca sgusciata o essiccata, prodotti di IV gamma, compresi funghi non coltivati, zafferano e capperi.
“Una buona notizia per i consumatori che finalmente possono scegliere di acquistare i prodotti avendo la certezza della provenienza. La Campania è fra le quattro regioni italiane di maggiore produzione di questo tipo di frutta. In particolare siamo i primi produttori mondiali di nocciole, davanti alla Turchia. Scegliere nocciole campane vuol dire essere sicuri di un prodotto realizzato seguendo gli standard di sicurezza e garanzia imposti a tutti i produttori del nostro Paese” spiega il direttore di Coldiretti Salvatore Loffreda.
 La frutta secca è fonte di vitamine, proteine e antiossidanti, oggi è consigliata in tutte le migliori diete. Un alimento salutare che deve essere tenuto lontano da tutto ciò che potrebbe renderlo pericoloso e l’obbligo dell’origine aiuta proprio a seguire questa direzione.
Non a caso nel 2024 il numero degli allarmi alimentari segnalati dal sistema europeo di allerta rapido (Rasff) hanno riguardato importazioni da Paesi terzi per presenza di batteri o pesticidi e nella maggior parte dei casi sul banco degli imputati è finita proprio la frutta secca. Con pistacchi alle aflatossine provenienti da Turchia e Iran, le nocciole turche ed ancora arachidi e pinoli cinesi.
Secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea-Nielsen, nel 2023 le famiglie italiane hanno acquistato 115 milioni di chili, per una spesa di 1,1 miliardi, ma si arriva a 640 milioni di chili se si tiene conto della frutta utilizzata come ingrediente nelle specialità dolciarie. Cifre che rendono economicamente interessante questo segmento di mercato: “In Campania abbiamo importanti eccellenze di questo settore a cominciare dalla nocciola di Giffoni Igp e dalla noce di Sorrento che sono fra i prodotti più famosi. Inoltre l’Irpinia vanta una rete capillare di coltivazione e trasformazione. Siamo i primi d’Italia per produzione di nocciole con oltre 54mila tonnellate l’anno. Una coltivazione che oltre ad avere una valenza economica contribuisce alla tenuta del territorio e alla valorizzazione del paesaggio” aggiunge il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli.
 Il mercato italiano della frutta secca nello scorso anno ha raggiunto un fatturato di oltre 800 milioni con una crescita dell’8,5% sull’anno precedente. E l’industria di trasformazione è tra le più vitali. Una filiera dunque che ha ottime prospettive di sviluppo e che per questo va tutelata. Con la nuova norma si potrà mettere il consumatore in condizione di operare scelte consapevoli. “La prossima battaglia che vogliamo intraprendere è quella dell’obbligo di indicazione di provenienza anche per la frutta secca utilizzata nella preparazione dei dolci come le famosissime creme di nocciole e il torrone. Ci sono aziende che le dichiarano volontariamente ma anche qui è meglio avere una legge” concludono Loffreda e Bellelli.

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La rassegna AstraDoc apre a Napoli. XV edizione con “Si dice di me” di Isabella Mari

Il 2025 parte con la nuova edizione di “AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale”, la rassegna di documentari al Cinema Academy Astra curata da Arci Movie con Parallelo 41 Produzioni, Coinor, Università di Napoli Federico II e con il patrocinio del Comune di Napoli. La serata inaugurale della quindicesima edizione, che andrà avanti fino all’11 aprile, vedrà l’anteprima napoletana di “Si dice di me” di Isabella Mari, una storia partenopea tutta al femminile con protagoniste l’autrice e operatrice teatrale Marina Rippa e le donne del suo laboratorio teatrale.

L’appuntamento per venerdì 10 gennaio alle 20:30 alla presenza di diversi ospiti. Alla serata, introdotta dal curatore di AstraDoc Antonio Borrelli e dal Presidente di Arci Movie Roberto D’Avascio, interverranno la regista, le produttrici Antonella Di Nocera e Claudia Carfora, Marina Rippa e altre protagoniste del documentario. Dialogherà con loro la Prof.ssa dell’Università di Salerno Annamaria Sapienza. La prima serata della nuova edizione di AstraDoc è l’occasione per riunire, nella città in cui è nato il progetto, tutte le partecipanti dello speciale laboratorio teatrale.

Prodotto da Parallelo 41 con la collaborazione di Fpl. femminile plurale, dopo il debutto alla 19esima Festa del Cinema di Roma nella sezione FreeStyle, il film ha vinto il Premio Spazio Campania “Chiara Rigione” al 49° Festival Laceno d’Oro ed è stato selezionato in diversi festival tra cui il Matera Film Festival, il Carbonia Film Festival e il XLII Primo Piano Festival Pianeta Donna a Perugia.

Si dice di me” racconta la storia delle storie: di come l’arte possa aiutare ad esprimere la propria identità, superando i confini materiali della realtà. Marina Rippa fa questo: da più di trent’anni organizza e cura laboratori teatrali in quartieri complessi, a Napoli e non solo, facilitando donne di tutte le età a riscrivere la loro vita nella sicurezza di uno spazio condiviso, in cui passato, presente e futuro si intrecciano. Il teatro diventa per loro luogo di condivisione e di liberazione: scoprono sé stesse ma anche l’un l’altra. E trovano così in quel luogo, ma soprattutto insieme, un nuovo senso di libertà e autodeterminazione, che trasforma lo spazio scenico in un luogo dove il riscatto può prendere vita. Questo spazio si rivela quanto mai vitale anche quando la fiamma che lo alimenta comincia a farsi flebile: in un improvviso momento buio nella vita di Marina, l’abbraccio delle sue donne dimostrerà che il legame di sorellanza nato nel teatro sa andare anche oltre i suoi confini.

Nel gennaio del 2020, ho varcato per la prima volta la soglia dello Spazio Comunale “Piazza Forcella”, quasi per caso. Da quel momento, non ho più potuto abbandonare quel luogo abitato da donne forti e fragili, commoventi e divertenti, eleganti e ruvide. L’energia che sprigionano e il coacervo di emozioni che Marina Rippa ha saputo accogliere e trasformare in opere d’arte nel corso degli anni mi hanno profondamente colpita. Ho deciso – spiega così Isabella Mari – di dedicare tutto il mio tempo per comprendere le modalità migliori per raccontare loro e l’esperienza di cui fanno parte”.

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Biglietto 5 euro, ridosso a 4 euro per i soci Arci. AstraDoc porterà documentari e ospiti al cinema Astra fino in primavera con una programmazione che sarà diffusa nei prossimi giorni.

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