23 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli ha indetto, per quest’anno accademico, un bando per partecipare ad un innovativo corso di alta formazione dal titolo “Organizzazione e gestione degli Ambiti territoriali sociali”.
Il corso avrà una durata di centoquaranta ore, divise tra attività in presenza e online, sarà tenuto nella sede dell’università in via Rodinò ed è aperto, prioritariamente, agli iscritti nell’elenco regionale dei Direttori / Coordinatori d’Ambito nonché a dipendenti pubblici. Può iscriversi, in ogni caso, chiunque intenda specializzarsi nell’organizzazione e gestione degli Ambiti Territoriali Sociali. Le lezioni avranno un taglio pratico: si tratta del primo corso del genere organizzato in Italia e l’università si avvarrà della collaborazione di importanti dirigenti pubblici che si occupano da anni di questi temi.
Il percorso formativo, dunque, è dedicato a chi vuole gestire in modo manageriale le politiche sociali sul territorio. Ai corsi sarà insegnato a coordinare le attività proprie di un Ambito Territoriale Sociale, a programmare, gestire ed attuare i sistemi di welfare territoriale, a curare i rapporti necessari per l’integrazione delle politiche sociali con quelle socio-sanitarie, a gestire i flussi di finanziamento e della spesa complessiva del settore sociale, occupandosi della gestione del budget e dell’amministrazione delle risorse umane e finanziarie.
Il bando è stato pubblicato in data 22 ottobre e sarà aperto per trenta giorni. Maggiori informazioni sul corso di alta formazione sono disponibili al sito internet dedicato.
“Le politiche sociali in Italia sono state oggetto cambiamento epocale negli ultimi anni – spiega Giuseppe Amarelli, professore ordinario e responsabile del Corso- La gestione dei fondi pubblici relativi al contrasto alla povertà, ai disabili, ai minori a rischio, alle famiglie, è diventata sempre più complessa e digitalizzata, necessitando di un approccio multidisciplinare e di una specifica preparazione che oggi hanno in pochissimi. Il nostro corso formerà professionisti in grado di redigere i piani sociali di zona e di intercettare, spendere e rendicontare fondi destinati ai più deboli. Nei prossimi anni il settore pubblico, ma non solo, necessiterà sempre di più di dipendenti formati su questi temi molto complessi”.
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22 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Scongiurato, almeno per il momento, il pericolo della privatizzazione della gestione idrica in Campania. Nel decreto legge numero 153 del 17 ottobre denominato “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico’’, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre, è infatti sparito, rispetto alla bozza diffusa in precedenza, il passaggio riportato nell’articolo 3 – “Misure urgenti per la gestione della crisi idrica’’ alla lettera e) e cioè: “L’affidamento diretto può altresì avvenire a favore di società in house…con partecipazione obbligatoria di capitali privati a condizione che: le medesime siano partecipate dagli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale e abbiamo come soggetto sociale esclusivo la gestione del servizio idrico integrato; il socio privato, direttamente o indirettamente, detenga una quota del capitale sociale non superiore a un quinto; al socio privato non spetti l’esercizio di alcun potere di veto o influenza determinante sulla società;”. Spulciando il decreto sul sito della Gazzetta ufficiale tale dicitura non compare. Dunque, almeno per il momento, appare preclusa la possibilità che la Grande Adduzione Primaria dell’Acqua possa essere appannaggio almeno in parte dei privati. La Giunta regionale della Campania, infatti, aveva previsto tale formula all’interno della delibera numero 399 del 25 luglio 2024. Il provvedimento sarebbe poi dovuto passare all’esame del Consiglio regionale, cosa non ancora avvenuta. Dal Coordinamento campano per l’acqua pubblica, che fa riferimento anche al Forum italiano dei Movimenti dell’acqua parlano di “«buona notizia. Dal Decreto-Legge 17 ottobre 2024, n. 153 è sparita la parte relativa privatizzazione delle SpA a totale capitale pubblico, segno che si sono sentiti presi con le mani nel vaso della marmellata”, ma, ancor più, che la vittoria referendaria continua a far paura».
di Antonio Sabbatino
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22 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Promosso dall’amministrazione comunale e coordinato dalla consigliera delegata alla cultura Fiorella Saviano, riparte a Ottaviano il progetto “Biblioteca Viva”, giunto al terzo ciclo di incontri e alla seconda annualità.
