23 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
La free condom art di Marianna Vittorioso invade il quartiere Vomero, punto di riferimento della movida cittadina. Si chiama “The Riot for Love” l’istallazione che l’artista Marianna Vittorioso ha appositamente ideato per il Riot, concept store divenuto luogo di riferimento per i giovani partenopei.
Venerdì 24 maggio 2024, a partire dalle ore 19,00, sarà presentata al pubblico l’opera d’arte appositamente ideata per gli spazi del Riot e ispirata al tema di Alice nel Paese delle Meraviglie. L’istallazione, oltre a veicolare un messaggio artistico, ha anche un’altra funzione: quella di “distributore” di preservativi. Il fruitore è infatti invitato a prenderli gratuitamente e servirsene.
Momento centrale della serata sarà il talk che vedrà confrontarsi sul tema della prevenzione e dell’emergenza MST (Malattie sessualmente trasmissibili) Luigi Scarpato, Medico chirurgo Specialista in Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse – Dirigente medico presso l’Istituto di Tumori Pascale di Napoli; Viviana Rizzo, infettivologa e responsabile salute Antinoo Arcigay Napoli; Antonello Sannino, Presidente Antinoo Arcigay Napoli; Claudio Finelli, referente cultura Antinoo Arcigay Napoli, Monica Vinco, Lelo MarComms Manager Italy e l’artista Marianna Vittorioso. A coordinare l’incontro sarà Salvio Parisi, giornalista e fotografo.
Chiuderà la serata il docubeat dei Club Tasso, noto collettivo creativo napoletano che unisce alla musica le arti visive, coniugando immagini di repertorio e sperimentazione di nuovi suoni.
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23 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Domenica 26 maggio una mattinata interamente dedicata alle famiglie negli spazi del Real Bosco di Capodimonte, con Capodimonte Art Lab, iniziativa ideata per rafforzare il legame tra la città e l’istituzione museale che abbraccia la collina. Le attività – realizzate da En Kai Pan, Amici di Capodimonte, Le Nuvole, in collaborazione con le associazioni Archipicchia! Architettura per bambini, Axoloti e la libreria Mio nonno è Michelangelo, in partenariato con il Museo e Real Bosco di Capodimonte – sono iniziate lo scorso gennaio, coinvolgendo circa 500 bambini, alunni del 21° Circolo Didattico Mameli Zuppetta, in numerosi percorsi didattici e laboratoriali. Il progetto in questi mesi si è aperto al territorio, coinvolgendo, in specifiche iniziative realizzate nel fine settimana, i cittadini della III Municipalità, per vivere a pieno uno dei beni pubblici più rappresentativi di Napoli e polmone verde della città. L’evento del 26 maggio vuole essere un momento di condivisione di quanto realizzato nel primo anno di attività e intende favorire il confronto tra famiglie, istituzioni e scuola, con la partecipazione del presidente della III Municipalità, Fabio Greco, e l’intervento della preside Erminia Bosnia. Dalle ore 10.00 alle 13.30, laboratori interattivi, visite nel Bosco, letture animate e una speciale performance immersiva, animeranno la Fagianeria e le praterie circostanti.
La mattinata inizia alle ore 10.00 con l’accoglienza dei partecipanti e un momento introduttivo dei partner del progetto. È possibile partecipare solo su prenotazione attraverso il sito eventbrite.
Tante le attività in programma. La visita didattico/ludica Indovina…l’albero!, a cura di Amici di Capodimonte Ets – associazione nata nel 2005 con l’obiettivo di sostenere con attività di promozione e valorizzazione il Museo e Real Bosco di Capodimonte – condurrà i partecipanti tra gli antichi alberi monumentali, illustrando ai bambini gli aspetti botanici e storici delle praterie antistanti la Fagianeria. I piccoli partecipanti saranno invitati a risolvere indovinelli sulla provenienza geografica di ciascuna specie e guidati a scoprire le caratteristiche di piante e alberi del Real Bosco di Capodimonte.
È previsto inoltre un laboratorio di lettura dal titolo Calvino e il promemoria per l’umanità: salvare l’immaginazione!, a cura di Mio Nonno è Michelangelo, libreria specializzata in letteratura per l’infanzia. Nume tutelare dell’iniziativa, Italo Calvino entrerà nella Fagianeria di Capodimonte: con la sua raccolta italiana di fiabe, l’uomo e la natura diventeranno parte integrante di tutta la narrazione. I piccoli lettori saranno coinvolti nella lettura animata di fiabe da far paura (ma non troppo) e fiabe da ridere (tutti insieme).
Le Nuvole/Casa del Contemporaneo – cooperativa che da oltre 30 anni realizza azioni sperimentali nel campo del teatro, della scienza e dell’arte per le nuove generazioni – propone la performance immersiva Nuvola d’acqua e d’aria. Il linguaggio del teatro de Le Nuvole e la creatività della designer Monica Förster si uniscono in un lavoro nato dall’intuizione di Luciana Florio, in una performance che utilizza il linguaggio sensoriale e interattivo del teatro per affrontare tematiche scientifiche di forte impatto sociale, come la tutela dell’ambiente e delle sue risorse idriche. I bambini entreranno dentro una grande nuvola, un batuffolo d’aria, dove andrà in scena un lungo viaggio lungo tutta la terra in compagnia di Gaia, interpretata da Sandra Mouaikel.
