A Salerno c’è “Buonissimi”, l’evento a sostegno della ricerca scientifica sui tumori infantili

Nuova sfida, nuova location, nuova raccolta.
Arriva la sesta edizione di Buonissimi, il 17 giugno 2024 dalle ore 19:00 al Porto di Marina d’Arechi a Salerno.
L’ evento di beneficenza, organizzato dall’Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma – OPEN OdV e ideato da Paola Pignataro e Silvana Tortorella, quest’anno sostiene un nuovo progetto triennale di ricerca scientifica dal nome Editor: “Sequenziamento di nuova generazione ed editing genomico per identificare fattori di rischio genetico come bersagli terapeutici per la cura dei tumori pediatrici”.
La serata, unirà eccellenze enogastronomiche del Mediterraneo con chef stellati e professionisti del mondo food e vedrà la partecipazione di circa 300 operatori tra ristoratori, pizzaioli e pasticceri, impegnati da anni in questa importante causa benefica.
Nel corso degli anni, Buonissimi ha raccolto circa 551.000 (cinquecentocinquantunomila) euro a sostegno della ricerca sui tumori pediatrici.
La presidente della OPEN OdV, Anna Maria Alfani, spiega l’importanza dell’iniziativa: “La ricerca è essenziale per offrire ai bambini malati di cancro le cure più avanzate e risolutive. Negli ultimi 30 anni, gli sforzi nella ricerca hanno portato a un notevole aumento del tasso di guarigione, passato dal 30-40% all’80-90% in molte patologie.
Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare: in alcune neoplasie, solo un bambino su quattro sopravvive. Questo evento gastronomico ci aiuta a raccogliere fondi fondamentali per continuare a migliorare il futuro dei nostri bambini e a sostenere le famiglie colpite da queste patologie. Il nostro obiettivo è garantire cure all’avanguardia e continuare a progredire nella ricerca per salvare sempre più giovani vite”

di Annatina Franzese

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“Tramonti occidentali”, focus sui migranti

Giuseppe Tecce nel romanzo “Tramonti occidentali” ( editore Grauss, costo 14 euro) parla di migranti che, lasciata la propria terra, approdano in Sicilia mossi dalla speranza di una vita migliore.

Il protagonista è  Peppe Moccia, luogotenente di Lampedusa,la cui vita sarà inevitabilmente trasformata da Fatima, una bambina sopravvissuta a un naufragio.

Pagine cariche di speranza, umanità, preoccupazioni, dubbi.

La bimba irromperà nella vita di Peppe, portando gioia all’interno di una famiglia in difficoltà, provata dall’assenza di un figlio, dalla quotidianità grigia e ripetitiva.

Un incontro casuale e avvenuto in una situazione di grande drammaticità, cambierà in positivo la vita di più persone,  restituirà il sorriso a chi, per motivi diversi, lo aveva perso, offrirà ad un bimba una famiglia, ad una coppia un figlio da amare e proteggere.

Un libro che offre al lettore la possibilità di riflettere sulla complessità delle relazioni umane, sulla necessità di assumere una responsabilità individuale su tutte le crisi globali.

Importante che ciascuno di noi si faccia  carico degli altri in un mondo in cui siamo interdipendenti, in perenne connessione con gli altri

Calati in un mondo caratterizzato da profondi conflitti storico-politici, da una crisi dell’economia globale e della finanza ,  si assiste al passaggio dall’idea tradizionale di un soggetto autonomo e capace di scegliere e di decidere a quella di un soggetto relazionale, legato agli altri , che ha bisogno degli altri come gli altri di lui.

Necessario è il passaggio dall’egoismo all’altruismo, dall’autoreferenzialità alla solidarietà, alla condivisione.

Siamo tutti sulla stessa barca, divisi da un comune destino.

di  Maria Rosaria Ciotola

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SLA. Lo studio condotto dall’Istituto Mario Negri e AISLA rivela i bisogni e le priorità

Presentato a Roma lo studio finanziato dal Ministero della Salute e condotto dall’Istituto Mario Negri che ha rivelato i bisogni, le priorità e la soddisfazione dei pazienti con Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e dei loro caregiver. Questa indagine, la prima del suo genere, mette in relazione le necessità e le aspettative dei pazienti, caregiver e medici di fronte alla SLA. Lo studio ha coinvolto 841 pazienti del Registro Nazionale di AISLA, con la partecipazione finale di 154 pazienti e 211 caregiver.

