Festa degli innamorati, un invito al sesso sicuro per contrastare le malattie sessualmente trasmissibili

ROMA- “Fate l’amore…con protezione!”. Non è il claim rivisitato di uno storico spot pubblicitario, ma l’appello che l’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) lancia in occasione della Festa degli Innamorati con l’obiettivo di sottolineare l’importanza del sesso sicuro (non solo a San Valentino!), unico modo per prevenire le Malattie Sessualmente Trasmissibili (MTS). Dal Papilloma virus (HPV) all’HIV, dall’ Herpes genitale (HSV) alla Candida, fino alla Sifilide. Queste sono solo alcune delle MTS in costante aumento, soprattutto tra i giovani. Circa 340 i milioni di casi nel mondo, di cui oltre 110 milioni tra i ragazzi al di sotto dei 25 anni.

Si stima, infatti, che ogni anno 1 adolescente su 20 contragga una malattia a trasmissione sessuale. Numeri che tendono a salire vertiginosamente quando si parla di HIV: oltre il 50% delle nuove infezioni colpisce ogni anno giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Attorno ai 20 anni, inoltre, la maggiore prevalenza di infezioni da HPV: «La conoscenza tra i giovani in tema di infezioni e malattie a trasmissione sessuale – ha spiegato la Susanna Esposito, presidente WAidid e ordinario di pediatria all’Università degli Studi di Perugia-. è ancora troppo superficiale. Sono pochi, per non dire pochissimi, i giovani che conoscono queste malattie, le modalità di contagio e lo specialista cui rivolgersi. Molti non sono informati, ad esempio, sulla possibilità di contrarre alcune infezioni sessuali anche attraverso rapporti sessuali non completi. Basti pensare alle infezioni da Papilloma Virus (HPV) per cui l’unica potente arma per proteggere i nostri ragazzi, femmine e maschi, è la vaccinazione, una vera e propria recente conquista della ricerca scientifica. Il 20% degli adolescenti confonde contraccezione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse».

L’infezione da HPV può essere transitoria, cioè può durare qualche mese, o persistente, prolungandosi per anni. L’HPV è condizione necessaria perché si sviluppi il tumore dell’utero e rappresenta il principale fattore di rischio per il tumore ai genitali maschili, con 1 caso su 3. Ad associarsi all’HPV, sia nella donna sia nell’uomo, altre neoplasie: dall’88% al 94% dei tumori dell’ano, circa il 26% dei tumori della bocca e della laringe, il 30%-50% dei tumori non melanoma della cute. Per questa ragione, nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e nei nuovi LEA, la vaccinazione gratuita nel corso del 12esimo anno di età è stata estesa anche ai soggetti di sesso maschile. Quando si parla di HPV, l’incidenza nel soggetto maschile è simile a quella nel soggetto femminile, mentre a colpire principalmente gli uomini è l’HIV: nel 2017 le persone di sesso maschile che hanno ricevuto una diagnosi rappresentano oltre il 76% dei casi. La maggioranza di questi è attribuibile a rapporti sessuali non protetti, che costituiscono l’84,3% dei casi. «Importante sottolineare- – ha aggiunto Esposito-  come questa infezione possa essere prevenuta grazie all’educazione e all’adozione di comportamenti che possono contrastare il rischio di contagio Oggi in Italia l’HIV viene trasmesso soprattutto attraverso rapporti sessuali non protetti e il numero di giovani che contraggono l’infezione è in crescita, soprattutto tra le ragazze, anche a causa dell’assenza di campagne informative adeguate. Infine, per sfatare pregiudizi, è bene ricordare che il contagio non può avvenire attraverso pratiche quotidiane come stringersi le mani, baciarsi, abbracciarsi o fare un tuffo in piscina».

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Donazione organi, il Csv Napoli ospita incontro formativo dell’Aido

NAPOLI – Sarà il Csv Napoli ad ospitare uno dei tre momenti formativi che l’Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule) ha organizzato per i suoi volontari in tema di fundraising. L’incontro si terrà sabato 16 febbraio, dalle 10 alle 17, presso la sede del Centro di servizio per il volontariato al Centro Direzionale isola E1 -1°piano. Saranno presenti rappresentanti della presidenza nazionale dell’Aido, oltre al presidente del Csv Napoli, Nicola Caprio, che porterà i saluti istituzionali del Centro: “Siamo orgogliosi di ospitare l’evento dell’Aido, tra le più importanti associazioni del territorio nazionale”, spiega Caprio. Dopo la data di Napoli, gli incontri formativi si terranno a Milano (il 2 marzo) e a Firenze (il 9 marzo).

