13 Dic, 2023 | Comunicare il sociale
Sono oltre 3 milioni gli italiani che si dichiarano orientati a inserire un lascito nelle ultime volontà: 900 mila connazionali dichiarano di aver già predisposto un testamento solidale e altri 1,9 milioni sono intenzionati a prendere certamente in considerazione l’ipotesi di farlo. In Italia fare un lascito testamentario al non profit fino a qualche anno fa sembrava essere un tabù. Ma le cose sono cambiate. Si stima che il valore delle eredità in beneficenza sfiorerà i 130 miliardi di euro nel 2030.
Fare testamento è innanzitutto un gesto di responsabilità che tutela i propri cari e le proprie volontà. Con un testamento si esprime con chiarezza come destinare i propri beni e scegliere di lasciare parte di essi a Enti che si desiderano sostenere. La Legge garantisce una “quota libera”, con la quale tramandare generosità e valori di solidarietà e “una quota legittima” che tutela i familiari. È opportuno sapere che in assenza totale di eredi, il patrimonio va interamente allo Stato.
Durante l’incontro di presentazione della campagna che si è svolto presso la sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia italiana piazza dell’Enciclopedia italiana n.4, sono stati evidenziati i valori legati al lascito testamentario e quanto la sottoscrizione del generoso gesto si possa trasformare in ascolto, concretezza e futuro. L’evento è stato presentato dalla giornalista televisiva Alessandra Viero.
“Fare testamento è un gesto di consapevolezza e libertà con cui si possono esprimere le proprie volontà per il futuro che verrà. Inserire un lascito solidale nel proprio testamento è il modo più autentico per rendere per sempre vivi i valori in cui crediamo. Lasceremo un segno di noi quando non ci saremo più, senza togliere nulla ai nostri cari, che sono tutelati dalla legge con le quote di riserva. Un lascito è un dono inteso nel suo senso più profondo. Un gesto intimo rivolto da persone ad altre persone. Il lascito diventa messaggio universale di umanità, solidarietà e crescita comune” dice il Presidente dell’UICI Mario Barbuto.
L’UICI – Fondata a Genova nel 1920, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, da 103 anni, opera in tutta Italia a supporto delle persone cieche, ipovedenti e con disabilità plurime. Promuove l’uguaglianza dei diritti, l’accessibilità e l’inclusione sociale, l’autonomia e la mobilità. Sono circa 40.000 i soci in tutta Italia dai più piccoli ai più anziani per i quali progettiamo ed eroghiamo quotidianamente servizi che possano migliorare la qualità di vita; 106, invece, le sedi territoriali e 20 quelle dei consigli regionali; oltre un milione di ore di attività ogni anno dedicate; 1600 volontari che supportano quotidianamente il nostro lavoro immenso lavoro.
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13 Dic, 2023 | Comunicare il sociale
É online fino a domani, 14 dicembre, Charity for ANT, asta benefica con prodotti luxury organizzata dalla delegazione ANT di Firenze ma aperta a tutti. Si potrà scegliere tra 25 lotti prestigiosi come grandi vini, voucher per esperienze top, borse firmate, profumi di nicchia, gioielli e tante altre proposte.
Facendo un’offerta è possibile aggiudicarsi dei regali davvero preziosi: tutti i fondi raccolti andranno a sostegno di Fondazione ANT e delle sue attività gratuite di assistenza medico-specialistica domiciliare ai malati ti tumore e di prevenzione oncologica. Charity for ANT è resa possibile dalla collaborazione della prestigiosa Galleria Pananti Casa d’Aste e dalle donazioni dei lotti da parte dei brand.
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12 Dic, 2023 | Comunicare il sociale
Rione Sanità si prepara ad accogliere, per il secondo anno consecutivo, la rassegna “Take Me to Church – Film Edition”, realizzata da Upside Production in collaborazione con Fondazione di Comunità San Gennaro. L’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Altri Natali”, parte del progetto “Natale a Napoli 2023”, realizzato col finanziamento della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli.
Un’edizione che, in sintonia con la visione di cultura plurale proposta dall’amministrazione comunale, concentra la sua narrazione artistica intorno al delicato e sempre attuale tema dell’immigrazione.
I giorni da segnare in agenda sono 15, 16 e 17 dicembre 2023 presso la Basilica di San Severo fuori le Mura alla Sanità.
