Comunità Energetica Rinnovabile presso la “Casa del Fanciullo”, prosegue il progetto, al via i primi laboratori

È stato ultimato l’impianto della Cers (Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale), costituita presso la “Casa del Fanciullo”, gestita dalla Parrocchia Maria Santissima di Caravaggio di Napoli, quartiere Barra.

Ora mancano gli ultimi lavori per l’allacciamento alla rete, poi potrà partire la produzione di energia, destinata a supportare circa 40 famiglie in condizioni di povertà del quartiere Barra, individuate tramite il centro di ascolto parrocchiale.

Ma il progetto procede: i lavori per i locali della mensa per i poveri “don Vincenzino Sica” e dell’emporio solidale “Madre Claudia Russo” sono terminati e saranno operativi entro febbraio. Nel frattempo, sono stati avviati i primi due laboratori educativi previsti dal progetto con le famiglie e i ragazzi.

Il progetto, voluto dal parroco don Enzo Gallesi e curato dall’ing. Giuseppe Esposito (3e) e dal diac. Gennaro Zuccoli (presidente della Cers), è sostenuto dalla Fondazione con il Sud in collaborazione con il Banco dell’Energia, che cofinanzia i costi per gli impianti.

Scopo della CER è autoprodurre energia elettrica da fonti rinnovabili, consumandone direttamente una parte nei siti in cui sono installati gli impianti, e immettere in rete l’energia eccedente, rendendola condivisibile tra gli associati della Comunità.

Fulcro della CER di Barra sarà un immobile riqualificato (“la Casa del Fanciullo”, appunto), sui cui tetti è stato installato un impianto fotovoltaico (50 kWp) e al cui interno saranno avviati un servizio mensa e un emporio solidale in sostegno dei più deboli.

La sostenibilità di entrambi i servizi verrà garantita dalle entrate generate dall’immissione di energia rinnovabile in rete e dai risparmi generati dall’autoconsumo della parrocchia.

La Parrocchia Maria Santissima di Caravaggio di Napoli è il soggetto responsabile del progetto. Altri partners sono Euricse, 3E Environment Energy Economy, Centro della Gioventu’

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Parte il progetto “Casa Alzheimer Bacoli” di Aima Napoli Onlus

Un programma di attività gratuite destinate a persone giovani, adulti ed anziani. È questo il fine del progetto della Regione Campania, “La Comunità Flegrea al Centro per la sua Salute e Ben…Essere” affidato all’AIMA campana che tende a prevenire una serie di malattie tra cui malattie croniche non trasmissibili e degenerative. Tanti i servizi offerti: dall’attività motoria a quelle teatrali, canto, danza e ballo, consulenze specialistiche attraverso la presenza di professionisti quali personal trainer, educatori di scienze motorie, nutrizionisti, sociologi, psicologi, fisiatri che lavorano con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari per il benessere psicofisico della persona. 

Il progetto si svolgerà dall’anno prossimo, e per 36 mesi, a Bacoli (Napoli), in una sede concessa dal Pio Monte della Misericordia, in collaborazione con una rete di stakeholder tra cui l’ASL Napoli 2, il Comune di Bacoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Pozzuoli, ASD Meridies Onlus, ANIMA ODV, Le Fate Di Arianna Onlus. Con questo progetto si è data la possibilità di estendere a tutta la cittadinanza una serie di attività. Tutto gratuitamente.

Presso la stessa sede è presente CASA AIMA una struttura diurna per l’accoglienza di persone anziane e/o con Alzheimer, declino cognitivo o con disturbi di memoria. “Vi sono laboratori di attività socializzanti –– spiega la fondatrice dell’AIMA campana Caterina Musella e di stimolazione cognitiva per i pazienti, e attività di gruppo di Auto Mutuo Aiuto, counseling sociologici, informazione sui servizi territoriali e benefici economici spettanti, unitamente all’orientamento alle relative procedure di accesso. Inoltre è possibile ottenere supporto psicologico, per i familiari e supporto nella gestione della Malattia per contrastare fenomeni di solitudine e sollevare il carico assistenziale del Caregiver e di tutta la famiglia”. 
Interagire con le famiglie di persone che scoprono di avere un familiare malato di Alzheimer è un aspetto importante, se non fondamentale. A spiegarlo è sempre Caterina Musella: “Noi le sosteniamo nella gestione della malattia, dandogli tutta una serie di informazioni utili a convivere con persone ammalate per evitare, ad esempio, di scatenare un disturbo comportamentale”. Pertanto, secondo la Presidente è necessario informare i familiari su come trattare la malattia perché “questo può evitare il presentarsi di questi disturbi. Inoltre sostenere le famiglie, evita l’istituzionalizzazione o per lo meno la riduce, perché avranno una serie di sostegni, come sapere che esiste il centro diurno, che può avere l’assistenza domiciliare, può avere il benefit economico, che ci siamo noi che possiamo accoglierlo tutto il giorno presso la nostra struttura”.
di Adriano Affinito

