COREPLA E RES INSIEME PER LA SOSTENIBILITA’: PARTNERSHIP STRATEGICA PER TROVARE NUOVE APPLICAZIONI AL RICICLO DELLE VASCHETTE IN PET

Trasformare le vaschette in PET post-consumo in nuove soluzioni sostenibili: è questa la sfida accolta da COREPLA, il Consorzio Nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica e RES SPA, Recupero Etico Sostenibile SPA.

Una partnership strategica che segna un ulteriore passo verso una gestione sempre più circolare del fine vita degli imballaggi in plastica utilizzati in ambito alimentare e che mira a sensibilizzare aziende, istituzioni e cittadini sull’importanza del riciclo dei materiali, promuovendo una cultura della responsabilità ambientale condivisa.

 

“Nell’ultimo anno abbiamo avviato a riciclo circa 9.000 tonnellate di vaschette in PET, ma il nostro impegno verso l’innovazione e la sostenibilità non si ferma qui, vogliamo ridefinire il futuro di questo imballaggio” ha dichiarato Giovanni Bellomi, Direttore di Corepla “La partnership con RES è più di un semplice accordo, attraverso questa collaborazione vogliamo affrontare le sfide ambientali attuali e ispirare un cambiamento positivo nella gestione dei rifiuti a livello globale. Attraverso un approccio multidimensionale alla ricerca e all’innovazione, puntiamo a chiudere il cerchio dell’economia circolare riducendo al minimo gli sprechi, massimizzando il riciclo dei materiali operando in ottica di sostenibilità ambientale e sociale”.

 

Il centro di ricerca e sviluppo RES, l’innovatore molisano situato a Pozzilli e quotato su Euronext Growth Milan, sviluppa processi tecnologici per il trattamento e la trasformazione delle vaschette in PET che include il perfezionamento delle tecniche di stampaggio ad iniezione per prodotti con pareti sottili e l’esplorazione di nuove applicazioni nel settore tessile.

 

“La RES SPA, si occupa dell’intero processo di gestione dei rifiuti con un approccio, sostenibile: dalla selezione al trattamento e alla trasformazione, funzionali alla rigenerazione, al riciclo e al riutilizzo dei rifiuti come materie prime di produzione” ha dichiarato Antonio Lucio Valerio, Amministratore Delegato della RES.
“Come esperti del settore del ciclo dei rifiuti abbiamo costantemente cercato di valorizzare i materiali di scarto investendo in tecnologie all’avanguardia. Grazie al nostro impegno quotidiano nella ricerca di soluzioni sostenibili e innovative, siamo oggi in grado di trasformare i rifiuti in risorse preziose”.

Grazie a questa collaborazione, potrà attuarsi un miglioramento delle pratiche di raccolta e riciclo in modo da incrementare significativamente le percentuali di recupero degli imballaggi in plastica, in armonia con gli obiettivi stabiliti dalla Legislazione Europea.

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DONO, PREVENZIONE E SALUTE: AIDO PREMIA GLI STUDENTI

Mercoledì 27 marzo 2024, alle ore 9, presso l’aula magna dell’ISS “F. Giordani” di Caserta, AIDO Caserta promuove l’evento finale del contest Dono, prevenzione e salute. Saranno premiati gli studenti partecipanti al progetto e presentati alla platea i migliori elaborati di genere letterario, musicale, artistico e multimediale.

Ad introdurre e moderare i lavori del 27 marzo sarà la prof.ssa Rosalia Pannitti, che poi lascerà spazio ai saluti del Dirigente scolastico dott.ssa Antonella Serpico, del Direttore del Distretto Sanitario 12 dell’ASL Caserta dott.ssa Antonella Guida e della già responsabile della rianimazione dell’AORN Caserta dott.ssa Anna Fabrizio.

A presentare il progetto saranno la prof.ssa Maria Cerbone in qualità di referente del progetto per l’ISS Giordani, il presidente di AIDO Caserta Gennaro Castaldi e il coordinatore del progetto Diritti al Punto Umberto De Santis.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto Diritti al Punto promosso dal CSV AssoVoCe ETS, e vede la collaborazione dell’ISS F. Giordani e del Distretto Sanitario 12 dell’ASL Caserta. Da gennaio gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare a momenti formativi ed informativi sulla donazione di organi e la prevenzione della salute. Contestualmente, hanno potuto mettersi in gioco partecipando a un concorso a premi, interno all’istituto scolastico, attraverso cui sono stati stimolati a riflettere sul valore solidaristico della donazione di organi, sui corretti stili di vita e più in generale sui valori del volontariato.