Cittadini e turisti possono partecipare gratuitamente ad un vero e proprio viaggio culturale e artistico che ha inizio con un tour guidato, a cura delle cooperative La Sorte e La Paranza, in tre delle più belle e ritrovate chiese del quartiere: Sant’Aspreno ai Crociferi (riaperta dopo 40 anni) con lo Jago Museum, Santa Maria Maddalena ai Cristallini (la “Chiesa blu”) e San Severo fuori le mura dove si anima la seconda parte della Rassegna.
L’evento prosegue con open act musicali di artisti campani, proiezione di 2 film al giorno che esplorano storie legate all’immigrazione e brevi talk con mediatori culturali e protagonisti delle pellicole in programma.
L’accesso è completamente gratuito, come segno di impegno verso la democratizzazione della cultura e dell’inclusività.
Ogni giorno ci sono 2 appuntamenti, alle ore 16 e alle ore 18, con partenza dalla Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi. La visita necessita di una specifica prenotazione.
Una delle tappe della visita è la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini, recentemente restaurata e dipinta in circa venti tonalità di azzurro. L’altare principale e l’acquasantiera sono stati realizzati con il legno delle barche dei migranti provenienti da Lampedusa lavorato dai detenuti delle Carceri di Opera (Milano) e Secondigliano (Napoli), grazie al progetto “LUCE al Rione Sanità”. La chiesa ospita la mostra fotografica di Giuliana Conte e i dipinti di Mono González e di Tono Cruz, che ha collaborato al progetto grafico firmando il nome della Rassegna.
– *Open Act Musicale* – Girotti e Lulo, Calmo, Giglio si esibiranno in performance di circa 15 minuti, spaziando dal pop contemporaneo all’indie, dal cantautorato al folk.
– *Proiezione Cinematografica* – Ogni giorno sono previste 2 proiezioni che esplorano storie e culture legate all’immigrazione.
– *Talk* – Al termine delle proiezioni ci sarà un momento di incontro e confronto con attori, registi e mediatori culturali.
La partecipazione alla rassegna è gratuita, ma è necessario prenotarsi sulla piattaforma Eventbrite di Upside Production: https://www.eventbrite.it/o/upside-production-56791204003
Ecco il cartellone completo degli eventi
*Venerdì 15 Dicembre*
Primo turno
16:00 Tour delle 3 Chiese: Jago Museum, “Chiesa blu ai Cristallini”, Basilica di San Severo fuori le mura (Appuntamento allo Jago Museum (Chiesa di Sant’Aspreno ai Crocifieri)
17:00 Open act musicale di Girotti / Lulo
Proiezione del film Into Paradiso
Talk a cura di: Maryia Lialiuck – Mediatrice culturale
Secondo turno
18:00 Tour delle 3 Chiese: Jago Museum, “Chiesa blu ai Cristallini”, Basilica di San Severo fuori le mura (Appuntamento allo Jago Museum (Chiesa di Sant’Aspreno ai Crocifieri)
19:00 Open act musicale di Girotti / Lulo
Proiezione del film La mia classe
Talk a cura di: Maryia Lialiuck – Mediatrice culturale
*Sabato 16 Dicembre*
Primo turno
16:00 Tour delle 3 Chiese: Jago Museum, “Chiesa blu ai Cristallini”, Basilica di San Severo fuori le mura (Appuntamento allo Jago Museum (Chiesa di Sant’Aspreno ai Crocifieri)
17:00 Open act musicale di Calmo
Proiezione del film Caina
Talk a cura di Simona Talamo, Medihospes, coordinatrice progetto SAI accoglienza rifugiati del Comune di Napoli
Secondo turno
18:00 Tour delle 3 Chiese: Jago Museum, “Chiesa blu ai Cristallini”, Basilica di San Severo fuori le mura (Appuntamento allo Jago Museum (Chiesa di Sant’Aspreno ai Crocifieri)
19:00 Open act musicale di Calmo
Proiezione del film Vieni a vivere a Napoli
Talk a cura di Simona Talamo, Medihospes, coordinatrice progetto SAI accoglienza rifugiati del Comune di Napoli
*Domenica 17 Dicembre*
Primo turno
16:00 Tour delle 3 Chiese: Jago Museum, “Chiesa blu ai Cristallini”, Basilica di San Severo fuori le mura (Appuntamento allo Jago Museum (Chiesa di Sant’Aspreno ai Crocifieri)
17:00 Open act musicale di Luigi Esposito
Proiezione del film Loro di Napoli
Talk a cura di Armando Vittoria, Docente di Analisi delle Politiche Pubbliche, Federico II di Napoli
Secondo turno
