08 Apr, 2024 | Comunicare il sociale
Superare la logica degli incontri a distanza, degli approcci virtuali, delle relazioni costruite. Nasce con queste premesse “La Combriccola Campana”, l’iniziativa ideata e promossa da Roberto Di Nuzzo che intende favorire la socializzazione tra persone nel nome del divertimento e dello stare insieme.
Non una app o un sito, ma vere e proprie occasioni per vedersi, divertirsi, trascorrere il tempo libero in pizzerie, pub, discoteche, bowling e molte altre attività. La community è un’ opportunità rivolta tutte le persone che si sentono sole o magari vogliono cambiare giro di amicizia: single, separati e separate, ma anche coppie in ce
rca di compagnia.
Il ceo Roberto Di Nuzzo tiene insieme la community, organizza gli incontri e il calendario degli eventi tenendo unito il gruppo e promuovendo amicizie e relazioni interpersonali “alla vecchia maniera”: «Abbracciarsi, parlare dal vivo e vivere tante altre sensazioni sono impossibili tramite i social. Noi, invece, ritorniamo a queste bellissime consuetudini-dice Di Nuzzo- L’idea nasce nel periodo immediatamente successivo alla pandemia, quando siamo stati costretti a rapporti virtuali e posticci. Con la Combriccola, invece, si ritorna un po’ indietro nel tempo quando ci si incontrava e ci si guardava tutti negli occhi. A ogni evento c’è qualche persona nuova che si aggiunge, quindi se qualcuno trova l’anima gemella o lasci il gruppo per altri motivi personali, ci sono sempre nuovi partecipanti al gruppo». Far parte della community è facile, basta connettersi ai canali social e al sito internet, e non dispendioso «chiediamo solo una piccola quota alle persone che partecipano come quota associativa, che dà diritto all’inserimento nel gruppo e ad altri vantaggi. È anche un modo per fare un minimo di selezione e dare opportunità solo alle persone realmente interessate a fare nuove amicizie».
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04 Apr, 2024 | Comunicare il sociale
“Non chiamateci zingari” è il titolo provocatorio degli eventi messi in campo dalle associazioni NEA Napoli Europa Africa e ART.33 in occasione di due appuntamenti fondamentali per sensibilizzare cittadini e istituzioni all’inclusione di persone e culture diverse. Le iniziative, il 6 e l’8 aprile 2024, si svolgono nell’ambito della 1a Settimana di azione per la promozione della cultura romanì e per il contrasto all’antiziganismo promossa dall’UNAR e della 29a Settimana di azione contro il razzismo.
Prosegue, dunque, il percorso iniziato nei mesi scorsi con la costruzione del podcast “Voci Rom”. Quest’anno gli studenti del liceo Piero Calamandrei di Ponticelli hanno realizzato, attraverso l’ascolto e l’utilizzo dei materiali dello scorso anno, una ricerca e un’inchiesta territoriale con la raccolta di interviste a “gagé” sui temi della storia, delle donne e dell’arte provando a rispondere alla domanda: “Cosa sanno i gagé del popolo rom?”. La risposta è nei tre podcast dal titolo: “Voci Gagè – Cosa (non) sappiamo del popolo rom” che saranno sveltati al pubblico.
Sabato 6 aprile, in collaborazione con “Macadam, cantiere delle Arti Viaggianti”, nella splendida cornice del Bus Theater e del Casabar, che offre la sede alla prima iniziativa, si presentano i podcast. A seguire il concerto di una delle band iconiche della fusione tra culture, Mascarimiri, gruppo rom salentino, con un forte legame col mediterraneo e le sue sonorità. Lunedì 8 aprile, in occasione della Giornata internazionale di Rom e Sinti, nello Spazio Metamorfosi di Ponticelli, si presenta il film “Gitanistan – Lo Stato immaginario delle famiglie rom-salentine” di Pierluigi De Donno e Claudio Giagnotti. A seguire gli allievi del Calamandrei presenteranno i podcast realizzati durante la settimana. Il progetto ha ricevuto un finanziamento pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
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04 Apr, 2024 | Comunicare il sociale
Kid Pass, punto di riferimento delle famiglie con bambini per vivere esperienze di qualità in Italia, attraverso il portale e il magazine digitale, insieme all’associazione Kid Pass Culture coltiva numerose attività per avvicinare i piccoli alla cultura, all’arte, allo sport, alla salute e al benessere, contando su un grande circuito di collaborazioni con realtà pubbliche e private. Quest’anno Kid Pass festeggia i primi 10 anni di attività, durante i quali ha lavorato per promuovere, diffondere e accrescere l’accessibilità dei luoghi di cultura (e non solo) alle famiglie con bambini, e amplia l’orizzonte dei propri obiettivi proponendosi come “acceleratore di inclusione” per i musei italiani, con cui collabora, in particolare, in occasione delle iniziative annuali “Kid Pass Days” (11 e 12 maggio 2024) e “Avventure tra le pagine – Leggiamo al museo” (dal 15 al 17 novembre 2024). Kid Pass conta sulla partnership dell’ENS – Ente Nazionale Sordi.
