Fondazione Vassallo: “Boom di iscrizioni per la quarta edizione del Premio Nazionale Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”

Si sono ufficialmente concluse le iscrizioni per la quarta edizione del prestigioso “Premio Nazionale Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, promosso dalla Fondazione Angelo Vassallo e dall’Associazione “Battiti di Pesca“. Quest’anno, l’iniziativa ha registrato un afflusso record di partecipanti provenienti da centinaia di scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado in tutta Italia parliamo ben 170 progetti provenienti da 11 Regioni italiane.

Il Premio, dedicato alla memoria del Sindaco di Pollica tragicamente scomparso il 5 settembre 2010, continua a suscitare un interesse crescente tra gli studenti e le studentesse italiani. Proprio come la scrittrice Dacia Maraini scrive “La Scuola ci salverà”, la Fondazione Vassallo intende sottolineare il ruolo cruciale dell’istruzione nel plasmare un futuro migliore per la società. Il Concorso si propone, infatti, di stimolare la riflessione e la creatività degli studenti sul tema ispiratore selezionato per il 2024, ovvero “Lo Stato siamo noi. Sono i paesi che fanno il Paese.”

“Ci stupisce questo grande movimento di giovani sulla figura di Angelo Vassallo: sono loro il domani, il futuro del nostro Paese – dichiara Dario Vassallo, fratello del compianto Sindaco e Presidente della Fondazione Angelo Vassallo – Attraverso il Premio Angelo Vassallo, entriamo nelle scuole per farci raccontare dagli studenti che esiste un’altra idea di Italia. Siamo orgogliosi del crescente numero di partecipanti: testimonia lo spirito dinamico dei giovani e il loro impegno per la diffusione dei diritti umani e di valori etici, morali fondati sul rispetto dell’essere umano”.

Le idee avveniristiche di Angelo Vassallo, incentrate sull’ambientalismo, la trasparenza amministrativa, la sostenibilità e la legalità, continuano a ispirare le nuove generazioni attraverso il dialogo con la scuola e la società civile.

A rendere ancora più unico e suggestivo il Premio di quest’anno è l’attività dei i ragazzi affetti da autismo del Centro Onlus di Rieti “Loco Motiva”, che stanno lavorando alla realizzazione del Premio: un piatto di ceramica realizzato a mano con dipinto il Porto di Acciaroli e la Grande Onda che sarà consegnato ai vincitori dell’edizione 2024.

“Questo gesto non è solo un omaggio, ma un’espressione tangibile della profonda emozione e gratitudine che circonda il ricordo di Angelo Vassallo e il suo impatto duraturo – prosegue Dario – La Fondazione Vassallo rimane impegnata nel promuovere messaggi di consapevolezza e nell’incoraggiare il coinvolgimento sempre più attivo della scuola e delle istituzioni sulla base dei valori e degli ideali incarnati dall’indimenticabile Sindaco Pescatore”.

L’articolo Fondazione Vassallo: “Boom di iscrizioni per la quarta edizione del Premio Nazionale Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” proviene da Comunicare il sociale.

Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli: quarta edizione del “Premio Nazionale Federico Del Prete”

Lunedì 19 febbraio, a partire dalle ore 10:00, si terrà presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli la Quarta Edizione del “Premio Nazionale Federico Del Prete”, dedicata alla memoria del sindacalista, vittima innocente di camorra, ucciso il 18 febbraio 2002 a Casal di Principe, organizzata dall’Associazione Memoriae, retta da Gennaro Del Prete, figlio di Federico, ideatore, fondatore e presidente del Premio Nazionale, e dalla Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, con l’ausilio di Libera Campania e del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. L’iniziativa gode del patrocinio del Ministero della Cultura e della disponibilità del Comune di Napoli.
Nell’occasione saranno premiati Rosa Volpe, procuratore aggiunto vicario presso la Procura della Repubblica di Napoli, Maria Vittoria Foschini, giudice della Sezione Riesame presso il Tribunale di Napoli, l’attore Giuseppe Zeno, interprete della fiction “Tutto per mio figlio”, ispirata alla vicenda di Federico Del Prete, l’Associazione “Persud – Le voci di dentro”, per la quale ritirerà il premio Giulia Russo, direttrice del Centro Penitenziario “Pasquale Mandato” di Secondigliano – Napoli e Rossella Loprete, scrittrice e assistente sociale.
Nel corso della mattinata interverranno il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, Tullio Morello, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania e Antonello Ardituro, procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia.
All’evento parteciperanno le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico “Carlo Miranda” di Frattamaggiore con la dirigente Genevieve Abbate, del Liceo Scientifico “E. G. Segrè” di San Cipriano d’Aversa con la dirigente Rosa La Storia e del Liceo Artistico di Napoli con la dirigente Simona Sessa.