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La Giornata nazionale del teatro in carcere in concomitanza con la 62a Giornata mondiale del Teatro

Il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, organismo costituito da oltre cinquanta esperienze teatrali diffuse su tutto il territorio nazionale (http://www.teatrocarcere.it), con il Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità), presenta per l’XI Giornata Nazionale del Teatro in Carcere l’iniziativa “Due mesi  di Promozione del Teatro e della Danza in Carcere: dal 27 marzo (World Theatre Day) al 31 maggio 2024 (comprendendo il 29 aprile, International Dance Day)”. Evento in collaborazione con l’International Theatre Institute – ITI UNESCO e la sua sezione italiana, che partecipano alla condivisione ed alla promozione della manifestazione sin dalla prima edizione nel 2014.

L’iniziativa si inquadra in un più ampio e articolato programma di collaborazione previsto dal Protocollo di Intesa sottoscritto per la prima volta nel 2013 e rinnovato il 3 maggio 2022 dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, dal Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità) e dall’Università Roma Tre (http://www.teatrocarcere.it).
Considerata l’importanza e il rilievo nazionale e internazionale dell’iniziativa, il Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere in accordo con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità, invita i vari contesti del circuito per la Giustizia minorile e di comunità e le Direzioni degli Istituti Penitenziari, le associazioni, compagnie teatrali, singoli operatori, enti e organismi che operano negli Istituti, a promuovere e ideare eventi, spettacoli, incontri, iniziative di confronto e dibattito “dentro e fuori” dagli Istituti. Per consentire la massima partecipazione si potranno promuovere manifestazioni, eventi ed iniziative fino al 31 maggio 2024.

La nostra iniziativa continua ad essere apprezzata come Buona Pratica internazionale” – afferma Vito Minoia, Presidente del Coordinamento italiano e Coordinatore dell’International Network Theatre in Prison – “Il 14 febbraio scorso ho avuto l’opportunità di relazionare sulle potenzialità artistico-culturali e socio-educative del Teatro in Carcere alla Conferenza Mondiale UNESCO su Cultura e Arti in Educazione su invito dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI Unesco). L’ evento del 27 marzo, come tutti gli anni anima la comunità del teatro internazionale con un Messaggio di Pace, oggi ancor più necessario. ‘L’arte è Pace’ è infatti l’appello rivolto a tutti da Jon Fosse, drammaturgo norvegese Premio Nobel 2023 per la Letteratura, nel messaggio tradotto in questi giorni in oltre 50 lingue”.

E il 27 marzo, Giornata Mondiale del Teatro, rimane quindi il primo cuore pulsante dell’iniziativa. L’evento d’apertura si terrà a Pesaro, Città italiana della Cultura 2024, dove con l’incontro “Per Franca Rame e Dario Fo” prosegue la collaborazione tra il Teatro Universitario Aenigma e la Fondazione Fo Rame. Dopo la rappresentazione il 20 dicembre 2023 del monologo “Lo stupro” di Franca Rame (Produzione CETEC e Compagnia Teatrale Fo Rame, con il patrocinio di Fondazione Fo Rame) in chiusura della X Rassegna nazionale di teatro in carcere Destini Incrociati, nell’ambito del Progetto Speciale del Ministero della Cultura Sentieri Incrociati-Per un Senso di Umanità, il 27 marzo 2024 l’attore Mario Pirovano presenterà alla popolazione detenuta del carcere di Pesaro (in particolare alle due compagnie teatrali operanti nell’istituto) una giullarata da “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame, regia di Dario Fo. Mattea Fo, Presidente della Fondazione Fo Rame, e Stefano Bertea, Responsabile dei Progetti della Fondazione, doneranno alla biblioteca dell’istituto una selezione delle pubblicazioni delle opere di Dario Fo e Franca Rame. Saluti della Direttrice della Casa Circondariale di Pesaro, Annalisa Gasparro e di Daniele Vimini, Vicesindaco di Pesaro, Città italiana della Cultura 2024. Introduce e coordina l’incontro Vito Minoia, Presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.