Alle strutture museali italiane Kid Pass ha proposto due webinar nei mesi di marzo (già avvenuto, il 12 marzo) e giugno, per conoscere e mettere in pratica le strategie di inclusione dei bambini sordi: i temi trattati saranno quelli dell’accessibilità museale e del Design for all, con un focus sulla comunicazione, l’educazione al patrimonio e l’uso della lingua dei segni. Alla prima sessione formativa gratuita hanno partecipato 70 musei.
“Ci siamo resi conto anno dopo anno, di quanto le nostre iniziative siano in grado di creare un impatto concreto sulla crescita, in termini sia qualitativi sia quantitativi, delle proposte dedicate alle famiglie con bambini organizzate da un numero sempre più significativo di musei”, spiega Marianna Vianello, CEO di Kid Pass.
Come si progetta un’attività educativa inclusiva? Come si coinvolge la comunità sorda?Lingua o linguaggio dei segni? Questi alcuni dei quesiti che saranno affrontati nel corso dei due appuntamenti online, rivolti a referenti dei dipartimenti educativi e agli operatori museali.
I relatori saranno Valeria Bottalico, esperta di accessibilità museale e strategie di audience engagement, Angela Buta, interprete lingua dei segni e Presidente del Consiglio Regionale Puglia di ANIOS – Associazione Nazionale di categoria di Interpreti LIS, e Olivier Fidalgo, esperto di accessibilità, già referente per la Cité des sciences et de l’industrie e del Palais de la Découverte di Parigi.
“Dalla collaborazione di lunga data con Valeria Bottalico, punto di riferimento di progetti inclusivi in diverse realtà museali, – spiega Marianna Vianello – è nata l’idea di mettere a disposizione il nostro patrimonio di relazioni e la nostra forza comunicativa e operativa per avviare un processo di inclusione unico nel suo genere. Abbiamo deciso quindi di impegnarci per la prima volta nella promozione e nel sostegno di un’attività formativa rivolta ai musei già attivi nel nostro circuito, per stimolare un’accelerazione dell’inserimento di attività in LIS con mediatori sordi e/o servizio di interpretariato, che consentano la partecipazione dei bambini sordi alle nostre prossime iniziative. Vogliamo infatti che i nostri programmi di eventi diventino sempre più per tutti i bambini, nessuno escluso: un processo a lungo termine che richiederà molti anni di lavoro, formazione e grande cura”.
I nuovi percorsi e laboratori dedicati ai bambini sordi e sviluppati dai musei partecipanti al corso saranno attivati in occasione dell’edizione 2024 di “Avventure tra le pagine – Leggiamo al museo”, il più grande evento diffuso dedicato ai piccoli lettori nei musei italiani promosso da Kid Pass.
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04 Apr, 2024 | Comunicare il sociale
“La tenuta del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, equo e universale è a rischio e il Pronto Soccorso è il luogo dove la crisi è più evidente quando un diritto inalienabile non può più essere garantito e, in questo modo, si rompe il patto sociale tra chi vi lavora e i cittadini che vi si rivolgono in un momento critico della propria vita”. È quanto afferma la FP CGIL Campania in una nota diffusa nella giornata di ieri.” Le criticità- si legge ancora- dei servizi di emergenza ospedaliera e territoriale, la carenza di personale, il disagio lavorativo, l’esodo dei medici e degli infermieri, l’incivile aumento dei cittadini in barella nei Pronto Soccorso in attesa di ricovero sono segni tangibili di una crisi strutturale e di sistema che riconosce cause esterne e cause organizzative interne all’ospedale”.
I recenti dati elaborati da Agenas nella “Terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti tempo dipendenti” evidenziano l’aumento delle diseguaglianze e il crescente divario tra le Regioni, ma forniscono anche elementi utili per programmare interventi.
In Campania si registrano significative variazioni tra le aree metropolitane/costiere e le zone più interne della Regione con ricadute rilevanti in termini di mortalità a 30 giorni sia per la rete cardiologica che per la rete ictus, dove siamo la seconda Regione con la più alta mortalità.
La rete ospedaliera di emergenza-urgenza registra una elevata percentuale di abbandono di pazienti dal P.S. prima della visita, indipendente dal “codice triage”, rispetto alla media nazionale (11.8% v/s 6.29%) e un tempo di permanenza molto alto per i codici giallo e verde.
