28 Nov, 2023 | Comunicare il sociale
“Teseo. Fragilità e demenze in una comunità che cura”, è un progetto che sta muovendo i primi passi in questi giorni. Sviluppato da Fondazione Don Gnocchi – con Airalzh Onlus, Associazione per la Ricerca Sociale, Caritas Ambrosiana e Sociosfera Onlus – il progetto è tra i vincitori del bando “Welfare in Ageing” della Fondazione Cariplo, con un finanziamento di 600 mila euro.
Obiettivo del progetto è quello di costruire un modello di intervento innovativo, sostenibile e replicabile, basato su azioni in filiera, adeguato ai nuovi bisogni della popolazione anziana a rischio di compromissione cognitiva e demenza, sussidiario e complementare alle risorse della comunità e a quelle istituzionali. Il progetto – di durata biennale – prenderà forma nella città di Milano con la prospettiva di proporsi come modello nell’ambito del Terzo Settore per tutto il territorio nazionale.
L’Italia, secondo gli ultimi dati Istat, è tra i Paesi con l’aspettativa di vita più elevata (83,6 anni, contro una media di 81 anni nel resto del mondo), ma con i livelli più bassi rispetto alla media europea per quanto riguarda la qualità della vita della popolazione anziana. In Italia, quindi, si vive più a lungo, ma in condizioni di salute e autonomia peggiori. Non solo, dalla rilevazione Istat 2019 sull’“Invecchiamento attivo e condizione di vita degli anziani in Italia”, emerge che nel nostro Paese, su 13,8 milioni di over 65, 4,37 milioni vivono da soli; questi rappresentano il 7,1% della popolazione complessiva. Inoltre, il 15% degli anziani dichiara di non incontrare alcun amico/a nel tempo libero; la solitudine colpisce particolarmente le donne e coloro che posseggono un livello di istruzione più basso.
È proprio per fronteggiare questo scenario che prende vita il progetto “Teseo”. Milano è la città pilota dove già la Fondazione Don Gnocchi – capofila del progetto – e gli enti Partner operano a supporto delle persone anziane e delle loro famiglie e dove, a fronte di servizi comunque presenti, mancano spesso il necessario coordinamento e la corretta informazione.
“Teseo” vuole proporsi come strumento per supportare gli anziani e i loro familiari ad orientarsi nei diversi percorsi, per aiutarli a superare i limiti della frammentarietà dei servizi e la marginalità delle informazioni. Un progetto che si prefigge di unire in rete tutte le parti coinvolte – sociali e sanitarie – adeguato ai nuovi bisogni della popolazione anziana o a rischio di fragilità e complementare alle risorse della comunità che sta loro intorno.
In questa prima fase si sta iniziando a comporre la macchina organizzativa del progetto e sviluppando la tecnologia necessaria, parallelamente si sta lavorando sulla formazione e promozione.
Il primo passo riguarda, infatti, l’organizzazione del “sistema” che si prenderà cura dell’anziano, della sua famiglia e/o del caregiver favorendone l’accesso ai Servizi e la continuità di cura: attraverso una Centrale Operativa unica che si occuperà di strutturare modelli organizzativi per la presa in carico integrata oltre che di intercettare tempestivamente i bisogni e progettare risposte personalizzate.
Tutto questo verrà realizzato tramite sistemi tecnologici digitalizzati: dalla realizzazione di un sito dedicato, al software di gestione, all’attivazione di portali familiari e sanitari di medicina generale, agli interventi di tele-medicina, tele-assistenza e tele-riabilitazione.
Contemporaneamente si attueranno i percorsi di formazione, supervisione e aggiornamento di tutti gli operatori coinvolti nel progetto, differenziati per ambito e per ruolo professionale. Seguirà l’avvio di un percorso di scambio formativo tra pari sulla base delle esperienze e conoscenze generate dal progetto.
Il progetto attribuirà, infine, un alto valore alle azioni di monitoraggio e valutazione che ne seguiranno l’intero sviluppo, l’intento è quello di produrre – con robuste evidenze scientifiche – gli elementi di sostenibilità e replicabilità del modello sperimentato. Saranno proprio queste evidenze a permettere al progetto Teseo di diventare un modello replicabile nel territorio italiano: innovativo e inedito dal punto di vista della struttura e dell’organizzazione, destinato ad essere precursore nell’ambito del terzo settore per comporre bisogni e risorse per una comunità accogliente a servizio della popolazione fragile.
