Un sostegno alla ricerca oncologica con la Festa di Natale 2023 di Genitori Insieme

Torna la campagna di Natale dell’Associazione Genitori Insieme a sostegno del progetto “Le Ali di Gianandrea”. Giovedì 30 novembre, alle ore 20.00, Le Terrazze di Virgilio, in via Tito Lucrezio Caro 6 a Napoli, ospitano la Festa di Natale 2023, il dinner-show in compagnia di Rosalia Porcaro, organizzato dall’Associazione, il cui ricavato andrà a finanziare il progetto di formazione e ricerca del dipartimento di oncologia U.O.C  T.C.E. e terapie cellulari del Santobono-Pausilipon. La Dottoressa Fabiana Cacace, Dirigente medico ematologo del suddetto dipartimento, potrà svolgere un anno di training presso la Duke University (USA) nel Dipartimento di pediatria – divisione di Pediatric Transplant and Cellular Therapy.

<<Investire nella ricerca è l’unica speranza che possiamo dare ai bambini ricoverati nei reparti oncoematologici – spiega Fiorella Di Fiore, presidente dell’Associazione Genitori Insieme. Il loro futuro dipende dalle competenze mediche che siamo in grado di offrire nel nostro Paese. Il progetto che l’associazione si appresta a finanziare, ha la finalità di far acquisire le competenze necessarie per l’applicazione del trapianto di cellule staminali ematopoietiche e di ampliare le conoscenze nella terapia cellulare con sangue cordonale in patologie neurologiche pediatriche>>.

Ad accogliere gli ospiti ci sarà la comicità di Rosalia Porcaro, l’intrattenimento musicale del duo di violinisti Bachardi Strings e la voce calda e grintosa di Sara Russo band.
Ci saranno altri momenti di allegria con la performance di magia close-up del mago Sasà che si aggirerà tra gli ospiti, la lotteria di Natale e un’altra piacevole sorpresa!

Durante la serata sarà offerta l’occasione per rendere questo Natale ancor più solidale acquistando i gadget natalizi esposti in un corner dedicato.

Tra i tanti oggetti realizzati da maestri artigiani locali ci saranno le bontà di cioccolato e i panettoni di Gay-Odin, i biscotti in pasta frolla e ghiaccia reale o pasta di zucchero da utilizzare come segnaposto, addobbi per albero e centrotavola, le palline di ceramica con vedute di Napoli, realizzati da Ceramiche Ma.Gi. Anche i fondi ricavati dalla vendita solidale, che continuerà per tutto il periodo natalizio, con la possibilità di prenotazione tramite i canali dell’Associazione, contribuiranno a finanziare il progetto.

Genitori Insieme sarà presente in vari Mercatini di Natale: il primo appuntamento è il 25 novembre, nell’ambito del progetto Itaca con una postazione all’Arco Mirelli, in via Luisa de Marillac 5. Sarà anche ospite e beneficiaria di eventi solidali organizzati dalla Masseria del Carmine maggiore e di Brusco Wine & Audio room rispettivamente il 14 e il 17 dicembre.

Genitori Insieme Aps-ets nasce nel 1990 per volontà di alcuni genitori, con il fine di supportare i propri figli malati oncologici, provando a diminuire lo stress che la malattia porta ai bambini e alle loro famiglie. È grazie all’operato dell’associazione se è stato possibile creare le prime camere sterili dell’ospedale napoletano e se oggi c’è la possibilità di eseguire a Napoli un trapianto di midollo con cellule staminali da cordone ombelicale. Tante le attività ludico ricreative per portare un sorriso in corsia e i tantissimi i progetti messi in campo in trent’anni d’amore verso i bambini.

Molti sono gli sponsor che contribuiranno a rendere divertente e ricca la Lotteria:
Blu Studio Uomo, Casa del Casa del Contemporaneo, DiJo Calzature Caserta, EM Handmade, Gay Odin, Iorio Abbigliamento, Kasanova Ruiz, Le Bruno Parrucchieri, Le Zirre Napoli, Leti e Ludo art, Mago’ Abbigliamento e accessori, Mele abbigliamento di Erminia Mele, Pizzeria Errico Porzio, Rinomato Cucina e Sapori, Sistema Uno Concept, Space Optical, Studio Morelli Gioielli.

