Primo Maggio senza festa per le persone con disabilità: “Sempre più escluse dal mondo del lavoro”

Su 100 persone con disabilità tra i 15 ed i 64 anni solo il 32,5 è occupato, contro il 58,9% dell’intera popolazione. Il 20% è in cerca di occupazione. Questa la triste fotografia dell’Istat circa l’occupazione delle persone con disabilità. I numeri risultano ancor più impietosi se raffrontati con la media Ue, che è superiore al 50%. Il sistema pubblico di collocamento non riesce a realizzare più di 20/30mila inserimenti l’anno. Condizione ancor più svantaggiosa se si considera anche la disparità di genere. Le donne con disabilità sono oggetto di discriminazione ancora più accentuata nel mondo del lavoro, sia rispetto agli uomini con disabilità, sia rispetto alle altre donne.

 

“È doloroso constatare ancora una volta, soprattutto in occasione della Festa dei lavoratori, la profonda esclusione che le persone con disabilità vivono. Troppo spesso sono costrette a una ricerca di lavoro infruttuosa o subiscono trattamenti meno equi. Il lavoro è fondamentale per favorire l’inclusione ed una vita piena e dignitosa. È urgente intervenire e modificare quelle politiche del lavoro che di fatto ad oggi non consentono alle persone con disabilità di potervi accedere. Il tema lavoro deve diventare una priorità di questo Governo anche in considerazione dell’avvenuta approvazione della legge delega sulla disabilità. Domani è la festa della nostra Repubblica perché i padri costituenti hanno poggiato la costituzione sul lavoro. Noi continueremo con forza a ribadirlo”. A dirlo il presidente FISH, Vincenzo Falabella.

 

L’articolo Primo Maggio senza festa per le persone con disabilità: “Sempre più escluse dal mondo del lavoro” proviene da Comunicare il sociale.

BRADISISMO, INCONTRO PUBBLICO A BACOLI LE AUTORITA’ DI PROTEZIONE CIVILE RISPONDONO ALLE DOMANDE DEI CITTADINI

Si terrà lunedì 6 maggio alle ore 15.30, presso la Sala dell’Ostrichina del Real sito borbonico del Fusaro, a Bacoli, un incontro pubblico con la cittadinanza sul tema Bradisismo organizzato da Regione Campania, Dipartimento di Protezione Civile e Comune di Bacoli al quale prenderanno parte le massime autorità del sistema di Protezione Civile.
Dopo i saluti del Prefetto di Napoli, Michele di Bari, dell’assessore alla Sicurezza della Regione Campania, Mario Morcone, dell’assessore alla Protezione Civile del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, delegato del Sindaco della Città Metropolitana di Napoli e del sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, sarà dato spazio alle domande dei cittadini sulle tematiche connesse al fenomeno bradisimico, al rischio vulcanico e alle pianificazioni di protezione civile.
Per fornire un quadro esaustivo sui vari argomenti che saranno proposti, sia dal punto di vista scientifico che tecnico saranno presenti: il Capo del Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Fabrizio Curcio, il suo Vice Titti Postiglione; il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania, Italo Giulivo; la direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Ingv, Francesca Bianco; il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Di Vito; il presidente del Consorzio Interuniversitario Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Mauro Dolce con il responsabile scientifico dello stesso Centro, Andrea Prota e il responsabile scientifico del Centro di competenza della Protezione Civile Nazionale Plinius, Giulio Zuccaro.
Obiettivo dell’iniziativa, che si inquadra nel Piano di Comunicazione alla Popolazione sul bradisismo sviluppato dalla Regione Campania nell’ambito del Decreto-Legge 140 del 12 ottobre scorso e approvato con delibera di Giunta Regionale della Campania numero 679/2023, è quello di offrire alla popolazione la possibilità di ricevere tutte le notizie utili relative al rischio ai Campi Flegrei.
Saranno illustrate le misure previste dalla Pianificazione nazionale sul bradisismo e si farà il punto sullo stato di attuazione del decreto e sulle verifiche in essere.

L’articolo BRADISISMO, INCONTRO PUBBLICO A BACOLI LE AUTORITA’ DI PROTEZIONE CIVILE RISPONDONO ALLE DOMANDE DEI CITTADINI proviene da Comunicare il sociale.