Ricominciano, dunque, le attività, i momenti di scoperta editoriale e di laboratorio per far diventare la biblioteca comunale “Francesco D’Ascoli” (via Lucci, 1) sempre più uno spazio attivo e di confronto per tutti.
Il primo degli incontri si terrà il 25 ottobre, con inizio alle 17.30. Sarà presentato il libro di Raffaele Urraro, “Giacomo Leopardi – Gli anni dell’inquietudine e della contestazione” alla presenza del sindaco Biagio Simonetti e della consigliera Fiorella Saviano. Le altre presentazioni si terranno il 15 novembre (Antonio Borsa, “I tre appuntamenti”), il 22 novembre (Francesco De Rosa, “Il lavoro che ti cambia la vita”), il 17 dicembre (Giuliana Covella, “Il mostro ha gli occhi azzurri”), il 24 gennaio 2025 (Yvonne Carbonaro, “Quando le donne non si arrendono”) e il 5 marzo 2025 (Autori Vari, “Siamo comete”).
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21 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Sport, inclusione e disabilità sono stati i capisaldi dell’evento di baskin che si è svolto al Centro Ester di Barra. La mattinata promossa dal Social Center Village e dal Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità della Campania, è iniziata con la partita di Baskin disputata tra due squadre, capitanate da Vittorio Scotto di Carlo, Presidente EISI e Pasquale Barbato, della Federazione Baskin, che hanno portato la loro esperienza nel settore attraverso interventi di inclusione nelle scuole e in ambito sociale.
Al termine del match, tutti gli ospiti sono stati accolti nel Teatro “Pompeo Centanni” per un incontro sui delicati temi oggetto della manifestazione, che ha visto un confronto tra le istituzioni e le associazioni ed enti del terzo settore intervenuti.
A fare gli onori di casa, Fabio Cirella, direttore del Centro Ester, che ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti anche a nome del patron Pasquale Corvino , ricordando che “il Centro Ester tiene molto al sociale ed è importante che ci siano tante iniziative come questa, in uno con istituzioni, associazioni, enti ed istituti scolastici”. Presenti, tra gli altri, l’avv. Paolo Colombo, Garante per le disabilità della Regione Campania e Sandro Fucito, presidente della VI municipalità.
“Creare l’inclusione attraverso lo sport e utilizzarlo come strumento pedagogico. Occorre mediare e quindi, trovare un equilibrio tra assistenzialismo puro e competizione pura; con il Baskin, che è un’attività fisica adattata, con delle regole ben definite, si dà a tutti la possibilità di partecipare. È un agire educativo meta-cognitivo, dove non è importante vincere o fare canestro, è importante collaborare”, ha spiegato Pasquale Barbato, rappresentante Casalnuovo Federazione Baskin.
“Il Baskin come alternativa mondiale agli sport tradizionali designed for all, che ha i suoi vantaggi, ma anche tanti limiti. Occorre cambiare angolo visuale; non bisogna guardare alle cose che non si hanno, ma a quelle che si hanno e di quanto siano capaci di fare i ragazzi che hanno disabilità”, ha affermato Vittorio Scotto di Carlo, Presidente EISI.
Tanti gli istituti scolastici che hanno prestato il loro sostegno all’iniziativa, con i rispettivi rappresentanti, tra i quali la Prof.ssa Maria Rosaria De Matteo, del plesso Russo Solimena, che ha raccontato il progetto intrapreso con il Centro Ester per gli alunni di avvicinamento allo sport.
Nicola Caprio, presidente CSV Napoli, ha ringraziato tutti gli ospiti e i partecipanti all’iniziativa “è necessario attivare alleanze a 360 gradi con istituzioni, associazioni ed enti di terzo settore per portare avanti progetti concreti sul territorio- ha sottolineato. Importantissima la sinergia con Kineton, azienda che crede molto nelle politiche territoriali e sociali volte a dare sostegno a zone come Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, la quale è stato intrapreso un progetto che dà la possibilità a 100 bambini di poter svolgere attività sportiva per un anno presso il Centro Ester”.
Per i saluti finali, ha raggiunto la sede dell’evento anche la campionessa paralimpica Angela Procida, medaglia di bronzo nei 100 metri dorso femminili S2 a Parigi 2024, alla quale è stato donato un omaggio floreale da parte degli organizzatori della manifestazione.
