Educazione alla salute, il campus a Scampia

Dal 3 al 5 ottobre si svolgerà la annuale tappa napoletana del progetto dedicato alla prevenzione e alla tutela della salute dei cittadini con migliaia di visite mediche gratuite previste come ogni anno.

ll villaggio della prevenzione, allestito a Napoli presso la sede di Scampia dell’Università Federico II, sarà inaugurato il 3 ottobre alle ore 17.00 con il taglio del nastro dopo il convegno dedicato ai 5 anni di attività della Cattedra Unesco “Educazione alla Salute e allo Sviluppo sostenibile” il cui inizio è alle ore 16 al quale interverranno con la professoressa Annamaria Colao, titolare della Cattedra e coordinatore scientifico del Campus, il sindaco Gaetano Manfredi, il rettore Matteo Lorito, il Direttore generale dell’AOU Giuseppe Longo, il presidente della scuola di medicina Giovanni Esposito. Conclude il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola.

Le visite mediche gratuite, svolte grazie ai tanti medici volontari, si svolgeranno con i seguenti turni:

•⁠ ⁠3 ottobre dalle 15 alle 18.30
•⁠ ⁠4 ottobre dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30
•⁠ ⁠5 ottobre dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30

Gli ambulatori attivi su turnazione (non tutti saranno sempre disponibili) saranno:
Prevenzione Osteoporosi, Geriatria, Gastroenterologia, Dermatologia, Cardiologia, Senologia, Ginecologia, Eco Tiroide, Pneumologia, Nutrizione, Ecodoppler venoso, Ecodoppler arterioso, Andrologia, Prevenzione Diabete, Fisioterapia, Attività Fisica Adattata.

Nel corso della tre giornate si svolgeranno attività sportive e la seconda edizione del Festival della letteratura sportiva, ideato da Tommaso Mandato, volta a promuovere i valori positivi dello sport e la sua importanza per una crescità sana delle giovani generazioni.
Il 4 ottobre sarà l’occasione per approfondire il ruolo della comunicazione nel volontariato e per la prevenzione nell’ambito del seminario promosso con l’Ordine dei Giornalisti della Campania.

“La scelta di Scampia è dettata dalla volontà di raggiungere le aree periferiche e più distanti dalle grandi strutture ospedaliere e avvicinare le fasce sociali maggiormente in difficoltà della popolazione alla cultura della prevenzione”, ha dichiarato la professoressa Annamaria Colao che insieme a centinaia di volontari coordinati dal presidente del Campus Salute Pasquale Antonio Riccio riconosciuto anche dall’ONU.

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Ecco il nuovo punto lettura a Barra grazie al progetto Perife-biblio

A Ottobre apre un nuovo punto lettura a Barra. Grazie al progetto Perife-biblio, il quartiere di Napoli est si arricchisce di un nuovo luogo di aggregazione e presidio culturale, oltre alla biblioteca Cozzolino.
Il nuovo punto lettura occuperà 2 sale dell’ex Casa Comunale di Barra sul Corso Sirena, la principale arteria stradale del quartiere.
Ci sarà un’aula studio e una biblioteca digitale, la prima a Napoli all’interno di biblioteche di pubblica lettura.
Anche questo nuovo punto lettura prevederà aperture pomeridiane e attività che non si limiteranno solo alla promozione della lettura, ma che mireranno a trasformare le biblioteche in luoghi di incontro, legalità e opportunità, soprattutto per i giovani del territorio.
“Perife-biblio – Ricostruire il sistema bibliotecario napoletano partendo dalle periferie” è vincitore del bando “Biblioteche e Comunità” finanziato dal Centro per il libro e la lettura (CEPELL) e Fondazione con il Sud ed è finalizzato alla valorizzazione di tre biblioteche dell’area est di Napoli ovvero la biblioteca “Andreoli” del Rione Luzzatti nella IV municipalità e le biblioteche “Cozzolino” e “Grazia Deledda” rispettivamente a Barra e a Ponticelli, nella VI municipalità. L’enorme progetto di servizio pubblico di prossimità vede la partecipazione di 12 realtà che spaziano dal mondo dell’associazionismo al Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II passando per la libreria sangiorgese La Bottega delle Parole.
La gestione da parte delle associazioni è in collaborazione con il Comune di Napoli che impiega al mattino su tutte le biblioteche i propri dipendenti. A supporto ci sono gli operatori Perife-biblio che, avendo le necessarie competenze e conoscenze di biblioteconomia, catalogano digitalmente nuovi libri, gestiscono i prestiti di volumi, permettono aperture straordinarie e chiusure posticipate, organizzano appuntamenti di lettura, proiezione film e attività ludico – ricreative per bambini.
 “L’obiettivo è la realizzazione di un sistema moderno di biblioteche nell’area est di Napoli perché, sebbene siamo consapevoli che noi e il progetto non siamo la soluzione ai problemi della zona, le biblioteche possono aiutare a rendere più vivibile il posto e migliorare le relazioni. I risultati ci danno grandi soddisfazioni e la voglia di continuare” afferma Pietro Sabatino, referente dell’associazione Noi@Europe, ente capofila dell’intero progetto. “Dobbiamo diventare punto di riferimento per la fascia d’età 18-30 anni e allestire spazi belli e funzionali, anche esteticamente, ci rende orgogliosi”.