Tra le altre iniziative di riferimento nella stessa Giornata si distingue l’evento programmato a Venezia dal Teatro Stabile del Veneto, dedicato al lavoro della Compagnia Balamòs Teatro delle carceri femminile e maschile della città. Dopo un incontro pubblico presieduto dal Presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampietro Beltotto, sarà presentato al pubblico lo spettacolo “Voci e suoni da un’avventura leggendaria”, regia di Michalis Traitsis.

Di particolare importanza anche gli eventi promossi presso la Casa Circondariale di Marassi a Genova, dove al Teatro dell’Arca (unica struttura teatrale in Europa costruita all’interno dello spazio inframurario di un carcere) con gli spettacoli “Sette minuti” e “La parola ai giurati” di Sandro Baldacci, si ricorderà il regista autore dell’esperienza di Teatro Necessario, recentemente scomparso.

Quest’anno anche la Danza sarà ben rappresentata dagli eventi promossi a Brindisi, Lecce, Altamura, in attesa del 29 aprile, Giornata Internazionale della Danza. A Brindisi sarà la Compagnia AlphaZTL diretta da Vito Alfarano , esperienza premiata nel 2023 dalla Rivista Europea “Catarsi, Teatri delle Diversità” e dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro a portare il 10 maggio 2024 al Teatro Verdi su invito della città- lo spettacolo “Spettri”. Sarà invece lo spettacolo “Sacre Radici” della coreografa Giorgia Maddamma di Koreo Project ad andare in tournée a maggio nelle carceri pugliesi.

Ed altri eventi di tutto rilievo di Teatro e Danza saranno attivati, già a partire dai giorni seguenti, a Firenze, Roma Rebibbia, Spoleto, Ivrea, Torino, Carrara, Massa, Gorgona, Napoli, Benevento, Brindisi, Lecce, Altamura, Catania e decine di altre città italiane: in maggio a Macerata, Ancona, Pesaro, Fossombrone andrà in scena la seconda edizione del festival regionale di teatro in carcere grazie all’ufficio del Garante regionale dei diritti della persona. Si conta di eguagliare i numeri del 2019, anno prepandemico, quando è stato toccato il record di 103 eventi in 64 istituti penitenziari e 66 altri contesti di 16 regioni  (http://www.teatrocarcere.it/?p=3385).

Sarà a cura del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere anche per il 2024, redigere il programma/cartellone nazionale di tutte le iniziative realizzate, pubblicandole costantemente sul Sito www.teatrocarcere.it all’indirizzo http://www.teatrocarcere.it/?p=4777  e sulla pagina Facebook del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.
L’evento potrà essere pubblicizzato inoltre dai canali istituzionali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, da quelli dell’Istituto Internazionale del Teatro – Unesco.
Le manifestazioni saranno seguite con attenzione dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro e dalla Rivista Europea “Catarsi-Teatri delle diversità”, animatrice quest’ultima della nascita del Coordinamento tra le esperienze.

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66 ANNI DI ANFFAS, LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DELLE DISABILITÀ INTELLETTIVE E DEL NEUROSVILUPPO

Come può un orto divenire fonte di inclusione? Come può una città divenire accessibile in termini di informazione culturale? E la musica, lo sport, l’arte, come possono influire positivamente sulla Qualità di Vita delle persone con disabilità? Tutte queste domande troveranno una risposta il 28 marzo 2024 durante le celebrazioni del 66mo anniversario della fondazione di Anffas in occasione della quale si celebra la XVII Giornata nazionale delle disabilità intellettive e dei disturbi del neurosviluppo e che vedrà anche gli interventi di numerosi ospiti istituzionali, tra cui l’On. Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, oltre a Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Terzo Settore, e Vincenzo Falabella, presidente FISH: interventi che testimoniano quanto il profondo valore che questa Giornata ricopre sia riconosciuto non solo dal mondo della disabilità ma da tutto il Terzo Settore. Un momento importante sarà anche quello dell’intervento di Fondazione Telethon che quest’anno celebra i 10 anni di collaborazione con Anffas per la promozione della ricerca scientifica.

La modalità prescelta è stata quella della “Maratona” che si terrà appunto il 28 marzo dalle 9 alle 18.30  – su piattaforma Zoom a questo link – ed in diretta Facebook.

