29 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Una due giorni dedicata al benessere mentale, si terrà a Napoli dal 31 maggio al 1 giugno presso lo storico lo storico Hotel Palazzo Caracciolo Naples, che ospita generosamente questa iniziativa come CHG – Caracciolo Hospitality Group, azienda di cui l’hotel fa parte.
È il “P’AZZ Festival” organizzato dalla community DisHUBility nata dalla collaborazione tra AFASP (Associazione Familiari e Amici dei Sofferenti Psichici) Campania e NapolinMente APS, in occasione dell’anniversario dei 40 anni di AFASP Campania. Il festival nasce dall’idea di lavorare ad una visione di salute mentale nuova che valorizza le unicità di tutti attraverso laboratori di Co-Design che individuano nuovi modelli di inclusione socio-lavorativa delle persone con disagio psichico e disabilità intellettiva, anche in risposta alla nuova legge per il progetto di vita delle persone con disabilità.
Uno spazio di confronto e condivisione di best practice per una presa in cura collettiva del disagio psichico che prevede tavoli di coprogettazione, inspirational speech, momenti musicali e reading.
Apriranno la giornata dei lavori venerdì 31 maggio alle ore 16.00, Rino Colavecchia – Presidente AFASP Campania, Antonio Procentese – Presidente NAPOLINMENTE APS, con i saluti istituzionali di Ciro Verdoliva – Direttore Generale ASL NA1 Centro, Luisa Russo – Direttrice DSM ASL NA 1 Centro, Alessandro Sirolli – Direttivo Nazionale UNASAM.
La domanda ed i bisogni di salute mentale si sono modificati in modo rilevantissimo e continuano a modificarsi in modo straordinariamente rapido. Negli ultimi vent’anni, infatti, le trasformazioni demografiche, economiche, sociali del nostro paese hanno mutato il volto delle nostre comunità e dei loro bisogni di salute. Di fatto i cittadini italiani sono mediamente più ricchi, istruiti e sani, ma più diseguali tra loro e probabilmente più vulnerabili in condizioni di difficoltà, incluse malattie ed altre forme di disagio psichico. E’ per questo che il Festival vuole portare al centro del dibattito sulla salute mentale, la necessità di nuovi approcci riabilitativi e di inclusione socio-lavorativa attraverso due importanti Inspirational Speech, uno dedicato alle Imprese ed uno alla Comunità in programma venerdì 31 alle 17.15 e i cui tavoli di confronto si tengono sabato 1 giugno dalle 9.00 alle 18.00 dal titolo “Cross Fertilisation tra profit e no profit: nuovi modelli sostenibili d’impresa” a cura di Federica Bottone – Sustainability Specialist CHG Caracciolo Hospitality Group e Giovanni Pizzo – Resident manager Palazzo Caracciolo – CHG Hospitality Group e “Nuovi approcci relazionali per il benessere dei pazienti con disagio psichico: Noi siamo ciò che condividiamo” A cura di Eros Cosatto – Consigliere e Tesoriere AIPESP (Associazione Italiana Persone Esperte in Supporto tra Pari).
Venerdì 31 alle ore 19 ci sarà inoltre la performance musicale di Bandita Sbandata – Inclusion Band di Le Muse per L’Oro APS con reading dell’attrice Cloris Brosca dal libro “Alla Faccia del Pazzo” di Antonio Procentese e alcuni passi di poesie e brani da autori diversi.
P’AZZ Festival vuole essere una immersione nelle potenzialità e nel valore della diversità di chi ogni giorno vive ai margini di una società che dovrebbe contribuire alla loro autorealizzazione personale e professionale, si ispira ai valori etici di inclusione e equità.
P’AZZ Festival è realizzato da NapolinMente APS e AFASP (Associazione Familiari e Amici dei Sofferenti Psichici), con il patrocinio gratuito di ASL Napoli 1, Unasam e Riprendiamoci i Diritti, il partenariato della Cooperativa Sociale Era e Ways to Humanize Yourself con la sponsorship di Pio Monte della Misericordia, Multicenter, Caracciolo Hospitality Group, Tatta Group Media Group.
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29 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
“Partecipare è darsi l’opportunità di migliorare insieme e andare a votare è il passo iniziale che rende possibile tutti i successivi per il miglioramento della società, anche e soprattutto per le nuove e future generazioni. L’astensionismo, purtroppo sempre più diffuso, nega invece questa possibilità”. Così la portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi, a margine dell’evento, che si è svolto stamattina a Roma e che ha visto i candidati alle elezioni europee confrontarsi sui temi e le proposte del Terzo settore contenute nell’appello “Per un’Europa democratica, solidale e sostenibile”. Hanno partecipato al dibattito moderato dal direttore di Vita, Stefano Arduini, Ugo Biggeri (M5S), Daniela Rondinelli (PD), Antonella Sberna (Fratelli d’Italia) Massimiliano Smeriglio (AVS).