Al cinema Astra a Napoli, il film “La Giunta”

Il film documentario «La giunta» di Alessandro Scippa, sulle amministrazioni comunali napoletane con sindaco Maurizio Valenzi, ritorna a Napoli il 3 maggio, alle ore 19, nell’ambito di «AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale» (la rassegna curata da Arci Movie) al Cinema Academy Astra in via Mezzocannone.
Alla proiezione saranno presenti il regista, la produttrice Antonella Di Nocera e Lucia Valenzi.
Venite numerosi!
Per ulteriori info: www.arcimovie.it

L’articolo Al cinema Astra a Napoli, il film “La Giunta” proviene da Comunicare il sociale.

PROGETTO VICTORY OVER VIOLENCE PER LE DONNE SOPRAVVISSUTE AGLI ATTACCHI CON L’ACIDO

 Oggi più che mai la violenza di genere è un tema che scuote e indigna l’opinione pubblica, eppure sembra essere un fenomeno in continua crescita anche perché le modalità di aggressione sembrano essere davvero tante e imprevedibili. Se in Italia è particolarmente sentito, si tratta tuttavia di un fenomeno che coinvolge tutto il mondo.

In India, per esempio, nonostante le donne siano riuscite a ricoprire cariche istituzionali importanti già dagli anni ’60, vige una dicotomia alquanto spaventosa che è inversamente proporzionale al potere che la donna ha avuto in politica. Le donne continuano infatti a subire ogni genere di violenza, ma tra tutte emergono gli attacchi con l’acido che colpiscono donne appartenenti a qualsiasi classe sociale, casta, credo e religione.

 “L’acido solforico è un’arma, non richiede un diretto contatto fisico da parte dell’aggressore, è corrosivo, penetra fino alle ossa danneggiando muscoli e provoca gravi danni funzionali; la cosa assurda è che si può comprare senza prescrizioni, in totale tranquillità a un prezzo bassissimo” – spiega Kulsum Shadab Wahab Ceo di HOTHUR FOUDATION.

 Arianna Alessi Vice presidente della FONDAZIONE OTB, interviene “Qualsiasi donna può essere vittima di questa violenza maschile che consiste nello sfregiare il viso o il corpo con l’acido; un reato premeditato che mutila in maniera permanente la donna e viene utilizzato dall’uomo come lezione, vendetta – spiega Alessi che continua – Il fattore scatenante è spesso il rifiuto, causato per esempio dal fatto che la donna non ha accettato una proposta di matrimonio oppure perché ha chiesto il divorzio. In India l’uomo si sente libero di aggredire in questo modo violento. Nel Paese però non esiste un sistema completo di registrazione delle ustioni, infatti, i dati recentemente registrati sono una summa di varie fonti – es: le agenzie indipendenti, piccole comunità, ospedali, le vittime, comunità femminili, unità di banca della pelle – tutti questi casi portano a stimare un valore di almeno 450 casi in tutta l’India, ma il numero effettivo potrebbe superare i 1000 casi”.

 Gayathri per esempio è una di queste vittime.  La sua storia di resilienza inizia ai tempi dell’università quando era una giovane e brillante donna che subiva ossessive avances da un ragazzo, le attenzioni erano talmente malate che erano degenerate anche in aggressioni fisiche.

Quando lo stalker chiede alla famiglia di Gayathri di poterla sposare, il padre rifiuta rispettando la volontà della figlia, ma questa decisione scatenerà l’ira del ragazzo che per vendetta sfregerà con l’acido la giovane donna. Non solo, la colpirà più volte con un coltello lasciandola gravemente ferita.

Da quel momento la vita di Gayathari è cambiata: si è trovata sola  in uno stato di salute e psicologico a dir poco tremendi e rifiutata dalla società, infatti in India essere vittima di acido è un disonore, un’onta gravosa che porta le famiglie di origine ad allontanarsi. Grazie a HOTHUR FOUNDATION, però, la ragazza ha potuto affrontare negli anni costosissime operazioni di innesto di pelle – al momento sono a quota 36 e in programma ha altri 11 interventi – ma è anche riuscita a terminare gli studi e ha iniziato un percorso lavorativo pieno di soddisfazioni, dimostrando un incredibile coraggio.

 

 LA FONDAZIONE OTB, che da sempre si batte per sostenere chi è in difficoltà, ha deciso di sostenere l’organizzazione filantropica HOTHUR FOUNDATION di Kulsum Shadab Wahab finanziando economicamente il progetto VICTORY OVER VIOLENCE.

 Il progetto consiste nel programma di reinserimento sociale per le donne indiane sopravvissute ad attacchi con acido, come nel caso di Gayathri, non solo attraverso il finanziamento dei loro interventi chirurgici (purtroppo tanti e costosi per ogni vittima), ma anche dando supporto psicologico e sostenendo la formazione lavorativa delle vittime. L’iniziativa si rivolge anche ai figli delle sopravvissute, qualora ci fossero, che hanno bisogno di aiuto per l’istruzione.