L’importanza della ricerca è stata sottolineata dal fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Silvio Garattini a cui si è unito il messaggio della presidente di AISLA, Fulvia Massimelli che ha evidenziato il ruolo cruciale dell’esperienza delle associazioni dei pazienti. Una conoscenza di valore, utile ad orientare le scelte decisionali nell’ambito del sistema di cura, assistenza e ricerca.  A partire da oggi, questi dati si trasformano in un prezioso alleato non soltanto per monitorare le necessità ma, soprattutto, per migliorare la capacità di risposta clinica e di ricerca.

È stata proprio la coordinatrice dello studio e responsabile dell’unità di epidemiologia delle malattie neurodegenerative dell’Istituto Mario Negri, la dott.ssa Elisabetta Pupillo, a presentare i risultati ottenuti dalla coorte prospettica, la cui fotografia vede pazienti prevalentemente uomini (64,9%), con un’età media di 63,5 anni. La diagnosi arriva a circa a 58,5 anni, con un ritardo diagnostico di un anno (12,1 mesi). Tra i pazienti, il bisogno più urgente è stato identificato nella ricerca di una cura (95,5%), seguito dalla scoperta dei fattori di rischio (72,1%). Ed è proprio l’assenza di risposte terapeutiche che evidenzia come – per più della metà degli intervistati (54,9%) – la sicurezza dei farmaci sperimentali sia poco rilevante. A conferma, la maggior parte dei pazienti (75,5%) non ha espresso la necessità di una seconda opinione in caso di disponibilità di un nuovo farmaco.

Secondo la dott.ssa Federica Cerri, neurologa del Centro Clinico NeMO di Milano e responsabile scientifica del Registro Nazionale Sla, l’eterogeneità della malattia pone costanti sfide, sia nella presa in carico clinica che nella ricerca di nuovi trattamenti.  Il Registro Nazionale Sla, infatti, nasce proprio come progetto pilota che vede la partecipazione diretta dei pazienti (Patient-driven): uno strumento prezioso per la condivisione mirata delle informazioni sui quali declinare meglio gli approcci clinici e scientifici.

I caregiver hanno in gran parte confermato i bisogni espressi dai pazienti, ma sono state identificate alcune differenze nella gestione della malattia. La fotografia del caregiver vede prevalentemente donne (75%) con un’età media di quasi 58 anni.  Con il progredire della malattia, il bisogno di assistenza diventa sempre più complesso con un pesante impatto sulla qualità della vita sia del paziente che dei suoi cari.  A testimoniarlo è Claudio Cresta, consigliere AISLA Lazio e dirigente sportivo che ha visto la sua vita, e quella della sua famiglia, stravolgersi con l’arrivo della Sla.  Mediamente, più della metà dei caregiver intervistati (55,8%) accusa una forte stanchezza fisica nella gestione del proprio caro. Interessante il fatto che solo una percentuale bassa di caregiver (37,1%) ritiene di aver bisogno di supporto psicologico; eppure, nel 47,4%, il questionario sullo stress familiare ne ha evidenziato un urgente bisogno, con una forte raccomandazione di cercare tale supporto nel 33,7% dei casi.

Complessivamente, il 74,5% dei pazienti ha dichiarato di avere una buona interazione con il medico curante, e ben il 58,1% dei caregiver lo conferma. Dalla loro, per la totalità dei medici, la priorità è quella di fermare la malattia (100%), a cui segue l’impegno a trovare soluzioni che possano migliorare la qualità della vita dei pazienti (88,9%).

Si conclude la prima fase del reclutamento del Registro Nazionale Sla che, come si legge nella nota trasmessa dal Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: “Dai risultati dell’indagine emerge quanto sia importante investire nella ricerca e nel promuovere un modello di cura che metta il paziente al centro, valorizzando la relazione di fiducia tra medico e paziente. Il Ministero della Salute rimane fermamente impegnato a supportare iniziative che rispondano a questi bisogni, migliorando le cure e la qualità della vita delle persone affette da SLA e delle loro famiglie. Impegni e obiettivi che continueremo ad affrontare in sinergia con le associazioni”.