“L’Europa di oggi – ha proseguito Pallucchi – vive scenari di crisi inediti, spesso drammatici e anche per questo ha ancora più bisogno di esercizio concreto e diffuso di democrazia. Il Terzo settore, che nasce dall’auto-organizzazione spontanea dei cittadini, vede nella partecipazione la strada principale e ineludibile per far sì che l’Europa riaffermi i suoi valori fondanti e torni a essere un progetto di pace, di democrazia e diritti sociali”.
“Oggi abbiamo riscontrato un interesse positivo, da parte delle varie forze politiche italiane, alle nostre proposte per il nuovo Parlamento europeo: da un’equa e giusta transizione ecologica alla realizzazione di un welfare europeo, dal rafforzamento della cooperazione internazionale alla valorizzazione e al sostegno del Terzo settore, che è un modello di economia sociale replicabile e un unicum in Europa. Ci auguriamo che l’interesse si tramuti in impegno concreto nelle istituzioni europee” conclude la portavoce del Forum Terzo Settore.
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29 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Si è tenuta a Roma, presso la “Sala Baden Powell” del Roma Scout Center, la presentazione della app realizzata nell’ambito del progetto “App-@id-Nuove tecnologie per il supporto ai pazienti per le patologie neuromotorie” realizzato della sezione di Mazara del Vallo dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, e selezionato dal bando “Call for Ideas” lanciata nei mesi scorsi da fondazione Tim.
Si tratta di un progetto pilota, rivolto a 400 utenti delle Regioni Lazio e Sicilia, 800 caregiver e operatori sanitari, a Associazioni della rete UILDM. L’app fornirà assistenza psicologica e psichiatrica a persone con disabilità, in particolare con disabilità neuromotorie, caregiver ed operatori sanitari. Giovanna Tramonte, presidente UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare sezione Mazara del Vallo, ha portato i saluti ai presenti all’incontro.
Letto un messaggio inviato dal Ministro per le Disabilità, l’on. Alessandra Locatelli, la quale complimentandosi per l’innovativa progettualità, ha sottolineato: “Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale, possono essere messe al servizio delle persone con disabilità e delle loro famiglie e supportare molti ambiti della vita quotidiana. Ne parleremo anche al primo G7 Inclusione e Disabilità che si terrà dal 14 al 16 ottobre in Umbria. Serve continuare a lavorare in questa direzione e fare rete, come avete fatto anche voi, anche per garantire il diritto di ogni persona a partecipare pienamente alla vita civile, sociale e politica delle nostre comunità, come sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”.
Attraverso un messaggio video è intervenuta la dott.ssa Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore. La dott.ssa Bianca Longo, responsabile comunicazione del Progetto App-@id, ha spiegato attraverso dei video dimostrativi la nuova app sviluppata da un team di professionisti ed esperti, in co-progettazione con pazienti e loro familiari, dei tool dedicati ai bisogni di assistenza psicologica dell’utenza attraverso i quali si potranno contattare anche per le emergenze, psicologi e psicoterapeuti, selezionati attraverso un bando ed operativi dal 3 giugno, che forniranno orientamento, sostegno e psicoterapia online in base ai bisogni espressi.
Michele Adamo, Segretario nazionale UILDM – Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, ha ribadito “Questo Progetto della UILDM sezione di Mazara del Vallo è un importante esempio di come, a seguito dell’emergenza Covid19, vi sia la necessità di applicare le nuove tecnologie per abbattere prima ancora che le barriere architettoniche quelle culturali per migliorare la comunicazione dei soggetti con delle fragilità”. Molto interessanti gli interventi della dott.ssa Tiziana Melfi, responsabile tecnico scientifico App-@id e psichiatra ASL Roma 5, della dott.ssa Adriana Pernice dell’Assessorato Politiche Sociali del Comune di Roma, e del dott. Pietro Agrestini, medico esperto in disturbi del sonno.
L’incontro è stato concluso dalla dott.ssa Giuseppa Adamo, Project Manager UILDM Mazara che ha specificato come l’iniziativa nasca dall’esigenza di sostenere non solo le persone con distrofia muscolare e patologie neurodegenerative, ma anche coloro che se ne prendono cura e gli operatori che li supportano, aiutandoli a riconoscere i bisogni di cura, di assistenza e di aiuto, facilitando l’accesso ai servizi specifici. “Il progetto App-@id cambia -ha sottolineato Adamo-il paradigma dei servizi relativi all’inclusione sociale, si passa da un modello verticale di interventi ad un modello circolare, partecipativo, se vogliamo più democratico, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie che facilitano l’accessibilità, l’autonomia e la sicurezza degli utenti”.