Nel corso della “Maratona” saranno circa 50 le testimonianze che si susseguiranno e che consentiranno di condividere soluzioni innovative ad alto valore inclusivo, poste in essere, su tutto il territorio nazionale, dagli Enti aderenti alla rete associativa di Anffas Nazionale.

Celebriamo il compleanno di Anffas continuando la nostra opera di promozione di una nuova cultura della disabilità, promuovendo l’affermazione del nuovo modello biopsicosociale basato sui diritti e sulla Qualità della Vita e fortemente ancorato al progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato” afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas.

“Le persone con disabilità, le famiglie e quanti con Anffas collaborano ed operano, a vario titolo, da sempre di battono affinché alle persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo ed alle loro famiglie siano garantiti dignità e diritti. Diritti che trovano concreta declinazione solo se esiste una rete integrata di servizi di alta qualità. Servizi ed interventi che devono essere, oggi, accompagnati verso una loro transizione inclusiva” continua il presidente “e siamo certi che anche quest’anno potremo vedere quanto in Anffas concretamente si stia operando in tale prospettiva, condividendo e facendo conoscere le tante buone prassi messe in atto sui vari territori. Il tutto a dimostrazione che un cambiamento è possibile e fattibile e che deve riguardare tutti gli ambiti di vita delle persone con disabilità, rispettandone sempre i desideri le aspettative e le preferenze”.

In contemporanea alla “Maratona” le Anffas del territorio daranno vita all’iniziativa “Open Day – porte aperte all’inclusione sociale” attraverso momenti ludici, ricreativi, conviviali, convegni, presentazione di libri etc. o semplicemente eventi celebrativi per augurare buon compleanno ad Anffas e per celebrare la XVII Giornata nazionale delle disabilità intellettive e del neurosviluppo.

Nel corso della giornata si susseguiranno così collegamenti con le varie sedi Anffas, alternando testimonianze di buone prassi con eventi divulgativi e celebrativi – con interventi in diretta ed il coinvolgimento di autorappresentanti, famiglie, operatori, invitati – cosa che consentirà di avere una panoramica a 360° sulle molteplici iniziative ed attività che Anffas realizza sull’intero territorio nazionale.

Prosegue così l’impegno di Anffas nel rendere vivi i paradigmi introdotti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, proseguendo nella sua incessante opera per costruire una società pienamente inclusiva dove le persone con disabilità ed i loro familiari abbiano pari diritti e opportunità così come gli altri cittadini e dove nessuno sia più discriminato a causa della propria condizione di disabilità.

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In Campania oltre 23 mila reati contro l’ambiente negli ultimi 5 anni. Il rapporto di Legambiente

C’è un virus da combattere che dura da anni. Il “virus” dell’ecomafia che non si arresta né conosce crisi. Negli ultimi cinque anni in Campania sono 23.037 i reati contro l’ambiente, con 20.543 persone denunciate, 183 persone arrestate e 7.888 sequestri effettuatiLa maggior parte dei reati sono concentrati nella Provincia di Napoli e Salerno, in particolar modo in questi ultimi cinque anni, il 32% dei reati contro l’ambiente pari 7.399 sono concentrati nell’area metropolitana napoletana mentre il 18% pari 4.227 nella provincia salernitana. In questi anni a spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati circa 80 clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. È questa la fotografia della Campania scattata dal Rapporto Ecomafia 2023 con i nuovi dati degli ultimi cinque anni di criminalità ambientale in Campania presentato stamattina presso il Casale di Teverolaccio a Succivo, sede operativa del circolo Legambiente Geofilos e della Cooperativa Terra Felix oggetto negli ultimi mesi di atti intimidatori. Importante, per queste ragioni, la presenza istituzionale: alla conferenza stampa sono intervenuti il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il presidente della Commissione parlamentare Ecomafia, Jacopo Morrone, Federico Cafiero de Raho, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, Antonio Ricci, procuratore aggiunto della Procura di Napoli, Maria Antonietta Troncone, procuratore della Repubblica della Procura di Napoli Nord, Mario Morcone, assessore alla Sicurezza, Legalità a Immigrazione della Regione Campania, Ciro Silvestro, viceprefetto incaricato per la “Terra dei fuochi”, il comandante del Gruppo Carabinieri Tutela ambientale e sicurezza energetica di Napoli, ten. col. Pasquale Starace. In sala, tra i presenti, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto a livello provinciale e regionale.