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Due mesi di proiezioni a San Giorgio a Cremano: torna l’Arena Arci Movie in Villa Bruno

La storica rassegna di Arci Movie ritorna nella splendida location di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Per due mesi il giardino della dimora del Miglio d’Oro accoglie le tante proiezioni che quest’anno celebreranno i trent’anni di “Cinema introno al Vesuvio”, kermesse di cinema e ospiti ideata da Arci Movie che, sin dagli anni Novanta, ha animato diversi spazi di Napoli e dintorni creando un punto di riferimento per migliaia di spettatori tra Napoli Est e area vesuviana. La rassegna di quest’anno, in collaborazione con il Comune di San Giorgio a Cremano, prende il via sabato 8 giugno 2024 e prosegue con film e ospiti fino all’8 agosto 2024.
L’Arena di Arci Movie apre con cinque speciali appuntamenti che vedranno insieme diversi protagonisti della Settima Arte per presentare film di grande successo. Si parte, appunto, sabato 8 giugno 2024 alle 21:15 con “Limoni d’inverno” di Caterina Carone che interviene in Villa Bruno insieme all’attrice protagonista Teresa Saponangelo. È la storia di due perfetti sconosciuti che, dai rispettivi terrazzi, sono alle prese con la propria attività di giardinaggio. Inizia un dialogo profondo che li aiuta ad alleviare il dolore per qualcosa di grave, un segreto, che ognuno dei due cerca di nascondere. Insieme a loro saranno presenti Giorgio Zinno, sindaco della Città di San Giorgio a Cremano che sostiene la manifestazione, e Roberto D’Avascio, presidente di Arci Movie, associazione che promuove cultura e solidarietà attraverso il cinema attiva sul territorio da ben trentaquattro anni.
Si prosegue domenica 9 e lunedì 10 con “C’è ancora domani”, fortunato esodio alla regia di Paola Cortellesi, commedia che tratta il tema della violenza di genere raccontando la conquista dei diritti delle donne e il lungo cammino per l’uguaglianza attraverso una storia nella Roma del secondo dopoguerra. Martedì 11 giugno arriva sul grande schermo “Io capitano” di Matteo Garrone che racconta il viaggio di alcuni migranti africani verso l’Europa: a presentare l’opera ci sarà Mamadou Kouassi Pli Adama a cui è ispirata la storia, una vera e propria Odissea contemporanea per le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione e i pericoli del mare.
La quinta serata, quella mercoledì 12, porta a San Giorgio a Cremano il film “Nata per te” di Fabio Mollo che interviene insieme a Luca Trapanese cui è ispirato il racconto. È la storia di Luca e Alba, un uomo e una bambina che hanno disperatamente bisogno l’uno dell’altra anche se il mondo intorno a loro non sembra ancora pronto a vederli insieme. La piccola, che ha la sindrome di down, è stata abbandonata in ospedale e Luca, single, omosessuale e cattolico lotta per ottenere l’affidamento.
«Ripartiamo con Cinema intorno al Vesuvio, la nostra storica rassegna estiva che anche quest’anno avrà il suo centro a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, Comune con il quale Arci Movie è da anni in forte sintonia, in particolare nella promozione culturale e nel ruolo fondamentale del linguaggio audiovisivo, per un Comune che nei mesi estivi diventa di fatto una “città del cinema”. Questa estate sarà di nuovo accompagnata da tanti film bellissimi e da ospiti importanti, presentando ancora una volta una rassegna lunga e vivace che per noi resta un progetto culturale che è oggi una grande sfida: riportare il maggior numero di persone al cinema. Aspettiamo tanto pubblico», così Roberto D’Avascio, presidente di Arci Movie.
«Cinema intorno al Vesuvio è un appuntamento atteso in tutto il Vesuviano. Dal 2017 ormai ospitiamo nella nostra meravigliosa Villa Bruno la rassegna curata da Arci Movie con la certezza di offrire una kermesse di qualità, sia per le pellicole in programma che per gli ospiti proposti. Siamo pronti a partire con 55 serate di proiezioni e incontri per una stagione cinematografica coinvolgente e di grande spessore culturale», così Giorgio Zinno, sindaco della Città di San Giorgio a Cremano.
Le serate inizieranno sempre alle 21:15 e il biglietto d’ingresso costa 5 euro. Biglietteria aperta dalle ore 20. Villa Bruno è in via Cavalli di Bronzo 22, San Giorgio a Cremano (Napoli). Il programma completo dell’edizione 2024 di Cinema intorno al Vesuvio sarà diffuso da Arci Movie attraverso il sito www.arcimovie.it e i canali social Facebook e Instagram.