 

Il successo della serata sarà garantito dall’accurata direzione artistica affidata a Rosa Benincasa Management, da anni al fianco dell’Associazione in tutte le sue iniziative solidali

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Simposio Internazionale d’Arte Sociale

Anche quest’anno EAV ha ospitato presso la stazione della metropolitana di Scampia la tappa finale della XV edizione del “Simposio Internazionale d’Arte Sociale” organizzato dall’associazioneOcchi Aperti che svolge sul territorio numerosi progetti sociali.
Il Simposio d’Arte mira a creare una fusione tra il mondo dell’arte e la comunità locale: artisti e artiste provenienti da tutto il mondo saranno accolti nella stazione di Scampia domani 18 novembre dalle ore 17.00 alle 20.30, per incontrare la gente del quartiere e realizzare performance e laboratori artistici dedicati a minori ed adulti.
L’unione tra arte e territorio si rafforza, all’interno della stazione simbolo di rinascita e riscatto, in una mostra artistica alla quale parteciperanno anche i bambini che oggi popolano un territorio difficile ma che non perdono l’entusiasmo e la speranza nel domani.

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Tra Saramago, la maschera di Pulcinella e laboratori in LIS continua la rassegna Cucinights

Il 17 novembre ore 21.00, la rassegna CuciNights presenta la restituzione dei laboratori Passaggi – Verso l’isola e IntegralMente, in scena presso il Centro polifunzionale Ciro Colonna di Ponticelli (Via Curzio Malaparte, 42). Il primo momento nasce da un laboratorio di scrittura creativa e teatro, a cura di Stefania Bruno e Nicola Laieta con la partecipazione di Valerio Apice; il secondo è frutto del laboratorio in italiano e LIS, curato da Martina e Valentina Di Leva, destinato ad allievi sia udenti che sordi, che vuole sviluppare nei partecipanti la competenza nell’uso di un nuovo linguaggio non verbale, affidando la comunicazione al corpo, e non alla lingua che, in alcuni contesti, può rappresentare un muro.

La partecipazione è gratuita con un aperitivo offerto al pubblico. È prevista inoltre una degustazione di piatti della tradizione (a prezzi popolari), rivisitati dalle cuoche di CuciNapoli Est, cucina sociale nel cuore del quartiere.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Affabulazione” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. Per info e prenotazioni: 3355432067 e al link https://forms.gle/1Nu1M7SJ762p2pKE8

Passaggi – Verso l’isola, partendo dalle parole di un racconto di José Saramago, conduce i partecipanti verso il desiderio e la ricerca di conoscersi attraverso il proprio e l’altrui sguardo. A seguire, un estratto dal monologo Pulcinellesco di e con Valerio Apice, dedicato alla maschera di Pulcinella, per rendere omaggio alle compagnie di teatranti girovaghi della Commedia dell’Arte. Quattro diversi personaggi raccontano l’eterna storia di Pulcinella: servo irriverente, figlio disubbidiente, trasgressore vittima del potere e forza vitale in grado di risollevarsi e rinascere, sullo sfondo di una Napoli che svela la sua crudeltà e la sua bellezza. Valerio Apice, autore-attore, alterna prosa, poesia, canzoni, in un ritmo serrato in cui lo spettatore è giocosamente coinvolto. Con l’ausilio del video in scena, dell’improvvisazione, della recitazione cantata, Apice ci porta in viaggio attraverso la tradizione napoletana ricca di contaminazioni e reinvenzioni. Le maschere dello spettacolo sono state realizzate dalla famiglia Sartori e la maschera di Pulcinella è stata creata sulla matrice in legno che Amleto Sartori ideò per Eduardo De Filippo.

Nella stessa serata, è prevista la restituzione del laboratorio IntegralMente. Il progetto formativo è realizzato attraverso la dimensione ludica dell’improvvisazione e del teatro, per sviluppare nei partecipanti una competenza all’uso di un nuovo linguaggio comunicativo. L’esperienza teatrale permette di esplorare un codice che nasce dal linguaggio non verbale, facendo del corpo lo strumento privilegiato della comunicazione e della relazione tra le persone. Da qui le due insegnanti, Martina e Valentina Di Leva, sono partite per valorizzare l’espressività spontanea dei partecipanti e far loro usare parallelamente una lingua segnica strutturata (LIS), come mezzo concreto di comunicazione, prescindendo dalle parole. Il laboratorio ha coinvolto persone sorde e udenti, per lavorare sulle distanze di relazione, oltre che insegnanti ed educatori interessati alla conoscenza e alla gestione della comunicazione segnico-gestuale.