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28 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Un corso online gratuito dedicato al caregiver per i soci, con l’obiettivo di fornire i dettami giusti per una formazione adeguata ai familiari e al personale impegnato a prendersi cura delle persone con sindrome di Alzheimer. È quello presentato ieri, in occasione della giornata del caregiver, dall’Aima sezione Campana. Le iscrizioni rimarranno aperte al momento sino alla fine di luglio. Coloro i quali sono interessati potranno essere messi a conoscenza della modalità di iscrizione sul sito www.aimanapoli.it-. Tra gli intendimenti del corso, fanno sapere dall’Aima, quella di insegnare a «gestire le varie problematiche correlate, sulle tecniche di stimolazione cognitiva e attività socializzanti per prevenire e/o contenere i disturbi comportamentali e cognitivi». Tra loro autonomi, i vari moduli del corso online potranno essere seguiti dal singolo partecipante, ricordano gli organizzatori, «in qualsiasi momento accedendo alla piattaforma». Il caregiver racchiude diverse figure: quello formale – infermiere o qualsiasi altro professionista e informale composto da figlio, coniuge, e a volte anche un altro familiare o amico) che assume il ruolo principale di cura e di assistenza del proprio caro, che non è più in grado di prendersi cura di sè, per supportarlo nelle sue attività di vita quotidiana, quasi sempre tutti i giorni e per tutto il giorno. Da Aima Campania ricordano come il caregiver sia «sottoposto a numerosi fattori stressanti che spesso possono essere causa di insorgenza di disturbi fisici, anche se ciò dipende dal grado di resilienza personale, da quali strategie si adottano per superare la situazione e dal supporto su cui ciascuno può contare». In Italia, come nel resto del mondo, a fungere da caregiver familiari o informali sono principalmente le donne, arrivando fino al 75% del totale, d’età compresa tra i 45 e i 64 anni. Si tratta di una platea che spesso, a causa della necessità di accudire un proprio congiunto, ha dovuto abbandonare la propria attività lavorativa per dedicarsi a tempo pieno alla cura. La percentuale, in tal senso, arriva al 60% dei casi.
di Antonio Sabbatino
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28 Mag, 2024 | Comunicare il sociale
Nelle province di Napoli, Avellino, Benevento e Salerno, i Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale e della Sicurezza Energetica di Napoli, unitamente ai Carabinieri dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nr. 12 soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.
L’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli in totale accoglimento della richiesta depositata dal Pubblico Ministero fa riferimento ad una serie di condotte illecite riscontrate nel corso dell’attività investigativa eseguita dai carabinieri del N.O.E. di Napoli protrattasi per circa sei mesi coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli – Gruppo Specializzato sul Traffico di Rifiuti.
L’indagine, condotta anche con l’ausilio di attività tecniche quali intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, ha avuto origine nel gennaio 2023 a seguito delle segnalazioni della S.A.P.NA. s.p.a., società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani della area metropolitana del capoluogo campano, in merito ad anomalie nel trattamento dei rifiuti all’interno dell’impianto di Tufino, nel quale venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale e dunque estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani. Nel corso delle investigazioni, il Reparto Speciale dei Carabinieri ha accertato l’esistenza di una associazione che vedeva coinvolte diverse figure professionali tra cui gli amministratori di alcune aziende di rifiuti speciali delle province di Napoli e Salerno, autisti di automezzi adibiti alla raccolta di rifiuti urbani e alcuni dipendenti infedeli dell’impianto di Tufino, che avevano organizzato, nei minimi dettagli, un articolato “modus operandi” che consentiva loro di smaltire illecitamente rifiuti speciali, di provenienza industriale, nell’impianto pubblico, a spese dell’Ente pubblico.
L’agire degli indagati era oramai consolidato : gli autisti delle due società, aggiudicatarie di appalti per la raccolta di rifiuti urbani in alcuni paesi vesuviani, fungevano da tramite, tra i produttori di rifiuti speciali e gli operai addetti alla gestione dei rifiuti all’interno dello STIR, nella gestione dell’illecito traffico, finalizzato all’esigenza dei privati di smaltire illecitamente i loro rifiuti, conseguendo un significativo risparmio in termini economici, di contro, consentiva ai dipendenti pubblici di intascare profumate mazzette, in cambio del servizio reso.
Essenziale il ruolo degli addetti al TMB di Tufino, perfettamente organizzati per bypassare il rigido sistema di controllo previsto dalla S.A.P.NA., e consentire agli autisti degli automezzi di operare indisturbati e scaricare i rifiuti illecitamente. Una intera squadra forniva i propri turni di servizio ai complici esterni, che dunque pianificavano in totale tranquillità gli illeciti sversamenti nella certezza della compiacenza di tutti i componenti di quel turno, remunerati dal capo squadra, ciascuno in proporzione del contributo fornito.
Al fine di incrementare ulteriormente gli illeciti profitti, alcuni degli indagati, sia dipendenti dello STIR che autisti, dopo aver effettuato gli smaltimenti illeciti, completavano la loro illecita collaborazione rendendosi protagonisti del furto delle bobine di ferro, del valore di circa 20.000 euro, utilizzate nell’impianto di Tufino per imballare i rifiuti, occultando le stesse all’interno degli stessi autocompattatori.
Nel corso dell’attività sono stati accertati smaltimenti illeciti per oltre 1.000 tonnellate di rifiuti speciali che hanno determinato un aggravio di costi alla S.A.P.NA. per circa 500.000,00 euro, oltre i danni spesso causati all’impiantistica dallo sversamento di rifiuti anche ferrosi, che hanno bloccato anche per lunghi periodi il ciclo di trattamento dell’impianto pubblico.
Nello stesso contesto investigativo i militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro le due aziende private produttrici di rifiuti industriali.
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