I comunicatori della scienza de Le Nuvole animeranno inoltre il CLOUDS lab, tavolo laboratoriale con attività sul tema dell’acqua: pipette, secchi, cannucce, palloncini, alcool, beute, acqua, terra, sale, aceto, scale, imbuti, acquari saranno usati in tutti i modi che la scienza permette e la fantasia sa immaginare, per uno science lab show che apre una finestra per lo sguardo curioso e creativo sul mondo.
E ancora, in compagnia degli storici dell’arte de Le Nuvole, sarà possibile inoltre partecipare a un itinerario guidato focalizzato sul patrimonio arboreo del Real Bosco e sulle caratteristiche architettoniche e le destinazioni d’uso di alcuni edifici storici presenti lungo il tragitto, come la Fagianeria, il Cellaio e la Chiesa di San Gennaro.
Il progetto Capodimonte Art Lab è finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU- PNRR M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore; realizzato con il patrocinio del Comune di Napoli-Municipalità 3 Stella San Carlo all’Arena.
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23 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nella provincia di Napoli, supportati dai comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, nei confronti di 17 persone (7 in carcere e 10 agli arresti domiciliari), di cui 13 gravemente indiziate di appartenere a un sodalizio criminale (art. 416 c.p.) dedito a “truffe” e “estorsioni” in danno di anziani e gli altri 4 di avere avuto un ruolo nell’esecuzione dei colpi.
Come riscontro, nel corso dell’attività di indagine, i Carabinieri hanno inoltre eseguito 10 arresti, in flagranza di reato, per truffe consumate a Roma in danno di anziani, con contestuale recupero e restituzione della refurtiva.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere avente sede a Napoli e capeggiata dai membri di una specifica famiglia, dedita alla commissione di una serie indeterminata di reati (per lo più truffe e talvolta estorsioni) in danno di persone anziane dimoranti in Roma e nel Lazio, ma anche in altre regioni italiane, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a 80 episodi consumati nelle province di Roma, Napoli, Latina e Viterbo, nell’arco temporale tra il 13.09.2022 e 20.03.2023.
Fingendosi impiegato delle poste, assicuratore, avvocato o carabiniere, il “telefonista” diceva che un familiare doveva saldare il debito per ritirare un pacco o che aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e che, per “sistemare” le cose, era necessario consegnare denaro o gioielli. In seguito un complice passava a prelevarli a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con il figlio o il nipote in questione, scoprivano il raggiro.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine al ruolo di tutti gli indagati che in varie batterie composte da due persone, partivano tutti i giorni da Napoli con auto prese a noleggio. Le vittime venivano scelte casualmente tramite ricerche fatte in internet o sulle pagine bianche, contattate da “telefonisti” e poi raggiunte da “corrieri”.
Nel corso delle perquisizioni, tuttora in corso, i Carabinieri hanno rinvenuto anche un manuale di istruzione con una dettagliata descrizione delle cose che il telefonista doveva dire alle vittime per compiere le truffe oltre a denaro contante, centinaia di schede telefoniche, decine di telefoni cellulari e un grosso quantitativo di gioielli.
Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
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21 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Mercoledì 22 maggio alle 17:30 a Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco Napoli in via Tribunali 213, è in programma la visita del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Previsto l’incontro con il Presidente della Fondazione Orazio Abbamonte e i componenti del CdA.
Il Sindaco si recherà poi in visita al Museo dell’Archivio Storico ‘Il Cartastorie’, iscritto lo scorso anno nel Registro della memoria del Mondo tenuto dall’Unesco, nel quale sono inseriti tutti i giacimenti documentari più rilevanti per la conservazione della storia dell’umanità e la visita della mostra con il capolavoro del Caravaggio “La Presa di Cristo”.
A chiudere l’incontro, la presentazione del protocollo d’intesa tra Comune e Fondazione, relativo ad attività culturali e sociali per la promozione e la tutela dei beni architettonici, ambientali e paesaggistici della città, in particolare nella zona dei musei. Previste poi iniziative congiunte nel campo del sociale, della solidarietà, del turismo e della formazione.
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21 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Sono ore di grande apprensione a causa delle continue scosse nell’area dei Campi Flegrei. Nella zona gialla, racchiusa in 7 Comuni, risiedono 840.000 persone, nella zona rossa sono 500.000 che andrebbero assistiti in caso di evacuazione. In quest’intervista Antonio Feola, delegato Area Operazioni Emergenze e Soccorsi del Comitato di Napoli della Croce Rossa Italiana, ci spiega quali sono le misure da adottare per mettere in salvo le persone in pericolo.
Antonio Feola, delegato Area Operazioni Emergenze e Soccorsi del Comitato di Napoli della Croce Rossa Italiana
Qual è l’attuale situazione ai Campi Flegrei?