 

Il corso gratuito per Caregiver di Aima

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MUDD: chiese aperte e occupazione giovanile. E a Donnaregina nuova si torna a celebrare messa

A partire dalla Festa dell’Immacolata, la messa sarà nuovamente celebrata nella storica Chiesa di Donnaregina Nuova, ogni domenica alle 11:30. Questo ritorno rappresenta un momento di grande festa e gioia per la comunità napoletana che potrà nuovamente accedere a uno dei luoghi di culto più significativi della città, simbolo di storia e fede. 
Il ripristino del culto in questo spazio sacro segna una tappa fondamentale nel cammino di restituzione alla città di un luogo di preghiera e di incontro, un posto dove il povero trova accoglienza, l’oppresso libertà e gioia per la dignità riconquistata. 
Questo gesto si inserisce nel più ampio processo di rinnovamento sociale e culturale promosso dalla Chiesa di Napoli con l’avvio del progetto MUDD -Museo Diocesano Diffuso di Napoli che mira a garantire la fruizione del patrimonio religiosove culturale della città coinvolgendo i giovani nella gestione e valorizzazione delle chiese monumentali. 
Il MUDD, che prende avvio con l’Anno Santo 2025 e per la cui realizzazione l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia si è avvalso della collaborazione tra i Canonici del Capitolo Metropolitano, i giovani della cooperativa La Paranza e del Progetto Policoro e della Pastorale Giovanile, vuole restituire alla comunità le chiese monumentali del centro storico della città, trasformandole in centri di cultura, partecipazione e innovazione. 
La Fondazione “Napoli C’Entro”, istituita il 6 settembre 2024, sosterrà l’iniziativa, promuovendo la cultura del dono e raccogliendo risorse per garantire il lavoro di 72 giovani e la manutenzione delle chiese storiche. 
Con un approccio inclusivo e partecipativo, il progetto MUDD rappresenta una nuova visione di valorizzazione del patrimonio culturale, che unisce il materiale e l’immateriale in un racconto condiviso che coinvolge tutta la comunità. In un contesto che spesso sembra spersonalizzare i luoghi di culto, il MUDD non si limiterà a preservare il patrimonio artistico e religioso della città, ma riattribuirà alle chiese che entreranno a far parte della sua rete, il loro significato profondo: luoghi di gratuità, accoglienza e speranza.
Restituire il culto e la gratuità in una chiesa, infatti, significa custodire un “polmone di grazia”, un luogo dove il valore dell’accoglienza non ha prezzo. Come afferma don Antonio Loffredo, Direttore del Museo Diocesano Diffuso di Napoli: “Nelle nostre città, dove tutto ha un prezzo, questo atto è un gesto politico e un dovere morale: custodire e offrire, soprattutto ai poveri, l’ultimo baluardo di gratuità, le chiese, che sono i granai dell’anima”. 
La Chiesa di Napoli presenta Pe Carità e il MUDD

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Info-day sulle istituzioni europee, “Una cultura europea al servizio di una cittadinanza consapevole”. Presso il Centro Europe Direct del Comune di Napoli una delegazione dell’I.S.I.S “Enrico Caruso”

Tra le priorità del Centro Europe Direct del Comune di Napoli vi è quella di promuovere i temi della cittadinanza europea e di fornire ai giovani gli strumenti necessari per comprendere il processo di integrazione europeo. Per questo motivo, oggi presso gli spazi del Centro Europe Direct del Comune di Napoli è stato ospitato un info-day sulle istituzioni europee intitolato “Una cultura europea al servizio di una cittadinanza consapevole”.
L’evento, che ha ospitato una delegazione dell’I.S.I.S. “Enrico Caruso” di Napoli, Scuola Ambasciatrice del Parlamento Europeo, è iniziato con la presentazione della rete Europe Direct e dei suoi obiettivi per poi continuare con una panoramica sulle principali Istituzioni europee e sul loro funzionamento anche alla luce delle ultime elezioni europee.

La giornata è proseguita con il workshop “Digital Citizens for a stronger Europe”, volto a dare informazioni su temi quali la cittadinanza digitale e fornire elementi utili nell’individuare correttamente disinformazione e fake news. Il focus sulla cyber-security e l’impegno dell’UE nel garantire la sicurezza digitale ai suoi cittadini è stato realizzato per preparare la delegazione dell’I.S.I.S. “Enrico Caruso” che il prossimo 5 dicembre si troverà a Strasburgo per discutere di questi temi grazie al programma “Euroscuola”.