L’articolo Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli: quarta edizione del “Premio Nazionale Federico Del Prete” proviene da Comunicare il sociale.

Campania, nasce l’Osservatorio Regionale sulla Geo-Biodiversità

Nella sala Caduti di Nassirya presso la sede del Consiglio regionale, si  è insediato l’Osservatorio sulla Geo-Biodiversità della Regione Campania, istituito in seguito all’approvazione dell’emendamento alla legge di Bilancio del Consigliere Tommaso Pellegrino.

“La Biodiversità è tra i patrimoni più importante che abbiamo in Campania e abbiamo il dovere di trasmetterne il valore  alle nuove generazioni coinvolgendo principalmente le scuole e l’intero Territorio. L’insediamento dell’Osservatorio Regionale è un momento importante per fare rete e creare sinergie con i principali depositari dei  valori legati alla Biodiversità in termini di valorizzazione e conservazione.  Intendiamo attivare la ricerca scientifica mettendo in rete gli ecomusei per i quali la Regione Campania ha approvato una legge, coinvolgere i Parchi Regionali, attori protagonisti nella conservazione della biodiversità insieme alle Aree Marine Protette, che rappresentano un presidio naturalistico di assoluto rilievo. Puntiamo su un lavoro di squadra che porterà a una conoscenza approfondita del nostro immenso patrimonio naturalistico”. Lo ha dichiarato al termine della seduta Tommaso Pellegrino, che presiede l’Osservatorio su delega del Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero.  “ Un plauso va alla Regione Campania per l’intuizione brillante – ha commentato Romano Gregorio, Direttore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni – nasce un organismo necessario che mette in rete le Istituzioni locali che si occupano della conservazione della natura. Tante sono le attività che i Parchi nazionali ma anche quelli regionali  quotidianamente svolgono che meritano di essere valorizzate”. Per Agostino Casillo, esperto di Geo-Biodiversità “L’Osservatorio è un luogo dove mettere insieme le Best Practice adottate dalle aree protette regionali  e la ricerca scientifica, con la finalità di proporre politiche che si traducano in progetti concreti per la valorizzazione del nostro territorio”. Sulla stessa lunghezza d’onda Aniello Aloia, coordinatore nazionale Geoparchi italiani Unesco che ha  precisato “Conoscere e valorizzare il territorio significa anche promuoverlo e quindi favorire quel turismo naturalistico che può rilanciare le nostre aree interne e costiere. L’Osservatorio avrà il compito anche di evidenziare tutte le criticità esistenti per mitigarle”. Sull’importanza dell’iniziativa non ha dubbi Rossella Barile, dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio “La Regione Campania ha costruito un luogo nel quale confrontarci sulle attività di pianificazione e gestione delle biodiversità dei nostri territori e di sistematizzare tutte le attività in corso trovando strumenti nuovi per diffondere le azioni messe in campo”. “Un particolare ringraziamento va al Presidente Gennaro Oliviero per avermi delegato a presiedere l’Osservatorio regionale  sulla  Geo-Biodiversità”, ha concluso Tommaso Pellegrino.

I componenti dell’Osservatorio sono: Tommaso Pellegrino, Presidente; Romano Gregorio, Direttore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni; Agostino Casillo, esperto di Geo- Biodiversità; Aniello Aloia, Coordinatore Nazionale Geoparchi Italiani UNESCO e Rossella Barile, per l’ Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

L’articolo Campania, nasce l’Osservatorio Regionale sulla Geo-Biodiversità proviene da Comunicare il sociale.

Mobilitazione per chiedere una città a 30 km/h, più sicura e vivibile

Dopo Avellino, Messina e Reggio Calabria, approda anche a Napoli la campagna itinerante Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, l’iniziativa organizzata da Legambiente nell’ambito della Clean Cities Campaign per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni.

In occasione della tappa napoletana, Legambiente insieme a Cicloverdi, Fiab Napoli, Napoli Pedala, Napoli Bike Festival, Greenpeace gruppo locale Napoli, Rete sociale Nobox e al Comitato per la Ztl Dante ha organizzato un flash mob per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della sicurezza stradale per la tutela di pedoni e ciclisti. I volontari delle associazioni si sono ritrovati in via Foria, angolo Via Duomo per lanciare un grido d’aiuto in una città dove negli ultimi diciotto mesi sono 17 il numero di vittime travolte da auto o scooter mentre attraversavano la strada.

La manifestazione di questa mattina – ha commentato Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – vuole ribadire con forza la necessità che la città di Napoli si occupi senza ulteriori indugi della sicurezza stradale e dalla possibilità, soprattutto per le utenze fragili, di potersi muovere senza rischiare la vita compiendo una dei gesti divenuti più pericolosi in città, attraversare la strada. La realizzazione della Città 30 impone delle scelte come il restringimento della carreggiata, la realizzazione di piste ciclabili e dove utile l’individuazione di dossi per indurre la diminuzione della velocità delle auto, queste sono solo alcune delle soluzioni possibili e di facile attuazione che consentirebbero alla città di Napoli di garantire sicurezza ai suoi cittadini”.