“Il nostro obiettivo non è solo quello di riportare alla normalità le vite delle vittime di attacchi con l’acido, ma anche di renderle più forti di prima e di riconoscere che non sono vittime ma sopravvissute” dichiara Arianna Alessi “ dei 100 mila euro che allochiamo, 80 sono destinati alle donne che hanno subito violenza, serviranno a sostenere  le attività  necessarie come gli interventi di medicina chirurgica e psicologica. I restanti 20 mila euro saranno invece indirizzati alle famiglie, in particolare ai figli. Da un’indagine recente infatti è emerso che l’85% delle persone sfreggiate con l’acido è di sesso femminile e la restante percentuale del 15% è individuata nei figli di queste donne. Ci occuperemo anche di loro quindi, con consulenze a sostegno della famiglia”.

“Sono molto felice che OTB FOUNDATION si sia unita a noi per supportare questa causa – dichiara Kulsum Shadab Wahab che continua – con la Fondazione Hothur ci occupiamo di reintegrare, educare, e responsabilizzare, aiutando queste donne, spesso giovani ragazze, a fare la cosa più semplice: ascoltarle. Successivamente ci mobilitiamo per poter dare loro il sostegno necessario per emergere dai loro traumi occupandoci in primis di aiuti finanziari- perché gli interventi di innesto di pelle sono molto complessi e onerosi dal punto di vista economico, è praticamente impossibile essere ospedalizzate dal governo a un prezzo abbordabile – ma non solo, diamo loro anche rifugio, terapia e sostegno in tutti i modi possibili. Dopo la pandemia, l’India ha affrontato una pandemia ombra in cui la violenza contro le donne era al suo apice e continua a esserlo anche oggi, ci sono stati attacchi con l’acido, bruciature da cherosene e tutte le forme di violenza inaudite su donne e bambini.  Moltissimi casi non vengono registrati ed è difficile fare delle stime ma la nostra Fondazione ritiene che potrebbero essere anche più di mille. Con  OTB  Foundation daremo la cosa più preziosa per un essere umano: la speranza”.

 OTB Foundation è nata nel 2006 come organizzazione non profit del gruppo OTB. Creata con la missione di agire prontamente e concretamente in situazioni di emergenza e migliorare la vita delle persone in maniera sostenibile garantendo loro uguali opportunità, opera in Italia e nel mondo attraverso specifici criteri di selezione: impatto sociale diretto, sostenibilità ed innovazione. Dalla sua nascita ad oggi, OTB Foundation ha investito in oltre 350 progetti di sviluppo sociale nel mondo, con un impatto diretto sulla vita di circa 350.000 persone. www.otbfoundation.org

 Hothur Foundation – Hothur Foundation è un’organizzazione di assistenza sociale fondata da Hothur Shadab Wahab nel 2011 in India, più precisamente nella città di Bangalore. La sua missione è migliorare le condizioni dei gruppi sociali più svantaggiati, tra cui donne, bambini, disabili e anziani, fornendo loro assistenza educativa, medica e psicologica. La Fondazione Hothur contribuisce anche alla crescita infrastrutturale di strade, centri educativi e istituzioni scolastiche: “Il servizio all’umanità è servizio a Dio”: questo è il motto che ha sempre guidato la fondazione nel suo nobile cammino.

https://www.hothurfoundation.com/

L’articolo PROGETTO VICTORY OVER VIOLENCE PER LE DONNE SOPRAVVISSUTE AGLI ATTACCHI CON L’ACIDO proviene da Comunicare il sociale.

Olio d’oliva contraffatto, carabinieri ne sequestrano quasi una tonnellata in provincia di Napoli

“Chiunque pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a euro 1.032”. E’ questo il reato a cui risponderà una 27enne di Afragola già nota alle forze dell’ordine.

La donna è stata fermata in strada, mentre guidava un piccolo furgone.

Nel cassone, i militari hanno rinvenuto quasi 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. In auto anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate e non ancora applicate, riconducibili ad un marchio oleario conosciuto.

Il carico è stato sequestrato e sarà sottoposto ad analisi chimiche, la 27enne denunciata.

L’articolo Olio d’oliva contraffatto, carabinieri ne sequestrano quasi una tonnellata in provincia di Napoli proviene da Comunicare il sociale.