«La demenza è una malattia cronica e progressiva, con sintomi difficili da decodificare – spiega Fabrizio Giunco, geriatra, direttore del Dipartimento Cronicità della Fondazione Don Gnocchi e responsabile del progetto -. La diagnosi è spesso tardiva, il percorso diagnostico può essere incompleto e discontinuo e le famiglie faticano a trovare soluzioni compatibili con le loro esigenze. Il sistema è frammentato, non facilmente accessibile e con una netta separazione tra risposte sanitarie e sociali. La malattia può durare anche 10-15 anni, durante i quali le famiglie sono spesso “case manager di sé stesse”. E la ricerca di soluzioni può essere ancora più difficile o impossibile per le persone più sole o socialmente vulnerabili».
“Teseo. Fragilità e demenze in una comunità che cura” si inserisce nel panorama dei servizi pubblici e privati, per la popolazione anziana con lo scopo di promuovere un approccio nuovo di presa in carico della fragilità e della non autosufficienza, capace di superare le rigidità, la frammentazione, la distanza nei modi di rispondere a bisogni che cambiano.
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28 Nov, 2023 | Comunicare il sociale
Il giorno 29 Novembre 2023, alle ore 10:30, presso il CineMaximall nel Centro Commerciale Maximall di Pontecagnano Faiano (SA), si terrà il primo appuntamento con “Memorie e Proiezioni”, ciclo di incontri culturali dedicato alla legalità, che coinvolgerà gli studenti delle scuole del territorio. Nell’occasione sarà proiettato il film “Ed è subito sera”, di Claudio Insegno, Pdr Produzioni, dedicato alla storia di Dario Scherillo, vittima innocente di camorra.
Il ciclo di incontri è promosso dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania con il Comune di Pontecagnano Faiano e il Centro Commerciale Maximall. Partner dell’iniziativa Libera, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e Radio Siani – La radio della legalità.
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28 Nov, 2023 | Comunicare il sociale
Il cinema contro tutte le forme di violenza e in favore di ogni manifestazione d’amore. Torna OMOVIES Film Festival, concorso internazionale di cinema omosessuale, transgender e questioning promosso dall’Associazione iKen Onlus con la direzione artistica di Carlo Cremona, con la 16a edizione che si terrà dal 11 al 16 dicembre a Napoli tra l’Accademia Belle Arti, il cinema Modernissimo, la casa accoglienza “Questa casa non è un albergo”, l’Istituto Francese di Napoli, con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania e il con patrocinio dei Comuni di Napoli, Caserta, Salerno, Portici e San Giorgio, del Giffoni Film Festival, dell’Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, dell’Arcc, la Croce Rossa Napoli, AMESCI e di I-Land.
Il claim di quest’anno è “I’m just me”, riferimento alla canzone “I’m just Ken” presente nel film record di incassi “Barbie” diretto da Greta Gerwig, che ha fatto riflettere per i temi LGBT trattati al suo interno. Sul manifesto campeggia la figura di una bambola/drag con le caratteristiche di Ken, personaggio alla ricerca di una propria essenza, battaglia che la comunità LGBT+ porta avanti da quando è uscita allo scoperto.
«Omovies è dedicato a promuovere la diversità attraverso il cinema, aprendo un dialogo sulla rappresentazione e autorappresentazione del sé e dell’altro nei contesti sociali di riferimento anche quando ostili. Fin dalla sua nascita nel 2008, Omovies ha costantemente sfidato gli stereotipi e contribuito a sensibilizzare il pubblico sulle questioni LGBTQ. E il sostegno della Regione Campania risulta decisivo per la veicolazione di questi messaggi. Questa edizione la dedichiamo a Elvira Notari e tutte le donne che nel cinema e nel teatro sono state autrici non avendo il riconoscimento giuridico di vivere da protagoniste la propria arte» ha dichiarato Cremona.
Il programma – In apertura lunedì 11 dicembre ore 10 nel bene confiscato alla Camorra sede del progetto “Questa casa non è un albergo” (via Genovesi, 36) la proiezione di “Soap Power”, prima campagna in animazione per la diffusione delle case accoglienza e dei centri LGBT+ finanziati dal Governo italiano, progetto ideato da iKen Onlus e realizzato in collaborazione con Giffoni Experience e l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, finanziato dall’Unar nell’ambito del Pon Inclusione. All’evento, in memora di Giulia Cecchettin, e di tutte le vittime innocenti, parteciperanno i ragazzi delle scuole del territorio, accolti dai residenti ospiti della casa accoglienza. Lo spot verrà poi presentato con iniziative itineranti come ad esempio in due appuntamenti al Multicinema di Giffoni il 5 e il 12 dicembre.
Proiezioni a ingresso gratuito al cinema Modernissimo (dalle ore 9 alle 12) e nell’Accademia Belle Arti di Napoli (dalle ore 15 alle ore 18). Tra gli eventi speciali una retrospettiva sul cinema di Giuseppe Bucci in occasione dei 10 anni dall’uscita del cortometraggio “Luigi e Vincenzo” con Francesco Paolantoni e Patrizio Rispo. In programma workshop di cinema a cura dei docenti Luigi Barletta e Gina Annunziata dell’Accademia Belle Arti di Napoli, Katherine Russo e Arianna Grasso dell’Orientale, Gabriele Prosperi della Federico II, e eventi nelle scuole coinvolte tra cui il “Nitti” di Portici e lo “Scotellaro” di San Giorgio a Cremano.