18:00 Tour delle 3 Chiese: Jago Museum, “Chiesa blu ai Cristallini”, Basilica di San Severo fuori le mura (Appuntamento allo Jago Museum (Chiesa di Sant’Aspreno ai Crocifieri)
19:00 Open act musicale di Luigi Esposito
Proiezione del film Fuocoammare
Talk a cura di Armando Vittoria, Docente di Analisi delle Politiche Pubbliche, Federico II di Napo
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12 Dic, 2023 | Comunicare il sociale
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti e il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse Maria Luisa Pellizzari hanno siglato questa mattina nella sede dell’Agia un protocollo d’intesa con l’obiettivo di promuovere la collaborazione e lo scambio di informazioni, dati e analisi tra le due istituzioni. “Si tratta di un passo importante – dice Garlatti – per iniziare ad avviare progetti congiunti che abbiano lo scopo di assicurare la tutela dei diritti di bambini e ragazzi. Il fenomeno dei minorenni che fanno perdere le loro tracce merita attenzione, tenendo conto che esiste il pericolo che gli scomparsi possono finire vittime di tratta e sfruttamento”.
Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Prefetto Maria Luisa Pellizzari, dichiara: “I dati sulla scomparsa dei minori evidenziano una crescita significativa e fanno emergere la necessità di un approccio multidisciplinare, che richiede ampia collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti. Nel 2022 oltre il 70% delle denunce di scomparsa ha riguardato minori e la percentuale sfiora il 74% nel primo semestre del 2023. Oltre che sulla tempestività delle ricerche occorre quindi agire anche sul piano della prevenzione e il Protocollo che abbiamo sottoscritto ci permette di realizzare iniziative comuni, che si aggiungono a quelle già in atto con istituzioni e associazioni. È un impegno importante che vede coinvolta l’intera collettività e questa intesa è un passo nella giusta direzione”.
Per la firma dell’intesa, che avrà durata triennale, è stata scelta una data significativa: il 12 dicembre, infatti, è la giornata dedicata alle persone scomparse. La ricorrenza, istituita nel 2019 dal Commissario straordinario, mira a sensibilizzare e richiamare l’attenzione sul fenomeno della scomparsa di persone e a favorire una maggiore conoscenza della problematica e degli strumenti a disposizione, anche per assicurare la tempestività delle ricerche.
Nel periodo 1° gennaio – 30 giugno, secondo quanto risulta dal Report relativo al primo semestre 2023 del Commissario, sono scomparse in Italia poco più di 13mila persone (13.031), mentre i ritrovamenti sono stati 6.297 e le denunce attive ammontano a 6.734. Quasi il 74% delle denunce di scomparsa (73,9%) riguarda under 18 (9.626 casi), per la maggior parte maschi (7.890) e stranieri (7.503). Le regioni maggiormente interessate risultano essere la Sicilia (3.366 casi), la Lombardia (1.467) e la Campania (1.290).
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12 Dic, 2023 | Comunicare il sociale
Il periodo natalizio rappresenta per molti un momento
di gioia e condivisione, tra pranzi e cene abbondanti e incontri
frequenti con amici e parenti. Una persona con demenza che già
abitualmente sperimenta sensazioni di smarrimento e confusione nella
quotidianità, può sentirsi ancora più in difficoltà di fronte allo
stravolgimento della normale routine e alla frenesia che caratterizza
queste giornate.
A tale scopo Federazione Alzheimer Italia ha stilato un decalogo per
familiari e caregiver, contenente una serie di consigli pratici su come
rendere le feste il più serene possibili per il proprio familiare che
convive con la demenza.
Dalle indicazioni su come coinvolgere la persona nelle attività del
periodo (proteggendola allo stesso tempo dall’eccessiva confusione) a
quelle per ricevere gli ospiti, fino alla necessità di adattare le
proprie tradizioni alle sue esigenze senza per questo rinunciare allo
spirito del Natale, il decalogo raccoglie accorgimenti piccoli ma che
possono fare la differenza per il proprio caro.