A concludere l’info-day, l’associazione Noi@Europe ha realizzato delle attività interattive per promuovere la lettura contro la disinformazione. Si è discusso del ruolo importante che le Biblioteche giocano nella lotta alle fake news e nella promozione delle tematiche europee e sono state annunciate le prossime attività degli uffici competenti dell’Area Gabinetto nell’iter finalizzato all’attivazione di un centro lettura europeo ospitato presso il Centro Europe Direct. Questo diventerà uno spazio dove si potrà studiare, prendere in prestito libri di attualità sull’Europa, confrontarsi e realizzare attività di informazione e formazione andando a integrare ancor di più l’offerta del Centro Europe Direct del Comune di Napoli.

L’attività realizzata rientra nel Piano di Comunicazione 2024 del Centro EUROPE DIRECT del Comune di Napoli, cofinanziato dalla Commissione Europea e gestito dal Servizio Promozione della Città, Progetti Internazionali e UNESCO, incardinato nel Dipartimento Gabinetto del Sindaco del Comune di Napoli con i partner progettuali Cosvitec Università & Impresa e l’associazione Noi@Europe. Per informazioni: tel.: 0817956535; e-mail: europedirect@comune.napoli.it sito: www.comune.napoli.it/europedirect.

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IL TALENTO DEI GIOVANI PER I MUSEI. Torna la manifestazione che premia gli studi eccellenti in Museografia e Museologia

Sabato 7 dicembre alle ore 18 nel Teatro di Palazzo Donn’Anna, torna il Premio Nazionale Ezio De Felice, il prestigioso riconoscimento dedicato ai giovani talenti negli studi di museologia e museografia.

Ospite d’eccezione della manifestazione sarà MASSIMO OSANNA, archeologo e Direttore generale dei Musei nazionali presso il Ministero della Cultura che terrà una Lectio Magistralis in occasione di questa VII edizione del Premio.

 Il programma prevede, dopo i saluti di Marina Colonna, Presidente della Fondazione De Felice e l’introduzione di Eugenio La Rocca, Presidente della Giuria, la presentazione delle tre tesi finaliste. A seguire la lectio magistralis di Massimo Osanna. Al termine della serata, la proclamazione della tesi scelta dalla Giuria con la premiazione del vincitore e dei due finalisti dell’Edizione 2024 (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

 La VII edizione del bando ha visto la candidatura di numerosi giovani autori di Tesi di Laurea Magistrale, discusse presso le maggiori Università italiane.

La Giuria presieduta da Eugenio La Rocca e composta da Gabriella Belli, Roberto Fedele, Margherita Guccione e Angela Tecce, ha espresso a tutti i candidati il proprio apprezzamento per l’eccellente qualità scientifica dei lavori presentati e, dopo le votazioni di rito, ha designato i tre finalisti del Premio che, nel corso della cerimonia di sabato 7 dicembre, presenteranno il proprio lavoro di Tesi: Angela Calderan dell’Università degli Studi di Torino, Costanza Fusi dell’Università IULM di Milano e Anna Paulon dell’Università degli Studi di Trento.

Il Premio Nazionale Ezio De Felice è rivolto alle tesi di laurea Magistrale che abbiano particolari qualità analitiche e metodologiche, e che contribuiscano a portare idee e proposte originali nel campo degli studi di museografia e di museologia.

È stato istituito da Eirene Sbriziolo nel 2010 per commemorare i dieci anni dalla scomparsa del consorte, l’architetto napoletano Ezio De Felice, con l’intento di incoraggiare e valorizzare le ricerche e il talento dei giovani studiosi per i musei. Le oltre sessanta ricerche presentate in questi anni, tutte di neolaureati al di sotto dei 30 anni, spaziano dalla riorganizzazione di musei esistenti al recupero ai fini museali di architetture dismesse e ancora all’educazione al patrimonio, alla fruizione emotiva dell’opera, e al rapporto fra passato e contemporaneità, fra museo e territorio.

Le precedenti cerimonie di premiazione hanno ospitato lectio magistralis di esponenti del mondo della cultura museale come Sylvain Bellenger, Andrea Viliani, Mario Botta, Salvatore Settis.

PREMIO EZIO DE FELICE 2024 – LE TESI FINALISTE: 

 

Angela Calderan dell’Università degli Studi di Torino

Corso di Laure Magistrale in Storia dell’Arte

Tesi di Laurea in Museologia e Critica Artistica e del Restauro.

“L’intervista all’artista: critica ad uno strumento cardine per la conservazione dell’arte contemporanea”.

Relatore Maria Beatrice Failla

Costanza Fusi dell’Università IULM di Milano

Corso di Laure Magistrale in Arte, Valorizzazione e Mercato.

“Stories and perspectives of contact: participatory museography in the experiences of the Swedish National Museums of World Culture (NMWC) and the Italian Museo delle Civiltà (MuCiv)”.

Relatore Tommaso Casini

 

Anna Paulon dell’Università degli Studi di Trento

Corso di Laurea Magistrale interateneo in Arte.

“Musei ed eredità coloniale: la vicenda dei bronzi del Benin”.

Relatore Alessandra Galizzi Kroegel

Correlatore Eva Struhal

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