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Giornata internazionale dell’epilessia: dalla Società Italiana di Neurologia un messaggio positivo sulle nuove terapie

ROMA – L’epilessia è una delle più comuni patologie neurologiche, con circa 500.00 persone affette in Italia, e, sebbene possa insorgere a qualunque età, il maggior numero di casi si registra in epoca neonatale-infantile e nell’anziano.

In occasione della Giornata Nazionale dell’Epilessia, che si celebra oggi, lunedi 11 febbraio, la Società Italiana di Neurologia sottolinea i passi avanti della ricerca: attualmente le opportunità terapeutiche disponibili permettono di controllare completamente le crisi epilettiche nel 70% dei soggetti.

“La ricerca scientifica è molto attiva nel campo dell’epilessia – afferma il Prof. Umberto Aguglia, Coordinatore del Gruppo di studio Epilessia della SIN, Ordinario di Neurologia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e Direttore del Centro Regionale Epilessie del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria – e nuovi farmaci vengono periodicamente immessi in commercio, aumentando l’armamentario terapeutico in possesso del neurologo a beneficio sia dell’aderenza terapeutica, sia della qualità di vita delle persone con epilessia. In alcuni soggetti resistenti al trattamento farmacologico – precisa il Prof. Aguglia – è possibile ricorrere alla chirurgia, intervenendo direttamente nella zona del cervello da cui hanno origine le crisi. Inoltre, negli ultimi anni, grazie alle nuove tecniche di Risonanza Magnetica e di ricerca genetica, è migliorata la possibilità di riconoscere le cause dell’epilessia e di eseguire, ove possibile, una terapia personalizzata per il singolo paziente”.

Molte epilessie che esordiscono in epoca infantile sono ereditarie e, a volte, possono scomparire con gli anni. Il cervello, infatti, è una struttura dinamica che si sviluppa, cresce e si modifica nel corso del tempo. Nei soggetti anziani, invece, sono le lesioni cerebro-vascolari (ischemiche o emorragiche) e l’ipertensione arteriosa a costituire i fattori di rischio più rilevanti.

“Campagne informative come quella di oggi – conclude il Prof Aguglia – sono fondamentali nella lotta all’Epilessia una patologia ancora circondata da pregiudizi e disinformazione”. Sono molti, infatti, i luoghi comuni ancora da sfatare.

La Società Italiana di Neurologia conta tra i suoi soci circa 3000 specialisti neurologi ed ha lo scopo istituzionale di promuovere in Italia gli studi neurologici, finalizzati allo sviluppo della ricerca scientifica, alla formazione, all’aggiornamento degli specialisti e al miglioramento della qualità professionale nell’assistenza alle persone con malattie del sistema nervoso.

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Stazione Zoologica Dohrn, incontro – dibattito su “L’utilizzo della cinematografia nelle scienze”

