24 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
“Nel corso di questi anni il ruolo del medico dello sport è leggermente cambiato. Se fino a 25-30 anni fa questa branca della medicina era una seconda specializzazione, oggi il medico dello sport ha principalmente questa sola specializzazione”. Lo spiega all’agenzia Dire il responsabile scientifico della Commissione di Medicina dello Sport dell’Omceo Roma e presidente dell’Associazione Romana della Federazione Medico Sportiva Italiana, Antonio Gianfelici, che giovedì 25 gennaio avrà il compito di moderare, insieme al professor Attilio Parisi, rettore dell’Università del Foro Italico, il convegno scientifico dal titolo ‘Il medico dello sport. Una specializzazione dai mille risvolti’.
L’evento, che si terrà a partire dalle ore 14.30 presso l’aula ‘Roberto Lala’ dell’Ordine dei Medici e Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, è organizzato dalla Associazione medico sportiva di Roma e dalla Commissione di Medicina dello Sport dell’Omceo della Capitale.
“L’argomento principale del nostro evento- prosegue- è legato al ruolo che oggi il medico dello sport svolge nell’ambito della professione sanitaria. Grazie alla legge del 1982, svolgiamo un importante ruolo di tutela della salute. Questo anche perché non sono più previste la visita medica dei bambini a scuola e quella dei tre giorni che veniva svolta durante il servizio militare, la cosiddetta visita di leva”.
“L’unico effettivo momento di valutazione preventiva di tutela della salute- evidenzia quindi il professor Gianfelici- è proprio quando si fa la visita medico-sportiva. E questo grazie alla legge del 1982, che abbiamo più volte difeso e che, nella valutazione dello sportivo durante la fase iniziale, ci ha permesso di ridurre al minimo non solo il rischio di morte improvvisa ma anche un approccio precoce alla diagnosi di altre patologie”.
“Oggi- sottolinea poi l’esperto- il medico dello sport ha numerose competenze: medico di squadra al quale viene richiesta una competenza a 360 gradi su determinati ambiti come, ad esempio traumatologico, pneumologico e dietologico, o di supporto allo staff per la preparazione fisica ma anche allo staff tecnico”.
Tra queste molteplicità che svolge è anche al fianco dello sportivo con disabilità. “In questi casi- rende noto Gianfelici- si tratta della capacità di avere una visione diversa rispetto al medico clinico. Il nostro compito è quello di rendere quel determinato atleta idoneo, abile e il più performante possibile, aiutando e guidando il tecnico e l’allenatore che, in alcuni casi, ha bisogno della competenza sanitaria sul fronte della patologia dell’atleta stesso”.
Durante l’incontro si discuterà anche di ‘endocrinologia di genere’. “La medicina in generale- rende noto il responsabile scientifico e presidente dell’Associazione medici dello sport di Roma- sta andando verso la medicina di genere ma siamo comunque in ritardo, perché al di là del genere dovrebbe essere una medicina ‘ad personam’”.
“In questo caso- precisa- il supporto all’allenatore riguarda l’ambito della definizione dei carichi e dell’intensità dell’allenamento, oltre all’aiuto nel fare conciliare il ciclo mestruale della donna con la programmazione dell’allenamento e nel conciliare nella sportiva dilettante la vita di una donna che accompagna i propri figli a scuola, lavora o si occupa della casa, svolgendo di fatto attività importantissime all’interno della famiglia. L’attività sportiva, dunque, deve essere uno dei requisiti saldi della vita della persona”.
“Il medico dello sport- conclude Antonio Gianfelici- non è solo un certificatore, non rilascia dunque solo certificati, ma svolge un ruolo fondamentale nella prescrizione dell’esercizio fisico, proprio nell’ambito della tutela della salute”.
Durante il convegno ‘Il medico dello sport. Una specializzazione dai mille risvolti’, il vicepresidente dell’Omceo Roma, Stefano De Lillo, presenterà una lettura, affidata al professor Paolo Zeppilli, in memoria di Marcello Faina, dal titolo ‘Cardiologia e medicina dello sport. Una storia di uomini e passioni’.
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22 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
Una visita al centro Open di Caserta per incontrare i giovani atleti con disabilità del progetto Insuperabili. Una visita lunga quasi due ore quella della ministra per la disabilità Alessandra Locatelli tra i campi di calcio e padel del capoluogo di terra di lavoro. L’esponente del governo ha avuto modo di conoscere i partecipanti al progetto e i loro educatori, apprezzandone la passione e l’entusiasmo
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22 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
In occasione del 23 compleanno dell’associazione “La festa dei folli”, verrà presentato, a Nola presso la biblioteca Don Chisciotte martedì 23 gennaio alle ore 18.30, il libro “La casa di Tutti città e biblioteche” dell’autrice Antonella Agnoli.