 

di Emanuela Nicoloro

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Ecosistema scuola di Legambiente: in Campania indagine su 470 edifici dei capoluoghi di provincia

In Campania solo un edificio su dieci dispone del certificato di collaudo statico e quello di agibilità, nettamente migliore la situazione per la prevenzione incendi con sei edifici su dieci che ne sono in possesso. Da evidenziare come a fronte di 470 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (il 15,%) risultino progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica. Sul fronte manutenzione straordinaria gli edifici in cui si è intervenuti negli ultimi 5 anni sono il 69,3%, tuttavia non si è riusciti a soddisfare tutte le necessità visto che ben il 71% necessitano ancora di interventi urgenti. Inoltre solo nel 33% degli edifici sono stati effettuate indagini diagnostiche sui solaiLa sicurezza non abita ancora nelle scuole campane. I dati sulla sicurezza degli edifici scolastici ci restituiscono una situazione a livello regionale poco rassicurante. 
A fare il punto è il nuovo report nazionale Ecosistema Scuola di Legambiente, giunto alla XXIV edizione e presentato a Napoli, presso la chiesa dei Cristallini, nel rione Sanità, uno spazio di comunità restituito agli abitanti del quartiere grazie ad un lavoro di recupero e di rigenerazione urbana avviato dalla cooperativa “La Paranza” e oggi sede di diversi progetti educativi. Il report Ecosistema Scuolache raccoglie i dati 2023 dei cinque capoluoghi della Campania riguardano 470 edifici scolastici di loro competenza, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, frequentati da una popolazione di oltre 107 mila studenti.
Obiettivo della nostra indagine annuale- commenta Francesca Ferro direttrice di Legambiente Campania- è garantire scuole di qualità e sicure a tutte le ragazze e i ragazzi ma, ancora una volta, i dati per la Campania sono chiari a pesare sullo stato di salute degli edifici scolastici sono soprattutto i ritardi che si registrano sul fronte della sicurezza. Un’emergenza ormai cronica con ritardi su digitalizzazione, trasporti, ed efficientamento energetico e in questo quadro l’autonomia differenziata rischia di non aiutare la scuola. Purtroppo dobbiamo evidenziare che la legittima ambizione, obiettivo del PNRR e di molti governi del passato, di realizzare una nuova generazione di edifici scolastici che rispondessero alle esigenze educative, climatico-ambientali, sociali delle giovani generazioni, procede con molta lentezza. Sicurezza e sostenibilità– conclude Francesca Ferro di Legambiente Campania- sono le parole chiave per progettare il futuro del cantiere scuola, gli obiettivi da cui puntare per garantire la qualità e la vivibilità necessaria a favorire processi di formazione moderni in edifici sicuri.”
Entrando nel dettaglio dell’indagine di Legambiente, i dati sulle certificazioni ci restituiscono una situazione a livello regionale con poca luce e tante ombre, visto che ancora oggi solo 11% degli edifici dispongono del certificato di agibilità e il 12% di collaudo statico. Diversa la tendenza che emerge dai dati sulle certificazioni di prevenzione incendi, di cui ne sono mediamente in possesso il 62,1% Buona la percentuale. oltre il 76% degli edifici per quanto riguarda la presenza di accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche. Gli interventi di messa in sicurezza dei solai sono stati realizzati mediamente sul 12,9% degli edifici. Solai ma non solo, in generale gli edifici scolastici che necessitano di interventi di manutenzione urgenti sono ben sette su dieci (71,4%).
Nella regione del bradisismo e del rischio Vesuvio a fronte di 470 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (15,%) risultino progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica. Negli ultimi 5 anni, a livello regionale , il 75,0% delle amministrazioni dichiara di aver realizzato interventi di adeguamento sismico, a beneficio tuttavia di un esiguo 1,4% di edifici e questo dato indica che le amministrazioni, pur recependo in larga misura la necessità di intervenire, sono in grado di farlo su un numero molto esiguo di edifici;
Dall’analisi dei dati sull’efficientamento energetico emerge con chiarezza che c’è ancora molto da fare per rendere le scuole della nostra Regione efficienti dal punto di vista energetico. Seppure le amministrazioni che dichiarano di aver realizzato interventi di efficientamento energetico negli ultimi 5 anni sono 66,7%, questi sono andati a beneficio solo del 2,2% delle scuole. Nel 2023 solo il 15,3% degli edifici indagati a livello regionale risulta aver acquisito la certificazione energetica. Nei 5 capoluoghi, solo il 6,1 % degli edifici scolastici presenta impianti di energia rinnovabile;tra gli edifici con impianti, il 65,2 % dispone di solare fotovoltaico, il 52,2% di solare termico. Zero impianti di geotermia, di biomassa. Ritardi anche sul fronte servizi come, ad esempio, l’innovazione digitale con quasi 3 scuole su 10 che dispone di reti Wi-Fi.
