Bando “Liberi di crescere”: 18 progetti finanziati per sostenere l’integrazione sociale di minori figli di persone detenute e la continuità affettiva con il genitore ristretto

Sono 18 i progetti selezionati con il bando “Liberi di crescere”, promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile con un contributo complessivo di 10 milioni di euro, volti a sostenere l’integrazione sociale di bambini e ragazzi figli di persone detenute, favorendone la continuità affettiva nei confronti del genitore ristretto.
Un programma di interventi, principalmente a carattere socio-educativo, volti a contrastare i fattori di marginalità sociale che derivano dalla reclusione di uno o entrambi i genitori e che impattano negativamente sul processo di crescita dei bambini e ragazzi figli di persone detenute e sul benessere dei relativi nuclei familiari, spesso sfociando in situazioni di povertà educativa.
 Oltre che sui destinatari diretti (minorenni e genitori), il bando intende incidere sui contesti, producendo un cambiamento in termini sia di attivazione di corresponsabilità tra istituti penali, enti pubblici e privato sociale, sia di diffusione di una cultura sulle conseguenze affettive ed educative derivanti dall’esperienza detentiva.
Gli attori territoriali individuati come potenziali agenti del cambiamento desiderato sono gli enti della giustizia penale (case circondariali, case di reclusione, uffici di esecuzione penale esterna, provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria, centri per la giustizia minorile, etc.) e il personale penitenziario, le amministrazioni locali, i servizi sociali territoriali, gli istituti scolastici e gli uffici scolastici regionali e/o provinciali, i garanti per l’infanzia e l’adolescenza, le famiglie e gli enti di terzo settore.
 Delle 18 iniziative sostenute sette prevedono interventi nell’area Nord, tre nell’area Centro e otto nell’area Sud.
I progetti selezionati intervengono in 69 istituti penitenziari di varia natura: case circondariali e case di reclusione maschili e femminili, ICAM, IPM, ICATT, carceri di massima sicurezza, distribuiti in 64 comuni in tutta Italia.
Solo 6 progetti prevedono azioni circoscritte a una sola casa circondariale, mentre la maggior parte delle proposte assume una dimensione regionale, coinvolgendo tutti (o quasi) gli istituti di pena presenti. Tale scelta consente di agire a livello sistemico, uniformando modalità di intervento e presa in carico globale e continuativa di bambini/e e ragazzi/e figli di persone detenute.

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Ecco Delante “welcome inside art” la cooperativa sociale che attraverso l’innovazione sociale rende fruibili i siti artistici napoletani ai sordi e ai ciechi

Come valorizzare il Centro Storico della città di Napoli, portando a conoscenza anche le bellezze meno note a tutti, compreso ai sordi e i ciechi?
Mercoledì 22 aprile alle 18 presso la Basilica della Pietrasanta a Spaccanapoli sarà presentata agli operatori e alla stampa la Cooperativa Delante “welcome inside art”.
La mission della cooperativa (che si serve per i suoi progetti di innovatori sociali, psicologi, guide turistiche, giornalisti, operatori Lis) è sviluppare soluzioni tecnologiche che permettano di superare alcuni dei limiti che impediscono oggi una piena fruizione dell’esperienza turistica per determinate categorie di persone che presentano delle disabilità.
“La tecnologia per noi è un fine e mai un mezzo. Grazie a nuove soluzioni tecnologiche, pensate anche per dispositivi mobili, aiuteremo le persone a “immergersi” nella scoperta del patrimonio artistico e culturale della città” ha affermato Antonio Aprea, innovatore sociale e Ceo di Delante. Nella splendida Basilica della Pietrasanta ne discuteranno la docente universitaria ed esperta di economia delle arti Daniela Savy, Ugo De Flaviis Presidente della Fondazione San Giuseppe dei Nudi, Raffaele Iovine, presidente del Polo della Pietrasanta, il Ceo Delante Antonio Aprea, il giornalista Paolo Perrotta, il coordinatore del Corso di Laurea in Innovazione Sociale della Federico II Francesco Pirone, la direttrice dei Centri per i servizi del volontariato del Comune di Napoli Giovanna De Rosa, l’assessore comunale alle politiche sociali Luca Trapanese, Marcello Cama (Assoprovider), Errico Formichella (Self Consulting), Giuseppe Fornaro Presidente dell’Associazione Ciechi e la Presidente dell’Asociazione Giovani pro Lis Giuseppina Saracino.
Dolcini e caffè saranno serviti delle ragazze e dai ragazzi de l’Altro Bar, progetto di inclusione sociale dell’Istituto Antoniano di Portici.

