In seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 6.0 che alle ore 3.36 della scorsa notte ha colpito la provincia di Rieti è riunito in seduta permanente il Comitato Operativo della Protezione Civile presso la sede del Dipartimento. In videoconferenza, le strutture di protezione civile di Trento, delle Marche e del Friuli Venezia-Giulia, in rappresentanza delle altre Regioni e Province autonome. Oltre 200 le repliche che hanno interessato finora le zona colpite, tra le quali, sei scosse di magnitudo compresa tra 4 e 5 e una di magnitudo 5.3, nella zona di Norcia.

Lazio, Marche e Umbria sono le Regioni in cui gli effetti del terremoto sono stati più devastanti. Le operazioni di ricerca e soccorso procedono ininterrottamente dalle prime ore dopo la scossa e, purtroppo, il numero delle persone che hanno perso la vita e dei feriti è in continuo aumento.
I maggiori danni si registrano nei Comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Si tratta di comuni piccoli, con numerose frazioni, e questo rende le operazioni particolarmente complesse.

Alcuni team di valutazione del Dipartimento sono partiti subito dopo il sisma verso le zone colpite per verificare la situazione in raccordo con i centri operativi attivati a livello locale e per garantire il necessario supporto del Servizio Nazionale.
Anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio hanno raggiunto le zone colpite per un sopralluogo.

Attivate per attività di soccorso e assistenza alla popolazione – con allestimento di aree di accoglienza complete di cucine da campo – le colonne mobili, oltre che delle Regioni colpite, di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Toscana, Emilia-Romagna e delle Organizzazioni Nazionali di volontariato Anpas e Misericordie. Impegnati sul campo anche Forze Armate e Croce Rossa Italiana. Pronte a partire anche le colonne mobili di altre regioni d’Italia. Operative nelle attività di ricerca e soccorso anche le sezioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e numerose unità cinofile di Regioni, Province Autonome e strutture operative del servizio nazionale.

Subito operativa dopo la scossa la rete dei referenti sanitari regionali. Nei comuni che hanno subito maggiori danni, sono stati allestiti Posti medici avanzati per garantire i primi interventi sanitari alla popolazione colpita.

Ancora numerose le disalimentazioni nei Comuni colpiti e le interruzioni alle reti telefoniche. I tecnici sono al lavoro per il ripristino dei servizi.
Sulla rete viaria principale non si registrano grosse criticità, mentre risulta compromessa la viabilità secondaria.

Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.

Per maggiori informazioni e per aggiornamenti www.protezionecivile.gov.it