In tutta la regione i dati relativi alle amministrazioni che garantiscono l’accesso al servizio mensa alle famiglie a basso reddito sono il 100%. Rispetto al totale dei beneficiari del servizio mensa, la percentuale degli stessi che ne usufruisce gratuitamente è del 28,4%. Nei bandi di appalto del servizio mensa il 100% dei Comuni prevedono che venga garantita anche la somministrazione di pasti biologici e richiedono criteri ecologici nelle procedure di acquisto (GPP); preoccupa la poca attenzione alla sostenibilità, nel 60% delle mense vengono impiegate stoviglie monouso. Sul fronte trasporti solo il 10,5% delle scuole dispone di un servizio di mobilità collettiva come lo scuolabus; sui servizi per lo sport il 46,2 % degli impianti necessita di manutenzione urgente.
I dati per le città capoluogo
L’indagine per Avellino ha riguardato 21 edifici scolasticiper una popolazione di circa 5.000 ragazzi. Tutti gli edifici sono in possesso di certificato collaudo statico, e certificato prevenzione incendi e certificato di verifica di vulnerabilità sismica mentre sono 17 quelli con certificato di agibilità. Sono 18 gli edifici che hanno goduto di interventi urgenti di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni. Sono sei gli edifici scolastici che utilizzano fonti rinnovabili mentre negli ultimi cinque anni su 10 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e 11 sono stati messi in sicurezza. In tutte le 21 scuole si pratica la raccolta differenziata. Sono 16 gli impianti sportivi agibili presenti negli edifici scolastici. Sono 13 gli edifici scolastici sono dotati di un servizio di mensa scolastica con prodotti biologici. Promossa su innovazione digitale: tutti i 21 edifici dispongono di reti cablate e Wi-Fi
Per Benevento l’ indagine ha riguardato 19 edifici scolastici per una popolazione di circa 4.600 ragazzi. Solo 4 scuole sono in possesso del certificato di collaudo statico mentre sono tre quelle che dispongono quello di agibilità mentre su 11 edifici che per legge richiedono possesso del certificato prevenzione incendi, solo sei ne sono in possesso. Su 19 edifici è effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Sono 12 gli edifici che hanno goduto, negli ultimi cinque anni, di interventi di manutenzione straordinaria mentre sono 12 quelli che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi. In 15 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai negli ultimi 5 anni, solo in uno sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza.
L’indagine per Salerno ha riguardato 50 edifici scolastici per un popolazione di circa 10 mila ragazzi. Solo 10 sono in possesso di certificato collaudo statico, su 50 edifici che per legge richiedono possesso del certificato prevenzione incendi, solo 23 ne sono in possessoSono 50 gli edifici che hanno goduto di interventi urgenti di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni. Su nessun edificio sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai negli ultimi 5 anni mentre in cinque edifici sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza. Su 50 edifici scolastici indagati, 48 necessitano di interventi straordinari di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi. Trentadue edifici godono di un servizio scuolabus comunale e 32 edifici scolastici sono dotati di un servizio di mensa scolastica con prodotti biologici.
Per Napoli l’ indagine ha riguardato 337 edifici scolastici per una popolazione di circa 81 mila ragazzi. Sul 98% degli edifici indagati è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica. Solo 22 scuole sono in possesso del certificato di agibilità, sedici quello di collaudo statico. Su 272 edifici che per legge devono avere il certificato di prevenzione incendi, ne sono in possesso il 62% . Negli ultimi cinque anni su 119 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e in 38 sono stati realizzati interventi di messa in sicurezzaSono 216 gli edifici che hanno goduto, negli ultimi cinque anni, di interventi di manutenzione straordinaria mentre sono 245 quelli che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi, 182 riguardano interventi impiantistica, 143 adeguamento prevenzione incendio e 2 per dissesto statico. In 227 edifici si pratica la raccolta differenziata, 200 quelli coperti dal servizio di mensa scolastica. Solo sei edifici utilizzano fonti rinnovabili(solare termico ). Ritardi sull’innovazione digitale: solo il 20% egli edifici ha in dotazione una rete wifi, mentre nel 36% è presente una rete cablata.
Per quanto riguarda Caserta si registra che presenta solo alcuni dati non valorizzabili.