In occasione della tappa, Legambiente ha presentato i dati sull’inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana, accompagnando il tutto con proposte concrete per trasformare il capoluogo napoletano in una vera clean city entro il 2030. Napoli dovrà fare i conti con il poco tempo a disposizione, solo sei anni, per abbattere drasticamente le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici. Entro il 2030, infatti, dovrà ridurre del 28% il PM10, del 33% il PM2.5 e del 48% l’NO2 per rispettare i limiti previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell’ariaObiettivo raggiungibile intervenendo in maniera trasversale e strutturale sulle principali fonti, soprattutto per quanto riguarda il traffico e la mobilità. Il tasso di motorizzazione del capoluogo campano è, infatti, nella parte alta della classifica nazionale, con ben 60 auto ogni 100 abitanti. Il modal split evidenzia un’eccessiva dipendenza dal mezzo privato, che rappresenta il 53% degli spostamenti, mentre il trasporto pubblico locale si limita al 26% (Fonte: Istat).

L’alto tasso di motorizzazione e la necessità di migliorare la qualità dell’aria impongono urgenza anche nell’incentivare la mobilità attiva. In generale, sono previsti per la città 10 milioni di euro (PNRR) per creare almeno 35 chilometri di pista ciclabile, da sommare ai 20 milioni già esistenti. L’obiettivo è creare un collegamento tra punti di rilievo quali le stazioni ferroviarie e metropolitane di Napoli e le sedi dell’università. La pista ciclabile, in linea con il PUMS, potrebbe così rappresentare un ottimo incentivo alla mobilità attiva da e per l’Università Federico II. Nei programmi dell’amministrazione comunale c’è anche la realizzazione di un collegamento in bicicletta con il quartiere di Scampia, nel quadrante nord, dove recentemente è stata aperta la facoltà di medicina. La sharing mobility si potenzia da gennaio 2024 con 2100 nuovi monopattini distribuiti sul territorio urbano. A questi, si aggiunge la flotta di 80 auto completamente elettriche del servizio Amicar e 500 bici a pedalata assistita. Nonostante la nuova dotazione, la città dovrebbe puntare molto di più sulla sharing mobility, puntando a flotte di veicoli più numerosi e all’estensione capillare delle aree operative. Questo contribuirebbe a rendere l’intermodalità più diffusa ed efficiente. Interessante la sperimentazione MaasNaples, che potrebbe essere potenziata e meglio comunicata.

La conformazione di alcuni quartieri della città consentirebbe il sistema di isole ambientali a 30km/h, così da creare le condizioni ottimali per la trasformazione di Napoli in Città30. Ad oggi, sono operative 6 ZTL e sono state definite 9 aree pedonali con limitazione oraria e possibilità di transito per diverse categorie. Teoricamente avanzata, ma non sappiamo quanto rispettata, la norma in vigore dall’ottobre 2020, di divieto alla circolazione per tutti i veicoli Euro0 ed Euro1 per tutto l’anno, a cui si aggiunge il divieto di circolazione stagionale (da ottobre 2021 a marzo 2022) dei veicoli diesel sino all’Euro4 e delle moto e motorini sino all’Euro 2. Inoltre, il sistema il Tom Tom city index ci aiuta a superare la percezione circa l’impossibilità di poter percorrere le strade urbane a 30km/h, mantenendo inalterate le nostre abitudini e aumentando enormemente la sicurezza stradale. Napoli non fa eccezione: attualmente la velocità media nelle ore di punta è di 27 km/h, addirittura inferiore al limite suggerito.

La limitata disponibilità del trasporto pubblico – conclude Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania – determina ripercussioni sulla vita sociale ed economica e sulla scarsa accessibilità ai servizi di prossimità. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Stili di Mobilità di Legambiente ed IPSOS, Napoli risulta la città più colpita da una condizione di precarietà nella mobilità dove ben il 29% del campione ha dovuto rinunciare ad una visita sanitaria o opportunità di cura a causa dei tempi di spostamento troppo lunghi, dei costi eccessivi del viaggio o per l’assenza dei servizi di mobilità”.

Città2030 di Legambiente è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. Dopo Napoli (15/02), si fermerà a Lodi (19/02), Trieste (20/02), Pescara (21-22/02), Bologna (24/02), Padova (24/02), Perugia (24/02), Roma (26/02), Milano (27/02), Latina (28/02), Firenze (29/02-1/03), Torino (1-2/03), Catania (1-2/03), Lecce (3-5/03) e Genova (04-05/03).

L’articolo Mobilitazione per chiedere una città a 30 km/h, più sicura e vivibile proviene da Comunicare il sociale.