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Gioco d’azzardo, disastro in Campania: venti comuni nella top 100 per spesa online procapite,

È grande la preoccupazione per i dati emersi dal “Libro Nero dell’Azzardo 2024”, lo studio condotto sui numeri del gioco d’azzardo in Italia promosso da CGIL e Federconsumatori e che esamina in dettaglio il fenomeno del gioco d’azzardo in Italia, con un focus particolare sull’azzardo online. Analizzando i dati relativi al 2023 resi disponibili dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), suddivisi per regione, provincia e comune, si scopre che in una situazione già complessa per il Mezzogiorno la Campania riesce nella triste impresa di evidenziarsi accumulando record su record negativi: tre province (Napoli, Salerno e Caserta) sono nella top 10 per raccolta pro capite online in Italia (rispettivamente al settimo, ottavo e non posto nazionale); inoltre la Campania, insieme a Sicilia e Calabria, ha registrato giocate pro capite online superiori ai 2.000 euro. Anche nelle graduatorie dei singoli Comuni la situazione è drammatica: al primo posto in Italia per raccolta pro capite si piazza il Comune di Castel San Giorgio (SA) con oltre 11mila euro e in totale sono un quinto le posizioni occupate dai comuni sopra i 10mila abitanti nella classifica dei primi 100 per spesa in gioco online pro capite. Le province e i comuni della Campania mostrano una tendenza significativa verso l’alto nella graduatoria nazionale, evidenziando un’elevata incidenza del gioco d’azzardo online rispetto ad altre regioni italiane.

“Questa situazione – tuona il Presidente di Federconsumatori Campania Giovanni Berrito – è intollerabile. La nostra regione sta affrontando una vera e propria emergenza sociale legata al gioco d’azzardo. I numeri parlano chiaro: il gioco d’azzardo sta distruggendo famiglie e comunità, incrementando il debito e favorendo l’usura. È necessario un intervento immediato e coordinato da parte delle istituzioni per arginare questo fenomeno devastante. Chi nega che esista un’emergenza o è cieco o è complice, non ci sono altre spiegazioni”.

“In questo senso – continua Berritto – i segnali che arrivano a livello centrale non sono incoraggianti, tra tutti la soppressione dell’Osservatorio permanente per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo. on possiamo più permettere che il gioco d’azzardo venga considerato solo come una questione economica. È un problema di salute pubblica e sociale che richiede misure urgenti e concrete. Chiediamo maggiore trasparenza nella diffusione dei dati, un controllo più rigoroso sugli operatori del settore e campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sui rischi del gioco d’azzardo”.

L’elenco delle province campane nella top 100 per raccolta pro capite online gioco d’azzardo

* Castel San Giorgio (Salerno): 11.881,70 euro (1° posizione nazionale)
* Capodrise (Caserta): 5.068,74 euro (10° posizione nazionale)
* Castellammare di Stabia (Napoli): 4.294,87 euro (36° posizione nazionale)
* Pollena Trocchia (Napoli): 4.182,45 euro (38° posizione nazionale)
* San Giuseppe Vesuviano (Napoli): 4.123,40 euro (39° posizione nazionale)
* Sant’Antonio Abate (Napoli): 4.070,03 euro (40° posizione nazionale)
* Capaccio Paestum (Salerno): 4.139,97 euro (41° posizione nazionale)
* Capodrise (Caserta): 5.068,74 euro (43° posizione nazionale)
* Calvizzano (Napoli): 3.957,44 euro (47° posizione nazionale)
* Gragnano (Napoli): 3.876,28 euro (49° posizione nazionale)
* Saviano (Napoli): 3.547,37 euro (54° posizione nazionale)
* Quarto (Napoli): 3.532,21 euro (58° posizione nazionale)
* Ischia (Napoli): 3.589,49 euro (61° posizione nazionale)
* San Giorgio a Cremano (Napoli): 3.553,89 euro (62° posizione nazionale)
* Pozzuoli (Napoli): 3.380,29 euro (68° posizione nazionale)
* Ercolano (Napoli): 3.028,12 euro (74° posizione nazionale)
* Santa Maria la Carità (Napoli): 3.090,69 euro (76° posizione nazionale)
* Torre Annunziata (Napoli): 3.499,38 euro (78° posizione nazionale)
* Nola (Napoli): 3.258,99 euro (96° posizione nazionale)
* Ottaviano (Napoli): 3.461,15 euro (98° posizione nazionale)

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