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Boscoreale, sacchetto selvaggio: pugno duro dell’amministrazione

Una stretta al sacchetto selvaggio e allo sversamento incontrollato di rifiuti. Sono iniziati una serie di controlli su tutto il territorio cittadino al fine di arginare il fenomeno che riguarda indiscriminatamente sia il centro sia le periferie boschesi. Diverse le azioni pensate dai vertici di Ambiente Reale in sinergia con l’amministrazione del sindaco Pasquale Di Lauro e che stanno vedendo impegnati gli operatori dell’azienda municipale insieme agli agenti della polizia locale. Dai controlli capillari per coloro che depositano i rifiuti a tutte le ore alle fototrappole che saranno distribuite in diverse zone per contrastare l’abbandono di ingombranti, materiale di risulta e anche rifiuti pericolosi. I trasgressori saranno sanzionati con multe che vanno fino a 200 euro e segnalati alle autorità giudiziarie.

«La collaborazione tra cittadini e istituzioni è fondamentale per mantenere Boscoreale pulita e sicura, e non possiamo permettere che pochi irresponsabili vanifichino gli sforzi della comunità intera. Per questo, di concerto con l’assessore Trito, e i vertici di Ambiente Reale abbiamo deciso di intensificare i controlli e le sanzioni, affinché il messaggio sia chiaro: il rispetto dell’ambiente è un dovere di tutti. Il degrado ambientale non può essere tollerato, e chi non rispetta le regole deve essere punito. Abbiamo messo in campo tutte le risorse necessarie per fronteggiare questo problema, che rappresenta non solo una questione di decoro urbano, ma anche di salute pubblica». Ha affermato Pasquale Di Lauro, sindaco di Boscoreale.

«Dopo gli ultimi mesi trascorsi a sollecitare una migliore differenziata e a scoraggiare il fenomeno delle micro-discariche, adesso dobbiamo usare il pugno duro. Purtroppo, ci sono pochi cittadini che non hanno ancora capito che le regole devono essere rispettate da tutti». Ha detto il presidente del cda di Ambiente Reale Bruno Cammarota, spiegando che la città vive due fenomeni diversi: «Al centro c’è ancora chi deposita tutti i giorni a tutte le ore, ignorando che esiste un calendario della differenziata. Mentre in periferia viviamo ancora il fenomeno degli svuota cantine che creano disagio oltre ai maggiori costi che ci troviamo ad affrontare per la pulizia e lo smaltimento dei rifiuti. Per questo abbiamo ideato azioni diverse così da arginare questi due fenomeni».

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Acri, Credendino entra nel cda: «Fondazioni antenne del territorio»

Domenico Credendino, presidente di Fondazione Carisal, viene eletto componente del Consiglio di amministrazione di Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa). Un riconoscimento che segue un’altra nomina di rilievo, che risale allo scorso giugno: l’elezione a coordinatore della Consulta delle Fondazioni di origine Bancaria del Sud. Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Credendino entra nel cda di Acri insieme a  Livio Negro, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, espressione dell’area geografica Nord-Ovest e a Marco Gilli, presidente di Fondazione Compagnia di San Paolo.

Un risultato significativo per la rappresentanza meridionale nel mondo delle fondazioni di origine bancaria. «Le fondazioni erogano risorse a tutto il territorio, a cominciare dai Csv, dei quali siamo anche garanti come organo di controllo. La nostra attività è importantissima, rappresenta un valore aggiunto per il Terzo settore. Ma resta fondamentale la capacità di stabilire un dialogo con le comunità, anche attraverso i Centri di servizio per il volontariato. Spesso ci si dimentica che le fondazioni di origine bancaria del Sud sono reali antenne del territorio, si trovano anche ad agire da promotori di reti solidali. Ecco perché dobbiamo lavorare per fare sistema e promuovere ancora sviluppo sociale e comunitario sul nostro territorio», ha dichiarato Credendino, intervenendo al “Forum delle Comunità Attive e delle Reti Solidali”, che si sta svolgendo in queste ore a Città della Scienza, a Napoli

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