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ORFANI DI FEMMINICIDIO: DALLA CAMPANIA PROCEDURA OPERATIVA PER LA TUTELA DEI MINORI

Nell’Italia meridionale sono stati individuati 305 orfani di femminicidio, di cui 72 in Campania. Sono i dati emersi nel corso della tavola rotonda sui figli di vittime di crimini domestici che si è svolta oggi a Napoli, organizzata dalla cooperativa sociale Irene 95 e dal Consorzio Co.Re. in collaborazione con il Comune di Napoli e Cnca (coordinamento nazionale comunità di accoglienza) nell’ambito del progetto Respiro (Rete di Sostegno per Percorsi di Inclusione e Resilienza con gli Orfani Speciali).
Respiro, giunto al secondo anno di operatività, è realizzato dalla cooperativa Irene ’95 in qualità di ente capofila, in collaborazione con una rete di 13 partner dell’area sud Italia e isole, ed è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
“È stato difficile individuare questi dati sugli orfani speciali – ha commentato Fedele Salvatore, presidente di Irene 95 – ed è stato possibile soltanto facendo un lavoro alla vecchia maniera: abbiamo passato mesi sui giornali a leggere tutti i fatti di cronaca degli ultimi 15 anni. Di questi 305 orfani individuati, per 100 abbiamo avviato la presa in carico, dopo aver fatto un’analisi dei bisogni; per altri 123 abbiamo per il momento abbiamo solo avviato i contatti; gli ultimi 82 invece sono stati soltanto individuati”.
Secondo Salvatore, la cosa importante è che non bisogna considerare questi orfani come effetti collaterali “ma si tratta di persone, con una loro dignità da tutelare e proteggere. Noi dobbiamo fare in modo di lasciare in eredità allo Stato, quando questo progetto finirà, una procedura condivisa, un modo di agire che serva alla tutela del minore, è necessario che sia chiaro ‘chi fa cosa’ subito dopo la morte della vittima”.
Maria de Luzenberger, procuratrice della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Napoli ha sottolineato come in molti paesi esistano delle agenzie per queste vittime minorenni, cosa che manca in Italia. “Ci sono anche delle case protette in cui vengono portate le vittime minori, ed è che lì vanno tutti, dalle forze dell’ordine ai magistrati agli assistenti sociali. Non è più il bambino che si sposta in continuazione ma sono gli altri che vanno da loro”. Per quanto riguarda la necessità di elaborare una procedura condivisa in caso di femminicidio, de Luzenberger ha sottolineato che “bisogna però anche rivendicare la particolarità di ogni caso che va studiato singolarmente. Ci vuole un percorso condiviso, è vero, ma che lasci la possibilità di essere modulato ogni volta, perché ogni caso giudiziario è diverso dall’altro. Gli orfani speciali sono vittime speciali perché hanno bisogno di attenzioni speciali. Spesso si tratta di bambini che sono già vittime di anni di maltrattamenti, ma quando si fa il processo alla fine si procede solo per l’omicidio”.
Di necessità d standardizzare una procedura, velocizzarla e operare in maniera più diretta ha parlato Nunzia Brancato, dirigente divisione anticrimine della Questura di Napoli: “Non c’è ancora un protocollo che ci consente di entrare nell’immediatezza del delitto, per questo stiamo lavorando con la Procura. Nel frattempo ci siamo strutturati per pensare alle vittime in quanto tali. Ogni caso è un caso a sé e porta con sé una violenza speciale. Per questo è un bene avere degli schemi predefiniti, una preparazione di base, perché può aiutare a conoscere un contesto che si può replicare anche se non si può dare mai per scontato niente. È chiaro che però  non sono la figura di riferimento che interviene nell’immediato, io sono un link, un anello di collegamento. Ho bisogno del filtro dei servizi sociali, degli enti comunali. Per questo serve sicuramente una struttura di raccordo”.
“Noi cerchiamo di investire in formazione e capillarità – ha commentato il capitano Giovanni Spadoni, del comando provinciale dei Carabinieri – È necessario che chi per primo interviene abbia già gli strumenti per approcciare casi così delicati. La formazione ti dà gli strumenti prima che avvenga il fatto. Questi ragazzi possono essere recuperati attraverso un percorso condiviso”.
Alla tavola rotonda ha partecipato anche la presidente ordine degli avvocati di Napoli Immacolata Troianiello che si è detta disponibile alla realizzazione di un protocollo d’intesa per lavorare a questi casi.
Anche Gilda Panico, presidente ordine assistenti sociali della Campania, ha sottolineato la necessità di protocolli condivisi. “Fare in modo che, così come c’è lo psicologo nella scuola, ci sia anche l’assistente sociale. Sarebbe importante anche avere un luogo neutro all’interno delle scuole dove una mamma che accompagna un bambino possa parlare delle sue cose, perché spesso la questura è vista come ‘troppo’”.
Elena Procino, del comitato pari opportunità dell’Ordine degli Psicologi della Campania ha parlato anche dell’importanza di puntare l’attenzione sulle emozioni: “Abbiamo parlato poco dell’emozione del dolore che questi bambini provano. I bambini provano un dolore immenso e anche tanta rabbia. Il lavoro che possiamo fare è questo: educare alle emozioni, che non sono solo quelle positive che la nostra società ci impone. Dobbiamo fare i conti anche con quelle negative”.
Giovanni Galano, Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione Campania ha chiesto di aggiungere a questo dibattito sulle vittime speciali anche le asl e gli ambiti perché “non possiamo non coinvolgere la neuropsichiatria infantile in questo ragionamento. Il trauma non si elimina, ma si elabora. Come? Noi ci dobbiamo occupare le generazioni future”.
“C’è l’impegno della scuola a lavorare insieme – ha detto Annamaria Fierro, dell’ufficio scolastico regionale – perché il nostro obiettivo deve essere quello di permettere al minore di chiudere quel fascicolo un domani, soprattutto da un punto di vista umano, non solo legale.Porto l’impegno della scuola di lavorare per l’accoglienza da parte di docenti e alunni, di integrazione e promozione di cultura dell’inclusione”.
Ad inizio dibattito hanno portato i saluti l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese, la consigliera regionale Roberta Gaeta e GiovanPaolo Gaudino, presidente di Co.Re.
Trapanese ha ribadito l’importanza dell’infanzia “sempre al centro delle nostre  azioni. La rete che si può costruire è la cosa più importante. Per quanto ci riguarda, diamo la massima disponibilità per essere quanto più operativi possibile”. Roberta Gaeta ha anche sottolineato, come gli altri, l’importanza di lavorare ad una procedura condivisa attraverso percorsi di vita che siano dei programmi, non solo dei progetti. Dobbiamo riuscire a standardizzare perché ci vuole l’ordinarietà”. Secondo Gaudino “è importante vedere le istituzioni che si mettono insieme per tirare fuori procedure che possono servire. Per la tutela dei minori è importante che tutti ci mettiamo insieme e si segua tutto il percorso perché la tutela va seguita quotidianamente, finché il ragazzo non vive a pieno nella società”.