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“Vivere bene, insieme e non da soli”: la Giornata Mondiale del Servizio Sociale

“Vivere bene, insieme e non da soli” è il titolo che l’Ordine degli Assistenti Sociali ha scelto per l’evento celebrativo della Giornata Mondiale del Servizio Sociale, il cui tema di quest’anno è “Buen Vivir: Un futuro comune per un cambiamento trasformativo”, che si terrà il 23 aprile 2024 a Pompei, nella la Sala Trapani del Pontificio Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario, dalle 9 alle 14, con inizio registrazione partecipanti dalle 8.15. La giornata inizia con i saluti Istituzionali del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dell’Arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, di Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei, di Gaetano Manfredi, sindaco della Città Metropolitana, di Lucia Fortini, assessore regionale alla Scuola, Politiche Sociali e Giovanili, di Giuseppe Russo, direttore generale Asl Napoli 3 Sud. A dare il via ai lavori, gli interventi di Gilda Panico, presidente del Consiglio regionale dell’Ordine degli Assistenti sociali (CROAS) della Campania, e di Rosina Barbara, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine. A seguire Lectio Magistralis su “Il Buen Vivir in rapporto al servizio sanitario professionale (S.S.P) di Silvia Fargion, docente dell’Università di Trento.
Apertura e presentazione dei Lavori affidate al giornalista Franco Buononato.
Di seguito, prima tavola rotonda su “Vivere bene: il ruolo del Servizio Sociale Professionale” con relazioni di Gianmario Gazzi, direttore Fondazione Nazionale Assistenti Sociali, di Rosa Barone, presidente CROAS Toscana, di Giuseppe Palo, presidente CROAS Basilicata, di Salvatore Gargiulo, docente Università Suor Orsola Benincasa, di Samuele Ciambriello, Garante delle persone private della libertà Regione. Modera Massimo Corrado, tesoriere CROAS Campania.
La seconda tavola rotonda, su
“Vivere bene: l’inclusione per un cambiamento trasformativo”, moderata da
Emilio Di Fusco, consigliere Commissione Comunicazione CROAS Campania, vedrà la partecipazione di Roberta Gaeta, consigliere Regione Campania, di Giovanni Russo, dirigente scolastico Liceo “S. Cantone”, di Giovanni Galano, Garante dell’Infanzia Regione Campania, di Stella Pasqualina Carfora, consigliera CROAS Campania Terzo Settore.
Le conclusioni sono affidate a Gaetano Malerba, vicepresidente CROAS Campania.
“Il Buen Vivir – si legge in un documento del Croas – è per contribuire al cambiamento strutturale delle difficoltà che esistono a livello mondiale ed è importante che il Servizio Sociale Professionale riconosca che il cambiamento sostanziale è legato alle azioni promosse da movimenti di massa in cui popolazioni di diverse estrazioni hanno lavorato insieme per condividere interessi comuni. E’ importante – si legge ancora nel documento – ricordare che tutte le azioni politiche sono sostenute da visioni diverse del mondo che devono essere prese in considerazione nella co-costruzione di un mondo eco-sociale”.
“Pertanto – continua il documento- è opportuno che gli assistenti sociali di tutto il mondo debbano unirsi e condividere metodi di cambiamento trasformativo; tutto ciò richiede la necessità di concentrarsi su ciò che unisce la professione degli assistenti sociali e lo sviluppo sociale rispetto a ciò che crea divisioni, riconoscendo e accogliendo le differenze ma concordando progetti per un futuro condiviso. Tutto ciò potrà essere raggiunto abbracciando la visione del Buen Vivir che nasce nei paesi neo latini come principio filosofico e che considera l’essere umano come parte di un ambiente naturale, culturale e sociale”. “I suoi obiettivi – conclude la nota – sono la soddisfazione dei bisogni per il raggiungimento di una qualità di vita e una morte dignitosa, il prosperare in un modo sano, in pace e armonia con la natura e nel rispetto della cultura umana”.

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Ottaviano, torna “La montagna ci invita”: passeggiata alla scoperta del patrimonio naturale

Sabato 27 aprile torna “La montagna ci invita”, iniziativa promossa dall’amministrazione comunale per riscoprire le bellezze del patrimonio naturale di Ottaviano attraverso una passeggiata lungo i sentieri del Somma – Vesuvio.

Appuntamento alle 10 in via Valle delle Delizie (presso il ristorante Villa Giovanna). A seguire, la Santa Messa celebrata dai parroci della comunità ottavianese.

Per persone anziane, con disabilità e donne in gravidanza saranno messe a disposizione delle vetture per raggiungere il punto di incontro.

«Grazie al consigliere delegato al verde pubblico Vincenzo Caldarelli, da sempre attento alle nostre bellezze naturali e alla loro tutela e valorizzazione. E grazie all’assessore agli eventi Angelo Alterio, come sempre propositivo», commenta il sindaco Biagio Simonetti.

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