Il decalogo natalizio della Federazione Alzheimer Italia
1. Decorare gradualmente
Introdurre le decorazioni poco alla volta, nell’arco di più giorni,
è un modo per non apportare cambiamenti improvvisi ed eccessivi
all’ambiente abituale, che possono causare confusione e smarrimento
nella persona con demenza.
2. Coinvolgere tutti
Esistono molti modi per coinvolgere le persone con demenza
nell’atmosfera natalizia: da compiti semplici come appendere una
pallina all’albero all’acquisto insieme dei regali. L’importante
è far sentire tutti inclusi.
3. Creare una zona tranquilla
Un gran numero di ospiti può creare confusione, quindi è consigliabile
a parenti e amici di distribuire le visite durante il periodo festivo.
Se l’ambiente diventa troppo rumoroso si può riservare una stanza o
uno spazio della casa a “zona tranquilla” dove rilassarsi senza
rumori forti. Per alcune persone ascoltare musica con le cuffie può
rappresentare un buon modo per limitare il rumore e calmarsi.
4. Mantenere il più possibile la routine abituale
Una persona con demenza potrebbe sentirsi sopraffatta dalla frenesia del
periodo natalizio: è preferibile non esagerare. Mantenere una certa
tranquillità nelle attività della giornata e attenersi il più
possibile alla routine quotidiana aiuta il proprio caro a rilassarsi;
anche consumare i pasti a orari regolari e in un ambiente familiare
limita la confusione. Se si è soliti frequentare la Chiesa ma non è
possibile farlo, una buona alternativa è rappresentata dalle dirette
televisive o online.
5. Evitare porzioni eccessive
Anche se a Natale tutti tendiamo a mangiare di più, un piatto colmo
può essere scoraggiante per chi ha difficoltà ad alimentarsi. Chi si
occupa di servire a tavola deve cercare di non eccedere con la porzione
di cibo proposta nel piatto.
6. Assecondare le esigenze della persona con demenza
È facile lasciarsi trasportare dalle tradizioni natalizie e dal
desiderio di vivere le feste nel modo in cui si è sempre fatto in
famiglia, ma questo periodo potrebbe iniziare ad apparire diverso con il
progredire della demenza. È importante essere pronti a cambiare i
propri piani se un particolare elemento non funziona.
7. Pianificare in anticipo
Se la persona con demenza si trova in una fase iniziale della malattia,
parenti e amici potrebbero non notare alcun cambiamento. Parlare in
anticipo con i familiari, soprattutto con i bambini più piccoli, può
aiutare a evitare momenti imbarazzanti per chi ha la demenza.
8. Prevenire la “sindrome del tramonto”
Se la confusione della persona con demenza tende ad aumentare verso
sera, è necessario prendere in considerazione la possibilità di
sostituire eventuali cene di famiglia con dei pranzi anche se
solitamente si segue una diversa tradizione. Se questo non è possibile
il consiglio è di mantenere la stanza ben illuminata e cercare di
evitare qualsiasi stimolo che, secondo la propria esperienza, possa
innescare comportamenti di difficile gestione. Da evitare inoltre la tv
accesa durante i pasti.
9. Scegliere regali significativi
È una buona idea regalare alla persona con demenza qualcosa in grado di
stimolare ed evocare ricordi positivi, come un oggetto legato alla sua
professione passata o alle attività da sempre preferite nel tempo
libero.
10. Facilitare il riconoscimento degli ospiti
Sono da ridurre al minimo le situazioni in cui la persona con demenza
può sentirsi in difficoltà, come il doversi ricordare dei nomi. Si
può chiedere a ogni ospite che arriva di presentarsi e valutare di
usare dei segnaposto o delle targhette da indossare con i propri nomi,
in modo da aiutare la persona a riconoscere più facilmente amici e
familiari.
Dal 1993 Federazione Alzheimer offre ascolto, supporto e servizi alle
famiglie tramite la help line Pronto Alzheimer. Chiamando il numero 02
809767 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18) o
scrivendo a info@alzheimer.it è possibile richiedere consulenze
gratuite di tipo sociale, psicologico, legale e di terapia
occupazionale.
L’articolo Natale con una persona con demenza: il decalogo della Federazione Alzheimer Italia proviene da Comunicare il sociale.