Questi dati, insieme ad altri parametri quali il tempo di permanenza totale in P.S., il tempo di attesa per il ricovero, il tempo di permanenza in Osservazione Breve congiuntamente ad una analisi dei tempi medi di degenza ospedaliera e dell’equilibrio tra volumi di attività ordinaria e attività libero professionale, forniscono elementi utili per decidere le azioni da mettere in campo per riorganizzare i percorsi intraospedalieri della emergenza.
“La Fp Cgil, da tempo, per migliorare le condizioni di lavoro e di assistenza ha presentato proposte in merito alla gestione della “attesa ricovero”, causa principale del sovraffollamento in PS, e alla realizzazione di percorsi dedicati per il ricovero dei pazienti critici.
La “attesa ricovero” deve essere gestita da un organico dedicato, assegnato a una struttura autonoma, che abbia l’obiettivo di ricoverare, in tempi rapidi, i pazienti nei reparti specialistici di destinazione, evitando di farli rimanere per giorni e settimane in barella e sottraendo questo compito al già esiguo personale del P.S.
La proposta, ribadita nella riunione del 6 novembre 2023 in Regione, è stata condivisa nel verbale sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica con il passaggio sulla “…realizzazione di percorsi per i pazienti in attesa di ricovero al fine di ridurre i tempi di permanenza in P.S.”, richiesta purtroppo rimasta inevasa in assenza di atti consequenziali.
Considerato che in Aziende Ospedaliere di altre Regioni è stata realizzata una “area boarding” con la presa in carico di pazienti da personale dedicato che ha notevolmente ridotto i tempi di attesa per il ricovero nei reparti specialistici, la Fp Cgil chiede cosa impedisca una simile riorganizzazione nei P.S. della Campania e quali sono i motivi ostativi.
La Fp Cgil continuerà ad incalzare la Regione nel dar seguito all’accordo sottoscritto e nel sollecitare un incontro per la riorganizzazione delle reti tempo dipendenti, contestualmente riproporrà alle direzioni aziendali un confronto sulle criticità del P.S. che, partendo dalla analisi oggettiva dei dati, consenta soluzioni appropriate al disagio organizzativo e assistenziale”.
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03 Apr, 2024 | Comunicare il sociale
La Campania è la terza regione per popolazione e la prima del Sud d’Italia ed è anche la più giovane del Paese. Eppure dal 2002 al 2022 l’hanno lasciata, per motivi di studio o di lavoro, 360mila giovani. Cosa possono fare Terzo settore e istituzioni per invertire la rotta?
A questa domanda, come si legge dal portale Vita.it, prova a rispondere il sesto focus book della collana “Geografie Meridiane” di Vita a Sud (il progetto di Vita di racconto dell’innovazione sociale e dell’economia civile del nostro Mezzogiorno) che sarà presentato venerdì 5 aprile a Napoli (presso la Chiesa ai Cristallini in via dei Cristallini, 73). Un appuntamento che vedrà protagonisti i giovani che hanno scelto di restare sul territorio per diventare attori della società civile: stanno facendo della regione un laboratorio di innovazione sociale.
A partire dallo stesso giorno sarà possibile scaricare gratuitamente il focus book accedendo al sito www.vita.it.
Il book si apre con la prefazione “Terzo settore, investi sui giovani” del presidente di Fondazione Con il Sud Stefano Consiglio. Quello giovanile è davvero un patrimonio su cui bisogna investire con serietà per “guadagnarsi il futuro”, come scriviamo nel capitolo uno del book “Un capitale umano da far fiorire”. «La Campania è uno dei centri più fertili dal punto di vista culturale, espressione di quell’originalità e di lunghissime tradizioni», spiega nel suo intervento Adriano Giannola, presidente di Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria del Mezzogiorno e della Fondazione di Comunità Centro Storico di Napoli. «Eppure», continua, «in questa realtà incredibilmente ricca e articolata, di cui il capitale umano è una delle caratteristiche principali, c’è un patrimonio , quello dei giovani, che sta lì ed attende. Non dico che si inaridisca, ma certamente non trova ancora una sua capacità di esprimersi in tutte le sue potenzialità». E ancora ad accompagnare l’inchiesta del primo capitolo una fotografia in cifre di quello che è la Campania oggi: una regione che va verso lo spopolamento. Il tasso di natalità decresce, in dieci ha lasciato la regione un giovane su quattro. Qui l’incidenza della povertà relativa è il doppio della media italiana.
Eppure le sette esperienze che raccontiamo nel secondo capitolo “Noi non ce ne andiamo” dimostrano che sono proprio i giovani che possono e vogliono fare la differenza e cambiare un destino che sembra essere già scritto. Le realtà che guidano o in cui lavorano stanno proponendo un approccio innovativo di sviluppo territoriale.
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