Con l’evento “Social Baskin”, l’attività sociale del Centro Ester entra nel vivo. La manifestazione appena conclusa rappresenta solo la prima di una lunga serie di iniziative che saranno portate avanti con l’obiettivo di diffondere la cultura dello sport e del benessere individuale, per seguire al meglio gli adolescenti, con particolare attenzione al ruolo svolto dalle famiglie, attraverso una sinergia tra istituzioni, associazioni ed enti di terzo settore, tematica che sta particolarmente a cuore al presidente del Centro Ester, Pasquale Corvino.
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21 Ott, 2024 | Comunicare il sociale
Essere genitori e districarsi tra ormoni impazziti, palestra e calcetto, con la cronica rincorsa alle risorse che sono sempre troppo poche e al panino del sabato sera, alle abboffate di uscite tra amici o peggio, all’isolamento sociale sul divano o in cameretta. E ancora: essere genitori in un’epoca in cui la carta dei libretti delle giustifiche scolastiche e quella dei registri di classe è stata completamente soppiantata dalle annotazioni elettroniche, dai beep delle notifiche sul cellulare, dalle riunioni virtuali tramite Meet o Teams.
Tempi duri per i genitori e soprattutto per i genitori boomer che devono necessariamente fare il “glow up” – direbbero questi ragazzini nativi digitali – crescere, evolversi, stare al passo con la tecnologia. E chi non ci riesce? Chi non sa neanche accendere un computer, figuriamoci navigare tra siti, riunioni, comunicazioni e mille altre diavolerie tecnologiche, come fa?
Un aiuto più che concreto viene dato dal progetto GENITORI DIGITALI, che rappresenta una autentica scialuppa di salvataggio in questo mare di informazioni a volte così complicate e lontane dalla vita quotidiana soprattutto di determinate categorie di cittadini.
Il progetto offre tra le mille altre cose dei corsi di formazione gratuita online per permettere proprio a tutti di stare al passo.
A raccontare un po’ più nel dettaglio esigenze e soluzioni, è Giovanni Erra, referente napoletano del progetto per conto dell’associazione Koinokalo Aps che ne ha la paternità: «Il progetto ha valenza nazionale perché frutto del bando del Dipartimento delle Pari Opportunità. Al tutto però, abbiamo voluto comunque dare un’impronta territoriale per una serie di motivazioni che sono emerse da una attenta analisi delle difficoltà oggettive riscontrate per una buona parte delle popolazioni della Campania ed in particolare della provincia di Napoli».
D’altro canto, l’individuazione potenziale del target di riferimento di un qualsiasi progetto è la base per la riuscita del progetto stesso. «In questa ottica – si legge nei documenti che hanno avviato questa alfabetizzazione tecnologica – è stata fatta un’analisi statistica sulle casalinghe in Italia e la loro distribuzione geografica. Questi dati sono stati incrociati con il livello di disoccupazione e con il livello di competenze digitali nella popolazione, e ne è venuto fuori un risultato bello significativo: la regione dove le signore che lavorano solo in casa sono di più in numero assoluto è la Campania. Si tratta di 678mila donne in età da lavoro, più del 10% dell’intera popolazione regionale (fonti Istat). Quella di essere casalinga non è necessariamente una scelta ma probabilmente una necessità legata a questioni economiche e di cura dei figli».
E la conseguenza è chiara: non esercitarsi all’uso del mezzo digitale porta in maniera catastroficamente naturale all’alienazione da un determinato tipo di comunicazione. Da qui, la nascita del progetto, progetto che prevede la partecipazione, fondamentale, delle scuole affinché possano coinvolgere i genitori dei loro alunni. Un bel numero di scuole sono in Campania ed in particolare nella provincia di Napoli, a Ercolano, a Pozzuoli, diversi insegnanti vivono a Portici, e «sebbene la struttura del progetto si presti ad attività online, puntiamo, soprattutto al termine di questa attività, di realizzare in continuità, attività con le scuole per proseguire con la formazione dei genitori andando a soddisfare le diverse esigenze dei nostri territori, anche in presenza: «Se il progetto riuscirà a riscuotere un certo interesse anche in termini di donazioni con il 5X1000, l’obiettivo per il prossimo anno potrebbe essere quello di utilizzare la piattaforma creata e le risorse per aiutare molte altre persone a seguire, questa volta in presenza, le nostre attività formative».
di Nadia Labriola
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