I numeri e le storie raccolte nel rapporto – dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – confermano il lavoro importante svolto da forze dell’ordine, Capitanerie di porto, enti di controllo e magistratura.E dovrebbero sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Le ecomafie continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale, economica e organizzata in un triangolo perfetto. È urgente affiancare alla risposta giudiziaria, una risposta politica-istituzionale ancora troppo carente. Siamo ancora in attesa che inizi concretamente con tempi e regole certe la bonifica del territorio, di azioni concrete per la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti che fermino quei “tour” che da sempre alimentano le ecomafie. Così come siamo in attesa delle ruspe per abbattere il cemento illegale, una delle ferite aperte della nostra regione alimentata da una classe politica che continua a proporre condoni per meri calcoli elettorali o perché, in molti casi, è direttamente coinvolta in questi fenomeni.”

Le piaghe da sanare – Come dimostrano i dati dei reati degli ultimi cinque anniil ciclo dei rifiuti resta il settore maggiormente interessato dai fenomeni più gravi di criminalità ambientale: dal 2018 sono 8.461 i reati contestati, con 8.307 persone denunciate, 118 arresti e 4.343 sequestri. La Provincia di Napoli con 2.308 reati e 2.629 persone denunciate risulta la provincia più colpita, seguita dalla Provincia di Caserta con 1.156 reati, e 956 persone denunciate. La Campania continua a bruciare di rifiuti. Dal primo censimento avviato da Legambiente nel 2013 al 30 aprile 2023 gli incendi ai vari tipi di impianti di gestione di rifiuti in Campania sono stati 177, seconda regione d’Italia dopo la Sicilia.

La Campania si conferma capitale del cemento connection con 7.360 reati accertati dal 2018 con 7.694 persone denunciate, 33 persone arrestate e 1554 sequestri effettuati. La provincia di Avellino con 1.922 reati, 1.934 persone denunciate si conferma in testa alla classifica provinciale, seguita da quelle di Napoli con 1.702 reati e Salerno (1.491). In Campania dal 2004 al 2022 il numero delle demolizioni eseguite è del 13,1% (pari a 3.107) dei 23.635 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte dei 110 Comuni che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente, pari al 20% del campione totale. Secondo l’ultimo rapporto sul BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, secondo le stime elaborate in collaborazione con il Cresme, la situazione in Campania rimane “insostenibile”,con 50,4 abitazioni costruite illegalmente ogni 100 realizzate nel rispetto delle regole. La provincia con il migliore rapporto tra ordinanze emesse ed eseguite dai comuni del suo territorio è quella di Benevento (32%) con 462 ordinanze emesse e 148 demolizioni eseguite, segue provincia di Avellino con 1.695 ordinanze di demolizioni emesse e 516 eseguite pari al 30,4%. Salerno con 4.864 ordinanze e 686 eseguite (14,1%). Chiudono Caserta con 887 ordinanze di demolizioni e 116 eseguite (13,1%) e la Provincia di Napoli con 15.727 ordinanze e solo 1641 eseguiti pari al 10,4%

Abbiamo scelto di presentare a Succivo il Rapporto Ecomafia- commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – come risposta ai continui attacchi intimidatori nei confronti della nostra cooperativa e per ribadire con chiarezza che verra’ rispedito al mittente ogni tentativo di voler mettere in ginocchio l’esperienza dei ragazzi e soci di Succivo. Sin dal 1994, anno della prima presentazione del Rapporto sulle ecomafie abbiamo acceso i riflettori sulla Campania e in questi trent’anni nel nostro agire politico associativo la lotta ai “ladri di futuro” è stata prioritaria con iniziative, denunce, mobilitazioni. E’ necessario mettere in campo maggiori attività di prevenzione e di controllo, nuove normative stringenti come i delitti contro le agromafie e la fauna che ancora faticano a vedere la luce e avvalersi della nuova direttiva europea sui crimini ambientali recependo in tempi brevi. La direttiva- conclude Ciafani- approvata a fine febbraio dal parlamento europeo, prevede nuovi illeciti come l’ecocidio, un inasprimento delle sanzioni, maggiori tutele per chi denuncia e l’impegno di facilitare l’accesso alla giustizia per le associazioni”

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