Sabato 16 dicembre alle 19 il gala di premiazione nel Teatro Dumas dell’Istituto Francese di Napoli presentato da Priscilla, volto televisivo di “Drag Race Italia”, durante il quale verranno svelati i vincitori del concorso cinematografico, alla presenza della Console Generale di Francia Lise Moutou Malaya. Tra i primi ospiti annunciati il cantautore Mario Castiglia, che ha scritto per Celine Dion e collaborato con Roberto De Simone e Luca De Filippo, le stelle nascenti come il cantautore Zarat e i ballerini Isan Wanigarathna Madagodage e Angelica Velasquez, il giornalista e conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone con il futuro sposo Simone Antolini.
Verranno assegnati premi al miglior lungometraggio, mediometraggio e cortometraggio, miglior documentario corto e lungo, il premio speciale “Vincenzo Ruggiero” per giovani artisti under 25, istituito nel 2017 in memoria del ragazzo col sogno della recitazione, la cui giuria è composta dai genitori Maria Esposito (presidente del premio) e Franco Ruggiero. A giudicare le opere il concorso, la direzione artistica ha nominato un Academy internazionale composta anche dai componenti dell’associazione spagnola On & Off Theatre e dall’associazione croata CDA Cultural Development Association – Močvara, già impegnati con iKen nel progetto Erasmus+ Pride.
Il concorso cinematografico – In concorso 52 opere selezionate tra lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il mondo (Italia, Spagna, Francia, Irlanda, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Svizzera, Cile, Brasile, Stati Uniti, Canada, Indonesia) in proiezione all’Accademia Belle Arti di Napoli e il Modernissimo (ad ingresso gratuito), e poi disponibili dal 17 dicembre nella Cinema Room del portale www.omovies.it.
«Il programma di quest’anno offre una vasta gamma di film che esplorano l’esperienza LGBTQ+ da molte diverse prospettive. I film presentati spaziano dai documentari che raccontano vere storie di lotta e resilienza a cortometraggi o lungometraggi che esplorano l’identità e l’amore. Questa diversità rappresenta l’essenza stessa del festival: dare voce alle molteplici sfaccettature dell’esperienza LGBTQ», ha spiegato il direttore artistico Carlo Cremona.
Le proiezioni sono ad accesso gratuito e le opere filmiche in lingua originale con i sottotitoli in italiano a cura del progetto inTRANSlation, guidato dalla professoressa Katherine Russo per l’Università L’Orientale di Napoli, che hanno coinvolto in diversi seminari decine di docenti e centinaia di studenti in un percorso di studio tra lingue scritte e parlate con una attenzione all’autenticità del significato in una dimensione in forte evoluzione quale la linguistica.
OMOVIES è il primo festival internazionale di cinema a tematica LGBT+ del Sud Italia, nato nel 2007 con l’obiettivo di promuovere nei circuiti nazionali ed internazionali, Napoli e la Campania quali territori di socializzazione, solidarietà ed accoglienza e favorire lo sviluppo di un turismo differente. L’aspetto innovativo del festival resta il questioning, che vuol dire porsi domande riguardo un tema, una idea e si rivolge agli autori affinché realizzino opere in maniera libera sull’apertura e la condivisione delle tematiche LGBT+. Lo spettatore si troverà in un festival che parla d’amore in modo inclusivo e dei differenti modi di amare, che narra di storie di vita, di sogni, di speranze e di umanità. L’associazione iKen risulta aggiudicatrice del cofinanziamento della legge cinema della Regione Campania.
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28 Nov, 2023 | Comunicare il sociale
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una escalation di efferati atti di violenza fisica, psicologica, sessuale nei confronti delle donne.
Sgomenti ci si interroga su come fermare tale drammatica spirale e sempre più emerge la necessarietà di un impegno che preveda la partecipazione di tutti: uomini e donne.
Ormai da trenta anni, tra le donne impegnate nella programmazione e gestione di interventi per la lotta ed il contrasto della violenza maschile e per la promozione della soggettività e dei diritti delle donne in tale lotta ormai da trenta anni vi è Lella Palladino.