Il libro, dedicato alle biblioteche di cui l’autrice si occupa con grande passione dal 1977 e di cui mai come oggi se ne avverte l’esigenza, mira alla valorizzazione del concetto di democrazia la cui sopravvivenza è affidata alla cultura.
Come affermato dall’Agnoli “I diritti e le libertà garantite dalla costituzione non sono compatibili con una vita dominata da immagini che appaiono e scompaiono sugli schermi dei televisori e sugli smartphone”
Discuteranno con l’autrice, Rachele Furfaro, Presidente FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli e Andrea Morniroli, Forum Diseguaglianze Diversità.
Tale presentazione segna, presso la biblioteca Don Chisciotte, l’avvio della rassegna il “Cenacolo degli eroici furori”, luogo di contagio di emozioni, di racconti, di idee di bookcrossing, di lettura appassionata di libri e poesie.
Saranno, inoltre, attivati gruppi di lettura rivolti ai bambini fino ai sei anni di età ed ai loro genitori nonché un corso di scrittura creativa.
Partendo da “La casa di tutti città e biblioteche”, l’associazione mira a rendere la Biblioteca non solo luogo di lettura ma anche spazio di socialità, di incontro, di approfondimento su tematiche specifiche.
In un tempo di arretratezza culturale, di totale assenza di approfondimento, di trasmissione di superficiali e non sempre veritiere informazioni, l’Associazione dei folli si lascia ancora ispirare da quanto affermato da Antonio Gramsci “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.”
di Maria Rosaria Ciotola
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22 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
Ha preso il via a Marigliano, in provincia di Napoli, il censimento dei luoghi educativi per la creazione di una “mappa della Città Educante”.
Dopo i primi mesi di contatti, elaborazione dell’idea progettuale e adempimenti burocratici, circa un centinaio di giovani che frequentano in maggioranza la quarta classe degli istituti superiori Colombo, Rossi Doria e Montalcini-Ferraris saranno impegnati nei prossimi mesi a costruire la mappa, sia in formato cartaceo che in versione app, per poi metterla a disposizione della comunità territoriale.
Il lavoro verrà svolto come attività di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) valorizzando questo strumento offerto dall’istituzione scolastica per lo sviluppo di competenze trasversali.
Questa mappa individuerà luoghi, tempi e modalità delle attività educative presenti sul nostro territorio e dal prossimo anno scolastico diventerà uno strumento a disposizione di tutti, e in modo particolare dei genitori, per orientarsi nella conoscenza e individuazione delle opportunità presenti in città. Servirà inoltre a rendere visibili queste opportunità e metterà ‘in rete’ tutti coloro che sono impegnati nella promozione del benessere dei ragazzi.
La mappa della comunità educante è una della azioni del più ampio Laboratorio di comunità, un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” che vede in rete 18 organismi del nostro territorio (scuole, associazioni, parrocchie, centri sportivi) con capofila la cooperativa sociale Irene ’95.
Per partecipare al censimento delle realtà educative è possibile compilare il modulo presente al link:
https://docs.google.com/forms/d/1ko1QscrOov9eeh_20AR6Dma_nENh1kr0OnadrQaerdE/edit
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22 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
La storia della nostra meravigliosa città racchiude nel suo grembo mille altre storie che rappresentano le sfumature di una cultura dinamica e feconda. Storie leggendarie ed emozionanti che non sono passate inosservate agli autori della Giannini Editore e martedì 23 gennaio alle ore 17, due libri della nota collana “Sorsi” verranno presentati alla biblio-mediateca Ethos e Nomos di via Bernini 50, Napoli.
“Inno napoletano a Federico II” dell’ingegnere e giornalista Elio Notarbartolo e “So chi mi ha uccisa” dell’avvocato Paola Proietti, i due volumi che verranno presentati. Dialogheranno con gli autori il magistrato Sergio Zazzera e il giornalista Lino Zaccaria. Modererà la presentazione il direttore del Premio Elsa Morante Tiuna Notarbartolo.
“Inno napoletano a Federico II. Conversazioni sul passaggio a Napoli dello Stupor mundi” di Elio Notarbartolo è un breve escursus sulle grandi realizzazioni di Federico II a Napoli. Magnifico condottiero, abile stratega e, soprattutto, cosa rarissima per sovrani o amministratori di tutti i tempi, uomo di cultura. Intellettuale e sostenitore di artisti ed intellettuali. Con tutto il potere che aveva avrebbe potuto tralasciare la cultura, ma lui ne capì la portata, il valore e le potenzialità, come arma e come risorsa, come luce e come moneta per l’eternità.
“So chi mi ha uccisa” di Paola Proietti è la cronaca di un antico delitto irrisolto e di un probabile errore giudiziario che diviene, nelle parole in prima persona della protagonista, la sua terribile scoperta, la sua catarsi.
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