24 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
“Ho incontrato le associazioni e i volontari che si occupano di animali, in particolare di cani randagi. Abbiamo affrontato la tematica della microchippatura, contenuta nella legge regionale 3/2019, che in questi giorni è caldissima”. Così Roberta Gaeta, consigliera regionale di Demos-Europa Verde, che oggi ha incontrato nella sede del Consiglio regionale della Campania associazioni e volontari. Quello di oggi è il primo appuntamento da quando Gaeta è stata individuata dal presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, come referente per la tutela degli animali.
“La legge – spiega Gaeta – prevede delle indicazioni e delle norme precise per la microchippatura dei cani padronali, ma tante criticità sono emerse in relazione ai cani che si trovano per strada, sia per mancanza di informazioni, sia perché questa legge, che è del 2019, è stata applicata in certi termini solo dal 10 gennaio 2024. In queste prime due settimane si sono riscontrati tantissimi problemi: nel corso dell’incontro abbiamo condiviso un vademecum che potesse rendere semplici e accessibili a tutti le norme vigenti”.
Nel documento, tra le altre cose, si ricorda che la modalità operativa in vigore dal 10 gennaio stabilisce che i cani randagi possono essere condotti presso i servizi veterinari delle Asl competenti solo da associazioni iscritte all’albo regionale, che collaborano con le Asl o delegate dai Comuni e che risultano inserite nella Banca dati unitaria. In tal caso il cane viene registrato a nome del sindaco del Comune in cui è stato ritrovato e ci può essere l’affido temporaneo al volontario dell’associazione. Il vademecum riporta anche il numero verde regionale per il soccorso degli animali senza padrone: 800.178.400.
“La riunione – aggiunge Gaeta – è stata anche l’occasione per raccogliere le criticità evidenziate dalle associazioni e dai volontari che operano nel settore e che spesso non dialogano con le istituzioni. In un momento molto delicato, in cui questi temi sono all’attenzione di chi ha a cuore il benessere degli animali, è molto utile che ci sia un tramite tra il livello istituzionale, che io rappresento, e il mondo degli uffici, dei servizi sanitari-veterinari, dell’associazionismo e con il garante degli animali che è stato recentemente eletto”.
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24 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
Camminare e produrre energia. Si può grazie a una piastrella piezoelettrica (fenomeno per cui- come spiegato dalla Treccani- alcuni corpi cristallini, detti genericamente cristalli piezoelettrici, si polarizzano elettricamente in conseguenza di una deformazione meccanica di natura elastica) capace di produrre energia quando sottoposta al movimento di pressione, esercitata dai piedi su un particolare pavimento con piastrelle particolari che si abbassano di pochi millimetri prima di tornare alla posizione iniziale. L’energia cinetica prodotta viene accumulata in batterie per poi essere utilizzata come energia elettrica alimentando il sistema di lampioni, telecamere, sistemi di informazione.