NAPOLI – L’eredità lasciata da Charles Darwin, padre della moderna teoria evolutiva, è unica ed eclettica: egli fu pioniere, tra le altre cose, nell’uso della fotografia nell’ambito scientifico. Lo dimostrano i ritratti fotografici che corredano la sua opera L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, addotti non come mere illustrazioni didattiche, ma come evidenze probanti della sua teoria dell’universalità e della natura innata dell’espressione delle emozioni nel mondo animale (uomo incluso). Ottenere questi “scatti”, in un’epoca nella quale l’istantanea non era ancora realizzabile, richiese una lunga lavorazione, cui collaborarono esperti fotografi ed anche artisti. Da Darwin a oggi, l’impiego di tecniche fotografiche e cinematografiche come strumento conoscitivo della scienza non ha fatto che divenire sempre più essenziale. A questo tema è dedicato l’Incontro-Dibattito organizzato dal Comitato Scienza e Società della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, “L’utilizzo della cinematografia nelle scienze”, che si terrà martedì 12 Febbraio, alle ore 16,30, presso la Sala Conferenze dell’Ente di Ricerca. L’evento è inserito nel ciclo di iniziative volute nell’ambito del Darwin Day promosso dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e da F2 cultura. Proprio a Napoli, nei primi anni del ‘900, lavorarono alcuni dei pionieri della cinematografia scientifica come Gaetano Rummo e Osvaldo Polimanti, fisiologo attivo presso la Stazione Zoologica, dove anche Jakob von Uexkull apprese l’uso della “cronofotografia” di Etienne-Jules Marey, per analizzare le sequenze delle risposte neurofisiologiche degli animali in laboratorio. Per l’occasione, interverranno: Lorenzo Lorusso, Medico e storico delle neuroscienze; Virgilio Tosi, Regista e storico del cinema; Monica Zoppè, Scivis-Scientific Visualization Unit, Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Pisa. Moderano l’Incontro-Dibattito: Anna Masecchia Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Napoli Federico II e Marcello Seregni Storico del Cinema. Nel corso del meeting sarà presentata la pubblicazione AA.VV., Osvaldo Polimanti e le origini della cinematografia scientifica, Carocci, Roma 2011, a cura di Lorenzo Lorusso, Virgilio Tosi, Giovanni Almadori. Il Darwin Day vuole offrire quest’anno l’occasione per recuperare questa straordinaria tradizione cinematografico-scientifica, ed allo stesso tempo per gettare uno sguardo sull’evoluzione recente dei potenti e sempre più sofisticati strumenti con i quali la scienza continua ad estendere l’ambito del visibile oltre le scale spaziali e temporali dell’occhio umano. Tra gli eventi che appartengono al ciclo di iniziative del Darwin Day, è doveroso ricordare l’Incontro con Virgilio Tosi, La cinematografia scientifica: origini, sviluppo con proiezione di documentari, che si svolgerà presso il Cinema Astra di Napoli il giorno 12 Febbraio alle ore 10,00.

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Due giorni di Street Art ai Quartieri Spagnoli LE FOTO

NAPOLI – C’è Xel, artista torinese, che a Napoli non è mai stato ma il suo scorcio dei Quartieri spagnoli lo ha già immaginato, buttando giù un bozzetto. Inizia a dipingere e la trasformazione dell’opera parla di un contrasto tra realtà e immaginazione, stereotipo contro stupore di fronte al reale. C’è Luigi Loquarto e la sua foglia di mandorlo nella nicchia della Fondazione Foqus, simbolo di rinascita in omaggio ai Quartieri, da pianta che genera nuove piante e le nervature delle foglie, come d’incanto, diventano i vicoli del territorio. C’è Iabo, con il suo Don Pedro che diventa icona pop, sagoma di un profilo che evoca la storia, quel Don Pedro da Toledo ideatore dei Quartieri secoli fa, contrasto tra epopea e social network in una cornice di “mi piace”. Parole d’ordine: “operazione don Pedro”. Oltre a queste tre opere (promosse da INWARD) ci sono i Guerrilla Spam e la loro edicola votiva dei giorni nostri, progettata con i ragazzi diversamente abili di Argo e gli studenti della Scuola Diffusa DPDB (promossa da FOQUS). Dentro, icone un po’ speciali, da Maradona alla Madonna. Poi c’è Vitttorio Valiante e la sua Tarantina Taran, ultimo “femminiello” rimasto ai Quartieri spagnoli e icona di forza e coraggio, opera che suscita stupore in chi passa, immagine che va oltre la paura e lo stereotipo.









Si è chiuso START, STREET ART, COMUNITA’ E TERRITORIO, la due giorni promossa da Mecenate 90 e Fondazione Foqus, patrocinata dal Comune di Napoli e Fondazione con il Sud, che ha visto grande partecipazione, di pubblico comune e di addetti ai lavori. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con 999Contemporary, Ecomuseo Casilino, INWARD Osservatorio sulla creatività urbana, Tavolo per la creatività urbana del Comune di Napoli, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Accademia di Belle Arti di Napoli, Associazione Hermes, TeatrInGestAzione.

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