Rigorosa, coriacea, Sociologa femminista, attivista dei centri antiviolenza, esperta in tematiche di genere, socia fondatrice della Cooperativa Sociale EV.A., componente del Consiglio Nazionale dell’Associazione DiRe, Donne in rete contro la violenza per 5 anni e successivamente Presidente fino a Novembre 2019. Componente nominata, del Tavolo tecnico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità ai lavori del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017/2020. Da giugno 2019 componente del Forum Disuguaglianze e Diversità e componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica con nomina con decreto ministeriale del 19 luglio 2022
Nel 2020 debutta come autrice del libro “Non è un Destino” ( editore Donzelli, pag 144, costo 14 euro) in cui vengono rappresentate storie di donne riuscite a rielaborare la violenza subita riconoscendo la totale responsabilità a chi ne è stato artefice.
Tina, Lia, Francesca, Paola, Lucia, Sonia, grazie ad altre donne, all’accoglienza empatica, esperta e non giudicante dei centri antiviolenza, sono riuscite ad assumere il controllo della propria vita, fino a divenirne protagoniste.
Dopo un lungo e faticoso percorso, durante il quale hanno dovuto fare inevitabilmente i conti con i mostri del proprio passato e contro stereotipi culturali, hanno compreso l’importanza di prendersi cura di sé, aspirando a rapporti autentici, sottraendosi a forme di dipendenza che spesso hanno conclusioni drammatiche.
Leggendo questo testo non si può far a meno di abbracciare virtualmente queste donne coraggiose e di augurare loro di volersi bene, di porsi sogni ed obiettivi importanti, di ritornare a vivere ed amare.
Essere vittime di soprusi “ non è un inevitabile destino”, ci si può sottrarre chiedendo aiuto a persone competenti ed orientandosi nei luoghi giusti.
A tal proposito, necessario ringraziare tutte quelle donne che, nonostante difficoltà, pregiudizi dilaganti, una imperante società maschilista, non rinunciano a lottare per salvaguardare gli inviolabili diritti di tutte.
di Maria Rosaria Ciotola
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27 Nov, 2023 | Comunicare il sociale
Non si arresta la povertà in Italia: complici l’inflazione e l’aumento del costo della vita, le famiglie e le persone più fragili sono sempre più in difficoltà. Sono già oltre 10.000 le persone che nel 2023 hanno chiesto aiuto alle 20 mense francescane di Operazione Pane per un pasto caldo e un sostegno con le spese quotidiane. Numeri che, inseriti nel quadro dei dati Istat, secondo i quali nel 2022 erano oltre 5,6 milioni gli individui in condizione di povertà assoluta, danno la misura della gravità della situazione.
Tra chi chiede aiuto alle mense di Operazione Pane sono in crescita soprattutto le persone sole: nel 2023 sono state oltre 7.300, il 6% in più rispetto allo scorso anno; ma tante sono anche le famiglie, e quindi i bambini, che devono contare sull’aiuto dei frati per mettere un pasto in tavola. Nel 2023 le mense stanno supportando più di 1.400 famiglie, composte da più di 750 mamme, 650 papà e 1.400 bambini.
A livello nazionale, nel 2022, sono state 2,18 milioni le famiglie in povertà assoluta e 1,27 milioni i minori in questa situazione.
«Negli ultimi anni abbiamo accolto e sostenuto sempre più persone – commenta fr. Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano – e la situazione non sta migliorando. Con l’aumento dei prezzi per troppe persone è sempre più difficile mettere un pasto in tavola, ma il bisogno alimentare non è l’unico che incontriamo. In tanti si rivolgono a noi perché non riescono a pagare le bollette e l’affitto, perché lo stipendio non basta ad arrivare a fine mese. Per continuare a stare accanto a tutte queste persone – conclude il direttore di Antoniano – abbiamo a nostra volta bisogno dell’aiuto di tutti.»
Nel 2023 Antoniano ha scelto di stare anche accanto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha investito l’Emilia-Romagna, come partner tecnico dell’iniziativa solidale Italia Loves Romagna. Da allora continua a impegnarsi per sostenere le persone rimaste senza una casa, in particolare la realtà delle Suore Francescane della Sacra Famiglia di Cesena.
Dal 27 novembre al 23 dicembre torna la campagna solidale Operazione Pane, per sostenere le mense della rete: 20 realtà francescane distribuite su tutta la penisola, da Torino a Palermo, passando per Milano, Bologna, Roma, a cui quest’anno si aggiungono le due nuove mense di Cava de’ Tirreni (SA) e Reggio Calabria. Ogni mese insieme distribuiscono quasi 41.000 pasti. Operazione Pane è presente anche all’estero con 3 realtà in Ucraina, in Romania e in Siria.
È possibile contribuire con un sms o una chiamata da telefono fisso al 45538. La campagna sarà attiva anche durante lo Zecchino d’Oro, in programma su Rai Uno, dal 1 al 3 dicembre, per l’edizione 2023 dal titolo La musica può. Da oltre 60 anni, infatti, lo Zecchino d’Oro e il Piccolo Coro dell’Antoniano ci insegnano che la musica può trasformarsi ogni giorno in un aiuto a chi è in difficoltà.
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