Un’innovazione tecnologica, una “energia dal passo’’, come è stato già ribattezzato con un simpatico gioco di parole il progetto, brevettata dall’organizzazione di volontariato We Can, dal suo presidente Daniele Siciliano e da un team di lavoro con l’intento di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. D’altronde, dal 2012, anno di nascita, è questa la missione intrinseca di We Can in favore della collettività. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto che ci ha permesso di testare con le nostre abilità progetti all’avanguardia per un mondo sostenibile» afferma il presidente Siciliano che unitamente al proprio gruppo di lavoro si dichiara «orgoglioso di dimostrare che con l’impegno e la tenacia siamo riusciti a realizzare ciò che idealmente per noi rappresentava l’impossibile. Tutto questo – sottolinea – deve essere un esempio per il mondo intero, ognuno di noi ha le potenzialità per cambiarlo». Ogni piastrella Power Eco del progetto è in grado di generare fino a10 watt per passo – energia sufficiente a far brillare per 40 secondi un lampione dotato di Led. Tutto il sistema, inoltre, è realizzato con materiali riciclati con dimensioni pari a i 2cm con una base di 36 cm e un’altezza 36 cm ed è formato da 30 piezoelettrici, 30 micro pistoni, 3 piastre di ferro con spessore 2mm e 10 luci a led. Tra i vantaggi di tale “energia dal passo’’ prodotta, i numerosi luoghi di aggregazione e pubblici nei quali è possibile utilizzarla installando le piastrelle Power Eco. Qualche esempio? Stadi, stazioni delle metropolitane, aeroporti, autostrade, arene, scuole, palestre, discoteche, centri commerciali. Al momento sono oltre 100 le aziende in tutto il mondo che si sono serviti e si servono di questa tecnologia e in diversi luoghi: dalle stazioni ferroviarie agli aeroporti ai centri commerciali. Il presidente dell’associazione We Can, in conclusione, preannuncia: «Siamo intenzionati a sperimentare nei prossimi anni nuove tecnologie in grado di sfruttare l’eco sostenibilità dei nostri consumi. Secondo la nostra opinione, il consumo è fonte di energia pulita. “Noi siamo energia in movimento…catturiamo la nostra energia!”».
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24 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
“Siamo di fronte a un vero e proprio Controrisorgimento, che nega l’unità d’Italia e tradisce il Sud- è il commento del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dopo il sì al Senato sull‘attuazione dell’autonomia differenziata– I primi atti di questo tradimento sono già presenti: il Fondo di perequazione per il Sud è stato prosciugato; i Fondi Sviluppo e Coesione sono bloccati al Sud, operativi al Nord; la vergognosa campagna di mistificazione sulle risorse reali trasferite al Sud e sull’efficienza amministrativa del Mezzogiorno, continua in maniera vergognosa per nascondere dietro dati falsi la secessione di fatto. Chi parla di Nazione sta tradendo l’Italia e calpestando il Sud. Nella conferenza stampa di domani sarà lanciata una campagna di mobilitazione a difesa del Sud e dell’unità nazionale. Rilanceremo l’operazione-verità sui rapporti Nord-Sud e lanceremo la sfida sui temi dell’efficienza amministrativa. Proporremo, in questo clima di totale confusione le 5 questioni per le quali l’Autonomia differenziata spacca l’Italia, e configura una vera e propria truffa politica. Riproporremo la nostra alternativa all’autonomia: burocrazia zero e Italia unità. Proporremo anche iniziative sul piano legislativo e costituzionale per bloccare il disegno secessionista”.
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24 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo di attuazione della Legge delega sulla disabilità (il primo ad essere stato approvato, a maggio scorso, dal CdM, ndr) che introduce norme in merito a riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità da parte delle persone con disabilità. Si tratta del decreto legislativo 13 dicembre 2023 n. 222, attuativo dell’art. 2, co. 2, lett. e), della legge 22 dicembre 2021, n. 227, volto a garantire l’accessibilità ai servizi delle pubbliche amministrazioni da parte delle persone con disabilità, e l’uniformità della tutela dei lavoratori con disabilità presso le pubbliche amministrazioni sul territorio nazionale.