«Ai Campi Flegrei dove assistiamo del bradisismo, ovvero innalzamento e abbassamento del suolo che crea sciami sismici come stiamo assistendo anche in questo periodo, siamo attualmente in una fase di allerta gialla. Si tratta di una fase cosiddetta di attenzione, con attività di piazza tramite l’intervento dei volontari della Croce Rossa Italia e la formazione di volontari della Protezione Civile con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione. A tale scopo, lo scorso 22 aprile abbiamo fatto esercitazioni di posti di comando con l’attivazione di sale operative di Cri, del 118, della Protezione Civile con l’acronimo Soru (Sala operativa regionale unificata) incentrate sugli scambi di informazioni e la verifica di eventuali segnalazioni di cittadini».
Nell’ipotesi di un peggioramento dello scenario quali sarebbero gli accorgimenti?
«Si passa alla fase di preallarme con l’attivazione, nella sede regionale, del Dipartimento della Protezione Civile. I volontari a livello locale si occuperanno di gestire gli interventi sui territori, di dare assistenza socio-sanitaria insieme alla Croce Rossa regionale e al coordinamento soccorsi della Prefettura. La Croce Rossa Italiana, quando si prevede anche l’evacuazione delle strutture sanitarie e degli ospedali nella zona rossa, si adopera per supportare le Asl di competenza (in questo caso Asl Napoli 1 Centro e Asl Napoli 2 Nord ndr.) per trasferire i pazienti in luoghi sicuri».
Il rapporto tra Croce Rossa Italia e Protezione Civile è dunque stretto
«A livello comunale la Protezione Civile si attiva su impulso dei sindaci (ogni Comune dovrebbe avere il suo piano), a livello regionale attraverso il Dipartimento occupandosi dell’assistenza socio-sanitaria, montaggio di campo, supporto logistico. Può esserci anche l’attivazione della Protezione Civile nazionale, sempre attraverso il Dipartimento, che a cascata si attiva a livello locale con la sala operativa nazionale della Croce Rossa Italiana».
Come è andata l’esercitazione del 22 aprile?
«È riuscita bene grazie a una corretta informazione tra le sale operative della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana. Ad ottobre ci sarà quella con il coinvolgimento della popolazione. In quella precedente, datata 2019, la risposta non è stata delle migliori. Si spera che durante le campagne di sensibilizzazione nelle piazze, nelle scuole, nei grandi eventi, così come stabilito da un decreto della Regione Campania, la numero 140 dell’ottobre 2023, l’efficacia dell’esercitazioni sia più alta. Ci auguriamo che ciò accada anche in virtù dell’aumento del livello di attenzione a causa dello sciame sismico di questi tempi. La popolazione deve ricevere notizie sempre corrette, come succede ad esempio grazie alla campagna “Io non rischio” che confuta le fake news che a volte girano sui social. Fondamentale un aspetto: le persone devono attendere le indicazioni degli organi locali prima di agire».
Ci spiega cosa avviene nelle famose 72 ore di preavviso?
«Ci sono due tipi di allontanamento. Il primo è quello spontaneo, che comunque presuppone il rispetto di alcuni percorsi che permettono di recarsi verso le zone cosiddette gemellate in altre regioni. L’altra tipologia di allontanamento è quello assistito. In questo secondo caso attraverso bus e navette si rispettano dei percorsi che permetteranno poi di salire sui vari vettori – navi, treni – per il trasporto in direzione delle già citate zone gemellate».
Come si individuano i punti in cui radunarsi per l’evacuazione?
«Attraverso una pianificazione già esistente, che in questa fase di attenzione è stata ricontrollata con il potenziamento delle risorse».
Ecco le risorse: sono sufficienti?
«Le esercitazioni servono a capire questo. In ogni caso, un numero indicativo non è facile fornirlo. Va anche detto che quando scatta l’allarme, al di là della pianificazione, ci sono comunque dei momenti di caos e per tale motivo si possono chiedere delle aggiunte ai mezzi e ai volontari a disposizione».
Il Comitato della Croce Rossa di Napoli di quanti volontari dispone?
«Sono più di 1000, ogni volontario si specializza nel settore che vuole (area sanitaria, inclusione sociale ecc.). Si tratta di un numero non alto ma neanche così scarno. Puntiamo sempre ad accogliere volontari organizzando corsi di accesso, totalmente gratuiti, condotti dagli esperti a cui si può partecipare dai 14 anni in su. Vogliamo cercare di coinvolgere sempre più giovani».
È possibile almeno stabilire la tempistica tra il lancio dell’allarme e l’arrivo delle risorse aggiuntive?
«Se si necessita di un pulmino disabili aggiuntivo a quello a disposizione o un’ambulanza in più diamo la disponibilità entro mezzora. I tempi devono essere celeri».
Passiamo a un altro tipo di emergenza, quella relativa all’eventuale eruzione del Vesuvio
«Va anzitutto detto che il piano di intervento in caso di eruzione del Vesuvio e quello per il bradisismo non sono collegati: sono caldere differenti. In questo momento il livello di allerta per l’eruzione del Vesuvio è di colore verde, cioè di normalità. Adesso la priorità è monitorare l’attività ai Campi Flegrei».
di Antonio Sabbatino
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