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Giornata mondiale dei nati prematuri, i monumenti si illuminano di viola

Il Comune di Napoli aderisce alla Giornata Mondiale della Prematurità, che si celebra domani. Per l’occasione, la facciata di Castel Nuovo e la Fontana del Nettuno in piazza Municipio si illumineranno di viola.

Sono circa 25.000 i neonati prematuri che ogni anno vengono alla luce in Italia. Piccoli e fragilissimi, a volte con un peso inferiore ai 1.500 grammi, si affacciano alla vita ed iniziano la loro sfida nella Terapia Intensiva Neonatale. Un percorso duro, a volte molto lungo, che i piccoli dovranno affrontare fuori dal grembo della mamma, ma con la fondamentale vicinanza dei genitori.

La Giornata Mondiale della Prematurità è giunta alla 15esima edizione. Come ogni anno, la SIN – Società Italiana di Neonatologia ha promosso diverse iniziative per sensibilizzare le persone. E proprio per richiamare l’attenzione sul tema, ospedali, piazze, monumenti, social network e siti web si vestiranno di viola, colore simbolo della giornata, grazie alla collaborazione di Comuni, associazioni e operatori sanitari. Il claim di quest’anno recita “Gesti semplici Grandi risultati: contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque”.

La SIN e il Coordinamento delle Associazioni dei Genitori Vivere ETS collaborano per migliorare la qualità delle cure per i neonati prematuri e per tutti quei bambini ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale. Innanzitutto, battendosi per l’apertura delle TIN h24 e per dare la possibilità ai genitori di essere realmente parte integrante delle cure, stando a contatto con i loro piccoli sin da subito.

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