All’articolo 3, il decreto stabilisce che venga prevista una nuova figura professionale nelle PA: le pubbliche amministrazioni devono infatti individuare un dirigente amministrativo, oppure un altro dipendente ad esso equiparato, con esperienza sui temi dell’inclusione sociale e dell’accessibilità delle persone con disabilità (anche comprovata da specifica formazione), che definisca le modalità e le azioni per l’accessibilità fisica e digitale delle persone con disabilità nella PA, integrandoli tra gli obiettivi strategici della performance. Viene poi previsto che l’inclusione sociale e l’accessibilità delle persone con disabilità siano inseriti tra gli obiettivi di produttività nella pubblica amministrazione. Ne consegue, quindi, che nel valutare la performance, individuale ed organizzativa, si terrà conto del raggiungimento o meno degli obiettivi di accessibilità e inclusione delle persone con disabilità. Il decreto mette in primo piano anche il ruolo delle associazioni. L’articolo 5 prevede infatti che le associazioni rappresentative delle persone con disabilità, iscritte al Registro unico nazionale del Terzo settore, partecipano alla formazione del Piano di attività ed organizzazione della PA, con la possibilità, inoltre, di presentare osservazioni sui piani d’azione relativi alle misure di inclusione e accessibilità delle persone disabili, e al piano della performance di accessibilità, al momento della redazione e alla relazione del piano di performance. Viene inoltre stabilito che le pubbliche amministrazioni che erogano servizi, e i concessionari di pubblici servizi, sono tenuti ad indicare nella carta dei servizi i livelli di qualità del servizio erogato, relativamente alla effettiva accessibilità delle prestazioni per le persone con disabilità. Contestualmente, devono evidenziare quanto previsto dalla normativa in materia, indicando chiaramente ed in maniera accessibile per le varie disabilità i diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori del servizio e dell’infrastruttura.
Il Garante dei disabili della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo dichiara: “Le disposizioni mirano a garantire l’uniformità della tutela dei lavoratori con disabilità assicurando loro la fruizione degli spazi fisici e delle postazioni lavorative, e l’accessibilità ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni. La pubblica amministrazione ha un ruolo fondamentale per l’inclusione delle persone con disabilità, troppo spesso non è un sostegno ma un ostacolo per i cittadini”.
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24 Gen, 2024 | Comunicare il sociale
La tubercolosi, indicata dall’OMS come un’emergenza di sanità pubblica a livello mondiale, sarà al centro dell’evento scientifico sul tema “Nuove prospettive diagnostiche e cliniche della malattia tubercolare”, organizzato dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta e dall’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI-ETS).
Venerdì, 26 gennaio, con inizio alle ore 9, esperti provenienti da tutta Italia si confronteranno, in aula magna, sulle metodiche consolidate e le tecnologie di ultima generazione per la diagnosi dell’infezione, ponendo l’accento sull’importanza delle azioni di controllo della patologia.
Azioni, cui l’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano”, in qualità di Centro di riferimento regionale di II livello per la provincia di Caserta per la diagnosi della malattia tubercolare, partecipa attivamente attraverso la diagnosi tempestiva e il trattamento efficace di pazienti con tubercolosi attiva, l’identificazione e il trattamento preventivo dei soggetti con tubercolosi latente e di quelli ad alto rischio.
“In Italia -segnala la dott.ssa Rita Greco, responsabile dell’Unità operativa di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliera di Caserta- la tubercolosi è una patologia a bassa endemia con un’incidenza inferiore a 20 casi annui per 100mila abitanti. Incidenza, che in Campania si stima essere di circa 3,1 casi per 100mila abitanti e in provincia di Caserta di 2,3 casi. Tuttavia –prosegue- non mancano i segnali di allarme: nelle grandi città metropolitane l’incidenza supera fino a 4 volte la media nazionale; la tubercolosi multiresistente è in lento, ma progressivo aumento; sono stati identificati anche in Italia casi da ceppi estensivamente resistenti, per i quali i farmaci utili sono limitati; in alcune città italiane si sono verificati eventi epidemici. Per tutto questo -sottolinea la specialista– e per il fatto, inoltre, che il nostro Paese si confronta con flussi migratori da territori ad alta endemia, gli interventi di prevenzione e controllo sono fondamentali”.
Il simposio si articolerà in un fitto programma scandito in quattro sessioni. Relatori e moderatori tesseranno un ampio dibattito sui seguenti temi: interazione microrganismo-ospite, sorveglianza sanitaria dell’infezione tubercolare, gestione del paziente infetto a livello sia ospedaliero sia territoriale. Saranno esaminati, a corollario, casi clinici di particolare interesse.
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